domenica 13 giugno 2010

LA GRAZIA

L'uomo si sente defraudato dalle possibilità terrene in quanto si chiude in uno spettacolare momento della sua sofferenza e ammette la pochezza dei suoi interventi, fino allora creduti utili per l'affermazione delle proprie esigenze..egli si formula la domanda della chiarezza del significato di ogni avvenimento, che gli procuri quella validità d'esecuzione per ottenere la spinta verso le difficoltà che durante il suo cammino ha incontrato e non può risolvere.Allora decide di rinforzare la sua richiesta di sentire nel suo cuore la specificazione finale del sentimento, nell'approssimarsi della data di avvento, per la quale nulla è riuscito ad ottenere se non la qualifica della propria difficoltà verso la quale, niente ha potuto con la sua emblematica sicurezza di conseguire la certezza alla risposta di assenso, per la quale si è prodigato nell'esprimere ogni precauzione della semplicità per la finalità richiesta.Quando si verifica tale incurabile difficoltà, egli si chiede cosa possa fare per aspirare a ciò che configura la necessità vitale della sua esistenza...ed è in quel momento per la disperazione,per la sofferenza che non gli dà tregua, che ogni individuo rivolge gli occhi al Cielo e chiede la GRAZIA.Ma tutto questo ha un certificato di presenza ben preciso..attestare che con le proprie forze,con la veemenza del percorso sofferto e che si ritiene terminerà..si concentra la presupposta richiesta che da solo,l'uomo non potrà mai effettuare nessuna chiarezza positiva di fronte alla quale egli si sente perduto.Allora costui s'inginocchia e dimostrando la palese esiguità delle sue forze e delle sue conoscenze, affida la sua esistenza all'ALTISSIMO affinchè prenda in mano le redini della situazione tanto grave e diriga il "suo pensiero" verso la propria difficoltà non risolta .Spesso ci si rivolge anche a coloro che si affiancano al SIGNORE.. quali i Santi prediletti nella cui Preghiera è prevista la combinazione della volontà d'esaudire chi si trova in momenti difficili e dolorosi.Molte sono le GRAZIE che si chiedono..quelle della vita,quelle dell'esistenza degli altri, quelle d'ottenere la possibilità di sopravvivenza etc.ma se l'animo è puro e fervido la richiesta sarà esaudita, altrimenti DIO riterrà contro il volere terreno, che la "domanda non é buona e giusta" per lui, anche se le circostanze faranno presupporre il contrario. E' difficile e non umano soffermarsi su questo pensiero, in quanto gli esseri umani, chiedono quello che sentono sia loro dovuto, oppure quello che sia indispensabile alla loro vita, ma DIO sa e provvede per la loro esistenza e se la GRAZIA non sarà esaudita, significherà che il tutto sarà rimandato ad un altro momento decisivo per la vita dell'uomo.Le possibilità d'intesa a tali manifestazioni, sono rare.. ma quando queste avvengono, allora si parlerà di MIRACOLO..

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