mercoledì 4 agosto 2010

I VERI SIGNORI..

Si nasce.. non si diventa tali..coloro che appartengono a questa categoria non dicono mai di esserlo..ma lo dimostrano con la semplicità dei loro animi nel non far sentire agli altri il disagio delle differenza di casta..tacendo quando l'ira li coinvolge,ammutolendo di fronte a domande inquisitorie e provocatrici anche per la vita degli altri,con il silenzio nella richiesta d'informazioni riservate,con il sorriso sulle labbra quando si sente l'indisposizione verso gli altri che ti hanno ferito etc..Un tempo I SIGNORI si differenziavano dalla plebe e dalla servitù sia per la nascita nobiliare,sia per la vita di ricchezze ereditate dal casato di famiglia, sia per l'istruzione e la cultura acquisita attraverso studi e viaggi di piacere la cui esperienza era motivata con la superiorità delle proprie diversità.Oggi sono pochi i VERI SIGNORI rimasti ..anche coloro che un tempo erano considerati tali,per adeguarsi alla nuova società hanno volontariamente dimenticato la genealogia dei loro predecessori per abbandonarsi ai piaceri,alle pochezze che l'esistenza dona loro con la magnificenza di quello che fu..altrimenti la propria confidenza,la prospettiva dell'isolamento totale perpetrato ai loro danni da coloro che emergono continuamente per loschi affari e che li avrebbe fatti sentire a disagio come un tempo avevano provato i loro servitori,avrebbero totalmente annullato la chiarezza dei proponimenti adottati.Essi credono che accettare i costumi,le usanze,le poco ortodosse maniere di specifica e risultante manifestazione dei nuovi ricchi denominati per tale proprietà "signori" agevolano la probabilità d'intesa con la società di cui purtroppo fanno parte.Affermava TOTO' ..signori si nasce..non si diventa..quest'affermazione conserva i segreti d'appartenenza di comportamenti tali .che neppure studiandoli o cercando una buona imitazione, si può raggiungere l'esatto concetto di essere considerati tali..ci vogliono si affermava un tempo "sette generazioni" per conoscere tutto quello che un uomo deve apprendere per essere considerato in questa circostanza. appartenente a questa categoria...ma in confidenza, neppure così si potranno apprendere la grazia, la gentilezza dei modi dimostrati,la confidenza dettata dal cuore e non dall'invadenza di conoscere i fatti degli altri,l' innata eleganza che eclude ogni orpello, in cui anche i colori vistosi sono dimenticati,l'inutile ricerca della curiosità che provvede a decretare la fisionomia della nascita,la sentenza di giudizi che obbligatoriamente non si devono esprimere sulla validità altrui,l'uso del "lei" e non del "voi" che veniva dato a coloro che si ritenevano subalterni, senza la compiaciuta esibizione del proprio snobismo assumendo atteggiamenti in cui le arie prevalgono sulla concreteza della reale nobiltà d'animo etc..Oggi tutto ciò fa sorridere in quanto l'evoluzione dei possedimenti degli arricchiti, esclude completamente quella dei vecchi signori,i quali essendo in pochi si ricevono nelle loro case,nei loro possedimenti, poichè non desiderano avere contatto con chi è al di fuori della loro portata..mentre altri per convenienza,per lucro, hanno abolito la loro casata confondendosi con la gentaglia di quelli che si divertono alle loro spalle, definendoli "approssimazione" dell'intelligenza da loro conseguita per raggiungere quelle vette che un tempo erano considerate proprie e non un'appropriazione indebita mal definita...

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