IL GUARDIANO DEL FARO
Oggi sono pochissimi coloro che effettuano questo lavoro in quanto è da considerarsi una vera vocazione..le macchine hanno preso il posto dell'uomo e se anche non danno gli stessi risultati in quanto la responsabilità umana è unica e insostituibile,chi ha accettato questa vita di solitudine sopra un territorio battuto dal vento, dal sole cocente, dalle intemperie,pr cui questo compito è diventato obsoleto.Pochi sono coloro che dedicano la propria vita a questa missione d'amore in quanto solo in tal modo, si possono spiegare le probabilità del non colloquio con altre persone.Tutti siamo il GUARDIANO DEL FARO... cioè della nostra vita,tutti siamo responsabili del contatto umano e nessuno deve allontanarsi nella sua solitudine per credere di avere un'esistenza tranquilla e specifica nei sentimenti...essi non esistono se non sono coadiuvati dall'intreccio delle parole altrui,dagli scambi di opinioni anche se divergenti,dalle trascorse occasioni mancate ma che diverranno ottimali, poichè la vita ha dimostrato che si deve tentare di nuovo e non abbandonare il campo con una solitudine che fa male al corpo e allo spirito...é' bello ogni tanto prendersi una pausa con sè stessi per approfondire il proprio carattere, per consapevolizzare lo spirito di fronte alle eventualità della vita,per cercare risposte chiarificatrici ai nostri dilemmi..ma in seguito sarà la vita con gli altri a farci percepire la sostanza e la vitalità di ogni premessa mancata o determinata dai nostri proponimenti d'occasione, in cui si manifesta la volontà e la dichiarata percezione della ricchezza interiore.Coloro che non hanno compreso la teoria della richiesta che la vita offre ad ognuno nella parentesi dell'esistenza, non hanno definito il proprio percorso in una determinata situazione, che manifesti la propria responsabilità e durante la quale essi si sono sottratti alle loro confidenze nelle quali è nascosta la propria individualità.Pertanto essi si sono comportati come IL GUARDIANO DEL FARO che ha solo guardato, ammirandone il panorama le bellezze della natura vitale senza toccarle da vicino, senza sentirle in comunione con altri, poiche esse erano molto lontane da lui...
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