domenica 8 agosto 2010

NON FARE AGLI ALTRI..QUELLO..

NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE...è una dichiarazione di sentimento e di ricchezza interiore in cui l'uomo si manifesta nella sua completezza d'essere..quando si cerca la verità si deve configurare la probabilità d'essere inclusi nella stessa maniera nella quale si esplica la propria significativa esposizione di comprensione e di sofferenza per l'altrui richiamo della medesima situazione.Ogni individuo crede che la sua proverbiale manifestazione della sicurezza di speranza e di crudeltà dovuta ai dispiaceri e alle sofferenze della vita,siano colpa della fragilità altrui,ma costui non ha compreso che tale sembianza dovrà essere addebitata alla sua inefficienza e non alla colpevolizzazione di chi gli è accanto.Nell'esistenza questa dottrina così conclamata, insegna il rispetto e la dovuta conseguenza di tale richiamo con la discrezione che la vita dà ad ognuno, nella quale si chiede la partecipazione del proprio dolore e non l'esclusione da tale momento.Addebitare agli altri le proprie sconfitte,con l'esplicito risentimento in cui si crede di fomentare la propria vendetta e la certezza dei singoli avvenimenti in cui si conduce l'esistenza provata, dichiarandosi colpevole d'innocenza e stabilendo un colloquio di grande rabbia e di demotivata sensibilità verso coloro che sono senza alcun motivo rei di tale momento,si dimostrano le proprie deficienze della capacità di suffragare con le proprie dolorose sensibilità, la completa esclusione di chi non ha alcun contatto con tali accertamenti.. Allora la frase di cui sopra, evidenzia la gravità di coloro che si dichiarano agguerriti e sconfitti dalle problematiche della vita per cui dare agli altri la stessa moneta e offrire il medesimo confronto, significherà per costoro la rivincita sulla vita stessa..ma essi non hanno compreso che quello che daranno e ciò che faranno ad un certo momento stabilito dal destino dell'esistenza umana, si capovolgerà contro la loro stessa vita e saranno nuovamente sconfitti dalla sintesi della cattiveria dimostrata con l'egoismo di tali requisiti.Ogni uomo deve comprendere chiaramente che la propria esistenza è simbolo di altrui miseria,di altrui dolore,di altrui sofferenza nelle quali sporadicamente ci saranno attimi di gioia e non dovrà rimetterci la propria carezza d'amore con la evidenziata pochezza dei propri demeriti..

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page