giovedì 19 agosto 2010

L'ALBA E IL TRAMONTO..

Sembra un quadro di un pittore che effigia con i suoi tratti una nascita e un tramonto in cui si demolisce la presenza umana per la visione dell'espressività ritratta e non ravvisata..ma se vogliamo riferirci ad una nascita e ad una serena vecchiaia, il discorso assumerà toni diversi poichè la richiesta della precisione commutatata in sistemazione di quelli che sono contenti di quanto hanno compiuto nella loro vita, si avrà certamente una parentesi di efficacia non corrispettiva ai loro promessi e decantati momenti della vita.Quando sorge il mattino preceduto dall'alba, l'uomo avverte la solitudine o la completezza di quello che dovrebbe avvenire,ma che non sempre accade come sono le sue previsioni,mentre la sera si addormenterà con l'espresso desiderio che al suo risveglio ogni determinato momento sarà comunque una nuova e discreta raffigurazione della certezza di cui ha compensato la sua memoria.Se tutto ciò non accadrà l'uomo si sentirà abbandonato ed esiliato dall'esistenza stessa, promulgata con enfasi e ricercata soluzione dell'enigma proposto,ma se al contrario la sera raccogliendo le conclusioni, si convincerà che tutto non è possibile ottenere e si regolerà nell'approssimazione dei singoli intenti.Arrivato ad un'età di racconto e di speranze ricordate come la festa della propria vita, si determinerà con la reclusa finestra sul cortile che si è aperta solo al momento della specifica e simulata verità di ricerca..e che se la serenità del suo stato viene compromessa dai ricordi trascorsi e non dimenticati, si affievolirà la parentesi dell'annosa richiesta non motivata.Allora la finestra sul cortile si aprirà del tutto, per lasciare andare via i ricordi e aspettare la vita che verrà...

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