LA TORRE..
Esiste un vechio gioco che afferma tra due persone..chi butteresti giù dalla TORRE?..Noi non butteremmo giù nessuno..poichè la vita è un cuore grande che appartiene all'uomo,ma in questo caso il significato è un altro.Colui che si affanna durante l'esistenza a salire la scala della TORRE con ansia per raggiungere le qualità che non possiede e le probabilità di ricchezze non spese per la chiarezza della propria vita,dovrà escludere la cima di questa evenienza in cui si riflettono i commenti della ricevuta e complessiva sofferenza che l'esistenza gli ha donato...costui crede che l'eterno cammino da compiere di sè stesso, consiste in una figura responsabile e partecipe degli occlusi ed effervescenti conseguimenti di ricerca sia convenzionale che riflessiva delle proprie azioni non verificatesi e che esse siano dovute alla sua mancanza di ordine prestabilito dalla natura dei suoi chiarimenti con le cause spontanee scelte per migliorare le condizioni di accesso a quelle offerte di cui sopra e non alle ricchezze di chi non sente la mancanza delle risposte alla chiarezza dei principi esistenziali e non decisivi per il conseguimento dei singoli e concreti ragguagli che l'esistenza ha posto come traguardo finale con il premio di aggiornamento dei quesiti raggiunti.La probabilità di accedere alla cima di questa salita così determinante per l'esistenza umana ,diventa un corrotto e intermedio conflitto con coloro che sono circondati da momenti di precisa confessione, con i singoli raggruppamenti che si evidenziano durante il tragitto delle precaria e senza dubbio spiacevole conquista senza alcuna risposta per non comporre la stentata e formale spinta verso l'alto, in cui si evidenzieranno le laboriose e inutili ricerche della verità non conseguita..
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