venerdì 8 ottobre 2010

DUE PER LA STRADA..

E' un modo di dire, quando la sofferenza dell'uomo si assopisce per costruire un affetto simile al suo.Quando non vi è alcuna meta da raggiungere,quando si è soli,senza dimora ,quando le tasche sono vuote e si attende la bontà degli altri..essere in compagnia della stessa causa, si appprende la possibilità d'evasione dalla medesima attraverso la complicità altrui.Coloro che vivono ai margini della società, sia per una libera scelta che li ha condotti al termine del loro viaggio oppure per le sconfitte della vita che determinano circostanze dolorose prive di quasiasi significato e per cui si abbandonano affetti e possibilità di recupero ..allora l'esistenza umana diventa un bagaglio troppo grande da sopportare e si preferisce nascondersi dietro l' anonimato di chiusura completa con il mondo cercando nell'ebbrezza della solitudine, l'evasione da tutto quello che rappresenta al contrario, la vita stessa.Noi non ci accorgiamo di costoro, oppure facciamo finta..non prendiamo parte alle loro vicende,neppure ci sentiamo in dovere di donare qualche moneta per suffragare la loro sentenza..ma ci siamo mai chiesti il perchè di tanta scelleratezza?E' facile affermare..costoro non hanno avuto la fermezza,la forza ,la capacità d'andare avanti e pertanto non meritano nulla ..ma conosciamo veramente in profondità le loro sofferenze?Senza dubbio sono stati meno accorti di noi,meno fortunati di noi,meno forti di fronte alle avversità dell'esistenza..pertanto bisognerebbe nutrire verso costoro un sentimento di pietà e non di avversione.Ma si sa..il mondo va alla rovescia..i sentimenti di pena abbandonati per fare posto alla propria sicurezza di decretare il loro giudizio negativo abbandonandoli alla sorte, hanno avuto il sopravvento su di noi.Quante volte ci siamo chiesti il perchè delle nostre disgrazie e in quale maniera poterle superare..se siamo stati esaurienti nelle risposte specifiche, allora abbiamo ottenuto talvolta esiti positivi..al contrario ci siamo arresi di fronte all'ineluttabilità delle circostanze avverse al nostro giudizio..allora perchè tramortire gli altri con le considerazioni che non sono degni neppure di un nostro sguardo..o quantomeno della nostra misericordia, definendoli burattini in un teatro in cui non hanno saputo recitare la loro parte..

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