martedì 16 novembre 2010

IL GIRASOLE..

E' un fiore bellisssimo..anche il pittore VAN GOGH ne ha voluto ritrarre le forme intense di colore per ravvivare il suo animo così depresso e così conflittuale con sè stesso.Nella vita però. gli uomini quando alludono a questo fiore è per decantarne la bellezza e la grandezza, come se volessero paragonarsi al suo dominio. Esso si eleva fra gli altri nei campi, per dimostrare d'essere il più alto,il più appariscente di fronte a coloro che al contrario sono minuscoli e e silenziosi al suo cospetto...così avviene nel percorso dell'esistenza umana in cui chi predomina ne assoggetta gli altri, i quali si mortificano della loro parva esistenza e si dimostrano attenti a seguire quella altrui per imitarne i risultati che credono siano positivi.La forma del conservato e ritenuto prezioso scrigno di bellezze naturali, si erge al confronto della ridicola sensazione d'essere forti e migliori appartenenti alla stessa specie, ma quando avviene un temporarale anche chi è in alto deve ripiegare su sè stesso e unirsi alla formalità di chi lo circonda, altrimenti resterà solo e senza alcun appoggio.L'uomo non si comporta in tal guisa, poichè è convinto che il suo predominio,la sua consolidata fama e la propria eleganza nell'esporre la finalità descritta, gli possano avvalere la proprietà di consumata affermazione e la delicata posizione che ha conquistato con poco successo ma con molti intrighi in cui si è riposato sugli allori degli altri.Quando il comportamento di chi necessita di un soccorso, di una prestazione accurata e precisa che determini la prospettiva di rimanere alti ma con dignità e rispetto, sia della propria persona che dei riflessi altrui, allora la caparbietà del soprannominato GIRASOLE sarà la richiesta unanime d'essere considerato uguale agli altri, anche nella forma che nell'eleganza dei propri giudizi, in quanto la sua presenza non dovrà ritenersi superiore per la sua avvenenza, ma solamente per la sua sincerità d'animo..

1 Commenti:

Blogger Dablokesh ha detto...

Metafora arguta la tua.
ciao

16 novembre 2010 alle ore 06:31  

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