ESSERE DEBOLE..
Ciascuno di noi nella vita ha momenti di debolezza..ma ESSERE DEBOLE comprende significati la cui finalità è retrattiva alla mancanza di carattere e di personalità.Coloro che appartengono a questa categoria d'individui sono privi di qualsiasi comportamento di specifica evoluzione dei propri sentimenti messi a tacere per viltà,in quanto non hanno il coraggio d' esporsi con le proprie idee con il timore d'essere fraintesi e quindi mal considerati.Vi sono poi coloro che non hanno la forza di affrontare le questioni,le cause,i momenti di combattimento che l'esistenza confonde con la precarietà del soggetto o per la tranquillità del medesimo..ne consegue che per vivere tranquillamente, costoro tacciono e si dichiarano inefficienti alla prova non superata.Ma qui vogliamo parlare di quelli che sono deboli per amore,per affetto deposto nel proprio cuore,in cui si avvertono continuamente gli stimoli del perdono per qualsiasi causa con la necessità di non accusare mai il soggetto in questione, difendendolo sempre a spada tratta pur conoscendone i difetti e le mancanze.Diceva mia madre...quello che una madre dà ad un figlio..nessuno nella vita glielo potrà mai dare..E' vero..ma attenti a non confondere quel dare..dare giustamente,con affetto, essere disponibile,ma non annullare completamente sè stessi,non rinunciare alla propria individualità,bensì offrire la propria disponibilità in casi ritenuti indispensabili..non dare tutto quello che si chiede viziando coloro che in seguito se ne approfitteranno in quanto essendo deboli per le opportune solidarietà ottenute in precedenza,chiederanno sempre di più non accontentandosi mai..non conoscendo l'effettivo valore dei sentimenti,dei sacrifici e del denaro speso per i loro interessi fino a modificarne l'esistenza priva di qualsiasi concetto morale e di qualsiasi rispetto verso sè stessi e verso gli altri.Costoro hanno un motto.noi..solo noi.. sempre noi.. a discapito di ogni cosa,di ogni situazione che s'intrometta tra i loro desideri che si avvalgono sempre più di una crescita maggiore il cui lavoro viene completamente escluso dalla loro vita per approfittarsi continuamente dell'amore altrui, soprattutto quello materno che non termina mai.,crescendo senza un'educazione morale e senza formare il proprio carattere per affrontare i conflitti dell'esistenza.Quando ero fanciulla mi si raccontava questo episodio..un condannato a morte per i suoi misfatti dovuti ai continui vizi esagerati che l'esistenza gli aveva presentato e che la madre con enormi sacrifici aveva cercato di accontentare non pensando di fare il suo male solo per amore materno,prima di salire sul patibolo ove si sarebbe svolta la sua condanna finale,chiese ed ottenne il permesso di dare un ultimo bacio alla madre presente che singhiozzava ancora non avendo compreso cosa e chi era stata lei per suo figlio che ora si trovava in quel luogo e in quella finalità a causa sua, il quale invece di darle un bacio, con un morso le portò via l'orecchio dicendole..ecco madre cosa ne hai fatto di tuo figlio..
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page