lunedì 24 gennaio 2011

IL FREDDO..

Il FREDDO gela ogni cosa..dalla natura, agli animali, alla vita degli uomini.E' un termine che un tempo si definiva solamente nelle zone artiche e in quelle esposte a nord..oggi invece che la temperatura a causa dei continui sbalzi terrestri è cambiata, questa parola atterrisce anche coloro che vivono al sud.Quando la temperatura segna sotto lo zero, molte sono le creature che soffrono, fino molte volte a morirne...dagli animali,alle piante e perfino agli uomini..ai senzatetto,cioè ai barboni che vivono nei parchi,per le strade,ai bambini abbandonati etc..allora si spera che presto venga la stagione calda che si crede porterà buone nuove..ma oggi anche il caldo è diventato un pericolo,se il termometro segna circa quaranta gradi..soprattutto per i malati,gli anziani e coloro che non possono recarsi al mare.Quindi come se ne deduce,non essendoci più le stagioni intermedie si passa direttamente da una temperatura ad un'altra con considerevoli conseguenze di svariate malattie.Ma qui vogliamo parlare del FREDDO che l'uomo serba nel proprio cuore,ove non alberga alcun sentimento,nessuna pietà,nessuna accondiscendenza verso coloro che soffrono..anzi deplora il loro stato poichè la loro presenza è una motivazione di fastidio e di repulsione nella sua esistenza.Eppure costui nella sua indifferenza totale, i cui occhi sembrano due cubetti di ghiaccio, per sè stesso si comporta in maniera diversa..cerca quel calore che non offre,cerca quell'amore che non sente,cerca quel determinato comportamento che non ammette negli altri.L'esistenza è complice dei misfatti che si compiono nelle regole altrui,per cui non prova nessuna pena per il comportamento esistenziale che non provvede alla sensibilità e agli effettivi requisiti di cui ne conosce l'esistenza, ma fa finta di dimenticarsene per convenienza propria .Anzi si dimostra impassibile di fronte a chi cerca di provocare o di suscitare quel prezioso contenuto di sensibilità che affermano la disponibilità,l'amabilità di chi desidera coniugare il verbo "aiutare gli altri "con l'affetto e la comprensione dovuta..ma in questo caso essa fa orecchie da mercante, fa sentire all'altrui persona un ostacolo alle proprie convinzioni d'essere superiore a tutto e a tutti e di conseguenza di non aver bisogno di alcun aiuto..ma l'esistenza gioca..e si sa nel gioco c'è chi vince.. ma anche chi ad un tratto perde e per cui quel FREDDO che fino a quel momento dimostrava esercitando un potere di calcolo affermativo e vincente, ad un certo punto segnerà come il termometro il gelo della sua partita con la vita..

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