IL SECCHIO..
C'ERA UNA VOLTA UN SECCHIO COLMO D'ACQUA CHE ERA POSTO ACCANTO AD UN ALTRO VUOTO.IL PRIMO SERVIVA PER DARE DA BERE AGLI ANIMALI DELLA STALLA E QUALORA L'ACQUA NON BASTASSE IL PROPRIETARIO DELLA FATTORIA AVREBBE PRESO L'ALTRO.IL PRIMO SI SENTIVA IMPORTANTE POICHE' ERA NECESSARIO DI FRONTE ALL'ALTRO CHE ERA CONSIDERATO UN PRECARIO..VENIVA USATO SOLO ALL'OCCORRENZA E POI NON ERA VALUTATO COME UN SECCHIO DI VECCHIA DATA, POICHE' QUELLO PRIMA DI LUI SI ERA ROTTO ED ERA STATO SOTITUITO DA QUESTO NUOVO.IL VECCHIO SECCHIO NON GLI DAVA CONFIDENZA..ANZI CERCAVA D'IGNORARLO PER NON OFFRIRGLI QUELL'IMPORTANZA CHE MERITAVA, ESSENDO ANCH'ESSO DI RISERVA PER CUI NEI CASI DIFFICILI L'UOMO SE NE SERVIVA ABBONDANTEMENTE.SAPEVA DI NON ESSERE RICONOSCIUTO TALE ANCHE DAGLI ALTRI CHE GIACEVANO IN QUEL LUOGO. CIASCUNO PER UNA MANSIONE DIVERSA, MA TUTTI UGUALMENTE INDISPENSABILI ALLA VITA DEL CONTADINO.UNA SERA PER UN CASO FORTUITO, FORSE PER UNA CICCA DI SIGARETTA MALE SPENTA DEL GUARDIANO, UN CESPUGLIO DI FIENO PRESE FUOCO E SUBITO IL CUSTODE RIEMPIì I DUE SECCHI D'ACQUA CERCANDO DI SPEGNERE IL PICCOLO FUOCO ACCESO..ACCORSERO ALTRI DUE CONTADINI E SERVENDOSI DEI DUE SECCHI D'ACQUA RIUSCIRONO A SPEGNERE IL PICCOLO FUOCO CHE SE FOSSE DIVAMPATO IN QUEL LUOGO, AVREBBE ARRECATO DANNI MOLTO GRAVI.ALLORA IL GIOVANE SECCHIO SI RIVOLSE AL VECCHIO E COSì GLI DISSE..COME VEDI CARO AMICO MIO ..SIAMO NECESSARI E INDISPENSABILI AMBEDUE..PERCHE' INVECE D'IGNORARMI NON MI RACCONTI DELLA TUA VITA D'ESPERIENZA IN QUESTO LUOGO, COSì IMPARERO' E QUANDO TI SOSTITUIRANNO POICHE' LA VITA VA COSì.. POTRO' PRENDERE DECOROSAMENTE IL TUO POSTO..L'ALTRO RIMASE MUTO PER QUALCHE ISTANTE, MA POI GLI RISPOSE..HAI RAGIONE..LA VITA SCORRE COSI..DA OGGI IN POI SARAI RISPETTATO COME TUTTI GLI ALTRI POICHE' HO COMPRESO LA MIA POCHEZZA E LA TUA GRANDE DIFFICOLTA' AD INSERIRTI NELLA NOSTRA PICCOLA FAMIGLIA D'UTENSILI VARII, MA INDISPENSABILI ALL'OCCORRENZA PER L'UOMO..E COSI AVVENNE..NELLA VITA DI TUTTI LA NECESSITA' E LA FINALITA' DELLA FAVOLA DOVREBBE ESSERE LA MEDESIMA
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