L'INVERNO..
Da bambina me lo raffiguravo come un vecchio signore con lunghi capelli bianchi e un largo mantello rosso, con le guance gonfie di vento in quanto essendo paffute volevano dimostrare il gelo,il freddo e le tempeste che avrebbe recato con sè.Oggi infatti non essendoci più le mezze stagioni,si passa dal caldo afoso ad un abbassamento violento di temperatura che porta con sè varii malanni, in cui il camino è il re della casa.In questa stagione la neve,la pioggia e il sibilo del vento, portano la malinconia e la tristezza e si attende con impazienza la stagione calda in cui il termometro segnerà sotto i quaranta gradi e si attenderà un pò di fresco dimenticando il gelo dell'INVERNO.Trascorse le feste natalizie in una sarabanda di regali,cenoni etc..arriva il Carnevale con altre pietanze e altri festini,ma poi tutto procede ci sembra lentamente e si attende la Pasqua per poter andare a fare lunghe passeggiate,viaggi o escursioni fuori porta.A chi piace sciare questa stagione è la preferita in quanto non avvertendo il freddo, il piacere e la gioia che si provano fanno dimenticare completamente le avversità fisiche in cui ci si appresta subito a rientrare al calore della casa.Ma noi vogliamo parlare non della stagione, bensì di coloro che hanno l'INVERNO nel cuore,di coloro che sono freddi nel'animo,di coloro che non avvertono alcun sentimento sia per sè stessi che per chi li circonda.Costoro sembrano mummificati in quanto sulle loro labbra non alegggia mai un sorriso,non sentono la gioia o l'amore di chi li circonda, non avvertono la simpatia di quelli che tentano invano di comunicare con loro...essi vivono in un completo isolamento della propria persona e dimostrano un carattere gelido e scostante a chi cerca invano un gesto,una parola affettuosa, per far loro comprendere che desidererebbero dividere la propria esistenza con la prospettiva d'unire sia gli affanni ,che le gioie, che il destino ha stabilito per loro.Ma costoro si sentono dei privilegiati in quanto considerano la propria libertà una vittoria conseguita con l'allontanamento dagli altri che considerano superflui o addirittura inutili alle loro idee,alle loro configurazioni, che si sono ripromessi d'ottenere e che in seguito dimostreranno la validità secondo le proprie opinioni delle scelte fatte..essi ritengono che la vita si conquisti con le singole probabilità e pertanto la vicinanza altrui con le proprie affermazioni, disturberebbe il compito che si sono scelti...inoltre dovrebbero offrire tutte quelle affettuosità che secondo la propria sensazione acuita, limiterebbe o addirittura darebbe una rinuncia alla libertà che fa di ognuno un uomo privo di qualsiasi fondamento familiare,affettivo e che lo conduce all'egoismo di sè e non all'altruismo in cui si condivide ogni momento,ogni difficoltà,ogni reclusione ed infine ogni gioia che la vita ha proposto e deciso per noi.Costoro sono vissuti soli e come un gelido INVERNO,la loro stagione passerà e ne verrà ancora un'altra..ma essi non ci saranno più e moriranno da soli così come hanno vissuto con molti rimpianti e senza alcun affetto,nè verranno ricordati ...
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