lunedì 28 febbraio 2011
Un giorno il cuore chiese ad un'immagine che gli si era presentata dinnanzi..chi sei?.Non ti conosco.. eppure la percezione mi dice che dovrei comprendere la tua fisionomia..sono il MISTERO..rispose l'altro..IL MISTERO? E perchè sei qui, svelami la tua sensibilità e la tua chiarezza..non posso rispose costui..tu palpiti per la vita a cui appartieni, io non posso svelare la mia identità altrimenti il mio nome non avrebbe alcun significato..allora rispose il cuore semetterò di palpitare..no obiettò il MISTERO..toglieresti la vita a chi appartieni,non puoi farlo..ma allora disse il cuore svelami ciò che non so..e l'altro rispose.. se tu continuerai a palpitare scoprirai ciò che per te io nascondo.. in quanto con il cuore io non sarò più un MISTERO ma sarò la VERITA'...
LA CURIOSITA'
LA CURIOSITA' SI MISE AL COSPETTO DELLA VENDETTA E COSI' LE COMUNICO'..CHI DI NOI FA PIU' MALE AGLI UOMINI.?.IO.. OPPURE LA TUA MANO DI PREVENTIVA RICCHEZZA PER L'' UNIONE CON LE SCOTTATURE DELLA VITA CHE UN UOMO SOPPORTA E POI DECIDE DI VENDICARSI?..NON SAPREI.. RISPOSE LA CURIOSITA,' POICHE' PER ARRIVARE A TE PRIMA SI DEVE CONOSCERE LA MIA SCUOLA OVE S'IMPARA LA CATTIVERIA E LA PROBABILITA' D'ESSERE RICUSATO DALLA VITA STESSA..MA A VOLTE TU SEI COMPLICE DELLA SUPERBIA CHE COMPRENDE OGNI MISTIFICAZIONE E CHE CONSERVA LA SPUDORATEZZA D'ESISTERE..L'ALTRA TACQUE E POI SI VENDICO'..
venerdì 25 febbraio 2011
I CAMBIAMENTI..
Nella vita ognuno cerca di cambiare qualsiasi evento,qualsiasi situazione,qualsiasi avvenimento nei quali si trova, per migliorare la propria posizione in modo da diventare un'altra persona in cui di certo troverà secondo i propri progetti, la conquista di quanto si aspettava che funzionasse e dare al proprio carattere e alle proprie aspirazioni una concretezza di quanto si era in precedenza desiderato.Non sempre questi cambiamenti sono necessari..a volte sono nocivi,a volte sono migliori,spesso dimentichiamo quanto abbiamo lasciato ed infatti un noto proverbio afferma..non lasciare la via vecchia per la nuova etc ...poichè ciò che si può trovare non sempre corrisponde ai nostri desideri.Anche un oggetto spostato per migliorarne la qualità di rappresentanza visiva viene dimenticato dove si è posto e lo si cercherà in quello precedente..ma nella vita molto spesso i cambiamenti raggruppano tutte quelle qualità che abbiamo invano desiderato e così diventerà favorevole il loro sviluppo nell'esercizio delle proprie funzioni..ma se cerchiamo con enfasi la soluzione dei problemi dell'esistenza umana, questa si nasconderà dietro l'esperienza non vissuta in quanto si autodifenderà dalle qualità agognate e non costruite con il proprio senso di promozione dei singoli e concreti avvenimenti vissuti nel modo di cui esigiamo le risposte.Non si può cambiare la conquista di un progetto di doverose regole in cui vi sono racchiuse le semplici parole della richiesta non ancora ottenuta, ma per la quale saremmo disposti ad offrire qualsiasi cosa,anche la più sgradevole..non si può mutare il corso degli eventi che noi stessi abbiamo creato con la nostra sequenza di comportamenti sbagliati..l'errore verrà da noi stessi in seguito corretto, ma si può mutare il carattere,il modo d'essere negativo nei confronti altrui,si può cambiare la presenza di persone sbagliate,la sospirata affermazione di qualcosa che non ci appartiene ed infine la disperazione per la formalità dello spirito di cattiveria e di rancore verso noi stessi che offriamo nostro malgrado agli altri...
mercoledì 23 febbraio 2011
LA SAMBA..
Chi di noi non sa ballare questo ballo folkloristico semplice e nello stesso tempo complesso? La musica c'invita alla danza come la vita c'invita a viverla senza esclusioni di colpi..un passo avanti e uno indietro al ritmo delle vicende che s'intersecano fra loro come un ballo di grande effetto figurato, ma di evoluta esperienza.L'esistenza ci promuove tutti come dei provetti ballerini in quanto alla fine siamo completi nell'educazione dei sensi, ma non in quella dei sentimenti poichè continuiamo a sperare che arrrivi per noi un angolo tranquillo e di felicità tanto attesa..non è sciocco vagheggiare sulla speranza del futuro che verrà altrimenti come il ballo, faremmo solo dei passi all'indietro e il cavaliere o la dama dovrebbero affrontare il problema di saper attendere la musica con il suo ritmo e non improvvisare con il proprio momento d' incertezza per farla diventare una facile sicurezza di elementi comprensivi delle nostre misure di chiarezza.Gli individui sanno che a volte le probabilità delle situazioni non concrete potrebbero diventare concrete..ma in molti casi questo desiderio risulta vano, poichè il destino o la sorte qual dir si voglia intercetta per noi la soluzione migliore e ce la rendono nostro malgrado, con poca rilevanza da parte nostra per le attese sospirate, in cui avremmo voluto cambiare il ritmo delle cose..come la samba che va ballata con il senso della musica e con i passi giusti per non intralciare i piedi di chi ci accompagna..
martedì 22 febbraio 2011
LA STRADA DELLA PERFEZIONE..
Ognuno nella vita cerca d'essere quantomeno perfetto per dimostrare di valere quanto gli altri si aspettano dalla sua preparazione,dalla sua fantasia e dal suo acume,ma non sempre costui ci riesce.Alcune volte l'uomo si oppone alla chiarezza della propria costruzione di quanto gli è stato chiesto in quanto non vuole applicarsi con maggiore volontà, prescindendo dalle sensazioni che qualsiasi esperienza possa elogiare la sua confortevole tranquillità in cui si sente consumato dalle delizie dell'esistenza che si è scelto.Purtroppo la continua ricerca della sua chiamata al sospirato elogio degli altri, non gli consente quanto ha in precedenza stabilito e quindi cerca d'0opporsi alle continue manifestazioni di schierate contingenze che lo obbligano ad agire diversamente.La perfezione non esiste nel senso completo della parola, ma esiste l'esattezza di ciò che si è accuratamente prefisso,allorquando la conquista della specificata relazione da compiere è stata dichiarata tale..solo allora l'uomo si dispone a rallentare il suo compito poichè ègli è consapevole della sua ricetta di base affermata con risolutezza e pienamente accurata per offrirla agli altri, in quanto essi si aspettano dalla sua preparazione e dalla sua sensibilità la concretezza dell'impegno preso con il completo successo preventivato ed accettano con disinvoltura quanto è stato preparato per loro..ma la consistenza del progetto e la sua consumazione dei sospirati momenti di chiarezza abbandonata per insufficienza di prove in seguito risolte, rimane a chi è stato diligente nel percorrere la STRADA DELLA QUASI PERFEZIONE...
venerdì 18 febbraio 2011
LA LISTA DELLA SPESA DELLA VITA..
VI ERA UNA PICCOLA CONTADINELLA CHE PORTAVA LE PECORE AL PASCOLO E DURANTE IL TRAGITTO DEL RITORNO AVEVA IN TASCA LA NOTA DI QUELLO CHE A CASA LE AVEVANO DETTO DI COMPRARE.MA UN GIORNO CHE PIOVEVA A DIROTTO E NON AVENDO DOVE RIPARARSI CORSE FINO ALLA SUA DIMORA TUTTA BAGNATA SENZA COMPRARE LA CENA DELLA SERA.LA MADRE NON EBBE IL CORAGGIO DI RIMPROVERARLA POICHE' VIDE COM' ERA RIENTRATA LA FIGLIA ..INFATTI DURANTE LA NOTTE LA FEBBRE LA COLSE COSI FORTE CH'ELLA SOGNO' LA FAMOSA LISTA CHE LE VENIVA INCONTRO E LE DICEVA..VEDI HO TUTTO SCRITTO DALLE MANI DI TUA MADRE MA COSI' E' RIMASTO..TU NON HAI COMPRATO NULLA E GLI ALTRI SONO RIMASTI DIGIUNI POICHE' TU LI HAI ABBANDONATI..NO..RISPOSE LA FANCIULLA,PIOVEVA A DIROTTO E MI SONO RIFUGIATA IN CASA..PERCHE' MI RIMPROVERI QUANDO SAI PERFETTAMENTE CHE SONO UNA RAGAZZA UBBIDIENTE?..ANZI NON MI SENTO BENE E NEL FRATTEMPO LA FEBBRE ERA SALITA E NON SI ACCORGEVA DI DELIRARE PARLANDO CON PAROLE SENZA SENSO...NO RISPOSE LA LISTA CHE LE DANZAVA DINNANZI COME SE AVESSE VOLUTO PUNIRLA E NON SI ACCORGESSE DI QUANTO STAVA MALE..TU SEI SBADATA E SENZA ALCUN MERITO..EGOISTA E SFACCENDATA PERCIO' MI HAI DIMENTICATA..LA FANCIULLLA NON RISPOSE..SI SENTIVA TROPPO MALE.AL MATTINO FU CHIAMATO IL DOTTORE CHE DIAGNOSTICO' UNA POLMONITE E CURE ADEGUATE PER FARLA RIMETTERE PRESTO..INFATTI DOPO ALCUNI GIORNI LA FEBBRE SCEMO' E LA FANCIULLA SI RIMISE PRESTO..MA NON DIMENTICAVA LA LISTA CHE QUELLA NOTTE L'AVEVA TRATTATA TANTO MALE.NEL FRATTEMPO LA SPESA VENIVA FATTA DA UN'ALTRA FIGLIA INFINGARDA E SENZA SCRUPOLI PER CUI SPESSO DIMENTICAVA QUALCOSA OPPURE LA INSUDICIAVA CON VARIE CARAMELLE CHE PORTAVA IN TASCA..UNA NOTTE LA FANCIULLA SOGNO' NUOVAMENTE LA LISTA CHE COSì LE PARLO'..ORA SEI GUARITA E SPERO CHE RITORNERO' NELLA TUA TASCA..TU ERI ORDINATA E PULITA..SEMPRE PRECISA E MI TRATTAVI BENE..ORA LO COMPRENDO.. SCUSAMI PER QUELLA NOTTE, NON VOLEVO DARTI DOLORE MA ERO EGOISTA E CRUDELE..PENSAVO SOLO A ME STESSA E VOLEVO PUNIRTI..MA SONO STATA ACCANTONATA E INSUDICIATA.. SPERO DI RITORNARE TUA AMICA..LA FANCIULLA SI DESTO' E CORSE DALLA MADRE A FARSI DARE LA LISTA DELLA SPESA POICHE' ANCHE A LEI ERA MANCATA..NELLA VITA MAI ESSERE ARBITRI DELLE INTENZIONI PROPRIE SE QUESTE TENDONO AD ACCUSARE GLI ALTRI, POICHE' LA RISPOSTA NON SI FARA' MAI ATTENDERE..
AL CUORE NON SI COMANDA..
C'era una volta un piccolo portamonete che conteneva qualche spicciolo poichè il proprietario non aveva molti soldi..non riusciva a trovare un lavoro,nè ad avere un affetto.Le ragazze le guardava,le desiderava ma nulla di più..a stento poteva fare un pasto egli stesso..ma un giorno vide la sua ragazza..lo comprese subito. Ella correva verso la fermata dell'autobus per andare al lavoro ed egli senza pensarci vi salì pur sapendo che quei soldi gli sarebbero serviti per un piccolo pasto.Salì sul mezzo di trasporto e guardandola pensava a tutte le notti trascorse senza dormire..a quando guardando le stelle rifletteva su quanto non possedeva per cui la sua solitudine era senza speranza..eppure avrebbe voluto sussurrarle parole d'amore,baciarla delicatamente, ma purtoppo erano solo chimere..e la tristezza lo sommergeva fino al cuore dell'amore senza comprendere quanto fosse più elevato il suo sentimento nel contenuto...ed ora guardandola disse fra sè e sè..eccola la fanciulla dei miei sogni..il mio cuore palpita,,mi dice che è lei la predestinata,che potrò dirle quello che non ho mai osato dire..ma non posso avvicinarla, nè invitarla.. non possiedo nulla..Ad una fermata la ragazzza scese e lui le andò dietro..quand'ecco due ragazzini le furono addosso..tentavano di strapparle la borsetta ma egli lesto li raggiunse e li sopraffece a tal punto, ch'essi fuggirono..la borsetta era salva..La fanciulla lo ringraziò e così si presentarono ed egli si offrì di accompagnarla al lavoro per maggiore sicurezza.Giunti dinnanzi al negozio.l'uomo la salutò ma la fanciulla aveva sentito lo stesso palplto..aveva compreso che costui era una pesona qualificata nei sentimenti così difficili da conservare nel cuore di chi non è un'anima buona..ma non trovava parole adeguate per trattenerlo .Allora l'altro le spiegò la sua situazione..avrebbe voluto invitarla a pranzo ma era in cerca di lavoro e senza soldi non poteva permetterselo..la ragazza lo interruppe e gli disse che proprio dove lavorava, cercavano un magazziniere fidato e senza grilli per la testa..l'uomo non se lo fece ripetere due volte e si presentò immediatamente..con il racconto della fanciulla e con le sue parole che dimostravano la serietà dell'individuo fu assunto e così in seguito andarano a pranzo ed egli potè dirle tutto ciò che solo la notte aveva sperato nella sua completa solitudine di poter esprimere con la gioia del cuore, che quando palpita all'unisono non si può comandare..
L'AMORE E LA PASSIONE..
UN GIORNO S'INCONTRARONO QUESTE DUE SENSIBILITA' E L'AMORE DISSE ALLA PASSIONE..PERCHE' TI DAI TANTE ARIE DI SUPERIORITA'?..TI CREDI INFALLIBILE, PORTATRICE DI SENSI PREZIOSI CHE CONDUCONO L'UOMO A GESTI INSUPERABILI, MA TU COME SAI OFFRI IL TUTTO PER UN PERIODO DI TEMPO,MA SENZA AMORE..SOLO CON GLI ISTINTI PASSIONALI CHE SONO DI GRANDE PORTATA,MA..IO SONO IL CONTRARIO,RISPOSE L'AMORE..LA DEFINIZIONE DEGLI UOMINI,POICHE' SONO "PER SEMPRE" E DONO PAROLE,AFFETTO E CONSEGUENZE DI UNA VITA,MENTRE TU SEI DI PASSAGGIO..IO SONO L'ETERNITA'...NO..RISPOSE LA PASSIONE,SENZA DI ME L'UOMO SAREBBE PRIVO DI COMPORTAMENTI FELICI,COINVOLGENTI E SENZA UNA SENSAZIONE COMPLETA..E' VERO RISPOSE L'ALTRO..POI TI STANCHI E VAI ALTROVE..MA FACCIAMO UNA SCOMMESSA DISSE L'AMORE..ANDIAMO SULLA TERRA E SCEGLIAMO UNA COPPIA QUALUNQUE E COSI' AVVENNE...FURONO SCELTI DUE GIOVANI CHE S'INCONTRARONO E SI UNIRONO.AMBEDUE ERANO PRESI DA UNA PASSIONE AVVINCENTE.INEBRIANTE E TRAVOLGENTE..ALL'INIZIO ERANO O SEMBRAVANO FELICI,MA DOPO UN PO' DI TEMPO,UNA MATTINA LA FANCIULLA SI DESTO' PER PRIMA 'E STACCANDOSI DALL'UOMO LO GUARDO' MENTRE DORMIVA..IL SUO SONNO ERA TRANQUILLO, MA SAPEVA CHE RISVEGLIANDOSI L'AVREBBE CERCATA..CHE STRANO PENSO'..NON MI HA MAI DETTO DI AMARMI,PAROLE AFFETTUOSE CHE MI FACCIANO AVVERTIRE D'ESSERE L'UNICA PER LUI..CHE NON MI AVREBBE MAI LASCIATA..INVECE I SUOI GESTI ERANO STATI COMPLETI NELL'ABBANDONO DI SE' STESSO..SENTO CHE TUTTO QUESTO TRASPORTO IN LUI TERMINERA'..MA PRIMA CHE CIO' AVVENGA,SARO' TANTO FORTE DA DIRGLIELO E SE LA SUA RISPOSTA SARA' NEGATIVA TROVERO' IL CORAGGIO DI LASCIARLO.QUANDO ELLA GLI PARLìO'.L'UOMO CHE NEL FRATTEMPO AVEVA QUASI SCEMATO LA PROPRIA SENSUALITA', NON RISPOSE COMPRENSIVO DELLE SUE RAGIONI,CHE SI SAREBBE ALFINE STANCATO DI LEI PER CERCARE ALTROVE QUELLE MERAVIGLIOSE SENSAZIONI CHE GLI DAVANO LA CAPACITA' DI SENTIRSI UOMO...MA IMPEGNANDOSI CON PAROLE NON SUE,NON POTEVA PROMETTERE NULLA.LA DONNA CON GRANDE DOLORE ALLA FINE LO LASCIO 'BEN SAPENDO CHE COSTUI SI SAREBBE DIRETTO VERSO ALTRI LIDI.ELLA NON AVREBBE MAI DIMENTICATO L'UNIONE POICHE' AVEVA AMATO E AVREBBE CONTINUATO AD AMARLO..S'INCONTRARONO NUOVAMENTE L'AMORE E LA PASSIONE.. HAI VISTO DISSE IL PRIMO ALL'ALTRA..TU L'HAI FATTA SOFFRIRE E ALL'UOMO HAI DATO LA POSSIBILITA' DI NUOVE CONQUISTE..IO NON VOLEVO DARLE DOLORE RISPOSE LA PASSIONE,MA LA VITA E' COSI'...COMUNQUE ELLA HA SENTITO LA CAPACITA' D'AMARE E LE RESTERA' PER SEMPRE,POICHE' ALLA FINE TROVERA' COLUI CHE L'AMERA CON LA FELICITA' ESPRESSA NEL SUO COMPLETO DOMINIO DI SE' STESSO,CON UN AMORE TENERO,GENTILE E APPASSIONATO ' DONANDOLE IL SUO CUORE..IO ANDRO' ALTROVE,SENTIRO' L'EBBREZZA DEI SENSI, MA NON SARO' MAI COMPLETAMENTE FELICE,POICHE' NON POSSIEDO IL CUORE DELL'AMORE..
mercoledì 16 febbraio 2011
IL SUCCESSO DEL LAVORO..
Quando s'inizia un lavoro che piace,che interessa il proprio spirito, il tempo corre veloce e non ci si accorge che la nostra attenzione è completamente presa dall'opera che stiamo costruendo.E' difficile trovare il modo e le cause conseguenziali alle nostre scelte,poichè non sempre si può preferire di fare una cosa al posto di un'altra..a volte ci viene richiesto, a volte scegliamo noi.Nella seconda ipotesi ci mettiamo tutto il fervore poichè immenso è il piacere d' essere un tutt'uno con quello che in precedenza abbiamo deciso di fare,nel primo caso al contrario proviamo sollievo quando la nostra opera trova il plauso altrui.Compiere qualsiasi lavoro è una difficoltà che non si descrive se non con le solite parole..l'attività ci rende capaci e promettenti per gli ostacoli da superare e non sono pochi,anche il sonno a volte viene meno per i pensieri da risolvere,per trovare una soluzione ottimale,che ci renda partecipi alle affinità altrui in maniera tale che la nostra esistenza venga collaudata con l'esperienza vissuta.Ma quante insoddisfazioni,quanti momenti di abbandono in cui si vorrebbe lasciare il tutto e poi alla fine il risultato ci rende privi di parole tanto grande è l'entusiasmo e la compiacenza di ciò che abbiamo eseguito.La rivalità,il concetto di presunzione di riuscita, ci tormenta nelle varie fasi in cui l'opera viene eseguita e senza fermarci un attimo la nostra mente prevede e talvolta provvede alle conseguenze delle situazioni che si vengono a trovare, cercando di risolverle nel miglior modo possibile..talvolta anche sbagliando..poichè dice un noto proverbio..sbagliando s'impara..ma quanto costa alla nostra tranquillità,al piacere di svago, una conquista meritata e non sempre apprezzata..
lunedì 14 febbraio 2011
I FIDANZATINI DI PEYNET..
Quest'immagine ci ricorda l'amore tra due fidanzati che si dichiarano un eterno sentimento semplice e chiaramente allusivo per coloro che al contrario, si divertono sulla tematica del senso di formulare la propria non sincerità per avvalersi di tale condizione per ottenere quello che desiderano e non rispettano.Il giorno di S:Valentino è una ricorrenza di chi sente dentro di sè una completa trasformazione del suo essere per dividerlo con chi ha scelto e che ha compreso essere la sua metà..infatti si dice..due cuori e una capanna..poichè è sufficiente il tutto diviso a metà,senza necessità di qualsiasi comodità e se appunto questa non esistesse affatto, la realtà dell'amore sgombra l'animo da qualsiasi complicato risentimento e da qualsiasi delusione sia favorita da coloro che hanno l'esistenza priva di colori dell'arcobaleno in cui tutto appare roseo e difficilmente buio.Anzi la vita si schiera con gli innamorati poichè ha compreso che l'unione è sempre una manifesrtazione conclusiva e non un'espressione di comodo, che fa fuorviare la caducità dei sentimenti non chiaramente provati,nè dedicati con il cuore colmo di chiare parole e di chiare sensibilità che solo un sentimento così prezioso possa donare.Amare con verità di causa è una trasformazione del singolo con il duplice, in quanto non è più la conquista del proprio io, ma la riflessione del noi..tutto deve essere compreso nella conquista del connubio d'essere in due a formare la chiarezza dell'esistenza, in cui si manifesterà la famiglia del domani e la chiarezza dei sentimenti accolti con sincerità d'animo e con appropriazione debita di qualsiasi circostanza in cui si formulerà la vita del futuro.Promettersi un sentimento eterno equivale ad una parola d'onore,ad un impegno che determinerà le fasi successive della vita ove si trasformerà la conseguenza della singola evoluzione unita con quella dell'altro e conseguenziale all'esistenza della propria anima..
venerdì 11 febbraio 2011
TUTTO PUO' RISOLVERSI E TUTTO PUO' SCOMPARIRE,,
Quando un problema ci toglie il sonno e la certezza degli eventi futuri,la nostra considerazione dell'esisitenza ci conduce verso lidi di commiserazione e di poco consolidamennto nella prerogativa di sentirsi forti e approssimativamente validi nell'accertamento del senso di immobilità dell'evenienze che si configureranno nell'eccessive e dolorose manifestazioni che la vita ci propone, disponendoci a contrari elementi in cui non esistono affermazioni di conseguenze di accurato valore e di semplici avvenimenti che si dovrebbero spiegare alle nostre elugubrazioni mentali.Perchè siamo costretti a subire gl' imprecisi arrovellamenti, le pochezze della natura umana in cui si disperdono le energie potenziali che abbiamo come recupero del nostro organismo disposte nella mente e nella ragione?Perchè ci lasciamo trasportare dagli istinti in cui non vi è mai racchiusa una probabilità di riuscita se non una perdita di affermazione positiva?Le visioni future che immaginiamo sono consapevoli della nostra sofferenza di pensieri e di risposte che poche volte lasciano il tragitto della recuperata conseguenza perduta...maggiormente ci sentiamo defraudati dalla vita che si appropria del nostro linguaggio in senso deleterio per dimostare quanto siamo vulnerabili,quanto siamo insicuri,quanto la nostra debolezza ci appare regina dei nostri progetti avveniristici, in cui predominano le insicurezze delle vicissitudini non amnistiate, nè conseguite con chiarezza di quello che speravamo accadesse?Perchè siamo distratti di fronte alla positività, alla considerazione che tutto possa risolversi in un cambiamento a noi più congeniale, se non migliore di quanto avevamo preventivato..ma si sa..l'uomo vuole sapere,conoscere la prospettiva futura in modo tale da adeguarsi alle circostanze senza cambiare il suo modo d' essere, senza avere la possibilità di recuperare quanto ha perduto in precedenza e non si chiede mai la probabilità che la negatività possa scomparire per dare luogo alla serenità della soluzione, che si verrà ad adottare per migliorare sè stesso..
TUTTO CAMBIA..
E' esatto.. ogni cosa, ogni momento, ogni realtà apparente della nostra esistenza..cambia in un susseguirsi d'emozioni,di eventi non attesi, nè prospettati dalla nostra immaginazione in cui la mente non trova un equlibrio immediato di recupero e per cui in seguito vorrebbe darsi una spiegazione.Ma allora perchè non si eventualizzano le possibilità di rammentare "il tutto" trascorso e le evenienze future?Perchè la vita si racchiude come il bocciolo di un fiore che si apre solo quando il sole del giorno si concede all'esistenza del suo profumo o quando la notte si determina con il calar del sole.? Tutto accade all'improvviso..una telefonata,una lettera,un incontro, un telegramma etc..e la seducente avversità che non ci lascia mai, rimane nascosta dietro ad un paravento quasi volesse reprimere la naturalezza delle sue comunicative.. sia che esse siano positive, che negative.La vita dell'uomo non ha nessuna considerazione nella richiesta in cui vorrebbe ci fosse la sicurezza dei suoi aspetti futuri, ma anche la possibilità delle sue continue finestre che si aprono come un'ancora di salvezza verso la speranza di una vita migliore e disposta ad affilare la lama con la gioia dell'attesa prolungata, ma non disdetta,Ognuno cerca una via d'uscita,ognuno cerca la scoperta dell'inconscio per farlo mutare nella sentenza assoluta di risposta in cui si verrà a trovare la certezza degli avvenimenti futuri..ma solo la naturalezza dell'attesa e la speranza non abbandonata, alla fine si premierà con la richiesta ottenuta..
SENTI CHI PARLA..
E' una frase spesso ripetuta durante la giornata, sia per rispondere al telefono, sia come ingerenza del tutto istintiva in maniera poco educata verso coloro che si esprimono con ribellione nei nostri confronti.Nel primo caso è un momento di curiosità che va perseguito per conoscere chi è che desidera parlare con noi,nel secondo caso ci troviamo di fronte ad una provocazione dettata dall'orgoglio e dalla prevaricazione su chi ci è di fronte.Non è facile rispondere educatamente e con una affabile cortesia, con un "self control" a chi ci induce ad un momento che forse in seguito ci pentiremo di averlo attraversato,ma non tutti possiedono la cosiddetta calma inglese che fa miracoli poichè non collabora con coloro che sono impetuosi e portati ad una discussione violenta.In genere l'uomo è considerato un "attaccabrighe" in quanto vuole avere sempre ragione..in questi tempi si legge addirittura che molti automobilisti si feriscono sulle strade per motivi anche futili, ma in cui si gioca con la propria vita e per cui il potere della proprietà stradale diventa più forte della incolumità.Coloro che sono differenti nella ricostruzione dei fatti e che si succedono alle conquiste suddette, vivono un'esistenza calma e tranquilla in cui la specifica sentenza di possedere tale requisito è del tutto obsoleta nel proprio vocabolario..ma purtroppo la maggior parte dell'umanità, non è di quest'avviso per cui le mortalità sono conseguenziali all'acccaduto del potere sugli altri.Quelli che per vigliaccheria o per paura tacciono, dimostrano non la sicurezza della situazione riflettendo sulle conseguenze successive motivate e pericolose,ma si appropriano della propria concessione verso chi li insulta per dimostrare che le parole dette, non appartengono alla loro persona..ma essi sono determinati in altre cirocostanze a vendicarsi dell'accaduto..costoro sono i peggiori in quanto non scusabili dell'attimo violento, ma con una premeditazione accurata e studiata.Vi sono poi coloro che citano questa frase per colloquiare o per avere notizie al telefono..alcuni non ritengono di rispondere e fanno comunicare che non ci sono..alterano la voce per non farsi riconoscere o trovano altri motivi per evadere da una responsabilità alquanto semplice, ma nel loro pensiero contorta e conseguentemente non disponibile alla considerazione di sè..anche questi elementi sono poveri nell'accurata sequenza della vita, in cui predomina l'egoismo e l' insicurezzza di affrontare conversazioni ritenute inutili e senza motivi essenziali in cui non trovano la propria configurazione dell' educazione di vivere in una società ove regna l'unione e il rispetto della vita con gli altri..
mercoledì 9 febbraio 2011
LA GIOIA DELLA VITA..
Vi era una piccola strada che conduceva ad un Monastero situato in cima al colle del paese sottostante.La strada era faticosa e molto disastrata in quanto era in salita e stretta,ma coloro che volevano accedervi sapevano le difficoltà che dovevano incontrare e con la speranza nel cuore si apprestavano alla difficile, ma speciale impresa.Un giorno fra coloro che erano arrivati in cima al colle ancora con il respiro affannoso vi era una coppia di sposi che non riuscivano a rallegrare la loro casa con la nascita di un figlio..avevano fatto di tutto..il possibile e l'impossibile ma la creatura non veniva concepita pertanto con le loro preghiere erano giunti in quel luogo con l'ultima richiesta.Essi avevano nel cuore ancora fiducia nell'avvenire poichè sapevano che una vita dipende solo da Dio e non dagli uomini,pertanto si affidavano completamente alla Sua volontà..se avesse volutio per il loro bene avrebbe concesso la GRAZIA, altrimenti avrebbero adottato un fanciullo di un'altra nazione..entrati in Chiesa formularono le loro preghiere e con animo più sereno tornarono a casa.Trascorsero i giorni ma nulla accadde..allora il marito d'accordo con la moglie iniziarono le pratiche dell'adozione..infatti dopo alcuni mesi ebbero un bambino africano e grande fu la loro GIOIA..ma da alcuni giorni la signorra accusava dei dolori strani..si recò da uno specialista che le disse d'aspettare un figlio..ella meravigliata ma contenta, raccontò tutto al marito..essi compresero che DIO aveva voluto aiutarli due volte..concedendo loro la GRAZIA tanto attesa ,ma dando contempo0raneamente una GIOIA ad un fanciullo abbandonato..la VITA appartiene a DIO ed EGLI si assicura la GIOIA di ognuno di noi
LA VITA..
Vi era una ragazza ribelle che si era complicata l'esistenza con i suoi continui risparmi di cortesia e di gentilezza verso coloro che cercavano in tutti i modi di farle comprendere quanto fosse nefasto per lei il suo modo d'essere e di continue rappresaglie nei confronti altrui.La ragazza apparteneva ad una famiglia di buone maniere e di grande umanità.ma ella nel suo cuore aveva deciso che se fosse stata più umile e gentile, avrebbe decisamente conseguito una sconfitta e non una vittoria su ciò che pretendeva dalla sua pochezza nell'essere fiduciosa in un domani ricco di prepotenze, ma anche di vittorie ottenute con il suo carattere.Una sera che si ritirava a casa, per la strada incontrò una vecchia che le chese l'elemosina..non ho nulla.. disse la ragazza e se anche l'avessi lo terrei per me non lo darei certo a te che sei vecchia e devi morire..io con i miei soldi devo vivere, affrontare la VITA e pertanto me li tengo ben stretti i miei guadagni anche se essi sono dovuti alle prepotenze sugli altri,altrimenti non li riceverei ..allora l'altra rispose..non importa se sei rimasta la fanciulla di un tempo..tu non ricordi ch'ero la tua governante e come allora sei sprezzante e poco incline alla gentilezza..io ti aspetterò quando verrai da me e chiederai l'elemosina di un tempo che verrà, ma al contrario di come sei tu oggi, io te la offrirò poichè la tua esistenza è priva di calore umano e senza affetto e comprensione non si può vivere..ciò detto ella scomparve ..allora la ragazza ribelle comprese di aver parlato con l'ANGELO DELLA VITA..che tutto dona e che nulla rifiuta a chi ne è consapevole,a chi ha buon cuore..infatti da quel giorno cambiò il suo carattere e divenne prodiga con la VITA degli altri..ella sapeva che anche per lei quel momento sarebbe avvenuto e desiderava essere come la sua governante che l'aveva lasciata sulla terra da tempo..
NESSUNO PUO'..
Quante volte nella nostra vita abbiamo chiesto aiuto agli altri per un motivo anche di scarsa importanza o di semplice attività, in cui cercavamo d'esprimere la nostra fantasia riposta nella propria personalità e ci è stato negato?Perchè gli uomini si fregiano del titolo d'amicizia,di soccorso di piacevoli attenzioni quando al contrario la loro risposta è sempre negativa?Innanzi tutto si deve tener presente che nessuno, almeno molto pochi, danno o fanno una cortesia per niente..ma anche se siamo disposti ad offrire un compenso per il tempo dedicatoci,la risposta è quasi sempre la medesima..non possiamo..abbiamo altro da fare che c'impedisce di venirti incontro..allora come dovremmo comportarci dinnanzi ad una indifferenza così completa,dovremmo replicare allo stesso modo quando arriverà il loro momento e dimostrare che anche noi saremo sordi all' altrui chiamata.Ma così non esisterebbe più la concordia, l'aiuto amichevole,la complicità d'interesssi svolti con amore e completa fiducia..allora bisognerebbe adottare il noto proverbio..chi fa da sè fa per tre..ma non è esatto..ognuno è dotato di una pratica particolare,è provetto in un determinato campo,è disponibile della sua chiarezza..ma di fronte alla possibilità di sentirsi unito agli altri nel condividere le responsabilità o quantomeno dividere la richiesta d'aiuto.. la risposta è sempre la stessa..non possiamo..abbiamo altri impegni.La società quindi è priva di sostegno morale da parte dei cosiddetti amici la cui conoscenza naturalmente resta superficiale e riaffiora solo quando si tratta di divertimento o di recupero crediti..che cosa è avvenuto del simpatico colloquio amichevole,o delle riunini fra coloro che si creavano un circolo per ascoltare le impressioni di ricerca per la propria soddisfazione sia culturale che lavorativa, quando il tempo, la noncuranza e l'egoismo sono gli accentratori insieme al denaro dell'esistenza odierna?Dove esiste più.. una mano lava l'altra...o l'unione fa la forza?Non si considera che chi si nega attraverserà lo stesso momento e gli verrà risposto allo stesso modo per cui si sentirà abbandonato e senza alcun aiuto?Si dovrebbe ben ponderare le circostanze di diniego per poi dire a sè stesso..quando accadrà a me..essi ci saranno..
lunedì 7 febbraio 2011
CONVIENE O NON CONVIENE..
Nella vita ognuno si comporta secondo la propria situazione in cui si viene a trovare,ma molto spesso se questa degenera si sfoga erroneamente senza riflettere sui passi,sui momenti che si presenteranno nelle conseguenze di quanto si è affermato.L'uomo non si pone prima la domanda..mi conviene essere in tal modo?Oppure sarebbe meglio per ora soprassedere in quanto la situazione non mi è favorevole, e quindi essendo in circostanze del tutto imprevedibili mi troverò probabilmente nelle condizioni che pur avendo ragione, la vita mi dimostrerà la completa solitudine dei miei pensieri,dei miei desideri, non avendo riflettuto prima di essere così determinante nei confronti di chi ci ha dimostrato apertamente la sua ingratitudine?L'uomo vuole sempre avere ragione e questo è un dato di fatto..pochi sono coloro che riflettono sull'acccaduto e ragionevolmente si accorgono d'aver sbagliato..ma anche con la ragione a volte NON CONVIENE prendere delle decisioni che lo condurranno alla precisa riflessione dei suoi propositi non più concretizzati,dei suoi programmi,delle sue aspettative future,La vita si dipana in maniera del tutto incoerente alcune volte di fronte a dei comportamenti irragionevoli,egoistici e senza rispetto alcuno,ma chi ha necessità d'aiuto, chi sente la provvisorietà della sua situazione,deve ben ponderare la scelta,il comportamento prima di pronunciare parole,frasi che si ripercuoteranno su sè stesso anche se le condizioni sono quelle giuste e prodotte con scarsa verità da chi fino a quel momento ci ha ingannato pretendendo il più possibile senza ritegno e senza dignità.Allora ognuno prima di decidere sul da farsi, sarebbe opportuno che si ponesse questa domanda..CONVIENE dimostrare la mia ragione sui fatti accaduti.?.Oppure NON CONVIENE e di conseguenza tacere perchè il momento non è a me favorevole,accettando la situazione con un sorriso compiacente pur conoscendo la verità?L'esistenza insegna che l'accettazione in questo caso sia disdicevole, poichè la verità va sempre detta e non nascosta..ma l'esperienza ci dona l'opportunità della scelta finale...in cui la risposta è del tutto sconveniente all'etica del nostro cuore..e per cui ci sentiremmo vittoriosi, ma perdenti di fronte alla verità nascosta, taciuta e non pronunciata ..ma sicuramente protetti di fronte alle avversità che la vita ci tende..
domenica 6 febbraio 2011
LA CORSA...
Noi non ci rivolgiamo a coloro che effettuano una gara sportiva ,ma a coloro che durante la propria esistenza rincorrono fantasie e vivaci situazioni d'essere nelle propria sensibilità e non nella realtà della vita..cosa possiamo dire a chi fa questo tipo di gara di velocità, quando essa ci comunica la gioia della nostra psiche in cui si fondono ambedue le sensazioni di quanto vorremmo essere,appartenere ed infine coniugare il verbo della conquista finalizzata ai propri sogni e non alla realtà quotidiana?Nulla..è bellissimo avere dei momenti di grande visione di quanto si desidera essere in confronto a ciò che realmente si è...ma la CORSA deve avere anche i suoi ostacoli che naturalmente nella fantasia saranno superati,altrimenti che vittoria sarebbe?,,Quella di Pirro..ma noi vogliamo essere per qualche istante giudici di quello che compiamo poichè se non lo fossimo, non miglioreremmo quanto esiste in noi e non potremmo percorrere la strada del cammino intrapreso.Molti al contrario,ritengono di correre il più possibile così di effettuare nel più breve tempo possibile i loro desideri,le proprie esperienze che convergono verso la felicità e la gioia di diventare grandi maestri dell'intuito umano..ma non è così purtroppo..ogni momento si avvale della sua specifica situazione, in cui si dimostra la conoscenza per poi farla diventare esperienza di vita vissuta e per cui non si tradirà mai la richiesta che in seguito verrà, ma si cercherà di approfondire nella sobrietà della domanda la risposta più conveniente nella sua onestà e nella sua chiarezza...
venerdì 4 febbraio 2011
LA RESISTENZA..
Non si riferisce ad un periodo storico questo termine, bensì a coloro che effettuano questo tipo di dimostrazione e di comportamento per non accedere alle lusinghe altrui.Coloro che sono talmente rigorosi e resistono di conseguenza a qualsiasi tipo di parole d'offerta proferite senza alcuna riservatezza,senza alcuna sincerità e si comportano in modo del tutto rigoroso di fronte a delle ammissioni non complici della stessa vita, si conquistano il premio d'individui tutti d'un pezzo che nessuno potrà mai corrompere.Questo tipo di corruzione nel mondo d'oggi è diventata un emblema della società in cui il termine suddetto, non viene suffragato da nessuna azione,anzi il completo addestramento alla manomissione altrui provoca un cedimento del proprio carattere, della propria configurazione sociale, che è diventato del tutto naturale poichè l'uomo vuole ottenere quanto sia di più accessibile nelle vita che si è prefisso.LA RESISTENZA pertanto è diventata una parola difficile da pronunciare..come si fa a replicare negativamente a chi ti promette un futuro diverso dal "tran tran" quotidiano ove si affollano problemi finanziari,rinunce al minimo indispensabile,illustrandoti la luna da vicino,a chi ti offre la specifica soluzione ai tuoi requisti negativi che ti allontanano sempre più dalle realtà che non speri dopo affannose ricerche di superare, inoltrandoti verso labirinti a te sconosciuti ma tanto desiderati?Nessuno resiste a queste promesse...l'uomo diventa acquistabile,si ripromette che in fondo le sue scelte sono scusate dall'approvvigionamento futuro che gli consentirà quella vita agognata e mai ottenuta,che in realtà uscirà "dall'impasse" che gli ha precluso la connivenza che meritava, che sarà simile a coloro che ammirava da lontano e che apprezzava nel suo intimo senza riflettere sulla loro rettitudine, che si aspettava dall'esistenza una situazione migliore di quella in cui è caduto nonostante i continui sforzi ,nei quali si è prodigato senza ottenere alcun merito e nessuna diversità di carattere esistenziale e non si accorge che mentre accondiscende alla richiesta altrui sta inevitabilmente perdendo la sua fisionomia,la sua dignità e la sua onestà.Cosa dare in cambio di fronte a tanta fortuna?Tutto ciò che viene richiesto e che non basterà mai a colmare quanto si è ricevuto poichè il dare è sempre meno sufficiente che il ricevere..di conseguenza la RESISTENZA a tutto quello che ci viene proposto diventerà una chiarezza di pochi, ma una stoltezza di molti..
IL TELEFONO NON SQUILLA...
Quante volte abbiamo atteso che questo mezzo di telecomunicazione ci avvertisse di ciò che aspettavamo e di quello che desideravamo comunicare? Ricevere una notizia, avere la probabilità d'essere entusiati dell'informazione comunicata, ascoltare la voce di chi amiamo, conseguire congratulazioni o speranze non andate deluse etc..tutti desideriamo che l'apparecchio squilli..ma purtroppo a volte l'attesa ci fa sensibilizzare i nostri nervi e la delusione ci toglie ogni concretezza che attendevamo con ansia.Questa opportunità telefonica ci regala momenti di felicità, ma anche momenti di notizie dolorose in cui avremmo preferito che non squillasse mai..ma noi vogliamo alludere alla gioia che si avverte quando la notizia pervenutaci dimostra che le nostre tanto attese speranze si sono realizzate,quando chi ci ama ci fa pervenire nel nostro cuore la completa affettuosità che nutre per noi e si rende partecipe della nostra vita, quando un figlio ci comunica liete notizie e soprattutto quando le persone a cui vogliamo bene c'informano della loro salute.Anche per un appuntamento rinviato o per una precisazione di chiarezza e se il tempo fa i capricci e non ci sentiamo d'uscire, quest' elemento ci sostituisce in pieno..oggi vi è il cellullare che ha preso il suo posto ove con i nuovi modelli si può anche vedere l'immagine di chi ci chiama,si possono fare fotografie etc..ma come non rimpiangere il vecchio telefono a cui dobbiamo la nostra esistenza,che ci ricorda il tempo trascorso e che in ultima analisi possiamo anche essere in "disabillè" tanto nessuno ci vede? Una nota pubblicità c'informava che una telefonata allunga la vita..quant'è vero per coloro che sono soli,per coloro che desiderano ardentemente un contatto umano,un pò di calore verbale,ove si sprigionano le confidenze, le passività d'amore non ascoltate,ove si comunicano le diverse sensibilità della giornata trascorsa,in cui non ci si sente più incompresi in quanto chi ci ascolta è quasi sempre disposto ad aiutarci, a darci una parentesi di sincerità amichevole e per farci dimenticare la solitudine che ci avvince nelle difficoltà quotidiane.Chi è ancora capace di scrivere una lettera d'amore quando è più semplice e immediato corrispondere le propie emozioni, attraverso un semplice filo?.Emblematica è la storia di quel padre che vedendo la giovane figlia col telefono in mano e silenziosa le chiese cosa stesse facendo?..E la ragazza candidamente gli rispose..io e lui stiamo guardando la televisione insieme..tutto ciò sta a dimostrare quanto sia completa in alcuni casi la privazione di un'affettuosa e chiara amicizia . Allora anche se i tempi sono mutati e il telefono squilla ormai meno di quando vivevamo in un'epoca meno affannosamente tecnologica, noi vogliamo ringraziarlo per quanto è stato un amico assiduo e senz'altro un opportunità di grande confidenza..
mercoledì 2 febbraio 2011
LA SCOPA..
QUANDO NELLA NOSTRA VITA UNA SCOPA SI FA VECCHIA E NON E' PIU' ADATTA ALLO SCOPO NE COMPRIAMO UNA NUOVA..ABBIAMO MAI PENSATO CHE SE ANCHE LA NOSTRA VITA SI FA VECCHIA,NON NE POTREMO COMPRARE UNA NUOVA ..E PERCHE' ALLORA, NON CERCHIAMO DI AGGIUSTARLA AFFINCHE' ESSA POSSA ESSERE USATA IN UN ALTRO MODO?..
IL CONIGLIO GUSTAVO..
Vi era un coniglio che si chiamava GUSTAVO..la sua padrona l'aveva acquistato al mercato per farne un gustoso pranzetto per i parenti che dovevano arrivare,ma con i giorni trascorsi si era affezionata alla bestiola e non aveva il coraggio di ucciderla.Accadde che Gustavo ch'era un coniglio curioso, si addentrrasse sul balcone del vicino per visitare la nuova abitazione e costui vedendolo lo prese per farne un cibo prelibato.La padrona lo chiamava continuamente poichè aveva compreso che il coniglio si era addentrato in qualche appartamento adiacente e la sua fine sarebbe stata certa..ma non conosceva bene Gustavo che sentendosi chiamare pur essendo legato ad una sedia, emise dei piccoli suoni percepiti dall'altra la quale immediatamente scavalcò il balcone dell'inquilino a fianco e senza proferire parola lo acciuffò con grande sveltezza e se lo portò in casa chiudendo la finestra..Ecco gli disse..cosa accade a chi è curioso,a chi vuole esplorare dintorni non suoi.. finisce in una pentola al forno così come gli uomini quando esplorano i momenti degli altri solo per curiosità che in seguito diventerà maldicenza..e non per amore che in seguito diventerà un sentimento di cuore..
LA SEMPLICITA'
Vi era un grande palazzo che sorgeva al limite della strada..infatti quando si girava l'angolo proseguiva con altri piani..in tutto erano cinque, quindi era abbastanza grande .Era vecchio, molto vecchio ma distinto nella sua antica eleganza.Non ricordava più quando era stato costruito,tanto tempo era trascorso.Accanto a questa costruzione ormai sorgevano piccole case di diversi colori con terrazze fiorite, mentre esso aveva solo balconate che si aprivano sulla strada.Era rispettato quel palazzo,con un grande scalone d'accesso e gli appartamenti non più di tre per piano.Vi era un portiere che s'identificava con l'edificio in quanto portava sempre la giacca, ossia la divisa ed era molto impettito nel compito che si era assunto.Le altre abitazioni non facevano amicizia con questa antichità, in quanto lo ritenevano d' altri tempi, forse troppo antico per le loro qualità e si pavoneggiavano con le loro modernità e le aperture con terrazze ricche di fiori variopinti.Un giorno che tirava molto vento e il tempo era freddo poichè si era d'inverno, il palazzo che era ritenuto tutto d'un pezzo disse alle altre case..vedete voi siete attraenti allo sguardo, ma poco edificanti nella sicurezza della costruzione..i miei muri proteggono maggiormente chi vi abita,voi invece dovete provvedere con altri mezzi per le fessure che tracciano la strada al vento con accorgimenti speciali che saranno moderni, ma poco attendibili..SI..risposero queste, ma noi possediamo le finestre e i balconi con nuove tecniche di costruzione per cui l'aria non passa attraverso..va bene rispose il palazzo e tacque..aveva compreso che le sue parole non sarebbero state ascoltate.Accadde che in un giorno qualsiasi, in un'ora qualsiasi,una scossa di terremoto seppure lieve fece impaurire tutti gli inquilini,quelli del vecchio edificio e quelli delle nuove abitazioni..tutti fuggirono in strada ma la scossa era stata di assestamento della terra, per cui passata la paura tutti se ne stavano tornando alle loro case quando il portiere del palazzo sentì dire..beati coloro che vivono in quell'antica costruzione..essa è forte e resistente, non come le nostre che per essere moderne nella loro struttura non contengono quegli accorgimenti di un tempo..sono belle a vedersi, ma poco sicure a viverci..meno male che la scossa è stata lieve, ma se fosse stato un terremoto alquanto forte, il palazzo avrebbe resistito, le altre costruzioni.. no..Le abitazioni adiacenti tacquero..avevano compreso che le modernità sono utili e appariscenti..ma la solidità e la SEMPLICITA' di un tempo non esistono più..così come il cuore degli uomini ove regna la bellezza del momento e non più quella antica, in cui si nutrivano rispetto e dignità nell'ammirazione provata e non abbandonata...
martedì 1 febbraio 2011
ENTUSIASMANTE..
Questo termine si avvale della nostra curiosità,della nostra comprensiva affermazione dell'esistenza positiva, di porre in rilievo ciò che determiniamo con semplicità d'essere la nostra affermazione di un momento vissuto,della reclusa richiesta di poter continuare con la speranza del domani il proprio percorso in un avvincente soluzione che c' inviti alla probabilità della sinfonia d'amore che con enfasi suona nel nostro cuore.Quante volte durante la propria esistenza abbiamo usato questo vocabolo per definire una sensibilità,una sensazione, che per qualche istante ci ha trasportato verso mete esaltanti della vita, in cui non speravamo più di stimolare la sofferenza costruita su basi di vita vissuta per poi continuare con legittimità di pensiero, questo momento di grande sentimento?Poche volte..in genere l'uomo non si accontenta di ciò che la vita gli propone ..solo da piccoli quando si andava sulle "montagne russe" il respiro veniva trattenuto e infine si diceva che il tragitto era stato "ENTUSIASMANTE"..Adesso che siamo diventati adulti stiamo attenti a pronunciare questa parola che ci sembra compromettente, poichè ci dovrebbe dimostrare facendoci avvertire, quello che in un attimo abbiamo dimenticato per poi proseguire il ritmo lento e stabile della nostra vita.ma in effetti non è così..se solamente ci accontentassimo di ammirare un tramonto, un'alba, un fanciullo che ci sorride o della prima volta che nostro figlio pronuncia la parola..Mamma..allora si che questo termine con enfasi, assumerebbe tutta l'efficacia della sua chiarezza..ma l'uomo vuole e desidera sempre di più..ed ecco che diventa quasi obsoleto questo significato e che ci lascerà definitivamente quando non avvertiremo più nel cuore una semplice parola..AMORE..