mercoledì 2 febbraio 2011

LA SEMPLICITA'

Vi era un grande palazzo che sorgeva al limite della strada..infatti quando si girava l'angolo proseguiva con altri piani..in tutto erano cinque, quindi era abbastanza grande .Era vecchio, molto vecchio ma distinto nella sua antica eleganza.Non ricordava più quando era stato costruito,tanto tempo era trascorso.Accanto a questa costruzione ormai sorgevano piccole case di diversi colori con terrazze fiorite, mentre esso aveva solo balconate che si aprivano sulla strada.Era rispettato quel palazzo,con un grande scalone d'accesso e gli appartamenti non più di tre per piano.Vi era un portiere che s'identificava con l'edificio in quanto portava sempre la giacca, ossia la divisa ed era molto impettito nel compito che si era assunto.Le altre abitazioni non facevano amicizia con questa antichità, in quanto lo ritenevano d' altri tempi, forse troppo antico per le loro qualità e si pavoneggiavano con le loro modernità e le aperture con terrazze ricche di fiori variopinti.Un giorno che tirava molto vento e il tempo era freddo poichè si era d'inverno, il palazzo che era ritenuto tutto d'un pezzo disse alle altre case..vedete voi siete attraenti allo sguardo, ma poco edificanti nella sicurezza della costruzione..i miei muri proteggono maggiormente chi vi abita,voi invece dovete provvedere con altri mezzi per le fessure che tracciano la strada al vento con accorgimenti speciali che saranno moderni, ma poco attendibili..SI..risposero queste, ma noi possediamo le finestre e i balconi con nuove tecniche di costruzione per cui l'aria non passa attraverso..va bene rispose il palazzo e tacque..aveva compreso che le sue parole non sarebbero state ascoltate.Accadde che in un giorno qualsiasi, in un'ora qualsiasi,una scossa di terremoto seppure lieve fece impaurire tutti gli inquilini,quelli del vecchio edificio e quelli delle nuove abitazioni..tutti fuggirono in strada ma la scossa era stata di assestamento della terra, per cui passata la paura tutti se ne stavano tornando alle loro case quando il portiere del palazzo sentì dire..beati coloro che vivono in quell'antica costruzione..essa è forte e resistente, non come le nostre che per essere moderne nella loro struttura non contengono quegli accorgimenti di un tempo..sono belle a vedersi, ma poco sicure a viverci..meno male che la scossa è stata lieve, ma se fosse stato un terremoto alquanto forte, il palazzo avrebbe resistito, le altre costruzioni.. no..Le abitazioni adiacenti tacquero..avevano compreso che le modernità sono utili e appariscenti..ma la solidità e la SEMPLICITA' di un tempo non esistono più..così come il cuore degli uomini ove regna la bellezza del momento e non più quella antica, in cui si nutrivano rispetto e dignità nell'ammirazione provata e non abbandonata...

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