venerdì 15 aprile 2011

LA DISCUSSIONE..

E' una parola fastidiosa,difficile da pronunciare in quanto in essa è insita una formalità accesa e alquanto confusa nell'appropriarsi di parole dette da chi vuole intraprendere un dialogo deciso e approssivamente inconfutabile per affermare le proprie idee e condurre l'altro alle sue.Questo termine si avvale quasi sempre di alterazioni della voce,di sistemi alquanto difficili da essere coadiuvati dalla serenità e dalla esposizione di regole da eseguire con moderazione d'intenti.Coloro che si avvalgono di questa situazione, generalmente sono quelli che non considerano le creatività altrui, nè la possibilità di divergenze sulle vedute di una conversazione anche se questa esprime un significato amichevole.. a volte dettate dalle proprie esperienze anche se non considerate negative,a volte dettate dalle singole situazioni, con un quoziente alquanto inferiore. oppure dalla certezza d'essere nelle giuste cause formulate nel proprio modo di essere.Vi sono poi quelli che cercano tale conformità per diletto,per acquistare potere,per dimostrare la propria superiorità senza discuterne le modalità necessarie per modificare le sentenze dichiarate e senza dubbio non esatte scaturite dalla propria esigenza di ricerca attivata secondo le proprie chiarezzze, ma non in conformità di quelle altrui.Anche nel percorso stradale per futili motivi di precedenza,di scatti dovuti all'ira del momento non gradito, quest'avvenimento può provocare liti oltre la misura della propria incolumità per appropriarsi delle ragioni che al contrario dimostrerebbero l'errore commesso con la prepotenza di chi vuole avere sempre la qualifica di non essere nel torto e dimostrare che la sua individualità non è prevalente sull'offesa e sull'oltraggio..se ciò non avviene allora si passa a vie di fatto senza ulteriori indugi.Vi sono poi le discussioni riguardanti l'amore.. quando un individuo decide a torto di terminare una relazione e si fa scudo di mille occasioni inventate o cercate nella sua mente per dileguarsi senza alcun rimorso, nè disponibilità verso chi ha dimostrato d'essere onesto e senza pregiudizi dell'unione in oggetto.In tribunale quest'occasione è debita per la propria difesa e per non aver commesso il fatto,ma se si alterano le parole, se si esce fuori dal consentito,allora il giudice sarà costretto a pronunciare parole dure per ritornare alla serenità del caso da discutere.In tutti i campi avvengono queste considerazioni anche se esse risultano alterate..a volte risultano necessarie per dimostrare gli sbagli degli altri che comporterebbero conseguenze più o meno gravi,a volte al contrario sono da considerarsi superflue e ingannevoli per dimostrare che si è capaci di affermare la propria individualità a discapito di coloro che crediamo siano contro di noi.Alcuni cercano con la discussione di servirsi dei propri metodi,delle singole dichiarazioni del caso per sottrarsi alle regole dell'esistenza in quanto pur sapendo d'aver sbagliato, cercano con la menzogna celata nell'individualismo e nella sicurezza d'aver ragione del proprio comportamento ritenuto non erroneo dei sentimenti usati, per ottenere un premio non considerato un'appropriazione indebita e senza scrupoli in modo tale da recuperare e approfittarsi di quanto si possa ottenere da chi si considera inferiore alla propria prepotente individualità.Costoro ignorano oppure non desiderano comprendere che il loro operato avrebbe potuto causare danni irreparabili alla formazione del carattere di un individuo e non e ne ricusano alcuna colpa per essere e sentirsi scagionati da qualsiasi responsabilità.In ogni caso, anche in quello più semplice questa situazione risulterà sempre una dimostrazione eccessiva della propria personalità poichè la serenità dello spirito verrà alterata e non si troveranno scusanti alla dimostrazione d'essere stati presi dalle proprie difficoltà senza profitto e senza indugio della serenità necessaria alla vita di ognuno..

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