martedì 5 febbraio 2013

PERDERE UN FIGLIO..

E'un dolore atroce che non terminerà mai la perdita di un figlio.Una madre rimane una mamma che lo ha messo al mondo e non si rassegnerà nella propria vita alla sua perdita..a volte accade per circostanze fortuite,per una malattia molto grave,in guerra,o se costui decide di trasferirsi altrove per mancanza di dialogo o per lavoro.Questa situazione avviene per motivi inspiegabili ma il dolore non abbandona la sua preda e la sconfigge con il ricordo.Un figlio rappresenta la Provvidenza di DIO se non la Grazia, nel bene e nel male e costituisce il prosieguo della propria vita...chi non ne ha ricevuto li adotta per rappresentare la famiglia in cui si manifestano le varie configurazioni inerenti alla crescita,agli affetti,al completamento della propria immagine senza la quale non vi sarebbe alcuna dimostrazione verso se stessi di un conseguente motivo per vivere.Coloro che sono senza e il matrimonio comincia a vacillare a volte partono per Paesi lontani e vanno ad aiutare gli altri per donare il loro affetto, altrimenti la propria esistenza non avrebbe motivo d'essere..i Sacerdoti come Pastori guidano il gregge e chi afferma di essere completo e felice nella propria solitudine, mente.Quando accade una disgrazia la prima ad accorrere è la madre...lo stringe al seno quasi come un neonato poichè per lei rappresenta ancora e sempre la sua nascita e non si rassegna alla sua morte.Il dolore più grande è quando scompare in tenera età e non se ne sa più nulla..rapito? Ucciso? Non c'è risposta..si continua a cercarlo distruggendo se stessi in quanto l'amore che ovviamente non è terminato riceve continuamente una spinta di dolore che rasenta la follia...non si comprende il perchè accadano queste disgrazie,ma si comprende la loro dipartita in un dolore che non ha fine,nè rassegnazione.La motivazione di tutto quello che succede in tali circostanze non esiste per noi..ed è difficile rimettere tutto nelle mani di DIO ma Egli comprende che una madre subisce una trasformazione in se stessa ove la parola "rassegnazione" non esiste nel proprio vocabolario,per cui la speranza di ritrovarlo non tramonterà mai e se alle volte miracolosamente ciò accade, non vi è una spiegazione plausibile,ma un Dono Divino.I figli che rimangono accanto ai genitori non sempre seguono il loro esempio di comportamento durante la propria esistenza, ma sono pur sempre accanto anche se le azioni sono discutibili..li abbiamo messi al mondo e cerchiamo di cambiarli fino alla nostra dipartita con la speranza che essi si accorgano quando sarà il momento del proprio fallimento come amore di figlio..La speranza di un futuro che renda felice l'esistenza umana non conosce limiti,altrimenti ogni uomo perderebbe la coscienza e il dovere di essere sempre se stesso..

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