mercoledì 4 novembre 2009

"PARIGI"





















































































































































































Mi sono svegliata di buon mattino e di buon umore,dopo aver assaggiato nella "Petitè Dejeuner"i famosi "Croissant"(cornetti), mi affaccio dalla finestra del balcone dell' hotel " Sofitel" e guardo la Torre Eiffel,che svetta sulla città;è grandiosa, ma non mi fa palpitare il cuore...è solo una costruzione di ferro, costruita con genialità e accuratezza. E pensando tra me e me, collocherei l' Inventore seduto sulla punta della Torre,peccato sia morto! Ma sorrido,poichè il mio Fox Terrier Arcibaldo,è in quel luogo,che fa i suoi bisogni. Mi preparo in fretta,per andare a visitare il Louvre e poter ammirare la " Nike" la Vittoria Alata, ed il famoso quadro della Gioconda ( mi dispiace che non sia in Italia ) ma le sale immense che non finiscono mai con i capolavori di tutti i più grandi pittori della storia, mi affascinano e non sento il brusio della folla che gremisce le sale con tanta bellezza...non mi soffermerò perchè la grandiosità è tale,che non saprei cosa dire. Mi reco a Notre Dame, altra stupenda opera, ed entrandovi mi sono ricordata che alcuni anni fa,con mio padre ho ascoltato un concerto la vigilia di Natale, che ogni anno si dà in questa grande Cattedrale. I vetri sono bellissimi, tutti raffiguanti i vari Santi; mi aggiro quasi intontita, ma l'orologio mi comunica che il tempo scorre e allora vado sulla Rive Gauche, dove vi sono botteghe ambulanti che vendono stampe bellissime, non care di ogni genere. Ne compro una, dell' Ottocento e fuggo al "Que D'Orsay" per ammirare le tele degli Impressionisti: Gaugain, Degas, Loutrec, Renoir, Monèt, Manèt, Van Googh ecc... che bellezza,li avevo ammirati sui libri , ma da vicino è una tale commozione da non potersi spiegare.Questo luogo è una vecchia stazione ferroviaria che conserva ancora l'orologio, che segna l'ora esatta ed io corro agli "Invalides" dove vi è deposto Napoleone, il trionfo della storia nel suo enorme sarcofago e mi ricordo le parole del grande Poeta...Ei fu,siccome immobile...insieme ai suoi fratelli Giuseppe e Girolamo. Sono intimorita,quel piccolo uomo che per noi,è stato tanto grande...
L'ultimo giro lo faccio con il Baton Mouche, un tour attraverso la Senna per vedere le barche-case galleggianti e mi domando,come fanno le persone a vivere in un posto cosi piccolo e dondolante.?E' sera,le luci della città si accendono e il"LIDO' " mi aspetta sugli Champs Elisee' ove domina l'Arco di Trionfo.Lo spettacolo è fantasmagorico: si mescolano giocolieri, pattinatori,cascate,prestigiatori, ballerini raffiguranti un'epoca trascorsa come l'Egitto, gli Indiani, Il "Can Can", il tutto eseguito con una tale bravura che ne rimani scioccata. Esco, che ormai è notte fonda e vado finalmente a dormire. Prima di addormentarmi,mi sono ricordata di un ultimo dell'anno trascorso a Parigi...la vera festa è l'attesa della mezzanotte agli "Champs Eliseè" in mezzo alla strada,ove tutti i parigini fanno festa ed i taxi suonano il clacson allo scoccare dell'ora fatidica,mentre le bottiglie vengono stappate e si brinda l'uno con l'altro abbracciandosi...non importa conoscersi in quel momento...siamo tutti amici,uniti sperando in un anno migliore...
Il giorno successivo mi reco a "Versailles", il regno di Maria Antonietta e del Re Sole; giardini stupendi,immensi curati con dovizia di particolari, saloni che ti fanno sentire ancora l'epoca trascorsa e chiudendo gli occhi,ti immagini la vita di coloro di un tempo: arazzi Gobelains, stucchi dorati, stanze lussuosamente arredate ecc...tutto è perfetto. Vicino sorge il "Trianon", la residenza della regina che il re aveva fatto costruire appositamente per lei nei momenti di svago, ma la giornata è trascorsa ed io torno a Parigi. I miei amici,mi trascinano a visitare il centro "Pompidou"...ma non desidero dire niente,è in stile moderno e non mi è piaciuto.
Un altro giorno è pronto per essere vissuto, questa volta è dedicato alle compere...alla femminilità,Faibourg Saint Honorè mi chiama...Sonia Rikiel, Cloè, P. Cardin...ma io guardo solo le loro vetrine, per entrare dal mio amato Hèrmes: borse Kelly, chiamate cosi,in onore della famosa attrice Grace Kelly, pullover con la famosa "H" stampata, ma io ho una predilezione come voi sapete, per i foulards; ne acquisto due: uno con le chiavi e un altro con i cavalli...spendo una piccola fortuna. Lascio Faibourg e mi reco da Luois Vuitton,agli Champs Eliseè,ove acquisto un portafogli ed un portachiavi,poichè le borse sono carissime...scendendo per questa strada vedo le vetrine di Ungaro e di Chanel, non resisto...entro da quest'ultimo ed acquisto il famoso profumo n° 5. Non posso purtroppo vedere Christian Dior, poichè le vetrine sono coperte e per visitarle bisogna salire al primo piano. Attraverso Place della Concorde,arrivo alla Madelaine in Rue De L' Operà,dove vi è famoso negozio di "Fauchon" che vende tutti i dolci del mondo ed io non perdo l'occasione,di gustarne alcuni. Nel palazzo vicino al primo piano,vi è in un appartamento di "RACINE"(che oggi non c'è più ma la Casa Madre rivive a Nizza) si vendono le stoffe più prezione del mondo,di un certo stile e tutte le persone che le conoscono, vengono qui da ogni parte,per acquistare un particolare taglio di stoffa,cosi è anche per me... Ma il tempo stringe e camminando svelta, mi reco in un negozio poco distante che vende orologi di ogni tipo. Sono affascinata da uno in particolare, che oggi troneggia nella mia cucina e che dice " Il n' est jamais trop tard pour bien faire" " non è mai troppo tardi per fare bene" . E' talmente bello che decido di prenderne anche uno uguale per un mio amico che oggi è Missionario in Africa...Chissà se i ragazzi comprenderanno cosa c'è scritto...Vi è poi da visitare "BURMA",il famoso negozio che copia in falso,gli oggetti veri...abbordabili al proprio portafogli. E' di nuovo notte,siete mai stati a cena da "Chez Maxim"?Ambiente da favola identico a quello del film "Gigi',raffinato,con i camerieri in giacca nera e papillon,servono tra i tavoli,sempre sorridenti e rassicuranti: clientela "chic"ma il conto finale è superiore alle possibilità della tasca di pochi...comunque una volta nella vita, vale la pena provare... Il Moulin Rouge mi aspetta...Cosa volete vi dica?Nel finale vi è il famoso "Can Can", ma dopo aver visto il noto omonimo film, quel ballo mi sembra davvero modesto...ma ero pur sempre a Parigi. Uscii che era notte fonda,andai in albergo e cosi mi addormentai. Ancora un altro giorno, una visita a MontMatre,ove espongono pittori che vorrebbero emergere con le loro tele (nè ho comprata una, raffigurante dei cani, molto simpatica) ; la Chiesa del Sacro Cuore, una sosta al Caffè Flore meta di George Sand, Merimè,A.De Musset,ecc...divenuto poi patria dell'esistenzialismo con Sartre,De Beauvoir,ecc.. Una sensazione strana e piacevole in un'atmosfera colma di fascino, di ritorno al passato. Gusto la famosa "Kitsch Lorraine" che di frequente cucino a casa mia; e poi via come il vento a "Pigalle",per sentire l'atmosfera dei romanzi di "Simenon" luogo caratteristico e particolare,ma il tempo vola,e la Galerie La Fayette deve essere visitata. E' chiamata cosi in onore del famoso generale, dove c'è di tutto...Anche gli stands dei grandi sarti.Acquisto dei cappelli ed una parrucca bionda,che non metterò mai. E' sera, sono in albergo a cena con un gruppo di amici e tra una parola e l'altra sento dire... " La prossima volta che verremo a Parigi, andremo fino ad Amsterdam" ... E allora scocca la scintilla e dico tra me e me.... " Amterdam?! Ma è il mio sogno!! E noncurante domando:Quanto tempo ci vuole con l'areo da qui ad Amsterdam?.... Ed essi mi rispondono " venti minuti". Avevo prenotato per il giorno dopo,un tour per visitare i castelli della Loira, ma mi reco dal portiere dell'albergo e chiedo di disdire il tour e di poter acquistare un biglietto per Amsterdam, per l'indomani. Il portiere mi accontenta e il biglietto è fatto... Partirò domani alle sette e mezza da Parigi. Ritorno dai miei amici e racconto loro il mio cambiamento di viaggio.Mi guardano esterefatti e mi chiedono: "vai sola?E se perdi l'aereo? Noi abbiamo già acquistato il biglietto per domani per visitare Bruxelles".Ma io non mi perdo d'animo e non rinuncio alla mia conquista. Alle ventidue della stessa sera, ci rechiamo al "Cracy Horse", dove ragazze dai sedici ai trent'anni ,si mostrano nude agli spettatori. Detto cosi può sembrare qualcosa di pornografico, ma invece è un erotismo di gusto e di classe. Quella sera mi addormento felice...Domani sarò ad Amsterdam...

"RICETTA"


"KITSCH LORRAINE"

-200 gr. di farina
-1 bicchiere d'acqua
-sale q.b.
-150 gr. di prosciutto cotto
-150 gr. di formaggi vari
-1 uovo
-pepe
-1 busta di panna
Preparare con 200 gr. di farina,un bicchiere d'acqua,un pizzico di sale,una pasta "briseè".
Lavorarla per venti minuti,formare una palla e metterla per mezz'ora in frigorifero.
Dopo stenderla col matterello,formando una sfoglia sottile che ricroprirà un piatto di ceramica da forno.Sopra alla pasta,si adagiano pezzetti di vari formaggi a pasta dura,(anche rimanenze) e del prosciutto cotto tagliato a fettine sottili.A parte si sbatte un uovo intero con pochissimo sale e pepe,aggiungendovi la metà della panna.Mettere il tutto nel forno appena acceso a 170° per mezz'ora.Servire caldo.

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