sabato 23 gennaio 2010

LA CONVERSAZIONE

La conversazione è spesso una "crepa" nel silenzio dell'uomo che non è..che non è foriero di simpatia,di corresponsione di sentimenti e di natura invisibile agli altri.Spesso la dimenticanza della risposta, il mutismo dell'ascolto, il distrarsi volutamente per non dare un responso di chiarezza, sono elementi di colui che non è..nulla nel contesto della vita con gli altri e che manca di speciale simbolo di essere presente, a ciò che gli viene detto.La conversazione è un "rito" di ascolto, non per sè stessi, ma per coloro che dovranno presentare il proprio sostantivo chiamato "debito" di opposta riflessione o di sicurezza di sincera affermazione.Certamente essa non appartiene a tutti,pochi sono coloro che sanno esprimere con chiarezza le proprie convinzioni, che sanno dare le conoscenze acquisite sia attraverso lo studio, che con l'esperienza della vita vissuta con le proprie finalità, ma anche come autodidatta di ciò che più si confaceva alla sua esistenza.Ma ,l'importante è, non annoiare mai...mai..altrimenti gli altri non ti ascolteranno e porgeranno la loro attenzione in direzioni diverse dalla tua, perchè le tue parole sono risultate inutili, non sentite, nè comprese. Anche un semplice saluto formulato con il desiderio di sentirsi vicino all'altro, può significare "conversazione"d'interesse educativo e gentile...un modo per far sentire agli altri che li abbiamo notati, che sappiamo della loro presenza...tutto ciò può aiutare il prossimo a non abbandonarsi in un silenzio che si chiama solitudine.La vita è già un mistero, cerchiamo di non esserlo noi per gli altri....

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