mercoledì 2 dicembre 2009

"IL CAIRO"





























































































Sono all'hotel "OBEROI"...è bellissimo..una volta era di proprietà del "RE FAROUK" d'Egitto,oggi non so...tutto adorno di specchi e di grandi lampadari di cristallo...una meraviglia. Chi arriva è
preso da mille speranze perchè è in questo luogo che si vede la ricchezza di chi non vuole pensare alla povertà che lo circonda. Ti aggiri fra le sale ed in fondo al bar vi è un piano dove si ascolta buona musica. Come ho detto l'albergo è lussuoso,ma io mi ricordo che sono venuta in questo luogo per arrivare e "vedere" la storia tra i banchi di scuola" di una civiltà passata,ma che tutt'ora con i suoi monumenti rimasti ci ricorda l'opulenza e la vita di coloro che furono... Al Cairo ci sono stata due volte..la prima con la crociera sull' "Achille Lauro"(ma questa è un'altra avventura che poi racconterò)la seconda è questa perchè poi mi attenderà la crociera sul Nilo. Il primo luogo dove si mi sono recata è "La moschea di Mohammed Alì o moscheadi alabastro"
con i suoi sottilissimi minareti e la grande cupola che è uno dei simboli del CAIRO. Si entra attraverso il cortile per le abluzioni rituali dove è presente la torre dell'orologio,data dal re francese "Luigi Filippo di Francia"in cambio dell'obelisco del tempio di Luxor (l'orologio non ha mai funzionato...l'altro obelisco è situato a "Place de la Concorde" a Parigi). Dal cortile si entra nella sala di preghiera sormontata da una bellissima cupola che poggia su quattro pilastri quadrati. Dall'interno la cupola è ancora più spettacolare. Sono molto interessanti anche i due "minbar" l'equivalente dei pulpiti nelle chiese cristiane. Il pavimento come in tutte le moschee, è ricoperto da splendidi tappeti. All'interno di questa moschea si trova anche la tomba di MOHAMMED ALÌ. Naturalmente mi sono dovuta levare le scarpe come tutti gli altri in segno di rispetto. Ma il museo del Cairo mi attendeva con il "Sarcofago di TUTANKHAMON "ed i gioielli della Regina. All'uscita sono stata attratta da bastoni bellissimi ed infatti ne ho acquistato uno di onice nero con la testa raffigurante un "IBIS"(animale sacro agli egiziani). Desidero parlarvi un pò di questa città. Sorge sull'altipiano di "Giza"è una città caotica in cui macchine,autobus,biciclette etc...si intrecciano nel traffico...
guardandole case con sù le scritte in Arabo(dentista,medico etc.) e con i panni stesi ad asciugare,mi sono ricordata della mia città ...Napoli... Ma il Cairo è una metropoli ed io vado col pensiero al suo "Mercato"dove mi recherò a comprare essenze di profumi vari,sandali di pelle,braccialetti d'argento,etc...si contratta un prezzo con il venditore per lungo tempo,ma alla fine egli stesso t' insegue per venderti la sua merce a buon costo. Il pullman ci porta poco fuori la città ed eccole...le "meraviglie del passato"le "Piramidi" e la "Sfinge". Io ho un ombrellino bianco per difendermi dai raggi del sole che segna 40° all'ombra(è giugno). Ma che devo dire...sono rimasta senza parole...mi lascio fotografare ed un mercante vorrebbe darmi venti cammelli per mia figlia,che è naturalmente bionda...è inutile dire che se anche lui si fa capire a gesti e la guida mi traduce il suo linguaggio,io mi allontano divertita. La Piramide è fatta di scalini che arrivano fino in cima e dentro vi è la completa oscurità...ma io non ci sono voluta entrare. La sera questo spettacolo è stato illuminato da un palcoscenico ove si recivata l' "Aida" di Verdi ed io che vi assistevo,mi sono commossa nel vedere i cammelli guidati dagli arabi che scendevano dall'alto delle Piramidi alle musiche note del compositore. Mauro Bolognini che ne aveva curato l'allestimento e la regia,era stato perfetto...lacrime di commozione scendevano sulle mie guance,poichè il regista mi aveva trasportato con la fantasia e con la realtà della scena a quei tempi. L'indomani ci fecero fare un giro turistico per la città portandoci sul famoso fiume "NILO" e quindi in una fabbrica dove si componeva il "Papiro"(asticelle con su un foglio di carta di pergamena fatto dalla pianta) messo ad asciugare al sole dove gli egiziani vi scrivevano. In seguito venimmo condotti ad una piccola bottega d'orefice,per comprare il "Cartiglio" ossia il proprio nome scritto con carattere "geroglifico".La sera sono andata ad assistere alla "Danza del Ventre"eseguita da una ballerina fantastica che con i suoi contorcimenti mi ha fatto pensare ad un serpente,ma con la differenza di costui... non ti morde,ma ti ringrazia. Durante tutta la permanenza in Egitto nonostante il caldo ho bevuto solo thè tiepido(per non far soffrire lo stomaco)...A proposito...la guida turistica mi ha invitata ad uscire con lui di sera per condurmi in un "Night Club Esotico" naturalmente ho rifiutato...Dimenticavo di raccontarvi che un pomeriggio alle ore quindici mentre tutti in albergo riposavano,con un taxi mi feci portare alla "Tomba dei Grandi"("Faoruk padre e figlio e lo Scià di Persia") alla Cittadella, dentro la Sinagoga "El Rifai".Vi è un cancello chiuso al pubblico,ma con una buona mancia al guardiano il cancello si apre e tu entri prima in una parte della Sinagoga e poi a destra in una grande stanza,ove tutte le pareti sono di "Marmo di Carrara"... a terra mentre le altre due sono dei Sarcofagi enormi,lo Scià è posto su un piccolo gradino alzato e sopra la sua tomba non mancano mai i fiori.Non dimenticherò mai questo momento...



"RICETTA"

"CROSTATA DI RICOTTA"


-200 gr. di farina
-6 uova
-sale,zucchero,limone q.b
-1 bicchiere d'acqua
-parmigiano grattugiato(100gr.)
-200 gr. di formaggio e prosciutto cotto
-300 gr. di ricotta
-1 basta di panna per cucina


Fare la pasta frolla: 200 gr. di farina,2-3 uova(solo il rosso)un pizzico di sale,zucchero e scorza di limone grattugiato(un pò),aggiungere acqua (q.b) e mischiare il tutto.
Formare una palla e mettere in frigo per mezz'ora.
Dopo dividerla a metà e stendere la prima parte,in un tegame imburrato ed infarinato.
A parte,mettere in un piatto 300 gr. di ricotta,impastata con mezza busta di panna da cucina,3 rossi d'uova,abbondante parmigiano grattugiato,sale,pepè ed un cucchiaino di zucchero.
Formare una crema.
Adagiare questo composto sopra alla pasta frolla nel tegame,e quindi,tagliare a pezzetti 150 gr. di prosciutto cotto e 150 gr. di emmenthal o altro formaggio a pasta dura che si ha.
Ricoprire con l'altra metà della pasta frolla e cospargervi sopra il bianco d'uovo sbattuto a parte.
Quindi infornare a 170° per circa 1 ora.

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