venerdì 19 febbraio 2010

LA VERITA'

La VERITA' è un complesso di verbalità espresse e non, alla fermata della probabilità di dover effettuare un sincero comunicato a coloro che ne chiedono risultanza.Spesso, essa si nasconde con la speranza di far costruire complicate situazioni, per fomentare la sicurezza di chi non è pronto, ad essere diretto nella probabilità di avversione alla stessa.E' un grande risultato, affermare che la Verità e' il complemento della possibile forma di vita umana...non sempre, essa viene pronunciata, poichè si ha paura delle conseguenze e non si comprende fino a che punto, talvolta esse possano diventare catastrofiche.La certezza di non essere scoperti o di far figurare che gli altri, bevano la menzogna che le labbra umane proferiscono, è tale che colui che se ne serve è sicuramente da considerarsi un essere abietto.Se costui, sapesse a quali conseguenze può condurre la sua menzogna, a quali terribili risultati, talvolta il mentire, necessita della efferata spiegazione che succede alla soluzione di far castigare per tutta la vita, coloro che indichiamo colpevoli e che invece sappiamo innocenti, l'uomo provvederebbe a non mentire mai.Nella vita di ognuno,fin da piccoli, si comprende che la verità in alcune occasioni è difficile da pronunciare..sia per la paura di un castigo, sia per la paura delle conseguenze che ne potrebbero derivare...crescendo questa paura, non trasmette più la possibilità di comprendere in tutta la sua spregevole finalità, la condizione che si presenterà dinnanzi alla mancanza di Luce che si verificherà nella risposta sincera e precisa.Tutti affermano che la Verità sia dovuta alla carita' cristiana di ognuno, in quanto la si deve per il rispetto che ne consegue, ma tutti o quasi tutti, la tacciono quando il momento è per loro discutibile.Senz'altro, chi produce bugie tali da far condannare la società che si vuole colpire, è presentatore d'infamia collocata nella peggiore ipotesi, di feroce e palese sicurezza di colpire la vita degli altri.La Verità a volte fa male...fa soffrire,poichè il pronunciare parole che non si vorrebbero ascoltare, fa dimenticare la possibilità di gioire in una precisa situazione che si chiama "responsabilità" di dovere verso gli altri, in cui la circostanza di essere chiari e non nascondersi dietro un sipario di prospettive illusorie, che alla fine comportano un'evidenza imprecisata nella forma di dolore e di sofferenza.Gli uomini sono più colpevoli d'essere bugiardi che traditori,in quanto sperano col silenzio di rimandare la confessione della Verità..non perchè sono soltanto soli,ma anche perchè non chiedono a sè stessi,cosa significa nel loro intimo la certezza della risposta da compiere in funzione di una domanda o di una situazione proposta ai loro occhi...essi ritengono che il rimando di tale circostanza, prenda il volo dalla possibilità di compiere un'azione decisa che li condurrebbe verso mete indesiderate ai loro presupposti già stabiliti..tutto ciò fa sintonizzare la Verità su onde medie di poco rispetto e poco sentimento...

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