L'ORGOGLIO
L'ORGOGLIO è un sentimento privo di forma sensibile verso chi ci ascolta, o chi ci ama.Esso è la rappresentazione del proprio carattere sotto l'aspetto della superbia, di concedere agli altri la possibilità di concludere la scottante presenza, di avere conseguito una sincera situazione amichevole.Esso impedisce alla spontaneità dei rapporti umani di concedersi un'approfondita possibilità, attraverso la quale si raggiunge l'intimità che oltrepassa la nemica divergenza,fra due soggetti, che si autodefiniscono "amici".L'ORGOGLIO, è la risposta di colui che non ammette repliche alla condizione contraria, dei suoi proponimenti e che si definisce"volontà imperitura"
di essere ascoltata.Spesso,è proprio l'ORGOGLIO ad impedire una riappacificazione, una richiesta di aiuto, una sicurezza di sentimenti... forse corrisposti, poichè colui che ne è avvinto ritiene sia doveroso dimostrare la propria superiorità con il silenzio che ne deriva, o palesemente con l'indifferenza di chi non ha dentro di sè, alcuna finalità di espressione. Questo atteggiamento è improponibile verso una società,che dovrebbe definirsi "comunione" di sensi uniti e prestabiliti, verso una completa riflessione dei propri e sinceri sentimenti.
L'orgoglioso, è colui il quale si è costruito sulle basi di "non confidenza", di non corresponsione umana di fronte alla vita..poichè ha stabilito che la sua funzione, sia quella di non concedersi agli altri, per ottenere con il silenzio la prerogativa di essere considerato, una persona al disopra della miserie umane..in quanto così, considera la sua stessa specie..e non pensa minimamente di farne parte...per costui non esistono scuse, nè ravvedimenti che possano compiere passi verso un atteggiamento di confidenza altrui, in quanto, se ci fosse un suo decadimento da tali propositi, si autodefinirebbe "uguale agli altri" ch'egli considera esseri inferiori... alla sua persona. Talvolta, è proprio l'orgoglio ad impedire una riappacificazione, una completa confessione di sè, che aiuterebbe i rapporti interrotti fra coloro che si amano...e neppure la sofferenza altrui,fa cambiare i "sogni ingannatori" di colui che se ne serve...Spesso, si ritiene sia un dovere la taciturna risposta a tale combinazione, in quanto la ferita che si nasconde internamente dimostra all'orgoglioso che la precisione di cui se ne serve, sia giusta e la sua colpevolezza per la mancata e sostanziale verità di sottomissione ch'egli crede siano un atteggiamento perdente, attribuiscono allo stesso, ladiversità con coloro ch'egli ha
dinnanzi e lo tradiscono con un sorriso "di scuse profumate" ai suoi occhi.. costui non ha ancora compreso la falsità che gli si presenta, poichè la verità è nascosta altrove..ma egli non la troverà
mai, in quanto non è degna di tale individuo che si potenzia, nella famigerata discussione del proprio "ego"......
di essere ascoltata.Spesso,è proprio l'ORGOGLIO ad impedire una riappacificazione, una richiesta di aiuto, una sicurezza di sentimenti... forse corrisposti, poichè colui che ne è avvinto ritiene sia doveroso dimostrare la propria superiorità con il silenzio che ne deriva, o palesemente con l'indifferenza di chi non ha dentro di sè, alcuna finalità di espressione. Questo atteggiamento è improponibile verso una società,che dovrebbe definirsi "comunione" di sensi uniti e prestabiliti, verso una completa riflessione dei propri e sinceri sentimenti.
L'orgoglioso, è colui il quale si è costruito sulle basi di "non confidenza", di non corresponsione umana di fronte alla vita..poichè ha stabilito che la sua funzione, sia quella di non concedersi agli altri, per ottenere con il silenzio la prerogativa di essere considerato, una persona al disopra della miserie umane..in quanto così, considera la sua stessa specie..e non pensa minimamente di farne parte...per costui non esistono scuse, nè ravvedimenti che possano compiere passi verso un atteggiamento di confidenza altrui, in quanto, se ci fosse un suo decadimento da tali propositi, si autodefinirebbe "uguale agli altri" ch'egli considera esseri inferiori... alla sua persona. Talvolta, è proprio l'orgoglio ad impedire una riappacificazione, una completa confessione di sè, che aiuterebbe i rapporti interrotti fra coloro che si amano...e neppure la sofferenza altrui,fa cambiare i "sogni ingannatori" di colui che se ne serve...Spesso, si ritiene sia un dovere la taciturna risposta a tale combinazione, in quanto la ferita che si nasconde internamente dimostra all'orgoglioso che la precisione di cui se ne serve, sia giusta e la sua colpevolezza per la mancata e sostanziale verità di sottomissione ch'egli crede siano un atteggiamento perdente, attribuiscono allo stesso, ladiversità con coloro ch'egli ha
dinnanzi e lo tradiscono con un sorriso "di scuse profumate" ai suoi occhi.. costui non ha ancora compreso la falsità che gli si presenta, poichè la verità è nascosta altrove..ma egli non la troverà
mai, in quanto non è degna di tale individuo che si potenzia, nella famigerata discussione del proprio "ego"......
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