venerdì 26 marzo 2010

"APRES MOI LE DELUGE" LA SOCIETA'

La SOCIETA' oggi mi ricorda questa frase espressa la Luigi XV che pronosticava un periodo di tempesta dopo il suo regno..ma oggi, noi ..la SOCIETA'.. non siamo improvvisati per le fluttuanti e sordide corse verso mete di deplorevoli sfinimenti che ci condurranno alla tempesta?E' vero i tempi sono cambiati, ma cosa conta, quale questione è diventata così importante da farci tralasciare le costumanze antiche nelle quali eravamo consapevoli delle chiarezze, riguardanti l'insieme e non la singola persona, dinnanzi alla quale tutto oggi si acciuffa in un attimo,dove ogni elemento si cotruisce a forma di spinta ricognitiva per una fortunata sorte, che deliberi il nostro impegno confortevole sotto ogni aspetto?La SOCIETA' diventa sempre più la nostra mistificazione, attraverso cui giudichiamo i nostri interventi, probabilità di successi e di finanziamenti promossi a scopo di raggiungere quei paradisi fiscali tanto decantati con l'esclusione di non appartenere alla classe dei sospirati guadagni di stima e di rispetto.La certezza che dopo di noi avverrà il diluvio, ci fa crescere smisuratamente nella capacità d'estraniarci ai problemi degli altri, ai complicati componimenti d'esercizi la cui residenza sta nell'ottenere qualsiasi cosa ad ogni costo, e non nell'offrire qualsiasi cosa ad ogni costo..tanto se dopo di noi nulla conterà più..allora perchè sacrificarsi senza una ragione plausibile o trascurare la nostra richiesta, se poi non esisterà la domanda?Questo procedimento sarà sicuramente un "diluvio"per la SOCIETA' che verrà, in quanto coloro che sono vissuti prima, hanno approffittato della parola "SOCIETA'"...

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