venerdì 2 aprile 2010

LA SAGGEZZA

Una parola difficile da pronunciare...poichè durante l'esistenza terrena molti credono di aver raggiunto questa finalità.La vera questione della confidenza con coloro che credono d'essere tali si conferma nella probalilità di conseguenze ottenute con la fermezza dei sospirati eventi durante i quali ,ciascuno ha proibito all'altro di "cuocere" la specie della formulata richiesta del "non rispondere"..ma tuttavia la realtà dei misteri della vita, nasconde la sincera e subitanea spiritualità che deriva da tale sensibilità.Oggi come ieri, la SAGGEZZA significa non appropriarsi dei costumi altrui chiamati "verifica" di quelli che non si hanno, in quanto la simbiosi di appartenere a diverse coloriture di cuori differenti, comunica la repulsione della sicurezza altrui.Quando la speciale e raffinata probabilità di non essere chiamati alla chiarezza da coloro che desiderano un comportamento esiguo e poco equilibrato nella propria riflessione, di quello che sono in realtà... questa difficile pronuncia diventa "probalità d'esistere" e non "qualità d'essere".. ne consegue, che non esiste in Verità la parola Saggezza, ma nella Realtà molti si dicono o son0 stati definiti tali, in quanto il loro pensiero era stabilito su conoscenze e non su qualità effettive che comportano la "qualifica" di pienezza e di chiarezza di tutto quello che serve o necessita nel percorso dell'esistenza umana.Solamente nell'anzianità, dopo aver trascorso anni ed anni a proseguire il tormentato "volere" che la vita ci chiede, questa parola così difficile da pronunciare assume il proverbiale detto..non si nasce Saggi, ma lo si potrebbe diventare solamente, se si abbandonassero i requisiti terreni..una difficile impresa per tutti...

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