lunedì 6 settembre 2010

GLI OSPITI..

Esiste un antico detto..che dopo alcuni giorni l'OSPITE emetta un cattivo odore come i pesci conservati a lungo..per cui si ritiene che quando s'invitano nella propria residenza alcuni amici dopo trascorso un tempo reclutato dai padroni di casa consensienti nell'ospitalità donata,coloro che sono stati invitati con gioia e familiare contenuto di particolari affezioni,debbano lasciare il tetto ospitale.Non tutti comprendono quando è giunto il momento di questa decisione,in quanto l'uomo se è ben ricevuto,vuole approfittare della vacanza senza prendere in considerazione gli appuntamenti altrui in cui si esplicano le varie modalità della vita.Essi credono d'approfittare della bontà ricevuta, per "scroccare" quelle determinate situazioni di piacevole compagnia e di conseguente ricchezza di manierismi di applicate convenzioni danarose e confortevoli per l'approvvigionamento dei singoli interventi di occupata deliberazione nelle loro richieste, nelle quali si evidenziano i precisi sentimenti di egoismo e sfruttamento dell'ospitalità ricevuta.Non tutti gli amici o parenti per fortuna sono così, poichè l'educazione fa sentite l'ordine perentorio di togliere il disturbo a chi è stato gentile e ha dimostrato la sua confidenza con chi ha creduto nella sua amicizia,quando l'eccessivo e conseguenziale invito diventa un ordine di permanenza di abilitato riposo non concesso.L'uomo ha preservato sempre un eccessivo comportamento di suggestiva padronanza dei propri interessi, sia per la chiarezza dei suoi proponimenti a discapito degli altri, sia per l'ostinazione maturata in seguito al pensiero che.. coloro che possiedono debbano offrire a coloro che non possiedono..ma questi non hanno considerato che il momento d'uscita non è decisivo per l'attimo fuggente, ma per il rispetto e la dignità che fa di un OSPITE un eterno amico..

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