sabato 23 aprile 2011

L'ATTESA..

Questa parola può assumere diversi significati, ma ne riassume uno solo nella sua didascalia di pensieri.. importante è aspettare.Com'è brutto attendere con ansia una persona cara,preziosa per i nostri progetti ma che alla fine non verrà o troverà scuse non appropriate all'attesa tanto sospirata.A volte noi conosciamo perfettamente il risultato dell'appuntamento dato, ma desideriamo illuderci per poter essere maggiormente sereni e fantasticare su quello che speravamo poteva accadere da tempo.Quando l'ATTESA viene esaudita allora ci sentiamo pervadere da una gioia infinita in cui la sicurezza dei battiti del nostro cuore, è programmata ai nostri desideri..ma al contrario siamo presi da un'ansia e da un senso di sgomento poichè ci sentiamo abbandonati e defraudati dalle menzogne che ci verranno narrate per tacitare la coscienza di chi ci ha ingannato in una lunga attesa senza speranza d'aiuto.A volte l'uomo si proietta nelle congetture di coloro che non arrivano o tardano per l'ora stabilita e chiede ai suoi sentimenti che si accavallano come le onde del mare, di non concedersi attimi che sembrano non terminino mai, in una stanchezza di grande sconforto ove si ascolta la voce interna che ci avverte di non proseguire nei nostri dolorosi pensieri..non siamo cercati,non siamo presenti nelle vita altrui,non rappresentiamo quello che loro sono per noi..in sintesi non ci sentiamo amati..alcuni non avvertono neppure che non verranno, adducendo una scusa neanche plausibile, ma che per amore o per necessità d'intento desideriamo voler credere..questi non comprendono che la loro non presenza tanto attesa dividerà la speranza dalla felicità dell'appuntamento mancato..ma se ad un tratto chi aspettavamo si profilerà all'orizzonte, allora il nostro cuore si sentirà soddisfatto e contento del ritrovato equilibrio dell'ATTESA..

mercoledì 20 aprile 2011

QUANDO IL GATTO NON C'E'..I TOPI BALLANO..

IN vernacolo napoletano questa frase vuol significare che quando manca la persona che domina la situazione, coloro che sono sottoposti si divertono e non fanno nulla poichè è assente la rigorosa severità di chi comanda.Anche in famiglia se il genitore è fuori e rimane la madre che risulta essere più accomodante, i figli fanno baldoria e si sentono più liberi nelle azioni da compiere senza la severità del padre che prevede a volte castighi inutili per far accettare e significare la situazione.. che è lui che comanda..che provvede a tutto, facendoli sentire a volte privi d'affetto e di sollecite premure... bisognerebbe essere amati dai propri figli e non temuti anche insegnando loro il compito di un'educazione morale,civile e conseguentemente a formare la loro crescita e non a distruggerla promuovendo un carattere difficile che non si fiderà di nessuno, che conserverà remore educative che non gli consentiranno d'esprimere sè stesso poichè nell'infanzia è stato tradito dall'amore paterno o materno.Per non parlare della vita di lavoro,quando la situazione si presenta soffocante e gli impiegati si prendono pause per il caffè dialogando piacevolmente fra di loro senza riflettere che il lavoro verrà di conseguenza sospeso.In amore a volte, se la persona cara è lontana o è presente solo con la sua figura senza dialogo,senza comunicativa di pensieri affettuosi,senza dimostrazioni di complicità amorose,rischierà addirittura che la situazione precipiti.. se al suo ritorno se ne accorgerà,o in seguito comprenderà d'essere stato tradito chiuderà con dolore l'unione fedigrafa, oppure farà finta che nulla sia accaduto, senza alcun provvedimento e senza alcuna eccezione di vedute diverse per viltà o per comodità d'uso.Il "topo" qual dir si voglia sottintedere, viene dimostrato ed esibito come un capo severo,ligio all'ordine e al lavoro.alla non sincerità d'animo per le proprie esigenze e per la preoccupazione che tutto si debba risolvere risolvere per il meglio, per cui nell'animo di quest'individuo non esiste comprensione per l'affaticamento del lavoro svolto con preoccupazioni varie che si sono cercate di risolvere,per la continuità delle ore trascorse senza fermata di un respiro che porti un pò di calma e di tranqullità..ma talvolta accade che costui abusi del suo potere e diventi un tiranno ben sapendo di comandare senza esclusione di comprensione altrui, senza un minimo di coscienza,senza un pò di cordialità umana.Sicuramente osservare nel proprio lavoro una certa disciplina è senz'altro una concretezza per ciò che si deve compiere,ma essere troppo rigorosi e "piccini" d' idee non evolute per grettezza umana di fronte agli altri, per far loro comprendere che vi è un capo che comanda,che vi è chi decide per loro,anche a volte per la loro vita,la loro individualità con disprezzo del proprio lavoro. di prontezza dei loro riflessi, di cultura ottenuta a volte con diversi sacrifici di ogni genere per occupare posti ragguardevoli, talvolta anche a discapito delle proprie situazioni... è una viltà d'immagine e d' essenza d'essere, in quanto coloro che occupano un posto di rilievo otterrebbero molto di più se pensassero di formare una piccola o grande famiglia qual dir si voglia e il fatturato e l'operato o la conduzione familiare se ne avvantaggerebbero a tal punto che i risultati dimostrerebbero quanta armonia e sollecitudine vi è in coloro che desiderano migliorare la situazione a cui appartengono, per cui le conquiste d'acquisto salirebbero alle stelle.. e costui non dovrebbe dimenticare che un tempo è stato anch'esso "topo e non gatto"..

martedì 19 aprile 2011

PIU' CONOSCO GLI UOMINI..PIU' AMO LE BESTIE..

E'un famoso detto per spiegare che ciò che compiono gli uomini è con la sicurezza di colpire il bersaglio con le loro cattiverie e le loro crudeltà..mentre gli animali seguono l'istinto e non ragionano sulla vendetta da compiere.Non è esatto determinare i piccoli e grandi amici come bestie,poichè essi molte volte hanno dimostrato il loro coraggio senza pensare minimamente agli ostacoli da affrontare o alla morte che avrebbe tolto loro la vita per dimostrarci il loro infinito amore.Noi ci affezioniamo a coloro che teniamo in casa,a quelli che sono randagi e a volte ce li portiamo nella nostra abitazione per offrire un tetto e un pasto caldo ben sapendo che non ci tradiranno mai,che ascolteranno con pazienza le nostre vicissitudini,tenendoci compagnia con un affetto dimostrato con occhi languidi e con scodinzolamenti varii.E' errato ritenere che gli animali non ci ascoltano..essi non pensano, ma ricordano ogni cosa e quando questa situazione si ripresenta sono pronti ad affrontarla senza un attimo d'esitazione,Essi sanno che sono stati salvati da un probabile "accalappiacani" che certamente per il loro fiuto rappresenta l'uomo nero,che sono stati salvati dalle avversità della vita,che saranno amati e comprendono anche le nostre sgridate per abituarli a non commettere più situazioni incresciose.Eppure quando rientriamo in casa il primo a salutarci è lui..vuoi che sia un cane o un gatto..gli uccellini emettono il loro verso e la tartaruga se è la sua stagone piano piano con comodità, si avvicina ai nostri piedi..solo i pesci rossi rimangono nel loro "habitat" senza comprendere il motivo della nostra presenza, ma l'avvertono e attendono l'ora dei pasti con ansia dimostrata con giri varii,così' come il cambiamento dell'acqua.Il cane ci accompagna ovunque noi andiamo senza riflettere se il percorso a lui piacerà..si fida di noi e la cosa più importante per lui è stare insieme a noi.I gatti invece amano la casa,ma quando si addormentano vogliono stare insieme a noi,dividere il cuscino dormendo sulla nostra testa o fra le nostre gambe in quanto si sentono protetti a differenza dei cani che sono sull'attenti, drizzando le orecchie se vi è un estraneo in casa e abbaiando ci avvertono se vi è un pericolo in agguato.Infatti quanti cani sono stati decorati con medaglie per aver difeso il proprio padrone e qualora costui non ci fosse più si sono recati per anni ad attenderlo sperando che arrivasse.Se un animale si ammala diventa come un bambino e aspetta le nostre cure ben sapendo e avvertendo la sicurezza d'essere guariti e non abbandonati..Quando essi ci lasciano le nostre lacrime sono infinite..come se fosse morto un nostro caro,poichè è proprio così..essi lasciano un vuoto incolmabile che è difficile da superare..tutto questo discorso viene attribuito ai nostri piccoli amici..ma noi desidereremmo attribuirlo ai nostri cari,ai nostri cosiddetti amici che fuggono dinnanzi alle prime difficoltà tradendoci con infamia e senza esclusione di colpi..poichè gli uomini a differenza degli animali che usano l'istinto e non la mente, quando vogliono, sono crudeli,traditori e senza alcun rimorso...

lunedì 18 aprile 2011

L'INFEDELTA'..

Ci sono coloro che usano questo termine come un'abitudine di vita, come quelli che sono volubili e coloro che non la ritengono tale poichè ritornano sempre all'ovile.Ma comunque sia, questo concetto di comportamento fa soffrire,fa diminuire la fiducia riposta e ci fa chiedere se forse noi non appariamo agli occhi dell'amato con la stessa immagine di quando ci conobbe.Tradire non significa solo un aspetto avvertito nel momento del desiderio, che in seguito una volta ottenuto, forse si dimenticherà..tradire significa non appartenere alla schiera di coloro che sono sinceri,che quando hanno fatto una scelta in qualsiasi campo non dovrebbero più tornare indietro,nè rammaricarsi per ciò che si credeva d'ottenere e che in seguito ha profondamente deluso il proprio "ego" in quanto forse le aspettative avvertite non risultavano superiori alla scelta fatta che in quel momento era stata ritenuta quella giusta,altrimenti la volubilità del caso,l'inefficienza del sentito, non avrà più la certezza e la conseguenza di quanto si era creduto di compiere.A volte per profitti acuiti dalla provvisorietà della situazione,per appropriarsi di ciò che non si possiede, per avvertire nuove sensazioni,per trascurare un'amicizia non ritenuta più valida per i nostri profitti,per abbandonare una situazione a noi non più confacente alla nostre aspettative.. poichè si è senza moralità... questa parola può assumere risultati catastrofici in quanto determina nell'uomo rivelazioni deleterie e non consapevoli della propria coscienza, fino a ridurlo un essere completamente privo di scrupoli e di conseguenze talvolta anche mortali.L'INFEDELTA' è un termine che rivela quanta pochezza d'animo è contenuta nel cuore degli uomini, i quali attraverso l'ingratitudine,attraverso la presunzione di ritenersi indispensabili, attraverso il piacere provato della conquista ottenuta che la ritengono comoda, calda e facile a togliersi.. come una pantofola, oltrepassano le regole e i limiti della decenza umana, sia per motivi sentimentali che per motivi di necessario comportamento sociale per ottenere tutto quello che desiderano senza ricordarsi minimamente della presenza altrui,oppure ritenendo che la loro stoltezza verrà perdonata e dimenticata per continuare l'esistenza di menzogna in cui essi vivono sperando di fuggire alle responsabilità di rispetto e di stima che gli altri si aspettano dalle loro scelte, per continuare ad essere insieme e appartenere alla società in cui si vive.Quando il tradimento in ogni caso viene scoperto, allora ci si difende con scuse infantili, ma che diventano via via espressioni di cattivo gusto come la..toccata e fuga di Bach.. dettata dal'incoscienza o dalla crudeltà per non sentirsi colpevoli di quanto si è commesso..per cui l'altra parte a volte per necessità di vita comune o per il bene altrui, è costretta a soprassedere e a fare finta che l'accaduto non sia stato tanto riprovevole,che forse è stato un momento di abbandono dovuto alla debolezza del caso e che sperano non si ripeterà più..Non è vero..coloro che sono infedeli lo saranno sempre.. magari con maggiori cautele, con minori sensi di colpa poichè la loro sensibilità non comprende la sofferenza degli altri, in quanto sono individui privi di qualsiasi regola morale e di qualsiasi concetto di responsabilità verso sè stessi e verso gli altri..Vi sono poi coloro che tradiscono mentalmente senza approfittarsi delle circostanze.. sia per viltà.sia per mancanza di mezzi visivi che non determinano in lui la capacità d'attrazione, per cui non esisterebbe nessuna verifica verso chi ha l'aspetto dei suoi desideri..questo è il peggiore tradimento poichè il sogno che avviene interiormente determina sensazioni immaginate con notevoli voli di fantasia, menzognere e immorali che non termineranno in quanto le passioni provate allontaneranno dalla realta e dall'esistenza quotidiana, per condurre in una favola approssimativa e senza alcuna decenza,coloro che con le visioni mentali si approprieranno indebitamente degli affetti altrui e per i quali si violeranno quelle norme di decenza che l'uomo dovrebbe riservare nel proprio inconscio e non offrire a sè stesso come un'evasione dalla propria esistenza ritenuta una comodità e un' agevolazione della sua vita.Vi sono infine coloro che non perdonano,che ritengono questo modo di vivere un oltraggio alla propria persona,che sentono il significato di tale comportamento come un allontanamento dalle circostanze dolorose acuite e per le quali non si sottraggono al dovere di porre fine a qualsiasi concessione e che si servono di provvedimenti alquanto rigorosi per determinare la fine del compromesso ritenuto fino a quel momento un sensibile concettto di grande finalità,ma che scoperta la menzogna termineranno senza indugi e senza pentimenti di sorta, la fine della relazione ritenuta da sempre sincera e priva di qualsiasi sotterfugio..pochi sono quelli che appartengono a questa categoria, in molti casi si preferisce chiudere un occhio come si suol dire..ma l'occhio chiuso si aprirà nuovamente quando l'occasione si ripresenterà e a nulla vuol significare che.. l'occasione fa l'uomo ladro.. poichè il ladro conserva l'abitudine di rubare fino a quando non verrà scoperto e se ha dei prececdenti la galera lo fermerà per sempre...

LO STUPORE....

Cosa significa questa sensibilita'?Una meraviglia,un momento in cui sentiamo la dispersione del nostro equilibrio per una vicenda che non ci appartiene o..qualsiasi avventura,spettacolo, evenienza,avvenimento,visione non attribuita al nostro modo di essere, oppure dinnanzi ad un qualcosa non compreso nelle nostre considerazioni. Questa sensibilità ci appare sia nel nostro cuore che dinnanzi nostri occhi...a volte rappresenta una gioia,una felicità non attesa,a volte un'immagine dolorosa e non rispettabile,a volte a conclusioni inaspettate.Non so se considerarla un'occasione positiva o negativa..naturalmente dipenderà dalle circostanze..ma infine sarebbe meglio se questo avvenimento accadesse per qualcosa di non atteso che appare improvvisamente dinnanzi a noi e ci dimostra la felicità provata e avvertita nel nostro animo.Anche i figli che crescono,che cambiano abitudini, dalla puerilità dovuta alla loro tenera età alla fanciullezza che si affaccia alla vita, denotano in noi STUPORE,l'arrivo di una persona che non vediamo da tempo, così come un dono che ci fa recepire l'amore altrui o la cortesia di chi credevamo ostile,la riappacificazione dopo anni di sperpero di parole inutili o di rabbia repressa,la guarigione di un malato etc..tutto e anche altro denota questo termine.Gli uomini oggi difficilmente si stupiscono di quanto accade nel mondo, poichè la società vive continuamente in un degrado di moralità.di abbandono che non fa più "test" dinnanzi ai nostri occhi..eppure ancora esiste chi si stupisce di qualcosa..allora si risponde che appartiene alla schiera di coloro che conservano l'ingenuità dei fanciulli quando si stupivano per l'arrivo della Befana o di Babbo Natale..ma oggi anche i bambini se non proprio i più piccini,non ci credono più.Chi appartiene alla schiera delle persone ingenue,innocenti si stupirà sempre delle occasioni,delle metamorfosi che avvengono in quanto ha con sè la possibilità dello STUPORE sincero e non vincolato dalle opportunità del caso...inoltre la loro specificazione diventa sempre più approssimativa dinnanzi alla facoltà d'essere emancipati nelle varie difficoltà che l'esistenza ci dimostra continuamente e che con l'astuzia si riesce a volte a vincere con la moderazione dei propri conflitti..

domenica 17 aprile 2011

LA CONCESSIONE..

Difficilmente nella vita gli uomini concedono qualcosa, a meno che non sia per loro una verifica produttiva delle loro richieste o sono del tutto presi dal contatto amoroso.Eppure se la propria domanda è simulata per ottenere quello che viene considerato inutile,dannoso e senza conseguenze importanti, allora questo significato assumerà un'importanza abbastanza comprensiva in quanto non determinerà risultati appropriati e giusti alla richiesta fatta.Ma se il responso risulterà negativo poichè ci si diverte a far soffrire coloro che attendono una risposta per la propria esistenza che muterà le condizioni attuali in un miglioramento decisivo per un individuo,oppure significherà la vita stessa della persona in questione, è d'obbligo formularla poichè il contrario diventa una sconfitta del richiedente e una precisazione delle sue debolezze che non sono state affermate con la visibilità del successo.Per i fanciulli concedere un permesso non restrittivo ma che darà loro la gioia dell'ottenuto consenso, si rivelerà negli anni successivi un regolare modo di vita per ciò che riguarda i rapporti con gli altri,in caso contrario essi si abitueranno all'educaszone rigorosa ricevuta senza quella possibilità di essere accontentati anche nellle piccole cose e si comporteranno alla stessa maniera con gli altri.Divenuti adulti quando questo termine diventerà obsoleto per modificare le condizioni altrui, sia per egoismo che per rigidità di sentimenti, allora la non CONCESSIONE per qualsiasi motivo può diventare una risposta grave e talvolta anche mortale se colui che non la ottiene vede la propria esistenza in pericolo.Oggi questo significato viene usato un pò troppo spesso anche per coloro che se ne avvalgono arbitrariamente a discapito degli altri per promuovere le proprie possibilità d'azione o per guadagnare il denaro non onestamente.Quando si avverte la possibilità d'essere esclusi dalla probabilità d'intesa per la mancanza di tale affermazione, si concluderà che la sfortuna ha bussato nuovamente alla porta,ma non si considererà che la perdita di tale situazione è dovuta all'inasprimento caratteriale di coloro che desiderano far pagare agli altri la pochezza dei loro sentimenti,le sconfitte ottenute nella loro esistenza e la ragguardevole concretezza della loro infamia..

sabato 16 aprile 2011

VIVERE..OGGI..

Che significato assume questo termine nella società odierna, quando non vi è più alcuna regola di vita che comporta un debito e un credito verso noi stessi e verso coloro che ci circondano?Un tempo si usava dire..non vi è più religione..per sottintendere che questa formazione di comportamento era dettata dalle norme rigorose delle regole contenute nei Vangeli..ma oggi questo significato non ha più motivo d'esistere in quanto ognuno spende il suo tempo nel modo più piacevole possibile naturalmente oltrepassando i limiti dell'onestà,della decenza, della dignità.Siamo in un periodo ove le chiarezza dell'esistenza umana non si confronta più con le esigenze di una vita regolarmente prodotta dalle azioni che conducono ad una meta di semplice consistenza nella verifica dei sentimenti, i quali sembrano del tutto scomparsi dal cuore degli uomini.Pochi sono coloro che conservano la stima di sè stessi,la valutazione degli effetti dimostrati con le loro azioni,che si sottopongono ad un esame di coscienza in cui non predomina solo il profitto per la sopravvivenza, ma anche quei consolidati avvertimenti educativi di un tempo.Nel mondo odierno si pensa solo ad ottenere tutto con il minimo sforzo..non vi sono più concorsi che espongono le valutazioni e i meriti di coloro che valgono per le procedure future..non vi sono posti di lavoro che stabiliscono la realtà dell'esistenza umana...coloro che dimostrano d'essere validi nel proprio campo preferiscono andare all'estero ove sarà riconosciuto il loro valore e la propria opera verrà realizzata con mezzi adeguati..non vi è più il pudore considerato un'immagine essenziale per la ricchezza dei propri impegni con la vita,non vi è più una sincera amicizia se non dettata dai profitti che ne verranno,non vi è più l'amore sincero dettato dal cuore considerato come un'unione di perfezione per affrontare gli ostacoli che l'esistenza propone ad ogni individuo in maniera tale da renderlo consapevole delle azioni che verranno compiute per partecipare alla vita della società in cui vive.Il matrimonio e' diventato un "optional".. si preferisce una convivenza in modo che quando ci si è stancati di chi convive con noi, non vi siano regole legali da esplicare e non si dà la vita alla prole in quanto si pensa a sè stessi e costoro impedirebbero quella libertà che conduce all'evasione dei compiti che si dovrebbero assumere per formare una famiglia..e coloro che la possiedono in taluni casi, non pensano, nè ritengono che sciogliendola i figli soffriranno e il loro carattere verrà fuorviato durante il percorso della propria esistenza poichè non avendo ricevuto affetto, nè principi educativi non crederanno che vi siano circostanze differenti e probabilmente dettate dal cuore,ma si avvarranno delle loro esperienze negative per abbandonare senza alcun rimorso il tetto coniugale e per non soffermarsi nei doveri da compiere sia con la razionalità della mente che con la profondità del cuore..anzi l'affetto verrà bandito dalla propria esistenza per dare luogo ad un'indifferenza totale dei sentimenti che cambierebbero il proprio tenore di vita.Nella società d'oggi ogni elemento cerca il denaro..chi se lo procura onestamente è diventato ormai un simbolo di questa generazione ove tutto si conclude a chi raggiunge più possedimenti degli altri ..vuoi che siano più case di villeggiatura o barche raffinate ed importanti.Non esistono più i famosi mercatini di un tempo, poichè quelli odierni anche se pià contenuti hanno prezzi elevati per la merce che espongono, o i negozietti conosciuti poichè abbordabili per qualsiasi tasca e di cui ci servivamo per essere eleganti e all'altezza della situazione..essi sono spariti per fare posto alle grandi firme e i ragazzi anche con un semplice jeans se non è griffato non lo indossano.,ma anzi il loro corpo è coperto da tatuaggi e si ornano con il "piercing" che invece di abbellirli li rendono come alcuni selvaggi di tribù centroafricane..sarà questa l'evoluzione della specie?Le vecchie balere sono state sostituite dalle discoteche dalle quali si esce completamente rintronati dalle luci e dalle musiche altisonanti,a volte completamente ubriachi o pegggio drogati..e perchè non dimenticare le sale con i videogiochi ove vige il gioco d'azzardo anche se un tempo esso apparteneva ai Casinò e coloro che vi si recavano avevano un'età diversa.La macchina è d'uopo poiche significa il completamento della carriera e più è lussuosa, più determina il simbolo dell'elevata importanza di coloro che la possiedono.Gli artigiani sono quasi scomparsi poichè tutto viene costruito tecnologicamente,cosi' come gli arrotini che davano lucentezza alle nostre lame come i coltelli,i ciabattini che aggiustavano le scarpe rendendole quasi nuove,i chioschi che vendevano bibite dissetanti,quelli che vendevano nei panieri le more,la frutta di stagione e altri alimenti urlando la loro presenza,a prezzi minori..si calava il paniere con i soldi e loro mettevano la merce di peso sempre esatto e non come oggi ove le bilance sono spesso truccate e il tempo delle stagioni per la maturazione della frutta e delle verdure non esiste più, poichè tutto si coltiva in serra e il profumo o il sapore non si avverte quando si compra il prodotto,le sartine che modificavano un abito ormai passato di moda e lo facevano diventare attuale aggiustandone le imperfezioni che abbellivano la nostra figura..oggi trovare un falegname,un elettricista,un tapezziere è diventata un'impresa difficile..essi non guadagnano alcunchè poichè l'uomo preferisce comprare quello che trova e non spendere tempo a cercare quello che desidera ,quando una volta anche quest' occupazione veniva considerata un divertimento non prevedendo il costo eccessivo dell'impresa odierna. Non esistono le sale da tè ove il pomeriggio ci si riuniva per scambiare quattro chiacchiere con le amiche,nè "i piano bar" ove si ascoltava dell'ottima musica, ma oggi il gioco prevale nelle case per dimostrare oltre la passione anche la possibilità d'impegno che esiste nella vita di coloro che non vogliono cedere il passo ai tempi dell'età, in cui alcune situazioni dovrebbero essere abbandonate per conservare dignità e rispetto di sè stessi..anzi coloro che occupano il loro tempo in tal maniera, affermano che l'unico modo per trascorrere le ore è questo tipo d'occupazione, poichè a tavolino non si deve parlare per cui il silenzio diventa una necessità e non più una conversazione..i "cineforum" sono in via d'estinzione e il cinema "d'essai" di alcuni anni fa ove si proiettavano films "cult" ossia film d'autore, sono stati sostituiti dalle multisale e per quanto concerne la musica i ragazzi ascoltano ancora quella degli anni sessanta poichè tranne in alcuni casi, si producono motivi e motivetti atti a fornire denaro oppure si compongono canzonette sulla falsa riga di quelle di un tempo.E cosa dire del teatro o dell'opera che se non fosse per alcuni appassionati avrebbe già chiuso i battenti da un pezzo..addio ai drammi recitati dei grandi drammaturghi,addio alle commedie di Goldoni,di Govi etc ..oggi non vi sono più possibilità finanziarie per la cultura..alcune opere si riproducono con altri metodi alquanto discutibili.. quelle che producono denaro poichè questa è la parola chiave del giorno...Non esistono più i giornali di moda...anche "Vogue" si è adeguata ai tempi..il vestire firmato anche se considerato troppo vivace e a volte troppo vistoso è da considerarsi un eufemismo con le parole suddette, in quanto denota il cattivo gusto dei tempi..come l'uomo possiede auto di grossa cilindrata, così le donne indossano abiti di grandi sarti che si adattano ai tempi e non alle loro configurazioni sia del corpo che dell'età..le dame dell'aristocrazia il cui vestire era sinonimo d'eleganza non vi sono più..esistono atticette che più si spogliano più credono d'essere attraenti senza conoscere un vecchio detto."meno si mostra più si fa immaginare"..

venerdì 15 aprile 2011

CIO' CHE NON SI VEDE ..MA SI AVVERTE..

Spesso la bocca pronuncia parole che non dicono nulla o forse dicono troppo..spesso il volto dimostra la realtà dell'immagine acuita nel cuore e spesso tutto ciò viene celato con la modifica dei propri sentimenti per non offrire noi stessi alla chiarezza degli altri.Molti affermano d'essersi costruiti una corazza di ferro contro gli eventi della vita,contro le persone non identificate come amici e spesso assumono un atteggiamento d'indifferenza o di fastidio nell'ascolto delle traversie altrui.Coloro che hanno raggiunto questa meta non sono esemplari di razza,bensì sono privi di cuore e d'animo sensibile verso sè stessi e verso gli altri.La pena,la comprensione,le affettuosità dimostrate anche se in un secondo momento risulteranno vane, sono dettate dal sentimento che si prova nel momento dell'unione con chi ci narra le proprie complicazioni dell'esistenza con espressioni di dolore per le cause degli avvenimenti accaduti..coloro che al contrario si mostrano differenti e partecipano vivamente con parole d''incoraggiamento e del rinnovato desiderio d'aiuto sono considerati amici sinceri e meritevoli di ogni attenzione.Un noto passo del Vangelo afferma..non guardare la pagliuzza nell'occhio dell'amico ma la trave che hai nel tuo occhio.. per cui non lamentarti delle offese che credi d'aver ricevuto.. guarda nel tuo cuore e ammetti che sei stato colpevole di quanto ti è accaduto e ciò che hai commesso consapevolmente o inconsapevolmente agli altri, non si esclude che potrebbe capitare anche a te.Vi sono poi i logorroici nel cui dialogo viene espressa sempre e solo la propria figura in cui la sofferenza fa una minima parte delle loro colpe e si avventano sugli altri con affermazioni gravi e insospettabili al giudizio che preventivamente si erano fatti sulle loro individualità modificandone la realtà per la realizzazione dei propri progetti, dicendone tutto il male possibile poichè essi credono sia uno sfogo naturale scaturito dalla rabbia e dall'ira d'aver perso la preda ambita, nell'avvertire gli altri con le altrui nefandezze e non si accorgono d'essere complici di questo orrendo spettacolo in quanto vi hanno partecipato fino al momento del proprio comodo e dei loro progetti non avveratisi.Ma ciò che non si vede o quello che si tiene nascosto agli occhi degli altri,non sempre non viene recepito da chi ha una sensibilità eccessiva,da chi possiede un cuore che avverte le menzogne espresse per motivare ragioni inesistenti, per essere considerato una vittima degli eventi e non un carnefice che ha provocato gli eventi stessi e da cui è stato espulso per la propria indifferenza ai sentimenti altrui,al rispetto e alla dignità di cui non è più in grado di valutarne la reale integrità dei rapporti umani e si difende con le parole dettate dall'intransigenza dei costruiti presupposti altrui e non dei propri, senza rendersi conto che nella vita il rispetto e il comportamento delle proprie azioni vanno considerati e valutati secondo le conseguenze dovute agli atti compiuti e non secondo le difese che gli altri cercano di avvalersene per dimostrare i danni ricevuti e per evitare il pericolo dell'abisso in cui sono entrati senza rendersene conto.E' facile conquistare l'amicizia di una persona con un sorriso affabile,con espressioni adeguate al momento della conoscenza,con svariate galanterie,con l'approssimazione di accontentare se non dimostrare la propria disponibilità ad ogni evenienza per poi in seguito togliersi la maschera convinti della conquista ottenuta e di cui si crede l'appartenenza senza limiti di sorta..ma quando ci si renderà conto che il tutto è stato un errore che ha modificato la propria vita,allora ogni cosa terminerà,ogni promessa sarà esclusa dalla singola esistenza in maniera del tutto inesplicabile alle proprie convinzioni per sopravvivere al dolore provato in modo crudele e senza pietà per escludere il pericolo dalla situazione in cui non vi sarebbbe via d'uscita se non quella dell'abbandono totale dell'eleminazione dell'individuo in causa..in quanto ciò che non si vede si è conosciuto con le azioni riprovevoli e senza scrupoli di coscienza, sicuramente dettate da un cuore senza battiti d'amore e senza comprensione alcuna..

LA DISCORDIA..

LA DISCORDIA o il disaccordo qual dir si voglia, ha un significato doloroso e nello stesso tempo contiene una sofferenza che non si qualifica con la dimostrazione del carattere, in quanto molte volte si preferisce tacere senza trovare una soluzione che permetterebbe una transazione di serenità per motivi da ritenersi sufficientemente lontani da qualsiasi rapporto umano o da qualsiasi sentimento che sottintenda tale sofferenza.In genere l'uomo non vuole dimostrare la sua colpevolezza o la sua chiarezza d'offesa per consentire agli altri che la loro presenza non è cara al suo cuore e quantomeno può cancellare il loro nome dalla propria vita.Ma se al contrario questo rancore o questa simulazione d'indifferenza venisse mutata in rapporti sinceri e amichevoli , con un dialogo chiarificatore questo termine non avrebbe ragione d'essere.E' difficile chiedere scusa quando si sbaglia,quando si commettono errori di manchevolezze di riguardo,quando si cancellano le regole educative forniteci nell'infanzia,quando si decide che si ha torto e che la persona offesa era dalla parte della ragione o quantomeno poteva avere divergenze dalle nostre e se costoro non hanno prodotto risultati gravi,si potevano accettare poichè non tutti siamo configurati allo stesso modo o siamo una carta assorbente che asciuga le idee degli altri.Si dice che il mondo è bello perchè è vario..infatti è proprio così altrimenti cosa potremo noi imparare da chi ne sa più di noi?Cosa potremo adempiere nella nostra esistenza senza l'aiuto altrui?Ma purtroppo vi sono delle persone che pensano..so sbagliare da me.. senza accettare i consigli di chi vuole far comprendere l'erroneità dello sbaglio commesso e così restano esiliati dalla società,dagli amici e dalle situazioni amorose e non comprendono che principalmente sono soli con sè stessi.Ricordiamo Paride che ha dato la mela alla dea Venere inaugurando il primo concorso di bellezza della storia e per il quale non prevedeva di suscitare tante discordie tra le dee..ma si trovò impelagato in un intreccio che non si sarebbe mai sognato di prevedere..così a volte accade nella vita quando si offre la precedenza o la chiarezza di preferire qualcuno a qualcun altro senza domandarsi le conseguenze successive.Ne consegue che nell'esistenza si dovrebbero valutare correttamente i pro e i contro di ogni decisione e cercare se si commettono errori, di riparare secondo le proprie esigenze di vita e secondo le modalità altrui per evitare la DISCORDIA...

LA DISCUSSIONE..

E' una parola fastidiosa,difficile da pronunciare in quanto in essa è insita una formalità accesa e alquanto confusa nell'appropriarsi di parole dette da chi vuole intraprendere un dialogo deciso e approssivamente inconfutabile per affermare le proprie idee e condurre l'altro alle sue.Questo termine si avvale quasi sempre di alterazioni della voce,di sistemi alquanto difficili da essere coadiuvati dalla serenità e dalla esposizione di regole da eseguire con moderazione d'intenti.Coloro che si avvalgono di questa situazione, generalmente sono quelli che non considerano le creatività altrui, nè la possibilità di divergenze sulle vedute di una conversazione anche se questa esprime un significato amichevole.. a volte dettate dalle proprie esperienze anche se non considerate negative,a volte dettate dalle singole situazioni, con un quoziente alquanto inferiore. oppure dalla certezza d'essere nelle giuste cause formulate nel proprio modo di essere.Vi sono poi quelli che cercano tale conformità per diletto,per acquistare potere,per dimostrare la propria superiorità senza discuterne le modalità necessarie per modificare le sentenze dichiarate e senza dubbio non esatte scaturite dalla propria esigenza di ricerca attivata secondo le proprie chiarezzze, ma non in conformità di quelle altrui.Anche nel percorso stradale per futili motivi di precedenza,di scatti dovuti all'ira del momento non gradito, quest'avvenimento può provocare liti oltre la misura della propria incolumità per appropriarsi delle ragioni che al contrario dimostrerebbero l'errore commesso con la prepotenza di chi vuole avere sempre la qualifica di non essere nel torto e dimostrare che la sua individualità non è prevalente sull'offesa e sull'oltraggio..se ciò non avviene allora si passa a vie di fatto senza ulteriori indugi.Vi sono poi le discussioni riguardanti l'amore.. quando un individuo decide a torto di terminare una relazione e si fa scudo di mille occasioni inventate o cercate nella sua mente per dileguarsi senza alcun rimorso, nè disponibilità verso chi ha dimostrato d'essere onesto e senza pregiudizi dell'unione in oggetto.In tribunale quest'occasione è debita per la propria difesa e per non aver commesso il fatto,ma se si alterano le parole, se si esce fuori dal consentito,allora il giudice sarà costretto a pronunciare parole dure per ritornare alla serenità del caso da discutere.In tutti i campi avvengono queste considerazioni anche se esse risultano alterate..a volte risultano necessarie per dimostrare gli sbagli degli altri che comporterebbero conseguenze più o meno gravi,a volte al contrario sono da considerarsi superflue e ingannevoli per dimostrare che si è capaci di affermare la propria individualità a discapito di coloro che crediamo siano contro di noi.Alcuni cercano con la discussione di servirsi dei propri metodi,delle singole dichiarazioni del caso per sottrarsi alle regole dell'esistenza in quanto pur sapendo d'aver sbagliato, cercano con la menzogna celata nell'individualismo e nella sicurezza d'aver ragione del proprio comportamento ritenuto non erroneo dei sentimenti usati, per ottenere un premio non considerato un'appropriazione indebita e senza scrupoli in modo tale da recuperare e approfittarsi di quanto si possa ottenere da chi si considera inferiore alla propria prepotente individualità.Costoro ignorano oppure non desiderano comprendere che il loro operato avrebbe potuto causare danni irreparabili alla formazione del carattere di un individuo e non e ne ricusano alcuna colpa per essere e sentirsi scagionati da qualsiasi responsabilità.In ogni caso, anche in quello più semplice questa situazione risulterà sempre una dimostrazione eccessiva della propria personalità poichè la serenità dello spirito verrà alterata e non si troveranno scusanti alla dimostrazione d'essere stati presi dalle proprie difficoltà senza profitto e senza indugio della serenità necessaria alla vita di ognuno..

mercoledì 13 aprile 2011

LA DIFFICOLTA' DELL'IMPRESA..

Quando ci accingiamo a compiere un tragitto difficile pur sapendo che ci vorrà del tempo per esaudire i nostri desideri,siamo simili agli scalatori di una montagna che desiderano raggiungere la vetta conoscendo di dover affrontare le diverse controversie che incontreranno durante il cammino, di evitare gli innumerevoli pericoli,di combattere con la propria vita, pur di sentirsi vincitori dopo tante difficoltà incontrate e vinte con i propri sforzi e la gioia provata in quel momento diventerà una conquista dell'uomo.A volte ci riescono, a volte si disperdono, a volte ci rinunciano..ma quando sono giunti sulla cima della montagna non esiste una gioia descrivibile per aver raggiunto la vetta e sentirsi liberi da ogni ostacolo terreno, per assaporare la conquista meritata,Così accade nelle vita quotidiana di ogni essere umano,solo che la durata del tempo occorrente per soddisfare le proprie affermazioni, per superare le diverse difficoltà e per vincere i conflitti che si presenteranno durante tale percorso, non si conoscono del tutto.Si prevede un certo periodo di sforzi maggiori a quelli preventivati,di rinunce alle proprie abitudini, e di attese non confermate dalle proprie forze emerse durante il tragitto..ma si spera nella vittoria finale che farà conseguire il meritato premio dei propri avvicendamenti,delle diverse peripezie incontrate per raggiungere l'obiettivo prefisso.Ma quando tutto ciò non si avvera, allora chiniamo il capo,ci arrendiamo di fronte a qualcosa che riteniamo sia più grande di noi, a qualcosa che speravamo di raggiungere ma che alla fine è risultata vana per le difficoltà incontrate,Questo è l'errore che in genere l'uomo compie..non dovrebbe mai arrendersi, ma ritentare con altri mezzi, con altre strade senza mai perdere la speranza di riuscita, per conseguire la probabilità di vittoria tanto reclamata e tanto desiderata..questa è la vita..questa è la concretezza del significato d'essere vivi e non morti nell'interiorità di ciascun elemento umano, poichè la vittoria finale consiste nel tentativo di vincere le diverse avversità che s'incontreranno durante il tragitto,i diversi atteggiamenti adottati,i mezzi cercati per vincere le varie difficoltà,le certezze degli errori commessi,le provate sensibilità acuite nel percorso adottato che formeranno in un uomo la sua personalità e la sua chiarezza d'essere chiamato tale, nell'esistenza che ha cercato di conservare nelle proprie difficoltà della sua vita..

LA PERDITA.

Questo termine sottintende diversi significati..perdere una persona cara,un 'affettuosa amicizia,perdere al gioco o qualcosa che ci è cara etc..ma il dolore più grande è quello di non avere più accanto a sè chi amavamo con tutto il nostro cuore.La vita è molto amara a volte e non ne comprendiamo il significato..è vero che essa consiste in un cammino d'esperienza in cui l'uomo deve imparare a percorrerlo con i suoi errori,le proprie forze e le gioie di un istante,ma è anche vero ch' essa deve essere amata,compresa e condivisa altrimenti il suo significato andrebbe perduto.Allora noi ci chiediamo la causa di tanta sfortuna,di mancate promesse,di rimanere indietro mentre gli altri vanno avanti con la continuità dell'immagine di felicità riprodotta sui volti dei loro cari mentre noi stiamo ad osservare quelle intimità di gioia a noi non concesse.Si dice che coloro che soffrono,che non godono su questa terra avranno il proprio premio dopo la morte..ma noi ci chiediamo a volte..una piccola sorpresa,un istante di felicità che ci consentirebbe d'andare avanti perchè ci viene negato?Forse saremo più meritevoli degli altri un giorno che verrà,ma nel momento della sofferenza,del dolore non si accetta questa risposta.Il nostro cuore ci fa comprendere che la pazienza dell'attesa desiderata è d'uopo,,che tutto si aggiusterà,basta sperare e continuare ad attendere il momento della verifica con noi stessi durante la quale si avvereranno i nostri sogni..ma quando avverrà?Ma quando avremo ciò che chiediamo?In un tempo stabilito e a nulla varranno le nostre preghiere,i propri sforzi, le ricerche di una situazione difficile per farla diventare ottimale e accettabile in modo da conseguire i propri aspetti positivi della prospettiva da noi richiesta..Il destino è una sensibilità non accettata da coloro che non si arrendono di fronte alle difficoltà e credono con i loro sforzi di anticipare la verità dell'occasione sperata..ma le porte resteranno chiuse se il momento non è quello adatto e stabilito..non ci sarà una risposta affermativa, nè una richiesta esaudita poichè l'imprevisto della nostra sorte è già segnato e il "libero arbitrio" delle nostre scelte avrà configurato la nostra attesa..

martedì 12 aprile 2011

LA DISPOSIZIONE DELL'UOMO..

L'uomo non sempre, anzi quasi mai si dispone per le occasioni non riuscite ma preventivate che l'esistenza gli dimostra che siano opportunità di crescita e di speranza nella propria dimensione in cui si cerca la sicurezza e la chiarezza degli eventi.Quando costoro si manifestano difficilmente conseguibili per il tempo che l'uomo ha stabilito,allora ogni sicurezza verrà a mancare poichè si dichiarerà "forfait" alle probabilità future.Eppure si conoscono gli imprevisti,le mancanze d'opportunità favorite dalla sorte che per motivi inspiegabili verranno a mancare..non tutto si può ottenere con entusiasmo e facilità d'interessi comuni per quanto si è stabilito di compiere.Anche se la causa è stimata una buona causa,a volte gli ostacoli sembrano insormontabili e si soccombe di fronte all'ineluttabilità degli eventi.Non si conoscono le cause,nè si possono decifrare le possibilità future,ma abbandonarsi alle discipline negative della propria sostanzialità in cui vertono le difficoltà, le probabili insicurezze, le decisioni d' abbandonare i progetti stabiliti.. è un errore grave.Non sempre nella vita ogni cosa procede per il suo verso,non sempre quello che abbiamo stabilito anche se giusto avverrà con i tempi previsti..a volte la sfortuna qual dir si voglia,la mancanza di elementi atti a suffragare tale impresa, tardano nel compimento finale per sensibilità non opportunamente pereventivate,nè complessivamente ritenute valide per quello che si era stabilito in precedenza.Allora l'uomo decide d'abbandonare ogni cosa,che la sorte gli è avversa,che le sue spettanze sono state tradite..che nulla avverrà secondo i suoi desideri..ma è proprio allora che la sua realtà d'azione si mostrerà completa ed efficiente dinnanzi ai suoi occhi..e comprenderà la futilità dei suoi pensieri poichè essendo la causa giusta, costei desidera quanto lui e forse più di lui d'essere compresa nel cuore degli altri..

L'IMBROGLIO:..

Nella vita quanti di noi sono stati imbrogliati col sorriso sulle labbra, con promesse fasulle,con impegni non rispettati,con delusioni che ci hanno fatto comprendere quanto gli altri siano invidiosi e perfidi nella loro esistenza nella quale non si sono identificati?Se poi ci riferiamo agli amici allora il discorso è più grave poichè la delusione è terribile e comunque in ambedue i casi ci chiediano il perchè?..Non troviamo una risposta plausibile..il male della perfidia umana si nasconde con maniere gentili,approssivamente adescatrici con parole d'incoraggiamento in cui vi è già celata la sicurezza dell'offesa grave da perpetrare verso chi si crede sia più fortunato di noi,verso coloro che abbiamo deciso e stabilito di abbattere con le nostre certezze in modo che alla fine costoro saranno tramortiti dalle nostre azioni..ma la sorte non è sempre incline a distruggere chi ha operato per il bene degli altri,chi si è mostrato incline alla disponibilità altrui, chi ha dimostrato di essere una persona rispettosa e consapevole dei suoi meriti e per i quali ha cercato d'essere disponibile e altruista comprendendo nel suo cuore con rispetto le delusioni, i dolori, le ignoranze di coloro che si attribuivano probabilità di confidenza inesistenti,aiuti di conforto insospettabili e non ha mai smesso di trasgredire la realtà più importante della vita..quella della sincerità di non commettere azioni malvage.azioni che avrebbero ferito l'amor proprio degli altri,che hanno conservato la socializzazione della promiscuità varia senza far acuire la distanza sociale e l'appartenenza alla categoria più elevata verso coloro che certamente l'avevano meno costruita sui ragguagli di enormi conflittualità con sè stessi e di nascita.Spesso ci domandiamo la causa della cattiveria umana,dell'inganno nei nostri confronti..eppure facendo un'analisi dettagliata delle risultanze ottenute non riscontriamo un motivo plausibile,nè una mancanza talmente grave da essere corrisposti in tal maniera..il perchè credo sia nell'essere umano nascosto e celato con affabilità e disponibilità per attrarre la preda che si crede abbia maggior fortuna, per poi divorarla senza pietà commettendo l'errore più grave ..quello dell'ignoranza, di sentirsi superiore agli altri e come tale durante la propria esistenza se gli capiterà l'occasione, se ne servirà a modo proprio e senza esclusione di colpi..ma la vita è imprevedibile..accadrà sicuramente che accadrà l'opportunità della richiesta altrui per cause non preventivate ma importanti per la propria sopravvivenza e non si troverà alcun aiuto..in quanto il proprio prodotto esistenziale non avrà riscontrato alcun valore nella società a cui si appartiene..

mercoledì 6 aprile 2011

LES JEUX SONT FAIT..

Il "croupier" al Casinò così dice e aggiunge..rien ne va plus..il significato di questa frase consiste nella spiegazione che non si può tornare indietro avendo posto le "fiches" sui numeri da giocare alla "roulette".Nella vita a volte questa situazione si conferma,a volte al contrario se ci si accorge d'aver commesso uno sbaglio per cui si dovrebbe ritornare sui propri passi e rimediare all'errore compiuto.L'uomo difficilmente realizza quest'azione in quanto considera le sue teorie,le sue parole, le sue decisioni,i suoi gesti ..infallibili.. invece molte volte a causa dell'impulsività,oppure dall'ira si lascia trasportare decidendo conclusioni errate per cui difficilmente ritiene di dover fare la cosiddetta "marcia indietro".Eppure quante situazioni si capovolgerebbero a suo favore,quante decisioni condotte dai varii ragionamenti in momenti che si vorrebbero dimenticare,che non si desiderava si verificassero, si riscontrerebbe che ripensarci su ciò che si è compiuto in maniera errata o con decisioni affrettate, muterebbero molte situazioni e consentirebbero strade diverse in modo equo.In genere ci si basa su quanto ci conviene,su quello che ci hanno insegnato nell'adolescenza,sui propri pregiudizi,o su quello che ci necessita..ma la vita è sinonimo di sbagli, di errori commessi per trovare la giusta strada da intraprendere in situazioni difficili, per insegnare a formarsi un'esperienza..e gli errori compiuti necessitano a far diventare nell'esistenza una persona adulta,raziocinante e che in seguito potrà appartenere ad una società ove dovrà convivere con gli altri in modo tale che questa convivenza sarà espletata nel miglior modo possibile e quindi si troverà la soluzione più adatta per riscuotere stima e rispetto per conservare la propria dignità.Ecco perchè non si deve considerare il proprio percorso come una casa da gioco, ove se la pallina nella famosa "roulette" gira e poi si ferma su un numero a caso, nell'esistenza umana al contrario dovrà girare nel senso giusto e si dovrà fermare su un'esatta decisione realizzata con un impegno preciso che ci possa dare un esito affermativo nella nostra esistenza e ci possa far capire d'aver sbagliato per l'errore commesso..