mercoledì 9 novembre 2011

L'AMORE GRATUITO..ALESSIO

Vi era un bel purosangue di nome "ALESSIO"..era di color mogano scuro,una bella coda fluente e due occhi che sembravano due tizzoni accesi,tanto parlavano da sembrare quasi umani."ALESSIO" aveva un buon carattere, sapeva d'esser bello e oltremodo forte,ben addestrato a vincere le corse per cui chiara fama aveva insieme al padrone.Amava il suo padrone "ALESSIO".. gli obbediva docile, fiero di renderlo felice con le sue vittorie e i suoi trofei..dall'altro canto anche il padrone provava tanto affetto per "ALESSIO" che ricambiava con tenere cure e zuccherini.Un giorno il padrone andò alla fiera dei cavalli,ne vide una piccola" NERINA" era il suo nome e se ne innamorò perdutamente...la condusse nelle sue scuderie e con molta grazia e con molta pazienza, incominciò ad addestrarla quasi dimentico di "ALESSIO".Ormai tutte le cure e le moine con i soliti zuccherini erano per "NERINA" che doveva crescere e diventare famosa come "ALESSIO" in modo da fare guadagnare soldi al suo padrone."ALESSIO" si sentiva trascurato, ne soffriva.. il padrone si era innamorato di "NERINA" così piccola e bruna puledrina e nulla lo distoglieva dal suo amore.Intanto il cavallo rifiutava il cibo,era sempre nervoso, non lo si poteva montare, che scalpitava infastidito.Alle corse poi, non aveva voglia, si tirava indietro e raramente vinceva."NERINA" era ormai cresciuta e pronta per la sua prima gara.Il padrone felice e fiero la portò al Concorso convinto d'esserne il favorito..ma "NERINA" era sì.. una bella puledrina,appariscente e graziosa,ma non abbastanza dotata per essere un campione.Poverina ce la mise tutta ma si qualificò solo quarta..che dispiacere ebbe il padrone.. ma cocciuto com'era per il cavallo tentò.. tentò tante volte, ma ahimè..inesorabilmente" NERINA" non arrivava mai prima..si stancava non aveva fiato,non ce la faceva proprio la poverina.. tanto che a furia di perdere il padrone si era ridotto quasi sul lastrico.Ormai doveva vendere i due cavalli.Ma una sera ch'era più triste del solito si recò alle scuderie e "ALESSIO" quando lo vide, nitrì di gioia.Egli non serbava rancore al suo padrone anche se lo aveva dimenticato,trascurato,non aveva cambiato i suoi sentimenti..lo amava come sempre e come sempre era felice quando lo vedeva.Stranamente il padrone quella sera ,pur essendo assorto nei suoi pensieri lo udì,udì il nitrito di benvenuto e si avvicinò ad "ALESSIO"..gli fece una carezza e così gli parlò..Povero caro, ti ho quasi dimenticato, vecchio e affezionato compagno di sempre,tu che mi hai dato la gioia , la ricchezza e la fama sei stato trascurato per un mio "sogno irrealizzato".Ora ti chiedo perdono e ti aggiungo che sono costretto a venderti insieme a "NERINA"..molte offerte ci sono state per te.. nessuna per "NERINA"ma io dovrò donarla lo stesso,poichè non posso sostenerla.Mentre così diceva continuava ad accarezzare il cavallo dandogli i soliti zuccherini ed "ALESSIO" si sentiva felice..poco importava che per lungo tempo era stato trascurato,ora il padrone era lì con lui,lo amava come prima..,tutto era passato,tutto era dimenticato nella gioia di poter essere ancora insieme.Ad un tratto, il suo orecchio percepì il padrone che diceva allo stalliere..immagina se Domenica alle corse si potesse presentare" ALESSIO"..quella si..che potrebbe essere una grande vittoria..il più grande premio che esiste al mondo,sia come fama che come denaro,ma io purtroppo l'ho trascurato e non credo che "ALESSIO" ce la possa fare.."ALESSIO" comprese..e fece un nitrito così forte che i due quasi sobbalzarono.Il padrone aveva intuito la risposta del cavallo e dai.. dai.. insieme allo stalliere con la tenacia,con la speranza, ce la misero "tutta" per allenare "ALESSIO"che ubbidì ad ogni comando.Arrivò la Domenica.. con il cuore trepidante il padrone seguì la gara,ma "ALESSIO" col cuore colmo d'amore non voleva deludere il suo padrone e tanto fece, tanto corse, che alla fine arrivò primo.Il padrone ebbe la Coppa.. ebbe il premio..ormai non doveva più vendere il cavallo.. anzi non era più sul lastrico, tanti erano i sodli guadagnati.Era felice, ma ancora più felice era "ALESSIO"che aveva donato tutto ciò che poteva.A sera, il padrone andò nelle scuderie per dare il solito zuccherino ad "ALESSIO"..ma quale fu il suo stupore nel vederlo a terra, accasciato con gli occho chiusi.. stava morendo..Lo sforzo era stato enorme dopo lunga stasi o il cuore non aveva retto alle troppe emozioni?Guardò per l'ultima volta con affetto il padrone quasi volesse dirgli .."ti ho donato il mio cuore,ho risollevato le tue sorti,posso morire in pace contento" ed infatti spirò..

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