domenica 29 aprile 2012

IL SENSO DELLA VERITA'

VIVEVA IN UN GRANDE PALAZZO DI UNA CITTA' IMPORTANTE UNA RAGAZZA MOLTO BELLA CHE AVEVA UNA SCHIERA DI AMMIRATORI CHE CERCAVANO DI CONQUISTARLA CON DONI E ALTRE MILLE COSE PREZIOSE.LA FANCIULLA NON AVEVA SCELTO NESSUNO IN QUANTO RITENEVA CHE FOSSERO TUTTI BUGIARDI NELLA LORO CORSA ALL'ACCAPARRARSI LA SUA PERSONA, POICHE' LI RITENEVA ALQUANTO MODESTI NELLA LORO QUALITA' D'ESSERE.ACCETTAVA I REGALI CHE GRADIVA MOLTISSIMO MA DI SE' STESSA NON OFFRIVA NULLA.EPPURE QUALCUNO DI QUESTI CORTEGGIATORI LE PIACEVA NON POCO, MA ESSSENDO TITUBANTE NELLA DEFINIZIONE DI LEALTA' E DI SINCERITA' PREFERIVA ADDURRE MILLE SCUSE PUR DI NON PRENDERE UNA DECISIONE DEFINITIVA.UN GIORNO SI PRESENTO' UN UOMO ALLA SUA PORTA CHE VENDEVA PRODOTTI PER LA CASA, MA POICHE' ELLA ERA SEMPRE IMPEGNATA CON IL LAVORO E ALLA CASA CI BADAVA UNA DONNA FIDATA GLI CHIUSE LA PORTA IN FACCIA.COSTUI CI RIMASE MALE..CERTO NON ERA GRADITO ALCUNE VOLTE ..MA LA PORTA IN FACCIA NON GLIELA AVEVA MAI SBATTUTA NESSUNO..LA RAGAZZA ERA BELLA MA UGUALMENTE EGLI PENSO' DI VENDICARSI.PRESE INFORMAZIONI E SEPPE DOVE LAVORAVA..SI VESTI' DI TUTTO PUNTO,SI RECO' IN UFFICIO DOVE LEI ERA UN'IMPIEGATA DI CONCETTO E SI FECE ANNUNCIARE COME UN GIORNALISTA CHE VOLEVA SCRIVERE UN ARTICOLO SU DI LEI AVENDO SAPUTO CHE NEL CAMPO DEL LAVORO ELLA ERA MOLTO STIMATA.LA RAGAZZA NON LO RICONOBBE E GRADI' MOLTISSIMO QUELLA VISITA CREDENDO REALMENTE CHE COSTUI DOPO AVERLE FATTO MILLE DOMANDE AVREBBE SCRITTO UN PEZZO SULLA SUA PERSONA.ALLA FINE L'UOMO SALUTO' PROMETTENDOLE CHE ENTRO QUELLA SETTIMANA AVREBBE PUBBLICATO L'ARTICOLO.LA RAGAZZA ATTESE E QUALE FU LA SUA SORPRESA QUANDO USCI' IL GIORNALE E LESSE A CARATTERE CUBITALI.."IL SENSO DELLA VERITA"' IN CUI VENIVA NARRATA LA SUA STORIA, QUELLA VERA IN CUI VENIVANO DECRITTI TUTTI I SUOI PRECEDENTI ED INFINE LA REALTA' 'DEL COMPORTAMENTO CON IL GIORNALISTA.. STIZZITA GLI TELEFONO' AL NUMERO CHE EGLI LE AVEVA DATO ED OTTENNE UNA RISPOSTA LAPIDARIA..GLI ALTRI PER LEI MENTONO...RIFLETTE MAI CHE ANCHE LEI FA ALTRETTANTO? E' VERO NON SONO UN GIORNALISTA MA HO ESEGUITO LE SUE ISTRUZIONI..LE HO SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA...

venerdì 27 aprile 2012

ESSERE E DIVENIRE

mercoledì 25 aprile 2012

PADRE CAMILLO

Nella mia città vi è Padre Camillo un sacerdote francescano che ha fatto della sua vita un'opera di carità per i poveri ..infatti ha avuto il prestigioso premio"GENNARINO D'ORO" che viene offerto a coloro che si sono distinti per una grande umanità in qualsiasi campo.Quest'uomo nato ad Arpaia non più giovane ogni mattina si alza alle quattro e alle sei è già al mercato per contattare e acquistare quello che la tasca gli permette con le offerte ricevute.. il cibo per coloro che non hanno nulla.Padre Camillo come dicevo non è più tanto giovane,ha oltrepassato la ottantina ma sia con il freddo che con la pioggia egli provvede alla Mensa della Carità per i suoi poveri.Nessuno va via senza la busta che contiene il cibo della sopravvivenza quotidiana,egli si preoccupa che tutti e quando affermo tutti poichè sono tantissimi, possano per quel giorno mangiare.Non mi riferisco solo agli stranieri,agli immigrati, ve ne sono tanti altri che il buon sacerdote aiuta e come un fratello li chiama "Angioletti"poichè per lui tutti sono tali in quanto figli di DIO.Non conosce sosta, non vede il male e se anche lo intravede spera sempre con una parola affettuosa e persuasiva di condurre costoro alla presenza dell'ALTISSIMO.Con ciò non voglio dire che sia permissivo..no..sulle faccende che riguardano il SIGNORE Padre Camillo diventa rigoroso ma in seguito con un abbraccio e un sorriso cerca di riportare l'anima persa su una strada colma d'amore facendo capire che il PADRE è pronto al perdono e a riaccogliere quel figlio che si era allontanato.Fin da fanciullo con una madre che recitava il S.Rosario ogni giorno ed era una donna devotissima che lo ha preparato alla Catechesi, questo sacerdote ha avvertito nel suo cuore la vocazione e a Sorrento dove si era recato ha compiuto il proprio cammino del Seminario.Nel '41 il Noviziato e nel '50 ha celebrato la prima Messa a Nola essendosi laureato a Roma in diritto canonico.In seguito è stato inviato a Pozzuoli e in quel luogo si trovava quando vi è stato il famoso terremoto del 1980.Egli soffriva di un'emorragia interna allo stomaco ma nelle sue preghiere si rivolgeva alla MADONNA pregandoLa di non farlo morire, nè di farlo operare poichè la sua vita era preziosa per quello che voleva adempiere per il Suo operato....Mamma cara..Le diceva, non permettere che io muoia,nè che subisca un'operazione tanto grave, ma dammi una mano a guarire e la MADONNA lo ascoltò..infatti per otto anni si recò a Lourdes con il treno bianco e i dolori scomparvero.Padre Camillo è un sacerdote molto colto,come ho già precisato ha studiato in Seminario con grande attitudine per cui puoi confidarti e parlare di qualsiasi argomento in quanto ha sempre una risposta semplice e precisa sulla conversazione che gli porgi e poi la vita è stata la sua seconda maestra soprattutto avendo il contatto con gli altri,ha insegnato al liceo per diversi anni la sua materia Religione ma con l'approfondimento dovuto affinchè gli altri comprendessero quanto sia importante il CREDO.La vocazione non è stata mai messa in dubbio,nè il percorso che si era prefisso come scelta della sua opera verso gli altri.Con lo sguardo che penetra nel cuore di chi gli sta di fronte e l'amore dell'anima comprende immediatamente con chi a che fare..se è una persona mendace oppure è sincera,se recita una parte diversa dal proprio modo di essere.. ma egli con infinita pazienza e il sorriso colmo d'amore che non lo abbandonano mai, cerca con dolci parole di portare quella persona sulla retta via con pazienza e tanta speranza che sono innate in questo sacerdote facendo comprendere all'altro che l'errore commesso è molto grave per la sua pace interiore..ma stranamente di fronte a questi casi così eclatanti quest'uomo conserva quella certa ingenuità innata in coloro che sono dotati di quella Santità che pochi sanno di possedere.Ha celebrato la MESSA a Castel Gandolfo con il PAPA GIOVANNI PAOLO II,ha conosciuto Madre Teresa di Calcutta quando è venuta a Napoli dalle consorelle e Padre PIO a cui rassomiglia notevolmente. Lo conosco da molti anni.non ha mai mutato il suo modo di essere tale,immediatamente accorre quando viene chiamato per sostenere coloro che hanno bisogno della sua presenza,per portare agli ammalati la S.Comunione, per soccorrere gli infermi e in questi tempi che la Chiesa ha necessità di persone come lui noi tutti gli dobbiamo con l'amore che nutriamo nel cuore un "GRAZIE PADRE CAMILLO DI ESSERCI"..

sabato 21 aprile 2012

LA DOMENICA..

LA DOMENICA E' UN GIORNO DI FESTA PER TUTTI.SI PUO' DORMIRE DI PIU', FARE DELLE GITE E MANGIARE FUORI CASA..PRATICAMENTE LA SI ATTENDE CON ANSIA.IN UNA CITTA' QUALUNQUE VIVEVA UNA CARA RAGAZZA E DICO CARA PERCHE' ERA MOLTO AMATA DA TUTTI COLORO CHE LA CONOSCEVANO PER LA SUA GRANDE BONTA'..NON SI RIFIUTAVA MAI NELLE RICHIESTE ALTRUI E NON BADAVA A NULLA PUR DI FAR FELICE GLI ALTRI CON UN SORRISO ANCHE SE LE DOLEVA LA TESTA, OPPURE QUALCHE ALTRO PICCOLO MALE CHE SI POTEVA SOPPORTARE..ERA GRAZIOSA, NON APPARENTEMENTE BELLA, MA LO DIVENTAVA QUANDO IL SUO VISO S'ILLUMINAVA VEDENDO IL VOLTO CONTENTO DEGLI ALTRI.VIVEVA SOLA ESSENDOLE MORTI I SUOI GENITORI DA ALCUNI ANNI..UN MALE INCURABILE LI AVEVA PORTATI VIA A POCA DISTANZA L'UNO DALL'ALTRA E SI GUADAGNAVA DA VIVERE FACENDO LA COMMESSA NEI GRANDI MAGAZZINI DEL CENTRO.NON AVEVA UN FIDANZATO POICHE' GLI UOMINI PREFERIVANO RAGAZZE PIU' BELLE,APPARISCENTI E PIU' DISPONIBILI..LA SERA NELLA SUA CASA LE SAREBBE PIACIUTO AVERE UN AMICO,UN COMPAGNO CHE LE TENESSE COMPAGNIA, MA PURTROPPO NON SI LAMENTAVA ANCHE PERCHE' ASCOLTANDO I RACCONTI DELLE SUE AMICHE CHE DOPO TANTE DOLCEZZE AVEVANO SCOPERTO LE AMAREZZE DELL'ALTRO PER CUI NON POTEVANO DARSI PACE, SI ACCONTENTAVA DELLA SUA SOLITUDINE...LEGGEVA E SOGNAVA AD OCCHI APERTI.. MA LA SUA REALTA' ERA BEN DIVERSA.UNA SERA DI PIOGGIA CHE CADEVA CON INSISTENZA BUSSARONO ALLA SUA PORTA ED ELLA UN PO' TIMOROSA PER L'ORA TARDA, ANDO' AD APRIRE..MA TIRO' UN RESPIRO DI SOLLIEVO QUANDO RICONOBBE UN RAGAZZO DEL LUOGO CHE CHIEDEVA ASILO PER QUEL TEMPORALE CHE SEMBRAVA NON VOLESSE TERMINARE MAI.ELLA LO FECE SEDERE IN SALOTTO E GLI OFFRI' DEI VESTITI DEL PADRE POICHE' COSTUI ERA BAGNATO FRADICIO...IN SEGUITO GLI DETTE UN BEVANDA CALDA E LO FECE ACCOMODARE SUL DIVANO, MA SI ACCORSE CHE AVEVA BEVUTO TROPPO FORSE PERCHE' L'INDOMANI ERA FESTA SI ERA ATTARDATO IN QUALCHE BAR CON GLI AMICI A FAR BALDORIA.COMUNQUE IGNARA DI QUANTO POTESSE ACCADERLE E CONTENTA PER NON ESSERE PIU' SOLA LO COPRI' CON UN" PLAID" E SE NE ANDO' A DORMIRE.DURANTE LA NOTTE NON UDI' LA MANIGLIA DELLA PORTA APRIRSI E SI TROVO' IL RAGAZZO ACCANTO AL LETTO ..COMPRESE IMMEDIATAMENTE IL PERICOLO A CUI ANDAVA INCONTRO MA NON CI FU NULLA DA FARE..LOTTO' COME POTEVA,MA ESSENDO L'ALTRO PIU' FORTE DOVETTE SOCCOMBERE..DOPO UN PERIODO CHE LE PARVE UN'ETERNITA' SENTI' LA PORTA DI CASA CHIUDERSI E COMPRESE CHE SE N'ERA ANDATO...PIANSE A LUNGO..NON SAPEVA CHE LA VITA AVESSE NASCOSTO QUESTO LATO COSI' AMARO E DOLOROSO.LE LACRIME SCENDEVANO COPIOSAMENTE SUL SUO VOLTO MA STRANAMENTE ANCHE LA PIOGGIA ERA CESSATA QUASI A VOLERLE FARE CAPIRE CHE COMPRENDEVA E VOLEVA DIVIDERE CON LEI LA SUA SOFFERENZA.ELLA SI DOMANDAVA IL PERCHE' DI TANTA DISUMANITA'..LO CONOSCEVA DA DIVERSI ANNI,QUALCHE VOLTA L'AVEVA ANCHE AIUTATO IN QUALCHE PASTICCIO IN CUI SI ERA IMPELAGATO,NON PENSAVA MAI CHE POTESSE FARLE QUESTO INGANNO...MA IL SOLE NASCEVA,ERA IL GIORNO DI FESTA ED ELLA COMPOSTA COME SEMPRE, SENZA FAR COMPRENDERE QUELLO CHE LE ERA ACCADUTO SI RECO' ALLA MESSA..MA QUALE FU LA LA SUA MERAVIGLIA NEL CONSTATARE CHE GLI ALTRI SAPEVANO..IL RAGAZZO AVEVA FATTO UNA SCOMMESSA CON GLI AMICI ED IN SEGUITO SE N'ERA VANTATO D'AVER AVUTO SUCCESSO.LA RAGAZZA NEL VENIRNE A CONOSCENZA FECE UN'ESPRESSIONE DI SORPRESA,NATURALMENTE NEGO' TUTTO..SPIEGO' CHE L'AVEVA FATTO ENTRARE PER IL TEMPORALE,GLI AVEVA OFFERTO UNA BEVANDA CALDA E GLI ABITI DEL PADRE PER L'ACQUA CHE GRONDAVA DALLA SUA PERSONA, MA CHE POI L'AVEVA MANDATO VIA POICHE' ESSENDO UNA FANCULLA SOLA, NON POTEVA TRASCORRERE LA NOTTE IN QUELLA CASA..ED INFATTI COSI' ERA ANDATA A FINIRE QUELLA BRUTTA STORIA..ANZI SI STUPIVA COME POTESSE ESSERCI TANTA CATTIVERIA CONTRO DI LEI CHE NUTRIVA PER IL PROSSIMO LA SUA SOLITA BONTA' D'ANIMO..NATURALMENTE ELLA FU CREDUTA POICHE' ERA STIMATA DA TUTTI, MENTRE IL RAGAZZO TUTT'ALTRO..NESSUNO LO CERCO' PIU' ED I SUOI AMICI SI FECERO RIDARE I SOLDI MENZOGNERI..COSI' RIMASE SOLO COL SUO TORMENTO IN QUANTO NESSUNA RAGAZZA VOLLE AVERE A CHE FARE CON UN FARABUTTO SIMILE, MENTRE LA FANCIULLA CON IL DOLORE NEL CUORE ED IL VISO SEMPRE SORRIDENTE CONTINUO' AD ESSERE QUELLA CHE TUTTI APPREZZAVANO E STIMAVANO..LA FORZA DELLA VITA AVEVA VINTO ANCORA UNA VOLTA, MA CON LA VERITA' AMARA DI SEMPRE.

IL LAVORO

LA DOLCEZZA

venerdì 20 aprile 2012

I DEBITI

LA FORTUNA

L'ATTESA

LA BRUTTEZZA..

Essere brutti ossia non possedere bei lineamenti è un dato..apparire brutti poichè non si hanno quelle doti speciali è diverso.Molto spesso le persone con i caratteri somatici non perfetti esibiscono un carattere semplice,affettuoso,dotato di mille premure e una cultura che li fa apparire splendidi ai nostri occhi facendoci dimenticare il volto per dare vitalità all'anima.Gli uomini dotati di caratteristiche meravigliose che li rendono con una fisionomia al di fuori del comune, spesso sono egoisti e indifferenti al prossimo che li circonda in quanto gli altri dovrebbero inchinarsi alla loro bellezza.Gli individui però sono attratti dalle caratteristiche somatiche in un primo momento ed è allora che scatta l'inganno..questi uomini non hanno nulla da dare ma da prendere a loro modo per poi compiacere la propria vanità dell'acquisto fatto..è una questione di numero non più di qualità.Nella vita tutti desideriamo la bella donna oppure l'uomo che è interessante per non affermare altrettanto bello..ma è difficile che le virtù interiori si combinino con quelle esteriori,per cui la delusione è d'uopo.Spesso cerchiamo e ne siamo convinti di cambiare il carattere della persona che amiamo..è un'utopia..il carattere raramente si addolcisce perciò si chiama carattere, ma noi nella nostra illusione ci perdiamo in un labirinto di scrupolosi ma inefficienti pensieri che non trovano conclusione alla fine del rapporto.La bruttezza va valutata nei comportamenti,nei pensieri di vendetta,negli inganni,nelle cattiverie che esistono nell'animo umano per far del male,per offendere e demolire la dignità degli altri per cui essa si trasforma come nelle favole in un'orrida apparenza e non in una beltà di lineamenti che verranno in seguito demoliti da coloro che sono stati offuscati alla vista della loro estetica..mentre quelli che in un primo momento avevano decretato la consistenza della propria precisione nell'affermare che un indivuduo era brutto, ad un tratto si accorgeranno che costui ha mutato i propri lineamenti ai loro occhi tanto da apparire in una luce che lo renderà bello..

"SAVANT DIRE"

E' ineccepibile aggiungere qualcosa a questo termine..è perfetto così..e così dovremmmo comportarci durante la nostra esistenza.Purtroppo vi sono coloro che pur conoscendo questo termine affrontano ogni genere di situazione in modo tale che l'effetto ha tutt'altra visione nella quale manifestano l'egoismo e l'irrilevanza dettata dall'indifferenza.Molti credono d'essere insostituibili approfittando dell'affetto, della debolezza altrui per determinare la loro estraneità ai fatti accaduti.Cercano mille scuse.si adottano mille impegni,si configurano situazioni inesistenti pur di estraniarsi completamente da ogni eventuale responsabilità che li circuisca in un vortice di preoccupazioni.Altri determinano la propria inclinazione amichevole in rapporto all'età dell'altra che secondo il proprio giudizio che al contrario è solo egoismo di sè, dovrebbe essere inferiore all'anagrafe del proprio stato di essere..altrimenti costei non è degna della sua persona, nè può aspirare ad un colloquio che determini lo scambio delle idee e delle aspirazioni future.Inoltre costoro non hanno la minima intenzione di coltivare semplici amicizie che abbiano solo questo significato,poichè nel loro animo si cela sempre la possibilità se non la certezza di ottenere la preda secondo i propri interessi.Sono esseri pericolosi e meschini da allontanare il più presto possibile in quanto non si è perduto nulla e come afferma il termine.."savant dire"..

mercoledì 18 aprile 2012

LA RICCHEZZA DEL POVERO..

Il povero non possiede nulla per cui non è attaccato alle miserie della vita...non pretende di avere grandi cose o grandi finalità che determino la sua posizione,nè si preoccupa degli affari altrui..gli basta un lavoro che gli dia da mangiare e avere un tetto per dormire.Certamente avrà molti amici che come lui anelano alla medesima situazione ed infatti si aiutano reciprocamente per determinare un' esistenza abbastanza calorosa.Parlo di coloro che non possiedono grandi ricchezze nè pretendono posti di rilievo,nè grandi proprietà per poter dire agli altri..sono il migliore...vado dove voglio e sono quello che sono grazie alla mia volontà,sono spregiudicato,ho imbrogliato,ho corrotto ma adesso vivo una vita di lussi che voi non avete.Costui non ha amici,ma crede di averne in quanto essi hanno bisogno di lui,hanno necesità che diventano sempre maggiori per poter vivere quella vita di ricchezze come il padrone..si perchè essi non lo sanno ma hanno un padrone che al momento opportuno chiederà loro la contropartita di tutto.In sintesi essi non possiedono nulla,tutto è dovuto a colui che li ha aiutati conoscendo bene il prosieguo della loro esistenza e chiedendo al momento opportuno la ricompensa.Allora mi domando..non è meglio vivere una vita modesta,ma felice che una vita colma di menzogne per non essere sereni ma eternamente preoccupati per quello che può accadere domani? Dovrebbe essere così.. ma gli uomini non si accontentano di quello che riescono ad ottenere con la propria volontà di essere e cercano quella felicità effimera che alla fine non darà quei frutti sperati..avvertendo dentro di sè la ricchezza del povero..

IL SOLLIEVO..

E' un termine che piace a tutti..indica la fine di un incubo,di un problema che ci ha assillato fino allo spasimo ed inoltre la guarigione dopo una lunga malattia o una risposta soddisfacente che ci permetterà la riuscita della nostra vita.Provare sollievo, ossia avere una parentesi positiva alle negatività fino allora che sembravano conclusive nella propria esistenza è un senso di liberazione..una libertà che a parole non si spiega ma si spiega con i fatti.L'umore è alle stelle,riprendiamo il solito "tran tran" ma con una forza interiore che ci dà la possibilità di sperare e non quella che dice che ormai tutto è perduto.Nella vita la parola sollievo può assumere altri significati come quello di ricevere buone notizie,di sapere che una persona cara sta bene,che i nostri figli hanno trovato un lavoro etc..esso si espande nella nostra finalità di vita e ci comunica che tutto è passato,che il peggio è superato, che siamo finalmente arrivati alla meta tanto agognata.Coloro che al contrario non hanno ancora raggiunto questa fase si tormentano com'è naturale che sia, attendendo una risposta favorevole alle loro traversie.Ottenuta questa finalità, si dimenticano a volte la sofferenza trascorsa e sembra che il tutto in fin dei conti non era poi impossibile che si determinasse con l'attuazione dei propri desideri, che alla fine non dovevano esporsi con tanto dolore la cui sofferenza li ha privati della vita stessa..bastava sperare..bastava essere più concreti con sè stessi poichè la luce si sarebbe accesa comunque ..ma gli uomini sono esseri deboli e la loro forza è combattuta da mille pensieri negativi che fanno intravedere l'ineluttabiltà delle cose per cui il tormento del dolore si accanisce contro di loro tormentando continuamente la mente fino allo spasimo e forse essi non dispongono di un'elevata fiducia in sè stessi..quella fiducia che alla fine si commmuove e offre loro la risposta della vita stessa..

domenica 15 aprile 2012

LE CORSE AUTOMOBILISTICHE..

Viveva in una grande città un pilota molto noto e stimato per la sua velocità onesta che effettuava durante le gare automobilistiche .Costui ponderava bene i sorpassi,le eventualità come il cambio delle gomme a seconda del tempo etc..per cui vinceva sempre ma non a discapito degli altri.Egli era noto in tutto il mondo naturalmente per la sua eccellente bravura e le case se lo disputavano, ma costui era fedele alla propria scuderia e non cambiava per nessuna ragione padrone.Un giorno durante una gara un pilota di un'altra scuderia nel tentare un sorpasso uscì fuori strada con la vettura che s'incendiò..in quel momento egli dovette prendere una decisione..correre in aiuto dell'avversario per salvarlo oppure fare finta di nulla e proeguire la gara.Un attimo e fu accanto alla vettura che cominciava a prendere fuoco,tirò fuori il pilota e lo salvò..naturalmente perse la gara per la prima volta.Dopo qualche giorno egli si recò in ospedale a trovare il pilota..non era grave era ingessato ad una gamba e presto sarebbe stato dimesso.Nel ringraziarlo il malato aveva ceduto alle lacrime e l'altro lo abbracciò commuovendosi nel provare lo stesso sentimento.All'uscita dall'ospedale ripensò all'accaduto e si sentì il cuore colmo di felicità per aver salvato la vita all'altro.Ci fu un'altra gara e tutti si aspettavano la sua vittoria...pioveva a dirotto ma il pilota aveva già provveduto al cambio delle gomme adatte alla pioggia, quando ad un tratto in una curva sbandò e si trovò come l'altra volta l'avversario, dopo aver superato la zona di protezione andò ad urtare violentemente contro l'ultima barriera realizzata con i copertoni di gomma..gli altri continuavano a correre quasi non si fossero accorti dell'incidente con la speranza di arrivare primi al traguardo.il pilota .non si poteva muovere..le sue gambe erano racchiuse nell'abitacolo.. allora comprese che l'unica via di salvezza era attendere il carro attrezzi...finalmente dopo alcuni minuti che gli parvero ore, arrivò insieme all'ambulanza che lo condusse in ospedale.La macchina non si era incendiata ma le sue gambe sarebbero state costrette su una sedia a rotelle.L'altro pilota lo andò a trovare ammettendo di essere stato fortunato nell'aver incontrato quell'uomo come suo salvatore..adesso poteva continuare a correre poichè era guarito mentre l'altro per incuria ed egoismo altrui non avrebbe corso più..La risposta fu..il dolore di non essere più un pilota è immenso..ma più grande è la felicità d'averti salvato e di vederti qui insieme a me...

LA RISPOSTA..

Quando riceviamo una domanda in qualsiasi modo, gli altri si aspettano da noi una risposta..sia negativa che positiva e a volte prendiamo tempo per pensarci su.In genere essa è sempre ponderata a meno che non venga data in un momento di distrazione o di rabbia,allora diventa un'esasperazione del nostro ego per determinare un secco silenzio.Gli uomini dovrebbero avere l'accortenza di riflettere bene sulle parole da dire, prima che vengano espresse in quanto da esse si formerà la successiva eventualità dell'azione che stanno per compiere.Purtroppo essi ponderano solo l'effetto di convenienza o di guadagno che ne possono ricavare per cui la risposta difficilmente risulterà onesta e giusta.A volte dipende la stessa vita dell'uomo ma noi con la nostra fisionomia di presunzione o di accanimento nel non ricevere alcun disturbo, facciamo finta di non rendercene conto e tiriamo un respiro di sollievo quando possiamo eludere questa responsabilità,senza tener presente di quanto possa accadere agli altri,Eppure nel campo del lavoro alle domande dobbiamo e vogliamo rispondere dato che nutriamo la speranza d'essere assunti,così come agli esami per essere promossi etc.ma le altre domande che c'imbarazzano o che ci chiedono un responso non congeniale per la nostra eventuale probabilità di successo,preferiamo l'evasività della stessa o decliniamo il compito che ci viene chiesto.Ma l'esistenza a volte si comporta stranamente facendo accadere nella nostra stessa vita la medesima situazione..il gelo del momento ci annienta e ci dimostra l'egoismo avuto in precedenza..

venerdì 13 aprile 2012

LA VISPA TERESA

LA BRAVA CUOCA - PARTE 2

LA BRAVA CUOCA - PARTE 1

L'ANSIA

IL GELO

LA NOIA

IL SUCCESSO

LA MEDITAZIONE

L'UOVO DI PASQUA..

.QUANDO L'UOMO SI MOSTRA ORNAMENTALE RAFFIGURA L'UOVO DI PASQUA DECORATO E MESSO IN VETRINA PER ATTIRARE GLI ALTRI AFFINCHE' VENGA COMPRATO E COSI' ESSI SPENDANO I LORO SOLDI PER LA FELICITA' DEL NEGOZIANTE.IN UNA CITTADINA QUALUNQUE VIVEVA UN SEMPLICE UOMO CHE FACEVA UN LAVORO ALTRETTANTO SEMPLICE..SMISTAVA LA POSTA DEGLI ALTRI E COSI' FACENDO SOSPIRAVA POICHE' A LUI NON SCRIVEVA MAI NESSUNO..NON AVEVA FAMIGLIA,POCHISSIMI AMICI CHE INCONTRAVA IL SABATO SERA CHE PRECEDEVA IL GIORNO' DI FESTA AL BAR TANTO PER BERE UNA BIRRA E TRASCORRERE QUELLE POCHE ORE INSIEME RACCONTANDOSI I SOLITI FATTI ACCADUTI DURANTE LA SETTIMANA..SEMPRE GLI STESSI..SEMPRE LE MEDESIME CONSIDERAZIONI.LA SUA VITA ERA MONOTONA,NULLA DI ENTUSIASMANTE EPPURE NEL TOCCARE QUELLE MISSIVE EGLI SI CHIEDEVA QUALI NOTIZIE CONTENEVANO..SE BUONE O DOLOROSE..E IN QUELL'ATTIMO CREDEVA DI PARTECIPARE ANCHE LUI ALLA REALTA' DEL MOMENTO CHE AVREBBERO VISSUTO COLORO CHE LE RICEVEVANO.UN GIORNO CHISSA' PERCHE' UNA DI QUELLE BUSTE CHIUSA MALE SI APRI' E LA SUA CURIOSITA' LO VINSE E LESSE...ERA INDIRIZZATA AD UN CERTO SIGNORE E IL NOTAIO LO INFORMAVA CHE ESSENDO DECEDUTO UN PARENTE LONTANO LO LASCIAVA EREDE DEI SUOI AVERI.IL POVER'UOMO FU FELICE PER QUELLA MISSIVA INASPETTATA E RIFLETTENDO SUL FATTO CHE L'INDIRIZZO NON ERA LONTANO DECISE DI PORTARE LA MISSIVA A MANO SPIEGANDO EGLI STESSO LA SITUAZIONE OSSIA CHE LA BUSTA ERA CHIUSA IN MALO MODO..ALMENO AVREBE ASSITITO ALLA FELICITA' DELL'ALTRO E QUELLA IMMAGINE SAREBBE STATA PER LUI UNA SODDISFAZIONE..SI RECO' QUINDI ALL'INDIRIZZO INDICATO E VIDE UNA CASA MODESTA..GLI APRI' UNA DONNA CON IN BIMBO IN BRACCIO MERAVIGLIATA DI QUELLA VISITA E GLI DISSE PRONTAMENTE CHE SE NON AVEVANO PAGATO L'AFFITTO ERA PERCCHE' NON C'ERANO ANCORA I SOLDI MA NEI GIORNI SUCCESSIVI IL MARITO AVREBBE PROVVEDUTO..ALLORA EGLI SI PRESENTO CHIEDENDO DEL PADRONE DI CASA ..CHE NON AVESSERO TIMORE NON ERA UN ESATTORE MA UN SEMPLICE IMPIEGATO..PRONTMENTE ARIVO' IL MARITO SEGUITO DA ALTRI TRE PICCOLI A CUI STAVA SPIEGANDO IL MOVIMENTO DELLA TERRA CON DUE PALLE E ASCOLTO' CON VIVA ATTENZIONE QUELLO CHE GLI DISSE L'UOMO...VI FU SILENZIO..L'UOMO NON COMPRESE E CONTINUO' A DIFENDERSI SUL SUO CATTIVO OPERATO MA LA LETTERA ERA STATA CHIUSA.MALE...NON AVEVA NESSUNA COLPA...ED ECCO CHE IL PADRONE DI CASA LO INTERRUPPE E L'ABBRACCIO' COSI' COME LA MOGLIE..ERANO TERMINATI I GUAI,I PROBLEMI,LE PRIVAZIONI.. A QUELLA GIOIA INTERVENNE ANCHE LA NIPOTE CHE SI TROVAVA IN CUCINA PER DARE UN AIUTO..LA FAMIGLIA ERA RIUNITA CON GIOIA MA QUALE FU LA SORPRESA DELL'UOMO NELL'ESSERE INVITATO AL LORO PRANZO E GODERE CON INTIMITA' QUEL MODESTO DESCO..LUI CHE ERA ABITUATO A ESSERE SOLO.LA SERA SI RITIRO' CONTENTO MA NEI GIORNI SUCCESSIVI GLI ARRIVO' UNA LETTERA CON UN BIGLIETTO PER UN VIAGGIO IN AMERICA ..QUEL VIAGGIO L'AVEVA SOGNATO TANTE VOLTE..MA ADESSO LO AVEVA TROVATO COME SI TROVA LA SORPRESA NELL'UOVO DI PASQUA .IN SEGUITO CONTINUO' A FREQUENTARE QUELLA FAMIGLIA E NE SPOSO' LA NIPOTE PER CUI QUEL BIGLIETTO VENNE RADDOPPIATO..LA PASQUA NON SI ERA DIMENTICATA DI LUI..SEMPLICE UOMO SENZA ORNAMENTI CHE DISTRIBUIVA LE LETTERE AGLI ALTRI SENZA RICEVERNE MAI UNA PER SE'..

giovedì 12 aprile 2012

L'ABBONAMENTO..

Si usa fare per risparmiare sul mezzo di trasporto oppure quando vi sono delle rappresentazioni teatrali che c'interessano particolarmente..ma il senso è sempre lo stesso..si risparmia.Se gli uomini facessero un abbonamento per la propria individualità in maniera da commettere azioni migliori, la vita risulterebbe senz'altro più limpida e scorrevole...ma purtroppo questa e un'utopia in quanto essi credono di viverla nel modo giusto e all'occorrenza il loro comportamento equivale alle proprie intemperanze di cui ne fanno una scusante come quando si perde una corsa o una rappresentazione a cui si teneva particolarmente.Le scusanti sono varie secondo la circostanza in cui si sono venuti a trovare,per cui essi non risultano mai colpevoli poichè la loro intemperanza è stata fuorviata dalla necessità del caso e non dall'opportunità dell'azione.In questo caso l'abbonamento non può risultare scaduto poichè le varianti del caso hanno l'obbbligo di mantenere la scorrevolezza degli eventi anche se questi risulteranno deplorevoli e non sempre adatti all'occasione che si presenta.L'abbonamento alle azioni non giuste e determinanti per l'esistenza umana alla crescita dell'individualità è sempre calcolato in base alle proprie mancanze e alle singole chiusure del cuore, in cui non si è manifestata alcuna comprensione verso se stessi e verso gli altri..bisognerebbe farne un altro dove certo non si risparmia, ma si aumentano le probabilità d'essere migliori..

lunedì 9 aprile 2012

L'ARROGANZA..

Gli uomini arroganti non sanno di esserlo..credono che il voler a tutti i costi ragione sia una loro prerogativa,un propro diritto in cui spiegano con voce violenta le vicende accadute.Essi hanno una voce fastidiosa.di toni alti,che non abbassano mai fino a quando gli altri per limite di sopportazione ammettono i loro torti inesistenti.Costoro se ne fanno un'arma per combattere la giustizia e la capacità di difesa in cui ognuno ha il dirittto della propria ed esclusiva manifestazione dell'esistenza umana.Alla fine per terminata sopportazione si arrende la propria vittoria poichè essa si trasforma in torto per non arrivare definitivamente a riprovevoli conclusioni.L'arrogante non trova mai pace,vive in un trambusto totale in cui la propria vita diventa una continua esibizione di urla e di gesti a volte crudeli,in tal modo esprime tutto sè stesso e si arroga il diritto di comandare sugli altri.Costui non ha naturalmente amicizie,conduce una vita solitaria senza alcuna compagnia di sorta, ma anche questa condizione egli la confonde con la parola libertà per non ammettere che gli altri fuggono dalle sue intemperie e dalle sue tonalità di voce.Nella vita si può sbagliare,si può avere torto ma si deve farne argomento di conversazione e non di discussione senza ammettere le opinioni altrui..a volte lo sbaglio compiuto può diventare quello che fino a quel momento si era creduto irreparabile, ma ragionevole a seconda dei casi..ed è in quell'istante che l'arrogamza si trasforma in verità conosciuta e non prepotenza di sè..

mercoledì 4 aprile 2012

IL PIEDISTALLO..

In senso figurato diamo a questo termine la possibilità di porre su una piattaforma alta quello che noi consideriamo un individuo da ammirare,da seguire nei suoi concetti e da riportare nelle nostre azioni poichè riteniamo che costui sia perfetto.Purtroppo a volte non è così..le delusioni successive ce lo fanno rimettere al suo posto insieme agli altri, se non retrocedere nelle nostre considerazioni in quanto nel tempo abbiamo ravvisato in costui gli errori commessi.Su di un piedistallo noi generalmente mettiamo in salotto una statua che è preziosa.che si valuta migliore delle altre, unica, eccezionale di un certo prestigio,in modo che tutti la vedono e l'ammirino, ma dobbiamo stare attenti poichè al minimo urto può cadere e rompersi e così noi perdiamo l'oggetto da tutti ammirato e a cui tenevamo tanto.In tal modo avviene nell'esistenza umana verso coloro che di fronte ai nostri giudizi sono senz'altro superiori alle nostre vedute e pertanto offriamo loro un posto di rilievo nella nostra vita.Se però nel tempo ci accorgiamo che la nostra fiducia, la propria valutazione è mal riposta oggettivamente li togliamo da quell'altezza e li riponiamo nascondendoli ai nostri occhi, ma interiormente il dolore della delusione causato non ci abbandonerà mai.E' facile dire oppure ammettere che non ha importanza,che in sintesi costoro non hanno rappresentato più di tanto nella nostra esistenza e che facilmente sono stati dimenticati..non è vero.. quell'esperienza traumatica non verrà mai messa da parte,anzi in futuro ci regoleremo di conseguenza nelle nostre successive valutazioni.Gli uomini non presuntuosi,credono che tutti gli altri siano migliori e che da costoro possano attingere quelle qualità che faranno acquisire un'esperienza tale che renderà loro la possibilità di uguagliarli nelle loro azioni..a volte non si accorgono che questi individui sono limitati per non dire falsi,poichè l'ammirazione che provano nei loro confronti è tale da trovare mille scuse per escluderli dalle problematiche o dai giudizi che al contrario si pongono nella propria individualità e che li condurrebbero a considerarli al di sotto delle proprie aspettative fino a quando l'evidenza dei fatti dimostrerà loro inequivocabilmente che il piedistallo si è improvvisamente rotto da solo..

lunedì 2 aprile 2012

IL RIMORSO..

Non tutti hanno questa sensibilità, la maggior parte delle persone crede d'avere eseguito azioni giuste e accettabili per qualsiasi causa, sia per difesa che con l'uffesa.Altri al contrario hanno sentito questo sentimento per un periodo di tempo ma in seguito esso si è trasformato prima in rancore per essere stati giudicati colpevoli e poi in odio per essere stati allontanati da chi è stato colpito.Infine esisstono i giusti che considerano l'oltraggio un momento di debolezza.di sconforto di disperazione e scusano il tutto.Provare rincrescimento doloroso per quanto di discutibile si è compiuto ai danni altrui è sempre un sentimento di ricognizione di noi stessi in quanto rivela la propria natura e la propria capacità di non colpire gli altri per i nostri sbagli, di non ritenere che la colpa sia nostra come scusante di noi stessi per le circostanze avverse che si sono mostrate continuamente sul nostro percorso.Ma mi domando a cosa serva prendersela con chi non c'entra nelle condizioni di cui parliamo,solo per sfogare i propri nervi oppure per dare a noi stessi una via d'uscita che risulti giusta alle nostre azioni, alle proprie debolezze? In genere coloro che non hanno un carattere determinato, usufruiscono di questo"escamotage" per non riflettere sulla propria individualità,per non ammettere le proprie debolezze che non hanno condotto a risultati soddisfacenti,che non hanno dato loro un posto nella vita per la mancanza di carattere.Il carattere non si puù comprare,non si puù donare,nè si può conciliare in tal maniera.Esso si forma sulle avversità dell'esistenza in cui si sono verificati momenti di sofferenza,di dolore per quanto si è perduto,per non aver risolto i problemi della vita.Costoro vivono a discapito degli altri convinti che ad essi tutto sia dovuto,che meritano l'applauso altrui in quanto essi si rutengono superiori alla media e inoltre sono stati sfortunati nelle disgrazie della vita di cui si fanno baluardo per i propri vizi o difetti che siano..allora il rimorso rappresenta un "optional"che non possono permettersi altrimenti dovrebbero pentirsi di quanto hanno commesso..

IL BACIO

domenica 1 aprile 2012

IL GELO..

Quando sopraggiungono le giornate fredde ci copriamo di più per sentire quel tepore che ci riscalda e ci aumenta la voglia di uscire..anche il gelo ha i suoi lati positivi in alcune circostanze, come quello delle nevicate in montagna per sciare oppure per dimostrare che esiste e la stagione allora diventa fredda.Ma coloro che nascondono o che conservano il gelo del cuore colpisono senza pietà chi li avvicina e gli individui che li frequentano.La loro caparbietà risulta sempre negativa nel non provare alcun sentimento per fare comprendere che non sono avvezzi alle smancerie,che non appartengono alla schiera dei postulanti ammiratori,che la propria vita con le relative azioni sono da considerarsi effettive al comportamento adeguato all'indifferenza di qualsiasi occasione d'aiuto e da qualsiasi compromettente sinfonia d'amore.Costoro non avvertono e escludono dal proprio animo la possibilità d'essere amichevoli,partecipi delle sventure altrui e non dimenticano che credono d'essere unici e importanti nella propria condizione d'essere tali.La commozione,la predisposizione agli eventi degli altri,l'amore coadiuvato dalle espressioni affettuose sono tralciate e abbandonate in conseguenza della propria libertà e dalla sincerità dei propri riprovevoli comportamenti che deludono chiunque abbia un contatto con loro, anche se sono parenti stretti.Essi si comportano come se fossero i padroni del mondo,le loro azioni sono adeguate alla "nonchalance" in cui il silenzio risulta dominante per fare comprendere la propria assenza da qualsiasi conversazione o discussione che li possa coinvolgere.Vivono per sè stessi fino al momento della propria esistenza e cercano di conquistare in qualsiasi modo la sopravvivenza anche se questa risulta a discapito degli altri..confondendo la propria libertà di scelta con l'egoismo totale e seguendo il famoso motto.."non ti curar di loro,ma guarda e passa" con la scusante che la vita appartiene ad ognuno e benchè miseri non possono essere aiutati senza l'obbligo della rinuncia delle proprie abitudini.Cercano la compagnia.vogliono la presenza degli altri ma in sintesi per eccellere sulle loro debolezze, per fare comprendere che sono al di sotto delle loro privilegiate virtù e che non possono in alcun caso misurarsi con la propria intelligenza che sicuramente esplode al di sopra della loro non mancata avvedutezza.Avere o partecipare a tale compagnia significa demolire la propria individualita cercando con le domande di darsi una spiegazione del perchè questi individui sono completamente avulsi dai battiti cardiaci in cui si avvertono le particolarità della vita che espone le consolidate esperienze anche se esse a volte sono state deludenti..ma tutto ciò ci ha aiutato nella crescita e non nella morte del proprio "io"..