giovedì 28 giugno 2012
Esiste un noto film per fare comprendere che la fanciullezza ha un'evoluzione determinante nella vita di ognuno di noi.Essa si presenta con mille prospettive e alle volte non si sa quale scegliere..anche avvertendo nel proprio cuore un battito speciale in seguito potremmo udirne un altro più forte..allora cosa fare? Nulla.. poichè a quella età si può cambiare scelta,si possono optare per cose diverse e persone diverse..basta che ci aiutino a crescere e ci facciano comprendere i nostri sbagli in quanto quella speciale esperienza non tornerà più,A volte le persone grandi si comportano come se avessero ancora quella età ma diventano ridicoli poichè senza accorgersene i loro comportamenti imitano quel periodo fanciullesco e non si rendono conto di essere crudeli e amari.Ai ragazzi si perdona tutto..sono ragazzi non hanno ancora le idee ben chiare su quanto dovranno intraprendere..ma agli adulti che non vogliono crescere e sono dei piccoli "Peter Pan" non si possono ammettere i loro sbagli,le proprie manchevolezze,le differenti scelte che provocano maggiori sofferenze.Costoro credono di cavarsela a "buon mercato" e non ravvisano nei loro comportamenti la mancata maturità ed un carattere incline alla superbia e alla disponibilità nel far soffrire chi al contrario è ben maturo e pondera ogni elemento dell'esistenza prima di prendere una decisione.Si dirà..non è cresciuto..rimane senza esperienza ..è simile ad un fanciullo..e chi resta in tal modo si pregia di questi commenti senza comprendere che essi sono deleteri nella propria esistenza e finiranno col non ottenere la stima e il rispetto degli altri..
mercoledì 27 giugno 2012
L'ERRORE..
Chi di noi non ha mai fatto errori? E quanti ne abbiamo commessi? Tanti che alcuni non si ricordano in quanto non si sono presentati con una carta d'identità precisa e quindi non li ricordiamo neppure..però rammentiamo quelli gravi che ci hanno condotto a delusioni,a dolori che a stento si sono rimarginati o forse non ancora..se potessimo tornare indietro certamente non li rifaremmo ..però riflettendo con accuratezza qualcuno commesso ci ha insegnato un'esperienza tale da non farli nuovamente nelle medesime circostanze. L'esistenza umana è colma di errori e noi non ce ne accorgiamo se non quando la risposta risulta non accettabile per il nostro carattere, per le proprie funzioni o quantomeno diventiamo sordi alla chiamata di scusarci per non ammettere i propri fallimenti.L'uomo nel suo percorso non è preparato ad evitarli tutti,a superarli con un improvvisa intelligenza in cui manifesta le sue capacità.. deve riflettere e a volte pensarci bene.. eppure commette lo stesso degli sbagli, poichè è difficile essere sempre preparati per evitarli.L'importante è riconoscere la propria debolezza.la propria ed ineluttabile capacità d'occasione e rimediare la volta successiva in cui si presenterà la medesima situazione.Ma la presunzione umana non conosce lìmiti..sono gli altri che sbagliano..noi abbiamo sempre ragione..questo è il difetto umano che ricorre sovente ed è per questo motivo che si eccede nella difesa e nell'appropriazione di requisiti non accettati, nè contemplati nel vivere civile..allora il proprio percorso non sarà servito a nulla,ad insegnarci che siamo esseri non preparati ad una perfezione di noi stessi nella quale vi sono gli esatti requisiti per affrontare l'esistenza con tutti gli altri..
lunedì 25 giugno 2012
LA SPECIALIZZAZIONE..
Coloro che studiano devono specializzarsi in quello che nella vita hanno scelto di compiere..ma tutti noi abbiamo mai riflettuto su quanto abbiamo precedentemente compiuto e su quello che dovremmo affrontare in modo da essere preparati per un futuro che ci attende al varco? Credo di no.. in quanto siamo del tutto presuntuosi che corriamo il rischio in modo da superare qualsiasi difficoltà..eppure se facessimo un pò di attenzione capiremmo che gli imprevisti ci attendono,che non li abbiamo considerati nella nostra esistenza per cui ci sentiamo affranti nei momenti cruciali in cui dovremmo essere pronti a risolvere le problematiche..quelle non preventivate.occorre quindi che tutti dovremmo studiare la specializzazione adatta ma purtroppo non esiste..esistono gli scogli ossia i conflitti,le successive manifestazioni di preoccupazione,di avvertire la propria debolezza,di abbandono per le varie situazioni in cui si devono sciogliere i nodi che si presenteranno e che non dobbiamo tralasciare altrimenti ne verranno altri e ingarbuglieremo la matassa delle sofferenze.Noi non abbiamo compreso che la vita non è una piacevole passeggiata per tutti, con pochi attimi di gioia..altrimenti cosa impareremmo se tutto si risolvesse facilmente,se ogni desiderio venisse esaudito?Saremmo felici nelle nostre azioni non oneste,nelle proprie abitudini non precise, nè adatte al carattere che ognuno di noi dovrebbe modificare..coloro che credono sanno che tutto sarà completo in un'altra vita e che se in questa abbiamo imparato poco si dovrà compiere la specializzazione nella Vita Eterna..
UN'ALTRA DONNA..
Questo significato è molto doloroso quando si scopre che l'amato bene si divide fra due chiamiamoli "amori" e non si decide a fare una scelta.Quando la donna lo recepisce se è abbastanza forte lo chiama a sè e gli propina la verità aspettando che egli dica le sue ragioni o quantomeno ammetta la sofferenza che dona arbitrariamente senza alcun scrupolo di coscienza...allora ella dichiarerà che le sue scusanti non servono in quanto ella ha compreso la verità e ha deciso di abbandonarlo al suo destino senza una plausibile scelta avendo l'altro compiuto un dolore nella sua esistenza.E' difficile possedere un carattere forte, deciso che andrà incontro a sofferenze, a dolori per la mancanza di colui che si ama tanto,ma quando si scopre che costui non ha precise idee per quanto concerne la propria vita,ritenendosi volubile e infedele sarà meglio disfarsene in quanto non è maturato, ma è rimasto un fanciullo che si diletta con i propri giocattoli.Si, per quest'uomo l'amore è un giocattolo..continua a divertirsi e come un bambino si stanca sempre dello stesso gioco,così l'uomo si stanca della medesima minestra e se gli accade d'incontrare un'altra che lo fa sentire diverso allora cerca come un "Casanova" qualsiasi, di comportarsi senza quelle determinate regole che gli conferirebbero il nome di UOMO..La donna si accorge immediatamente del suo cambiamento..non esiste più la passione,nè i piccoli pensieri,nè le parole sussurrate nei momenti d'amore per cui lo stesso viene rimandato alle "calende greche"..si accusano varii disturbi,il lavoro che occupa tutto il tempo etc..ma la verità è che costui ha trovato un'altra meta, un'altra isola dove scendere per esplorare le bellezze nascoste e non ha avuto il coraggio di affermare la verità.Naturalmente questo capitolo vale anche per le donne che in realtà possiedono maggiore forza di volontà nell' ammettere la verità, in quanto per i propri propositi avveniristici risulterebbe assai scomoda..di conseguenza senza alcuna "remora" lasciano il passato per intraprendere un futuro che non dà affidamento..ma si consolano col dire..chiodo schiaccia chiodo..
LA LEALTA'
Essere leali significa essere sinceri..ma la lealtà è una virtù maggiore in quanto si recepisce anche a proprio discapito per affermare situazioni che non sono a volte dalla nostra parte..bensì c'includono nella esposizione dei fatti conclusi non a nostro favore.Un amico leale vale più di un'amicizia amorosa e lo si dimostra tacendo se è possibile la verità che farebbe soffrire molto,ma se essa viene scoperta si deve avere il coraggio di ammettere i fatti raccontando l'evoluzioni delle situazioni così come sono accadute e si chiede scusa per non averlo detto subito..l'importante era non fare soffrire l'individuo in causa ma aspettare che egli stesso si accorgesse della condizione in cui si è venuto a trovare.Nel frattempo colui che conosce la verità soffrirà per chi non ha ancora compreso nulla e attenderà con pazienza che il tutto sia più esplicito nell'apparenza.Ne consegue che questa virtù non deve essere confusa con il pettegolezzo usato come sotterfugio a questa sincerità,per godere delle sofferenze altrui,per favorire dei soprusi arbitrari e se costa essere leali anche quando la situazione è diventata difficile,allora la lealtà deve essere compresa nel suo scopo di essere e non come una chiarezza d'essere migliori poichè in tal caso non si è leali ma solo forieri di chiacchiere avulse da questo significato..Spesso la troppa lealtà fa male a chi al contrario risulta tranquillo nelle condizioni in cui si trova..ma in seguito egli stesso troverà la risposta nei comportamenti e nelle azioni che l'altro compie..allora coloro che sono a conoscenza dei fatti dimostreranno la propria caratteristica apertamente senza orpelli inutili e con una dialettica amorevole che risulti abbastanza convincente al di fuori del pettegolezzo e tenendo sempre presente che ogni sua parola farà soffrire l'altro ..questa è la lealtà..una virtù difficile e complessa nel suo significato, ma chi la possiede è senza dubbio un uomo di cuore..
domenica 24 giugno 2012
LA COMPRENSIONE..
Quando vivevo sulla terra gli uomini venivano a Me e mi chiedevano..Rabbi tu ci narri del regno del Padre tuo con tanto amore,leggiamo nei tuoi occhi per noi..perchè allora alcuni vengono rifocillati ed altri rimangono immutati nel dolore?Eppure tu dici di amarli come noi,li chiami fratelli..In verità vi dico rispondevo loro..essi credono in Me,nel Padre mio,voi mi seguite ma non comprendete e il mio Cuore si addolora per tale scelta.Coloro che crederanno in Me riceveranno la GRAZIA dal Padre mio..coloro che mi seguiranno senza comprendermi,avranno a suo tempo la possibilità d'essere rifocillati e di essere sanati..
LA MISERICORDIA...
Quando vivevo sulla terra all'epoca della mia fanciullezza mi dividevo fra l'amore per mia Maedre e il rispetto affettuoso per mio Padre.UN giorno il SIGNORE mi chiamò e mi si rivelò dicendomi il cammino che avrei dovuto percorrere.Allora IO gli dissi..Padre erigi una montagna per coloro che non comprendono,non sentono,non sono umil ie scrivi sopra in cima la parola ..MISERICORDIA DI DIO..così essi comprenderanno il tuo Cuore ..ma Egli mi rispose..Figlio l'ho costruita la montagna e tu vi edificherai la tua Croce per coloro non comprendono,non sentono,non conoscono umiltà..allora essi vedranno nel tuo Cuore la mia Bontà..
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sabato 23 giugno 2012
L'ANIMA..
Tutti parliamo dell'ANIMA..ma sappiamo cosa significa? E' la parte spirituale dell'individuo che si manifesta in ognuno di noi con una voce sottile quasi impercettibile poichè dobbiamo trovare da noi la strada giusta,le azioni oneste per raggiungere la meta agognata.Quando il nostro cammino sta per terminare la sua voce si fa più forte quasi a richiamarci al proprio dovere per ottenere la Vita Eterna.L'anima è l'involucro contenuto nel nostro corpo quasi prigioniera e si libererà solo con la morte..L'uomo se commette un'azione riprovevole sente una chiarezza dei suoi misfatti ma diventa sordo alla chiamata in quanto la sua decisione è conveniente per le azioni commesse e fa finta di non aver udito..allora l'anima zittisce in quanto le proprie parole risulterebbero inutili in quel momento ma parlerà ancora in seguito, su altre sconfitte, su altri dolori che l'individuo ha compiuto e se non verrà nuovamente ascoltata la sua voce diventerà sempre più debole..fino a zittire del tutto.Alla fine dell'esistenza umana si presenterà al cospetto Divino per dimostrare quanto ha sofferto per non essere stata ascoltata e quanto ha parlato inutilmente.Finalmente libera,presenterà tutta una vita vissuta dall'uomo ove vi sono le sue sconfitte,le sue eventuali vittorie,ma soprattutto la sua Fede..se è stata messa da parte oppure dimenticata in alcune occasioni di comodo,o preservata nell'amore che l'individuo ha donato agli altri.L'anima è la voce di DIO che dona ad ogni uomo i propri pensieri,le proprie indicazioni per raggiungerLo dopo la morte..EGLI soffre se l'uomo non lo ascolta,in quanto dimostra di non volersi unire al Suo cospetto e a coloro che al contrario gli hanno dimostrato di riconoscere la paternità,di desiderare d'essergli accanto,di non temere il trapasso,di optare per il SUO Regno e non diventare superbi con l'ammissione che..NON ESISTE..pur di sottrarsi ai doveri di figlio..L'anima è come un registratore..infatti dopo farà ascoltare tutte le volte che è stata negata,ogni volta che è stata messa da parte,quando si è dimenticato che insieme al corpo l'uomo ha ricevuto alla nascita il Soffio Divino chiamato ANIMA..
venerdì 22 giugno 2012
L'INSERZIONE..
Perchè si pubblica un'inserzione su un giornale? Perchè si cerca qualcosa che non abbiamo e che ci necessita..ma quante virtù conserviamo e custodiamo nel nostro cuore gelosamente e quanti difetti senza il nostro volere esponiamo pubblicamente nei momenti di difficoltà per esaudire il proprio essere e per dimostrare le nostre ragioni?Certamente non chiediamo che ci venga regalata la carità dell'anima oppure chiediamo di trovare il nostro spirito che abbiamo dimenticato di possedere fin dalla nascita..no..noi chiediamo le necessità che optiamo siano primarie per condurre un'esistenza dignitosa..e il resto? Quello che non possiamo chiedere poichè risulta innato in noi stessi dovremo cercarlo attraverso le nostre azioni,con le proprie ricette d'amore durante un'esistenza priva di orpelli e di gloria in cui si esprimono facilmente i singoli conflitti e non le occasioni di recupero per arrivare alla completezza di noi stessi.Quando esprimiamo un desiderio non concepito dalla nostra coscienza,quando esigiamo un sogno rincorso per anni e mai soddisfatto..è allora che si deve applicare l'inserzione in noi stessi affinchè l'anima.lo spirito che in effetti si ragguagliano nella stessa maniera, condurranno l'uomo a scoprire il proprio "ego" di fronte alle difficoltà incontrate e ad annullarlo per concedere alla creatività della singola manifestazione d'essere completi con la propria individualità ove sia l'anima che lo spirito troveranno la strada giusta per condurci verso la mete stabilita dal nostro cuore..allora è concepibile l'inserzione che ha motivo d'essere tale..
NON FARE MAI NULLA DA TE STESSO ..
DICE UN PROVERBIO..NON FARE MAI NULLA DA TE STESSO QUANDO CI SONO GLI ALTRI CHE POSSONO FARLO PER TE..Sarà vero? E poi come verrà fatto? Alla stessa maniera.con la medesima enfasi riunendo le caratteristiche che ognuno di noi si è proposto per addivenire ad un risultato più che soddisfacente? Non lo credo..ogni cosa va eseguita secondo i propri metodi,secondo le proprie attitudini, secondo le proprie conoscenze e se si riuscirà il merito è da addurre a noi,altrimenti gli sbagli risulteranno ovvii senza una preparazione adeguata e c'insegneranno come fare una prossima volta.L'esperienza ricevuta attraverso le strade scelte per la soluzione finale è indispensabile nella vita degli uomini,poichè li renderà maggiormente consapevoli di quanto valgono e di quanto possono valere.Dare agli altri il lavoro che dovrebbero intraprendere significa non possedere quelle qualità analoghe per soddisfare ed esaudire quanto essi desiderano ottenere,sia per sè stessi che per coloro che vivono accanto.In una società ove questi valori vanno perdendosi,rimane la volontà di apparire quello che si è...o perlomeno tentare di valere di più per mostrare agli altri quanto si possiede e quanto si cerca di ottenere,altrimenti se si cercheranno aiuti estranei alle problematiche quotidiane il resoconto delle operazioni eseguite risulteranno errate o quantomeno si dovrà dare la giusta mercede a chi ha eseguito il lavoro per noi che restiamo sempre impreparati di fronte alle difficoltà della vita.I cosiddetti "bamboccioni"si affideranno alle cure altrui per non esporsi in quanto non recepiscono le sollecitazioni adatte a compiere qualsiasi lavoro essendo rimasti infantili ed inerti, ma gli uomini quelli veri si prodigheranno per la migliore causa in oggetto senza fare intervenire gli altri essendo scrupolosi e gelosi di quanto è destinato loro per diventare uomini di valore..
giovedì 21 giugno 2012
IL CALDO..
IL caldo abbatte l'uomo..egli si sente senza volontà.senza forze.abbattuto in una spirale di continue sollecitazioni che non gli offrono la possibilità di reazione in qualsiasi modo.Si avverte la nostalgia del freddo in cui il corpo si rintana nel focolare domestico per riscaldarsi e prendere vita ad ogni costo..ma nel caldo i suoi pensieri si annebbiano in un cerchio di dolore e si presentano le difficoltà nella sua mente che col tempo egli crede di aver dimenticato...Sogna d'essere in vacanza,al mare come tutti coloro che dopo un anno di lavoro s'inebriano in spiagge riparate dagli ombrelloni e sembrano dire al sole i cui raggi colpiscono pienamente ..ce l'ho fatta a prendermi una beata condizione di frescura,lontano dal calore infame che mi perseguita in città,dalla follia della mente che non riceve pulsazioni ma solo continue manifestazioni di dolore acuto per non trovare il quesito giusto,il momento adatto per riposare anche la notte..è la notte la nemica del caldo poichè non offre la possibilità di un sonno ristoratore,di una calma i cui i pensieri non più affastellati si ordinano secondo un ordine stabilito per essere risolti via via che si presentano con maggiore o minore difficoltà.Ma sorge il sole e continua il caldo inesorabile come ogni stagione..ma sembra che esso anticipi sempre più la sua presenza come volesse raccontare agli uomini che la stagione è donata a lui con nomi diversi,ma con la stessa prepotenza degli anni precedenti in cui l'uomo inesorabilmente si abbatte e si lascia andare a pensieri tristi senza via di scampo
lunedì 18 giugno 2012
LA RICREAZIONE..
Quando eravamo a scuola si aspettava con ansia il campanello che avvisava l'intervallo in cui si poteva mangiare e fare un pò di baldoria..naturalmente entro i limiti consentiti.Oggi il tempo per molti è tutta una ricreazione in cui i desideri smodati prendono la suscettibilità degli eventi per dimostrare a sè stessi e agli altri che la vita è tutta un "quiz" per cui va risolta con gioia d'intenti mirati a superare la sincerità dei singoli ed esistenziali interventi di valori che si credono esistenziali ma che di questo concetto non hanno proprio nulla.Gli uomini credono che si debba ad ogni costo divertirsi,ricrearsi,per ogni problema risolto o non,che questo determinato momento spetti loro per aver sudato e conquistato le cosiddette "sette camicie"..avvertendo quella sinfonia di elementi atti a conseguire un determinato aspetto in cui si rifuggono tutte le avversità.ogni ansia di vita,ogni aspetto deteriore che potrebbero fare luce sui conflitti interiori..ma che in seguito risulterà una sinfonia di elementi stonati poichè non si sono verificati,nè determinati gli attimi giusti,le necessità provvidenziali per conseguire le capacità reali e veritiere di comunicazioni attraverso cui si riflettono le luci risplendenti delle visioni melodiche in oggetto.Ne consegue che l'ora o i momenti di ricreazione non appropriati,non conseguiti con tenacia e riflessione studiati per sormontare qualsiasi barriera si sia presentata durante il nostro cammino,abbiano criteri d'immaginazione non completamente privi di quell'esperienza che ci fa tanto soffrire ma che serve alla singola individualizzazione per la crescita umana..
domenica 17 giugno 2012
LA RISTRETTEZZA DELLE PROPRIE IDEE..
Semplificando questo concetto si esprime la mediocrità.la scarsa opinione che si nutre verso sè stessi senza accorgersi che gli altri sono di gran lunga migliori di noi.Quando questo momento avviene, allora chi appartiene alla schiera di coloro che non sono stati capaci di raggiungere un collocamento razionale e non deludente per le proprie manifestazioni e quelle altrui,si dimostrerà completamente avulso dalla creatività altrui,dalla naturalezza che si compie con necessità per vincere momenti dolorosi e tributare a sè stessi la vittoria del caso.Molti purtroppo sono malati d'invidia,di scarse reazioni che determinano la caratteristica umana d'essere inclini alla gioia,alla fantasia,alla prospettiva di non appartenere a coloro che si lamentano continuamente del proprio destino..pochi si riflettono in un'immagine reale e veritiera di quanto essi abbiano raggiunto come se si specchiassero in un'acqua limpida che offre la carta d'identità abbozzata e non abbellita dalle configurazioni esistenziali..quasi tutti tendono alle lamentele,ad un destino avverso,di occasioni mancate per la negligenza altrui e non propria in cui si relegano nella singola individualità i propri difetti e le diverse sfaccettature per gli eventi mancati..la maggior parte dell'umanità non adduce a sè stessi la caducità,la scarsità delle proprie azioni in cui è mancata la chiarezza,la forza e di conseguenza la vittoria non completamente libera da ogni frustrazione, ma in attesa di esserlo.E' più facile ordinare,comandare,riprendere chi ancora crede in un futuro ricco di azioni senza espedienti che conseguiranno e risolveranno i diversi problemi che si presenteranno..la maggior parte si rinchiuderà nelle proprie idee ristrette e meschine per dimostrare che la vita è infame e ingiusta..che essi non hanno conseguito nulla poichè non è stata data loro l'occasione per dimostrarlo..ma costoro non hanno compreso che l'esistenza va valutata,risolta e accettata senza acrimonia e senza aspetti che possano deteriorare la possibilità futura di ottenere la qualifica di concorrente a cui viene consegnato il premio finale..la pazienza e la cocciutaggine di conseguire la coppa..
I VALORI DELL'UOMO..
Quali virtù determinano il valore di un uomo? Certamente la sua esistenza chiara e semplice in cui ha manifestato la regolarità delle situazioni in cui si è venuto a trovarsi superando i problemi,le vicissitudini che si sono presentati e i conflitti che hanno determinato in lui la caparbietà di vincerli con la propria e sensibile esperienza di fatti precedentemente accaduti.L'uomo non conosce limiti quando deve mostrare la reazione individuale di ogni aspetto che si è venuto a creare, di ogni riflessione che ha dovuto compiere per raggiungere quanto era necessario ottenere per essere un uomo abbastanza dotato e non mediocre fra la massa.Egli ha cercato d'inserirsi in una società in cui i valori morali talvolta non sono presi del tutto in considerazione,ma con il proprio carattere ne ha dato una prova infallibile dell'impronta che ha lasciato.Tutti gli individui cercano un posto ove collocarsi per non essere dimenticati..chi riesce nell'intento raggiunge l'immortalità in diversi casi..offrendo la vita per la patria,raggiungendo vette elevate nelle varie discipline in modo da dare agli altri la possibilità di seguirne le orme etc..ma colui che risulta modesto quali valori deve ottenere e conservare per conseguire stima e rispetto che gli configurino quella dignità che gli regalerà un nome nella società? Certamente l'onestà,la mancanza di contorti usi per raggiungere le finalità di non appropriazione indebita,la schiettezza della sue azioni,la limpida e trasparente esistenza che ha dimostrato agli altri in cui non nasconde i travagli trascorsi.Questi sono i reali valori dell'uomo..quelli che lo renderanno umile ma allo stesso tempo illustre nel suo cuore e in quello altrui..
sabato 16 giugno 2012
GLI UCCELLI NON FANNO IL NIDO..
GLI UCCELLI NON FANNO IL NIDO SUGLI ALBERI SENZA I RAMI..infatti come possono farlo se non esistono punti d'appoggio che li renda ospitali per una futura vita?Gli uomini al contrario risiedono a volte dove non dovrebbero essere.creandosi difficoltà e imprevisti che naturalmente potrebbero evitare.Gli animali sono dotati d'intelligenza,di fiuto..il leone addomesticato non sbrana l'uomo poichè il suo stomaco è stato rifocillato e di conseguenza si affeziona al suo padrone che riconosce come tale in quanto si prende cura di lui..gli uccelli sanno perfettamente che il proprio nido dovrà servire per offrire ospitalità a nuove combinazioni..allora ci domandiamo il perchè l'uomo affastella ogni cosa essendo dotato d'intelligenza e convinto che in seguito nonostante il disordine della sua esistenza potrà mettere ordine e qualificare il suo stato?La risposta è semplice..la presunzione derivante dalla certezza d'essere capace di rinchiudere nella propria costruzione le qualifiche di qualità gli consentono decisioni e manifestazioni in cui in seguito si evidenzieranno le varie crepe della propria testardaggine poichè manca loro il piano d'appoggio..eppure basterebbe un pò di riflessione,meno sicurezza di quanto egli crede di possedere che gli consentano ciò che deve attuare e tutto andrebbe nel migliore dei modi evitando che gli altri lo sbranino per mancanza di volontà e che si accomodino su di un ramo fiorito per dare origine ad una specie familiare..
venerdì 15 giugno 2012
A NEMICO CHE FUGGE..
A NEMICO CHE FUGGE..PONTI D'ORO..così afferma il famoso detto e sul campo di battaglia la riuscita di questa situazione risulta perfetta così come nella vita quotidiana quando ci accorgiamo che chi ci è accanto non è un amico..ma talvolta qualcuno preferirebbe conservare questa situazione sentimentale o non.. poichè non desidera soffrire ulteriormente, allora sia la necessità che la viltà di prendere una decisiva conclusione portano l'individuo a sopportare dolorosamente condizioni non favorevoli.Il nemico è nascosto in ciascuno di noi e viene allo scoperto quando ci dobbiamo difendere,quando durante l'esistenza gli altri ci provocano,quando sentiamo la necessità di non subire ulteriori mortificazioni etc..allora quello che abbiamo nascosto con molta perizia di particolari viene fuori per dimostrare tutta la nostra suscettibilità, la propria acredine e la sentenza finale.In seguito sentendone la mancanza discutiamo con noi stessi se la decisione presa era giusta oppure attanagliati dal dolore per la perdita di qualcuno che ci era caro,affermiamo con una grande menzogna al nostro "ego"..che forse potevamo ancora sopportare,che in fondo non era poi così malvagio..vogliamo a tutti costi nascondere la realtà dell'evento in quanto non avendo sempre una tempra d'acciaio a volte veniamo meno ai nostri stessi interessi provocando la rottura definitiva con la pace e la tranquillità interiore ed usufruendo a malincuore del compenso ottenuto senza aver maturato gli interessi...
LO STATO DI ESSERE..
L'umanità attraversa varie fasi durante la propria esistenza..nella fanciullezza la prepotenza,l'ardire della gioventù, cui farà seguito con gli anni l'armonia,la pazienza.la speranza,l'amore,la tristezza e anche la"sfrenatezza" in cui non vi sono limiti ben precisi.Si crede di poter conseguire qualsiasi desiderio,ogni momento deve essere particolare poichè il proprio stato d' essere lo desidera..nessuno convince.. nessuno.. in quel momento potrebbero avvenire anche causalità dolorose e se questo accadesse, allora il momento qui ben precisato, conduce l'uomo ai suddetti significati.Non si conoscono barriere, nè si pensa a riflettere.. basta che ogni voluttà venga esaudita e non importa quello che succederà in seguito.L'individuo ha sempre conflitti di ogni genere.. quelli personali che lo inducono a ritenersi qualche volta debole per cui accusa la sorte e quelli con gli altri in cui esprime la violenza di sè per non voler ammettere,nè conoscere le singole possibilità di cui è dotato.Essere smodati è la precisione di non possedere un carattere forte,stabile che comporti anche delle sconfitte..esse insegneranno un'esperienza che in seguito servirà per crescere, per diventare maturi e non per abbandonarsi a quella fanciullezza ormai svanita.Purtroppo in ognuno di noi esiste questo lato caratteriale forse perchè ci sentiamo maggiormente sicuri di noi stessi non abbandonando la precarietà dell'ingenuità che ci servirà come scusante per le proprie "sfrenesie",ma con il saper dosare gli equilibri con serietà e rispetto della propria persona si riuscirà ad ottenere una stima personale che farà diventare ogni fanciullo un uomo.Quando non vi è limite alle singole "scorribande" e non esiste una ricchezza interiore che freni la caparbietà d'essere a tutti i costi eccessivo verso sè stesso, si preclude qualsiasi vantaggio si crede e si spera di ottenere per cui si uscirà con le cosiddette "ossa rotte" e come diceva il grande Eduardo de Filippo in una sua celebre commedia..tutti vorremmo abbracciare L'Albero di Natale..
giovedì 14 giugno 2012
SANTI..SANTINI E SANTONI..
Dei santi non desidero parlare in quanto per la loro santità esiste un rispetto e una devozione ben precisa..i santini alcuni di noi li ha nella propria borsa o in quello che portiamo sempre affinchè essi ci aiutino nel difficile cammino della nostra esistenza..ma qui desidero parlare dei santoni,di coloro che vivono imbrogliando le persone poichè non hanno compreso che non si può decidere della vita degli altri ma solo della propria..e così nascono continuamente nuove voci che affermano d'essere in possesso della Verità che non s'identifica nè si comprende per la propria vita,figuriamoci per quella altrui.Costoro fanno quando sono specifici nella loro dimostrazione d'essere tali, degli "apporti" che risiedono ed evidenziano la materia di cui sono composti per sbalordire quelli che sono del tutto innocenti e che con grande meraviglia spalancano gli occhi per tale qualità di dominio..perchè costoro non parlano dell'anima,di quanto sia difficile comprendere sè stessi ed affermare di conoscere il futuro sia che riguardi la propria individualità che quella altrui?Noi siamo deboli di fronte alle difficoltà,quando ci sentiamo perduti,crediamo d'essere abbandonati,di non farcela da soli e inevitabilmente ci fidiamo di questi ciarlatani facendoli diventare santoni per le loro proprietà d'illusioni che crediamo c'infondano coraggio e speranza per andare avanti.Ma la strada è lunga e contorta..non abbiamo compreso che la speranza e la decisione accumunate ad una grande Fede ci aiuterà a risolvere i gravi problemi che attanagliano il nostro cuore e non certo le evidenti maestrie dei santoni..
LA SCOMMESSA..
Noi abbiamo una pessima abitudine..quella di dire per motivi futili..vuoi scommettere?Purtroppo la vita insegna che la scommessa piccola o grande che sia, risulta sempre una faccenda in cui l'uomo viene coinvolto da imprese da mantenere che a volte gli rendono l'esistenza difficile..per non parlare di coloro che fanno della propria vita una continua scommessa con le proprietà che non hanno o che credono di possedere imbrogliando gli altri.Accade quindi spesso che trovandosi in diversi pasticci non possono pagare il debito e continuano col dissipare e distruggere sè stessi e coloro che gli vivono accanto.La fortuna è subdola,essa agisce contro i nostri desideri e se a volte si mostra benevola nei nostri confronti portandoci alle sue clamorose meraviglie che nasconde continuamente, all'improvviso ci abbandona senza rimorsi e senza rimpianti..come volesse insegnarci a dubitare di quanto ci ha donato e di quanto ci ha reso felici.L'uomo conserva anche da fanciullo questo modo di dire poichè crede come i grandi e spera di possedere le qualità e le risposte precise per ottenere la vittoria su quanto ha precedentemente scommesso..a volte ripeto la fortuna gli arride,a volte lo delude e dovrà pagare un debito molto alto con la propria certezza di essere e risultare vincitore in ogni scommessa che farà..pagando con il proprio rispetto la chiarezza che credeva di possedere..
mercoledì 13 giugno 2012
IL RISCHIO..
Quante volte durante la nostra esistenza abbiamo corso "il rischio" di perdere qualcosa che ci è costato con molta difficoltà ottenere,oppure di riuscire in ciò che non avevamo chiesto e che quindi ritenevamo fosse inutile per noi? Tante.. ma tante.. che non possiamo enunciarle tutte..allora si dovrà necessariamente riflettere prima di mettere un "piede in fallo" che risulterebbe deleterio per la propria incolumità, ma noi accusiamo il colpo successivamente poichè la propria sbadataggine nell'afferrare ogni sentenza che supponiamo sia favorevole per noi non l'abbiamo, respinta, ma l'abbiamo "presa a volo" ritenendo di buon auspicio non perderla..purtroppo in seguito ci siamo accorti di quanto sia stata leggera la nostra fiducia e quanto scarso sia stato il risultato ottenuto..ma ciò che abbiamo conseguito o che credevamo di conseguire risulterà del tutto effimero..Purtroppo le occasioni di correre l'alea ci ha fatto perdere la cosiddetta "bussola" ed essa si è presentata sovente per intimidirci,per impaurirci e farci sentire quanto poco contava la nostra vita dinnanzi alle difficoltà che si presentavano continuamente per farci costruire un mondo di illusioni ove le menzogne di fallaci e non positivi momenti della propria esistenza, decidevano di afferrarci e di nutrirci con i loro sospiri.Successivamente ci siamo resi conto del pericolo ma era troppo tardi per riflettere..la realtà è apparsa dinnanzi a noi con una crudeltà efficace e senza pietà ci ha destinato alla sentenza di essere con il nostro rimorso rammaricati e pentiti per non aver avvertito il pericolo di non"correre il rischio".Anche coloro che giocano avvertono questa sofferta situazione continuamente, questa difficoltà dolorosa.. ma il vizio predomina ed essi brutalmente distruggono la propria vita senza rendersi conto che si vive una volta sola.. così come tanti altri che senza alcuna pietà per la propria incolumità si dimostrano, per usare un eufemismo, irrequieti e senza alcun pensiero di riflessione per salvaguardare la propria individualità..
martedì 12 giugno 2012
IL CASTIGO..
Fin da fanciulli abbiamo meritato il castigo..i grandi ce lo infliggevano per educarci,per farci comprendere che la tal cosa non si doveva fare e per farci assumere le nostre responsabilità.I castighi naturalmente a quell'età sono diversi..il mio era quello di scrivere cento volte..non lo farò più..Da grande questi ricordi sono impressi nella mia mente come in quella di coloro che hanno subito il medesimo trattamento..oggi che siamo adulti,il castigo ce lo infliggiamo noi stessi quando prendiamo decisioni sbagliate,quando riteniamo che gli altri ci accordino la loro stima o il loro affetto,quando la vita ci nega ogni chiarezza che è in noi..A volte lo meritiamo con la tristezza della sofferenza che sentiamo nei nostri cuori per le decisioni errate che sicuramente abbiamo prese.ma avviene anche che gli altri ci offrano il castigo delle loro non presenza.del loro non affetto, della certezza dell'amore.Accade anche che ci circondiamo nostro malgrado di persone che ci fanno del male con il loro carattere,con il loro modo di essere,ma in questo campo la colpa ricade su di noi che non abbiamo il coraggio di dire..basta..I castighi, l'esistenza ce li offre continuamente per spronarci,per fare si che impariamo con le nostre forze a superare gli ostacoli che si presentano quotidianamente come un fanciullo a scuola che deve eseguire con la sufficienza il proprio compito altrimenti verrà bocciato..così noi che da adulti non abbiamo ancora compreso che la storia dell'esistenza umana funziona così e ci rammarichiamo che la vita ci toglie quello che vorremmo avere e in cambio ci offre il castigo continuo delle nostre azioni non buone..
PERSONNE..
Questo termine in francese significa..NESSUNO..e noi lo usiamo allo stesso modo in italiano quando a volte non siamo riusciti a dominare la propria coscienza nell'ammettere un errore commesso.Quante occasioni si sono presentate nelle nostra esistenza e non abbiamo avuto il coraggio di dichiarare la nostra colpa per una meschina mancanza o per qualcosa di più grave? Spesso... formulando questa risposta che non implicava un altro, abbiamo cercato di risolvere in tal maniera la questione in merito che ci procurava tanta ansia ed infinita preoccupazione di pagare in seguito quanto compiuto.Ma la viltà dell'appropriazione indebita rimane poichè la nostra colpa è stata quella di non avere avuto il coraggio della verità.Certo ci vuole carattere,volontà e soprattutto la possibilità d'essere sinceri abbandonando la poca chiarezza che generalmente si occupa di quanto sia possibile nascondere agli occhi altrui la propria debolezza..ma la verità viene sempre a galla, nostro malgrado e quanto poco rispetto abbiamo avuto di noi stessi quando quel momento avverrà.L'uomo si sente appagato nella menzogna che lo libera da qualsiasi sospetto, da ogni responsabilità che lo indurrebbe a prendere e a considerare decisioni importanti annullando la propria personalità con la determinazione effettiva di quanto ha compiuto..ma ritene che la cosa migliore sia quella di non apparire diverso da come gli altri credevano che fosse e allora il termine..Personne..lo libera,egli crede, da qualsiasi intromissione di responsabilità per quanto riguarda il suo futuro..sperando che ogni discussione termini con questa decisione evidenziando la poca stima che nutre verso sè stesso e ritenendo che in fondo non ha accusato..nessuno..
domenica 10 giugno 2012
I MIEI PENSIERI..
Un giorno quando ero fanciullo un uomo si avvicinò alla mia dimora..aveva fame e sete e cercava riparo per una notte.Egli avrebbe dovuto raggiungere la figlia che abitava in un paese poco distante.Viaggiava da molti giorni..i predoni del deserto avevano assalito la carovana che lo trasportava e ucciso tutti i suoi compagni di viaggio, ma egli era riuscito a salvarsi miracolosamente facendosi credere morto,colpito da una freccia di un arco che invece era andata dritta nel cuore del suo vicino.Quando tutto si era compiuto e i nemici si erano allontanati,ricchi del bottino trafugato egli si era finalmente alzato e stordito,impaurito si era avviato riprendendo il cammino che ancora doveva percorrere per raggiungere la figlia tanto amata.Era giunto alfine in prossimitò della mia dimora e vedendomi al lavoro con mio Padre chiedeva "carità cristiana"per un viandante dolorante e sofferente.Mio Padre lo invitò in casa e mia Madre gli offrì da bere e da mangiare, gli ripulì le vesti e gli preparò un posto per la notte.Io guardavo quest'uomo con dolente pietà..aveva percorso tutto quel cammino per raggiungere il bene più prezioso che aveva al mondo,la sua unica figlia sposata e residente in un altro paese, lontana da lui senza moglie,morta da alcuni anni sofferente di un male che gliela aveva strappata senza misericordia.Ora desiderava ricongiungersi alla sua cara figlia avvertendo "l'esiguità dei suoi anni" e consapevolizzando il suo essere del miracolo avvenuto,essendo scampato a "morte certa" .Perchè quest'uomo doveva soffrire tanto.. mi chiedevo nel guardarlo,comprendendo il suo cuore amareggiato..l'uomo alla meglio si era accomodato nel giaciglio preparato da mia Madre cercando di riposare tranquillo al riparo da qualsiasi avventura..ringraziando nel suo cuore l'ospitalità offertagli.Al mattino quando mi destai l'uomo dormiva ancora, poichè la sua stanchezza era così grande che il sonno restauratore lo chiamava ancora a sè..mi alzai senza far rumore e guardandolo vidi sul suo volto aleggiare una grande pace..su quel volto appariva una "grande speranza".. non più ricordi di dolori trascorsi,non più solitudine,nè amarezza della vita vissuta, ma nel sonno egli aveva perduto tutto questo acquistando una pace interiore che si palesava con sincerità d'animo su quel viso ancora in stato di torpore sonnolento che rende l'uomo in uno stato tra "veglia e sonno"..allora pensai ..com'è strana la vita..durante "la veglia" essa si manifesta pensierosa nel sonno,ma si trasforma in "speranza" abbandonando il dolore e la lotta per la sopravvivenza..ah!.. Se l'uomo potesse dormire di più quanto sarebbe più pacifica la propria esistenza..ma forse "dormire" significherebbe placare il suo animo tormentato e non agire secondo i propri desideri che talvolta sono "irrealizzabili".. ma quanto sarebbe "giusto" se invece l'uomo vivesse "desto" con la "fame del domani",con la speranza "della veglia" e con la certezza del sonno eterno?Allora mi avvidi che costui si era destato.mi guardava e mi sorrideva..vedeva un fanciullo ancora innocente che gli tendeva una ciotola di latte caldo,col sorriso sincero ed invitante,colmo di simpatia e di "chiarezza" nei suoi semplici gesti e confortato prese la ciotola e la bevve avidamente poichè quel latte caldo gli veniva offerto con "amore di semplice amicizia" e non di palese "ricambio dovuto"..ed Io sentii il suo cuore placato dalla vita di tormento vissuta fino allora e la certezza di speranza del domani..GESU'
giovedì 7 giugno 2012
VIAGGIO IN INDIA..
Con la solita cugina e i miei amici prendemmo un periodo di vacanza ai primi di settembre per visitare l'India con Nuova Delhi,Calcutta e Bombay,per poi spingerci in Thailandia a Bangok ed infine a Hong Hong.L'India è una repubblica dell'Asia meridionale chiamata "Baharat" nella lingua indiana il cui nome deriva dalla parola persiana Indù,con capitale Nuova Delhi, è bagnata dall'Oceano Indiano,Mare Arabico e Golfo di Bengala.Essa è una regione di rotte commerciali e ricchezze culturali per la sua lunga storia.Sono rimasta molto impressionata dalla vie che sono strette brulicanti di gente e di taxi che sfrecciano continuamente per la città ricca di grattacieli,essa è ordinata a stampo europeo e conserva patrimoni artistici. Le religioni che si professano sono quattro con grande devozione. esse sono nate in quel luogo induismo,buddismo,gianismo,sikhismo.Protetta dalla catena dell'Himalaja è attraversata dal fiume Gange e il Brahamaputra, ha un clima tropicale influenzato dai monsoni venti periodici che spirano da giugno a settembre a causa del deserto del Thar e dall'Himalaja.E' attraversata dal Tropico del Cancro e la lingua ufficiale è l'Hindi.La capitale fu progettata da Sir Edwin Lutyens all'inizio del ventesimo secolo, ma mantenne il ricordo del Ray ossia dei principi indigeni e sorge sulle rive del fiume Yamuna che è un affluente del Gange.Vi è il Raipath chiamato Viale del re con un viale ricco di alberi che porta al Palazzo presidenziale e il Viale del Popolo che arriva al Museo Nazionale,inoltre Connauaght Place un'immensa piazza circolare con una doppia fila di archi e al di sotto si trova un centro commerciale.Parliamo un pò di quello che ho provato nel visitar questa grandiosa ed enorme città..Nuova Delhi.Essa ha strade come ho già detto con grattacieli,negozi e alberghi che ostentano una ricchezza,un'opulenza grandiosa alla occidentale, mentre nelle "baraccopoli" la gente vive miseramente con sciatteria all'orientale, per cui ricchezza e povertà s'incrociano di continuo facendoti sentire in un clima inquietante.Non riesci a non pensare alla povera gente mentre il lusso sfarzoso ti vive intorno con dispendio di energie che ti danno alla testa, unite al profumo dei varii incensi e delle essenze,dei fiori e delle spezie,le cui emozioni travolgono il proprio stato d'animo...ti senti trasportare dalla magia del luogo e i tuoi ricordi vanno a Salgari,a Sandokan il suo eroe,alla giungla ricca di animali feroci e a tutte quelle storie che hai letto da fanciulla.Parlando dei monumenti visitati non dimentico il famoso e stupendo "Taj Mahal"o Palazzo della Corona" in marmo costruito per l'amata moglie che morì dando alla luce il suo quattordicesimo figlio, da suo marito l'imperatore Mumtaz Mahal ricco di pietre preziose quali il diaspro,la giada,i turchesi,gi zaffiri,i lapislazzuli, le corniole etc.. che ti affascina e ti riporta indietro nel tempo quando questo Stato era colmo di avventure che ti incantavano con le loro sorprese in cui la meraviglia era alla base dei tuoi sogni.La città si apre al centro con la porta "India Gate" un arco trionfale simile all'Arco di Trionfo a Parigi, di basalto color miele alta quarantadue metri che rende onore ai militari caduti per la patria..infatti vi è sempre accesa una fiamma ai suoi piedi che non si spegne mai.Abbiamo visitato il "Quth Minar" che è il più alto monumento del pianeta,"il "Janthar Mantar" l'Osservatorio che si trova in centro e dotato della celebre meridiana "Prince of Dial"..nella vecchia Delhi siamo andati a "Forte Rosso" un'immensa fortezza dell'imperatore Shah Jahan di trenta metri d'altezza e che si estende per due km.con stanze private del "Moghul"e possiede una candida Moschea e la sfavillante sala riservata alle udienze.Vi è un'altra Moschea imponente con quattro torri, due minareti decorati con molto sfarzo che si chiama "Jama Masjid" e il Palazzo del Parlamento dove viveva il Rajath.Infine La città è ricca di mercati ove puoi comprare di tutto basta che sai contrattare.. sari,spezie,essenze intense,arte orafa,tè pregiati,etc..noi siamo andati a quello denominato "Chandon Chowk" meno caro di quello che si chiama "Karol Bag" ed io ho acquistato un bracciale d'argento e molte essenze profumate.Per mangiare vi sono molti venditori ambulanti per le strade che vendono il famoso "Kebab" di origine turca, di carne cotta alla griglia,spezie e verdure, ma abbiamo preferito per maggiore sicurezza andare in piccoli ristoranti, ove si cucinano carni di montone,di pollo,riso,il famoso kebab,il pane lievitato "il naan"di ottimo sapore e il "chapati"altro pane con un sapore delizioso.Il curry è alla base della cucina indiana e a casa lo uso per cuocere il riso con la carne..i dolci sono i "laddus" e "i barfis" a base di pistacchio.La sera andavamo in qualche albergo per ascoltare la musica indiana la cui melodia ti rapisce completamente facendoti dimenticare dove sei e tutto quanto ti circonda..la chitarra "sitar" con i suoi "mantra"che evocano l'apertura della mente e che ti portano a ricordare "RAVI" nelle poesie di "Omar Khayyan"..ricordo il Bharat ove si beve birra o tequila spiluccando da un vasetto di "meze".Siamo ripartiti per una breve visita a "Jaipur" chiamata città rosa le cui abitazioni sono di questo colore con il palazzo denominato"City Palace" sede del "Maharaja" con l'Osservatorio la cui cima è all'aria aperta.Ripartiamo per Calcutta in hindi Kalkattan di origine britannica che possiede il Victoria Memorial edificio costruito in memoria della regina, città della dea Kalì la cui origine era un villaggio di pescatori lungo il fiume Hoogli che è una ramificazione del grande Gange..essa possiede una vivacità culturale, ma rasenta una povertà estrema ..vi è un senso di smarrimento e di confusione per gli agglomerati urbani che si mescolano con le antiche costruzioni dell'architettura coloniale,Ricordiamo nel 1913 il premio Nobel per la letteratura "Rabin Dranath Tagore".Vi è un grande mercato di fiori situato sotto un ponte e molti visitatori vi si recano per comprare ghirlande da offrire alla divinità che è un'usanza di devozione.Abbiamo visitato il quartiere dei vari mestieri tradizionali detto "Kumatuli" dove si realizzano immagini sacre per la festa di febbraio in onore della dea della conoscenza, delle arti e della musica prima in paglia, poi in argilla e finemente decorata.La dea Kalì è il simbolo della verità,della potenza, del tempo eterno ma soprattutto dell'energia femminile,al contrario di Shiva che è di colore nero e nuda.Al collo porta una ghirlanda di cinquanta teste umane recise che corrispondono alle lettere dell'alfabeto sanscrito e alle cinquanta vibrazioni fondamentali dell'Universo..possiede quattro braccia la cui mano sinistra ha una testa decapitata che indica l'impossibilità di fuggire al tempo, alla relatività della vita e alla morte..nella mano sinistra superiore mostra una spada che indica lo sterminio fisico per l'antica schiavitù e libera il ciclo della rinascita,la mano destra è l'essenza del timore e l'altra ha la capacità di fare doni e di combattere i demoni che determinano il "caos".Nel quartiere degli artigiani sorge il ricovero di Madre Teresa di Calcutta una suora piccola,ma dotata di grande luminosità e con un cuore colmo d'amore per i poveri e coloro che sono malati.Alla sera siamo andati in una birreria denominata "Coffee House" che era il circolo degli intelletuali ossia dei poeti,letterati,scrittori. .
LA THAILANDIA..BANGKOK..
Continuando il nostro viaggio siamo arrivati in Thailandia un tempo Siam e precisamete a Bangkok.La Thailandia è uno stato del sud est asiatico che significa ..libero.. il cui mare è stupendo.Il novanta per cento della popolazione professa la religione buddista e conserva tracce del passato storico e artistico, ricca di spiagge bianchissime e isole incantevoli.Il popolo afferma che l'individuo stesso ha la possibiltà di raggiungere il "Nirvana"lo stato spirituale dell'uomo senza l'aiuto di guru e di santoni poichè possiede tutte le qualità necessarie.Il Thai è una lingua molto difficile da parlare in quanto comprende un alfabeto particolare.Essa confina con l'altopiano del Klorat a nord.ovest ed a est con il fiume Mekong,mentre al centro vi è il Chaw.Phraya che si getta nel fiume del Siam. Bangkok si presenta ai nostri occhi come una città caotica con un grande sviluppo industriale.è ricca di quartieri di cui molti sorgono su palafitte. Anticamente era un villaggio portuale abitata da immigrati cinesi,in seguito cadde sotto il dominio della Birmania e nel 1782 il re Rama stabilì la capitale a Bangok.Gli abitanti la chiamano ..città degli angeli o grande città.La monarchia e la religione sono i due pilastri della città che risulta alquanto inquinata.Siamo rimasti incantati dai suoi meravigliosi templi con statue di Buddha in oro e monaci in abito arancione.Abbiamo visitato il Palazzo Reale chiamato Palazzo del Gioiello poichè conteneva la statua di smeraldo del dio Buddha, oggi conservata nel What Phra nella cappella all'interno.Vi è anche un Buddha sdraiato ricoperto in oro e madreperla in un altro tempio il What Pho oggi riservato a coloro che eseguono i famosi massaggi del luogo,mentre il Wat Arum è un altro tempio che ha un pinnacolo alto 67 metri.Infine se vuoi godere il panorama della città ti devi recare sul Wat Saket.Nel Museo Nazionale puoi vedere la collezione di reperti sacri e il Palazzo Reale oggi sede del Parlamento.Un po' di fresco lo abbiamo trovato nei Giardini di Amphorn ove si svolgono le feste popolari ed infine vi è la residenza della famiglia reale che risiede a Palazzo Chitraldar.Questa città è ricca di mercati..quello folkloristico sull'acqua con prezzi molto alti e il" Bo Bai" per l'abbigliamento ma si deve stare molto attenti ai falsi, soprattutto per quanto riguarda gli occhiali,le borse,le pietre preziose etc..come rubini e zaffiri.Ho comperato diversi piccoli Buddha in giada e altre pietre dure pe applicarle ad un braccialetto e un oggetto di lacca,ma vi sono anche ceramiche tipiche in "celadon"di colore verde.grigio.Il Sukhumvit è un quartiere più moderno per fare "shopping" possiede una delle strade più lunghe del mondo.La seta è stupenda e mi sono fatta tentare dai suoi colori vivaci..se la porti da un sarto specializzato ti confeziona il modello che preferisci in un giorno.Anche la lavorazione del bronzo in questo luogo è un'arte particolare.La cucina è piccante e saporita con aglio,peperoncino e un miscuglio di salse a base di limone,zuppe di pollo,gamberetti con il curry,arachidi fritte e frutta fresca..abbiamo assaggiato il succo della canna da zucchero e il wisky di riso..La sera ci siamo recati nel quartiere Pat Pong ricco di ristoranti per mangiare qualcuna di queste specialità locali.Il giorno successivo con un treno e dopo aver compiuto 13o k.siamo arrivati sul "fiume Kwai" con il parco e la cascata..meraviglioso..mentre il nostro cuore già pensava di ripartire e visitare Hong Kong.. ,
HONG KONG..
Finalmente siamo arrivati ad Hong Kong il mio sogno da sempre..il suo significato è.."Porto Profumato".Essa è formata da una piccola penisola e da 236 isole nel mare della Cina meridionale fra cui l'isola di Hong Kong.In origine era come sempre un piccolo villaggio di pescatori,ma durante la Prima Guerra Mondiale a causa dell'oppio andò sotto la dominazione britannica.Il clima è sub tropicale e le religioni professate sono il buddhismo,il taoismo,e il confucianesimo,è legata al commercio internazionale ed ha il compito di mantenere la moneta stabile ossia il Dollaro di Hong Kong ed è anche considerata un paradiso fiscale per il sistema economico.Ha una forte crescita per il turismo,è ricca di consolati ed essendo un terreno erto e collinare nel distretto di Central and Western esiste un esteso sistema di scale mobili..inoltre possiede due sistemi di metropolitana, ma vi sono anche molti tram la cui curiosità è il pagamento del biglietto che avviene dopo la corsa effettuata..gli autobus sono vetture a due piani.Per vedere il panorama della città devi andare al Victoria Park,non devi dimenticare di visitare la Cattedrale di S.John che è la Chiesa più importante ma ha destato la mia delusione poichè essa non è ricca come i nostri arredi.Vi è poi la Bank of China dove al quarantatreesimo piano attraverso una parete di vetro si ammira la costa dell'isola di Hong Kong ma si deve mostrare il passaporto per accedere all' ascensore.L'History Museum insieme alla Galleria delle arti è uno dei più importanti musei della città ove sono esposti vestiti tradizionali e di epoca preistorica, ma anche giocattoli degli anni settanta.e vi è poi il Museum of Arts che espone una collezione d'arte classica cinese e calligrafica molto importanti...non dimenticherò quello storico,,culturale e quello dello Spazio.Hong Kong è una città cosmopolita affacciata sul mare con edifici religiosi e la sede della Borsa in Exchange Square.Nei nuovi territori si trovano il Monastero dei Mui e ci siamo recati all'isola di Landau con un ferry ricca di riserve naturali, con spiagge bellissime e siamo rimasti incantati di fronte alla statua del Grande Buddha (Tian Tan Buddha)e nella valle vi è il Monastero dei monaci.Le dimensioni del Buddha sono colossali e si raggiunge con una scalinata di 268 gradini.L'impressione è totale..i pellegrini recano fiori,frutta,incensi come doni d'offerta che simboleggiano la pazienza,la meditazione per raggiungere il Nirvana..nell'interno del Buddha è conservata una reliquia.Dimenticavo di dirvi che si parla la lingua cinese o quella inglese che è diventata internazionale.Naturalmente vi sono molti mercati ricchi di colori,suoni e profumi di essenze e di spezie..quello Centrale, quello serale di Temple Street ove si può cenare a qualsiasi ora,quello delle Signore per l'abbigliamento..inoltre centri commerciali e non dobbiamo dimenticare quelli di strada ..in tutti questi puoi trovare oggettistica cinese,d'avorio,giacche dei mandarini cinesi o quelle denominate "Magua",ceramiche e porcellane di Taiwan,tè nero,verde,alle diverse erbe,mentre i gioielli qui sono esenti da tasse..La sera la baia si accende per venti minuti con lo spettacolo delle luci il "Symphoni of Lights".Per mangiare si deve stare molto attenti a contattare i proprietari dei ristoranti che cercano con la propria lingua in quanto non conoscono la nostra, d'imbrogliare.. è consigliabile portare un dizionario o di guardare quello che mangiano gli altri..ravioli al vapore,uova cotte nella salsa di soia, cucina cantonese a base di pesce,il sushi,ginseng e il "Dim Sum" spuntini appetitosi in cestelli fumanti di bambù e non dimentichiamo i noti nidi di rondine..In questo luogo sono famosi i massaggi considerati una disciplina di meditazione che vengono praticati fino dalle dieci del mattino con una musica armoniosa che riattiva corpo e mente.Una sera ci siamo recati al "Baron de Paris" molto caro in stile "boudoir"e divani di pelle,mentre i ragazzi andavano a visitare i quartieri a luci rosse.(Wanchai).Prima di ripartire mi sono recata nel tempio di Wong Tai Sin per esprimere un desiderio e ho voluto visitare le famose "Le Sampans" che sono imbarcazioni costiere larghe e piatte ove vi abitano centomila persone per scarsità di alloggi ad Aberdeen Harbour.. naturalmente il contrasto tra ricchi e poveri è enorme..vi sono anche le giunche, barche di pescatori che sono molto spettacolari con le vele colorate di rosso.Siamo sull'aereo che ci riporterà a casa..nella mia mente rivedo come un film quasi tutto quello che ho visitato..addio India con le sue città misteriose..il fiume purificatore,ed infine Hong Kong bellissima e grandiosa città, ma il mio pensiero va al Grande Buddha che ha destato una forte emozione nel mio cuore..
martedì 5 giugno 2012
domenica 3 giugno 2012
LA CHIAREZZA..
LA TRISTEZZA SI RIFUGIA NELLA GIOIA E LE CHIEDE DI PROTEGGERLA..PERCHE?RISPONDE L'ALTRA..PERCHE' MI SENTO SOLA SENZA DI TE..LA MIA ESISTENZA PUO' DIVENTARE BREVE SE INTERVIENI TU A PORTARE QUELLO CHE IO NON SO OFFRIRE..MA TU SEI COMUNQUE SOLA LE DISSE LA GIOIA POICHE' CHI TI POSSIEDE NON SI ACCORGE DI ME..MA AVENDO UN CUORE BUONO L'ACCOLSE E COL TEMPO FORMARONO UNA SOLA SENSIBILITA' D'AMORE RECIPROCO..
L'INSONNIA..
Quando non di riesce a dormire la notte sembra che questa non trascorra mai..in genere questo problema è come una malattia che si cura con adeguati provvedimenti, ma se essa è determinata da pensieri o da dolori che incidono nella vita di un individuo, allora la questione diventa differente.Non riesci a prendere sonno e la sofferenza acuita da riflessioni negative prendono il sopravvento per cui attendi l'alba guardando continuamente l'orologio in attesa e con la speranza che la luce del giorno affievolisca i tuoi pensieri.Purtroppo non accade questa eventualità e il dolore permane nel tuo cuore per cui sembra che tutto ciò che ti circonda crolli intorno alla tua persona.La differenza tra chi è sensibile è ancora maggiormente avvertita da quelli che dicono come Rossella O'Hara in "Via col vento" ..ci penserò domani.. ne consegue che si vorrebbero trasgredire i principi che ti hanno resa diversa dagli altri, ma l'esistenza di un futuro in cui prevalgono le testimonianze di quello che in realtà ti è accaduto, si affacciano continuamente nella tua mente e non trovi una scusante che ammorbidisca la tua sofferenza.Alcune volte il sonno prevale per poche ore per poi svegliarti all'improvviso e farti riflettere maggiormente con calma su ciò che ti ha tolto la pace e la serenità dello spirito per trovare una soluzione adeguata al problema in questione.Quando senti di amare, quando riponi la tua fiducia in quello che credevi essere effettivamente fedele alle tue risposte di amorevole comprensione e tutto ciò ti viene tolto all'improvviso con la realtà dell'immagine offuscata fino a quel momento dall'amore che nutrivi dentro di te..allora la tua sicurezza nell'affermare la lealtà di quello che forse non hai voluto vedere,di ciò che non hai neppure immaginato, nè avvertito minimamente nell'individuo che si è presentato ai tuoi occhi come un cuore colmo d'affetto falsamente riprodotto e a cui hai donato tutto il tuo essere senza riflettere che la tua fiducia potesse avere una svolta diversa, con accorgimenti studiati per ingannarti con false promesse..ti accorgerai finalmente che ti restano solo le macerie di questo amore..per cui la vita ti appare com'è in realtà..crudele e senza alcun rimorso nei tuoi confronti per aver osato trasgredire la tua persona e i tuoi sentimenti sinceri,per avere violato la tua fiducia nel prossimo,la tua comprensiva coloritura di effettive raffigurazioni che si presentavano come una fotografia nitida e ben inquadrata e non come un disegno inesistente, appena abbozzato..Il mattino è finalmente sopraggiunto, ma l'amarezza permane nel tuo cuore per sempre e il ricordo non si affievolirà come tu speravi..
LA DELUSIONE
Tutti nella nostra vita abbiamo avuto delle delusioni..altrimenti che vita sarebbe?Ci siamo affidati al proprio istinto,all'esperienza che credevamo maestra dei nostri desideri,delle piccole finalità che ricevevamo in dono,delle caparbietà di cambiare le situazioni modificando il carattere di chi era al centro dei nostri pensieri..ma eccola là, pronta a colpirci per affermare..io esisto e adesso intervengo.Allora a cosa serve possedere quelle qualità che ci affermano la propria individualità nell'essere forti e non deboli,nell'essere convinti della propria scelta,nel possedere quelle positività che c'inducono ad affermare che siamo decisi a compiere il nostro bene ed ad affidarci completamente alle decisioni prese, poichè le riteniamo convenienti per i propri conflitti che esistono dentro di noi? A ben poco..essa ci aspetta al varco e s'intromette quasi con piacere per affermare che esiste,che nulla è preciso e scontato,che se l'esistenza ci mostra il rovescio della medaglia avvertendo il nostro cuore che la delusione è alle porte..allora meglio non illuderci su quanto abbiamo sperato,abbiamo preventivato che raffigurasse pienamente le conoscenze acquisite precedentemente per non soffrire ulteriormente con le conseguenti dimostrazioni di evanescenti e fluttuanti situazioni in cui siamo inerti e da cui nulla può risolvere la delusione che avanza inesorabilmente per darci il colpo di grazia. Ma a volte noi siamo più forti e decidiamo prima che intervenga, cosa sia meglio compiere anticipandola sul suo intervento, anche se l'amarezza di tale rinuncia resta in noi con la tristezza che ne consegue..
sabato 2 giugno 2012
LA RECIPROCA COMPRENSIONE..
.Una speciale amicizia legava due persone di sesso diverso anche se i loro cuori non battevano all'unisono per formare la parola amore che li avrebbe uniti nella vita.Sia l'uno che l'altra nutrivano pensieri diversi verso chi non si era accorto della loro simpatia.Erano amici e si riunivano con gli altri nei giorni di festa per stare un pò insieme.Accadde però che una sera venne nel circolo che si era formato, un'altra ragazza parente di un amico che conoscevano da tempo.Ella subito adocchiò l'uomo di cui stiamo parlando e con moine e artifici personali l'incantò per cui egli non andò più con la comitiva e si allontanò anche dalla ragazza.Ella sentiva la sua mancanza,non si poteva più confidare, nè gioire con lui per le medesime cose,comprendeva il suo trasporto d'amore ma non lo condivideva poichè aveva perso un amico.La comitiva lo prendeva in giro,sentiva la sua mancanza, ma egli non se ne curava poichè era preso nel vortice dei suoi sentimenti.La ragazza col tempo comprese che ciò che avvertiva nel suo cuore e che credeva fosse amicizia era al contrario amore, ma era troppo tardi per ritornare sui suoi passi.L'altra felice della conquista fatta si beava della propria personalità che era riuscita a far capitolare uno scapolo anche benestante..ma nei discorsi che facevano non erano mai d'accordo come spesso le accadeva in famiglia ove essendo coccolata finivano col darle sempre ragione per cui essendo abituata a tale consenso spesso litigava con il suo partner amoroso.che non si accorgeva volutamente di quanto era distante dai suoi principi per non allontanarsi da lei.Una sera di festa che si erano stancati di litigare, si unirono per caso alla comitiva che non li vedeva da tempo ed egli rivide con entusiasmo la sua vecchia amica..cominciarono a parlare di tante cose,di avvenimenti accaduti in quel tempo, noncuranti degli altri che avevano compreso le affinità che li univa e facevano in modo di discorrere fra loro..non così la fidanzata che sbattendo un piatto sul tavolo fece ricordare la sua presenza.I due tacquero sorpresi e per la prima volta l'uomo la vide con occhi diversi..non gli appariva più bella ma dispotica e prepotente piena di sè..mentre si accorse come era legato e quanto gli era mancata l'altra..allora si alzò dal tavolo con quella che riteneva più di un'amica e avvertendo che li univa una confidenza reciproca, se ne andarono lasciando gli altri stupefatti..A volte la bellezza e il sesso che determinano speciali voluttà sono costretti a soccombere dinnanzi alla "reciproca comprensione"..che vale più di qualsiasi altra condizione d'essere..
venerdì 1 giugno 2012
ESSERE UN PERSONAGGIO PUBBLICO..
Cosa significa questa frase in cui si evidenziano le potenzialità,le precise ed effettive dimostrazioni di valutazione umana? Il significato comprende le idee,le chiarezze donate agli altri per migliorare il loro stato di vita,la necessità di dimostrare il proprio valore e l'onestà dei singoli principi che determinano una perfetta esistenza nella società a cui si appartiene.Coloro che sono diventati immagini evidenti nella specificazione di questi incarichi speciali, si distribuiscono con la sottilezza delle complete e assicurative precisioni in cui sono comprese sia la motivazione di privilegiare quello che sanno di conseguire in futuro per superare le difficoltà degli altri,sia per l'esperienza dovuta agli anni trascorsi che ha dato loro questa opportunità.Naturalmente essi devono essere all'altezza della situazione per avallare la scelta fatta da altri, che convinca la società di avere preferito un volto onesto e certamente non che si arricchisca con i meriti altrui.E' difficile mantenere un ritmo adeguato alle necessità che svolgono un ruolo primario nelle situazioni,nelle condizioni che appaiono diverse e alcune volte insormontabili,ma chi è stato chiamato a capo della carica poichè ritenuto all'altezza per la comprensibilità e affidabilità, dovrà dare una risposta esauriente ad ogni causalità che si presenterà e risolvere i vari quesiti che in seguito dimostreraranno con l'approvazione generale, di avere scelto la persona giusta.I risultati devono apparire chiari e precisi ed eseguire in maniera produttiva in qualsiasi campo la genialità dell'esperienza acquisita,della umanità che si avverte dentro di sè come se la questione fosse di propria appartenenza,come se il difficile esito da conseguire, fosse addebitato alla singola persoma poichè solo allora si raggiungeranno i consensi che determineranno la carica pubblica affidata con particolare servizio di umana conoscenza..