lunedì 31 dicembre 2012
E' pronto il nuovo anno mentre quello vecchio ci lascia perplessi e consapevoli di mesi vissuti nel precario istante che abbiamo vissuto con sofferenza e dolore per tutti.L'anno vecchio ci ha portato diverse sorprese, diversi momenti di sfiducia in noi stessi in quanto gli altri hanno reso difficile e impervio il nostro cammino..eppure con mille difficoltà ce l'abbiamo fatta ed ora siamo pronti con paziente semplicità ad affrontare quelle notizie forniteci dai giornali per affrontare un altro anno con la speranza che sia migliore per tutti.Le catastrofi,le vicende di sangue, le tragedie, le guerre,le sopraffazioni,il pericolo della recessione etc..le lasciamo alle nostre spalle con la speranza che qualcosa cambi..che gli uomini si comportino con maggiore consapevolezza,che le azioni da compiere in fondo sono un bene di tutti,che il mondo ritorni come era stato creato e non con le diverse difficoltà che l'uomo vi ha recato.Ma tutto ciò rimane un'utopia in quanto noi stessi ci comportiamo da egoisti pensando solo al proprio tornaconto escludendo le priorità altrui e facendo in modo da ottenere e da ricavarne quanto preventivato.Allora cosa cambia?Probabilmente nulla..poichè noi stessi ci comportiamo come se fossimo un "nulla"..senza comprensione,senza quella maturità consapevole che esistono anche gli altri,da cui scaturisce la singola individualità e la prospettiva dei propri interessi mirati ad un benessere singolo che in seguito risulterà effimero per la sua durata.Noi tutti dovremmo essere pronti ad accettare una condivisione, una spartizione di quanto abbiamo ricevuto in regalo anche se l'abbiamo abbellita con le scoperte,con le conquiste rese difficili dai propri negativi passi che ci hanno fatto sudare non poco,,ma la risultanza è stata tale da farci dimenticare i momenti trascorsi per farci abbracciare quelli che sono venuti,felici di averli posseduti anche se per breve tempo..così ci è parso.Al contrario abbiamo voluto sempre di più.abbiamo cercato la prevaricazione sugli altri arricchendoci di quanto possedevano,facendo la combinazione del più e del meno sulle rendite altrui e rubando le possibilità finanziarie ottenute forse con sacrificio, che non ci appartenevano..sfruttando l'incapacità,l'ingenuità.la specifica risultanza di dolorose situazioni che avrebbero mutato l'esito della nostra stessa Patria in maniera sfavorevole ai tesori che possiede per avvicendarci nel recapito del denaro facile per attribuirci quella esistenza fastosa che non ci siamo costruiti col sudore della fronte..per cui abbiamo tolto la terra agli altri,la casa agli altri,il lavoro agli altri..infine siamo rimasti soli a cercare di godere il bottino conquistato a discapito dei nostri fratelli, ma non a discapito di colei che non vorremo mai attendere..addio anno vecchio.. le nostre speranze vanno tutte al nuovo anno che desideriamo sia migliore e ci faccia meno soffrire..
domenica 30 dicembre 2012
LE STAGIONI DELLA VITA..
Da piccoli vorremmo essere adulti e da grandi vorremmo ritornare bambini..l'esperienza acquisita crediamo ci farebbe comportare diversamente magari con più saggezza o scaltrezza..ma la stagione degli anni della vita non cambia, non è possibile ritornare sui propri passi poichè il tutto si è compiuto nel bene oppure nel male.I giorni,gli anni, le stagioni sono ormai alle nostre spalle..altre ne verranno, ciascuna con la propria evidenza della realtà da compiere...altre con l'osservazione e la richiesta dei propri desideri, altre con gioie e dolori che ci porteranno via quella tranquillità tanto accarezzata..ma la ruota continua a girare poichè i giorni,le ore,che verranno non saranno uguali e conformi alle nostre prerogative, ma consapevoli della nostra maturità e si affacceranno per metterci alla prova dei nostri stessi errori mutati in azioni di vita che restano comunque un mistero per tutti..non si conoscono gli anni,i mesi a venire, ma si conosce il proprio essere e quanto ci ha reso maggiormente edotti in modo tale che l'esistenza sarà meno difficile da vivere.Nessun giorno,nessun anno precedente è risultato uguale agli altri..tutti hanno fatto si che la propria conquista risultasse diversa in modo da ottenere quella preparazione per partecipare al futuro che ci darà le risposte,ma non tutte.ai quesiti proposti nel nostro cuore e come compiere il cammino che ci resta ancora da fare.Ogni stagione comprende la propria essenza che fiorirà nel campo coltivato,altrimenti questo resterà arido e senza acqua in quanto noi non gli avremmo dato l'essenziale per la vita che stiamo vivendo..l'acqua raffigura le azioni coadiuvate dalla prospettiva di migliorare i nostri conflitti interiori e le nostre combattive esercitazioni che avvertiamo durante il percorso che ci rimane da compiere.Ogni stagione presenta i suoi ostacoli e le scarse gioie, ma la preparazione completa di paziente attesa e di sopportazione ci farà subire nel migliore modo possibile tutte quelle avversità che si presenteranno per farci diventare ancora più maturi,maggiormente disponibili ad affrontarli senza perdita di controllo o di speranza.Coloro in età puerile si aspettano un'esistenza completa d'amore e di necessità esaudite,coloro che sono al contrario diventati adulti sanno che le stagioni sono difficili da superare, ma che una volta compresa la difficoltà, certamente la vittoria risulterà abbastanza soddisfacente e consapevole in attesa del futuro..Ognuno di noi spera in un cambiamento di speciali e riduttive facoltà di facili sensibilità dolorose,ognuno spera in combinazioni fortuite che gli renderanno l'appoggio per quanto gli necessiterà,ma nessuno aspetta il momento della verità che sarà presente quando il nostro campo ormai fiorito o non, si presenterà dinnanzi ad ognuno per mostrare quanto abbiamo coltivato o quanto potevamo coltivare e non l'abbiamo fatto..trastullandoci in sogni inutili che hanno maggiormente mutato la propria responsabilità in un'esistenza fatta di abitudini o di noncuranti azioni che ci precluderanno la futura e stabile convivenza con gli altri..
mercoledì 26 dicembre 2012
martedì 25 dicembre 2012
NATALE..
Finalmente è giunto il Natale..l'abbiamo aspettato con impazienza,ci siamo fatti i conti in tasca e abbiamo dato il via alle precise idee che albergavano nei nostri cuori...non sempre tutto è andato come volevamo, ma all'incirca i nostri progetti si sono verificati.Ora sono dinnanzi all'albero e purtroppo la mia mente ripercorre quest'anno così difficile ed impervio per quasi tutti noi..la speranza di un futuro migliore però non ci abbandona e vive immutata nei nostri cuori.Per i credenti oggi è nato GESU' e questa lieta ricorrenza non può essere dimenticata oppure investita nei nostri dispiaceri grandi o piccoli che siano.La famiglia si riunisce per far sentire quel calore umano che durante l'anno si dimentica,per dare ai piccoli una visione d'insieme che in seguito svanirà..ma nel complesso tutto avverrà con sollecitudine d'amore anche se dentro per alcuni non è così..l'apparenza inganna..ma l'importante è offrire questa apparenza in questo giorno che determini l'illusione del futuro che ci attende.Anche i poveri,i barboni etc..avranno il loro pranzo di Natale e qualche mano pietosa offrirà un prezioso dono in moneta per alleviare le loro sofferenze.Guardo l'albero che brilla di molteplici luci sfavillanti e penso al tempo che si è impiegato per addobbarlo e a quello che verrà per conservare ogni cosa..un altro anno ricorrerà, un altro NATALE e tutto tornerà come prima..ma i nostri cuori saranno differenti in quanto la speranza sarà diventata certezza..
venerdì 21 dicembre 2012
LA DANZA
Quest'arte è la sintonia di quanto si avverte dentro in conformità della musica che salda con amore i passi dell'evoluzione compiuta. Tutti vorremmo essere leggiadri per interpretare questo meraviglioso atto di completa soddisfazione che si eleva al di sopra delle nostre fantasie..ma pochi sono quelli che realmente ce la fanno... bisogna avere un talento naturale,una predisposizione che indichi le qualità d'accesso a tale maestria ove la natura si concentra sulla chiarezza di possedere tali qualità.Coloro che si distinguono sono ancora ricordati nei libri di storia e mai saranno dimenticati, e credo che con la loro arte siano stati unici,dal Bolscioi, al Covent Garden,al New York City Ballet.all'Opera di Parigi, alla Scala..alcuni hanno lasciato il proprio Paese per espandersi verso altri confini con maggiore libertà di vita e di perfezionismo,altri hanno realizzato il grande sogno nel loro Paese.per conseguire la propria natura di eccellenti qualità. La danza nei suoi movimenti ci indica la leggiadria, la semplicità di un esercizio reso facile e duttile dalle capacità di chi esegue i passi con notevole bellezza.ma al contrario essi hanno lavorato non poco per darci l'illusione che essi volino e si dimostrino come uccelli con le loro ali offrendo la naturale collocazione dell'arte che si distingue nel mondo.. di quelli che conoscono i vari e molteplici passi per dare al pubblico la conferma di quanto avvertono e quanto alto sia il proprio valore..anni e anni di studio difficili sotto tutti i punti di vista,la snellezza dei loro corpi dovuta ad un rigida dieta,le ore di sonno calcolate sull'equilibrio che non danno momenti di pause nei divertimenti..e quindi si conclude che l'arte della danza significa forza di volontà e parsimonia dei confini che valicano la possibilità d'esibizione. Coloro che possiedono tali qualità e vi rinunciano per motivi differenti,commettono un delitto in quanto le doti naturali che possiedono le gettano via come se appartenesse a tutti questa magnifica e rara realtà…ma ci vuole anche il carattere per distinguersi e tenacia per affrontare un'esistenza di sacrifici e di rinunce..coloro che non le possiedono sono destinati ad essere comuni mortali senza comprendere che la propria arte rappresentava per gli altri una qualità essenziale di distinzione e di successo. Gli anni comunque fanno riflettere a tale mancanza e la sottoscritta è convinta che la rinuncia diventa uno scoglio talmente alto che non riusciranno mai a superarlo. Gli artisti proprio perchè tali. possiedono un carattere stravagante,spesso sono persi nella propria realtà ove chiunque non può e non deve entrarvi in quanto la distrazione non risolverebbe il loro desiderio di migliorare se stessi, la bravura e l'eccellente preparazione che hanno conseguito superando difficoltà ragguardevoli..ma il pubblico sa tutto ciò e li applaude tenendo presente che la loro bravura è dovuta anche a questo..
mercoledì 19 dicembre 2012
GODERE..
IL VIVO DESIDERIO DI OGNI UOMO E' QUELLO DI VIVERE LA VITA NELLA PIENEZZA CHE ESSA PUO' OFFRIRE..TUTTO CIO' A VOLTE DIVIENE PER MAGIA..MAGIA D'AMORE CHE NON HA PRINCIPIO MA DI SICURO FINE CERTA HA..POICHE' L'UOMO NON TUTTO SA..EGLI NON CONOSCE IL SIGNIFICATO DELL'AMORE SE NON QUANDO IL SUO CUORE DICE..SON SERENO DEL MIO VIVER OGGI,SONO OSCURO DEL MIO VIVER DOMANI...GESU'
IL MONDO..
L'AMORE TI COGLIE AL'IMPROVVISO.. UNA FITTA LANCINANTE TI PENETRA NEL CUORE..TI RISVEGLI..VIVI..GRIDI DI GIOIA E DI DOLORE MISTI INSIEME.SEI TU RINATA COME LA COROLLA DI UN FIORE CHE SI APRE AL GIORNO CHE INCOMINCIA ..SI ENTRA NEL MONDO PICCOLA CARA NON TEMERE,CHI VEGLIA SU TE NON TI ABBANDONA.ESPONI IL TUO ESSERE ALLA LUCE,ALLA LUCE DEL GIORNO CHE AVANZA,A TE DOLCE AMORE CHE NON TRAMONTA..
lunedì 17 dicembre 2012
LA SPOSA..
La sposa è sempre bella nel suo abito candido nel giorno più felice della sua vita da cui scaturiranno sia le conseguenze amorose chiamate figli, sia da un uomo con cui probabilmente condurrà la sua vita insieme.Il giorno del matrimonio comunque vada è un giorno di gioia che si ricorderà per sempre..l'attesa è stata premiata,la confidenza con la risposta alla domanda fatale è stata illuminata dal cuore che l'ha aspettata con la speranza che la lampadina s'accendesse ed infine la prospettiva di un futuro accanto al bene amato sarà ricompensata da ogni momento di tristezza trascorso.Ella conosce perfettamente i compiti che l'attendono anche quelli che non aspetta,poichè le hanno insegnato e forse li ha già vissuti che l'esistenza va presa a piccole dosi durante le quali la comprensione di quei momenti è talmente grande da risultare efficace per la chiarezza dell'evento.S'incammina all'altare al braccio del padre o di un parente prossimo, felice e raggiante come il sole che appare dopo giorni e giorni di pioggia senza perdere neppure un attimo di quella felicità tanto attesa.I fiori le danno il benvenuto,la musica la trasporta in in mondo di beatitudine.la presenza dell'altro la colma di tutte le imperfezioni che la vita le ha offerto fino a quel momento.Ella ha raggiunto il suo scopo..quello di dividere la vita con l'altro in ogni circostanza fino alla morte e il giuramento sacro che suggella a DIO le completa quel giorno di grande chiarezza con la propria esistenza.Purtroppo non è consapevole, nè in quel momento le interessa conoscere il suo futuro.poichè nulla può accadere in un cuore così felice ed è appunto questa la grandiosità dell'evento..il non voler apprendere cosa l'attenderà dopo..le basta sentire quel brivido di gioia infinita che la condurrà nel cammino che l'aspetta con la commozione di una felicità completa ed esauriente alle sue aspettative..
E' TROPPO TARDI..
E' una frase che udiamo spesso..ma non è mai troppo tardi per recuperare una situazione,per affrontare il problema che abbiamo già risolto pronunciando queste parole.Il coraggio.la volontà,la forza di reagire alla non conclusa circostanza fanno alimentare la condizione umana di fronte alle ineluttabilità delle soluzioni affermate con disinvoltura, ma che conservano ancora un potenziale di reclutamento che cambia il verdetto raggiunto o almeno così si crede.In questo caso subentra un forte carattere che avendo le prerogative prima enunciate dimostrerà la differenza conclusa prima con il cambiamento avvenuto i seguito..l'importante è avere la possibilità di perseguire il proprio conflitto che abbandona la risposta e decidere di combattere la probabile rivincita su quanto esplicitamente affermato prima.La differenza consiste nel pronunciare simile sentenza per non dovere affrontare le fallaci perdite che la vita ci mostra..ma costei non conosce a fondo l'animo umano poichè ritiene che si debba rinunciare a quanto essa si dimostra ostile nelle vittoria che precede la sconfitta per coloro che essendo deboli si accantonano sul filo del perspicace riflesso di un sentimento che per l'appunto si crede non esista più..nulla di più errato.in quanto la replica, la confidenza, la conquista che si deve raggiungere obbligano l'individuo a tentare forse l'impossibile per non dovere pronunciare questa terribile frase..
sabato 15 dicembre 2012
LE STELLE..
QUANDO LA NOTTE E' BUIA LE STELLE VI SONO,MA NON SI VEDONO,POICHE' TALVOLTA IL CIELO E' PLUMBEO.. MA ESSE SONO LI' CHE BRILLANO DI LUCE IMMENSA.L'UOMO NON LE DISTINGUE IN QUANTO LE NUVOLE LE OFFUSCANO MA LE STELLE SONO AL LORO POSTO,IMMOBILI IN ATTESA CHE IL CIELO SI RASSERENI,AFFINCHE' IL LORO SPLENDORE SIA VISIBILE A COLORO CHE VIVONO SULLA TERRA.NON TEMETE PICCOLE STELLE DI LUCE IMMENSA D'AMORE, ATTENDETE CHE IL CIELO PLUMBEO SI RASSERENI,IL VOSTRO SPLENDORE SI VEDRA' IMMENSO NEL CIELO STELLATO D'AMORE,NEL CUORE DI COLUI CHE VI AMA..
IL MENDICANTE..
QUANDO ERO SULLA TERRA NARRAI QUESTA PARABOLA..VI ERA UN POVERO MENDICANTE AD UN ANGOLO DELLA STRADA CHE TENDEVA LA MANO AI PASSANTI CHIEDENDO LA CARITA'..MA COSTORO TIRAVANO DRITTI PER LA LORO STRADA E NON NE VEDEVANO LA SOFFERENZA..EPPURE UN TEMPO COSTUI ERA STATO RICCO IN QUANTO POSSEDEVA UN IMMENSO PATRIMONIO CHE AVEVA DILAPIDATO PER MANCANZA D'AMORE VERSO GLI ALTRI COLTIVANDO SOLO I PROPRI INTERESSI E QUINDI IL PROPRIO BISOGNO D'ESSERE EGOISTA SENZA VOLERE COMPRENDERE LA SOFFERENZA ALTRUI..IN BREVE TUTTO ERA SFUMATO.ORA ERA LI' CHE GIACEVA ABBANDONATO ,MENTRE GLI ALTRI NON NE COMPRENDEVANO LA SOFFERENZA COME FECE EGLI STESSO A SUO TEMPO.COI RIGORI INVERNALI COSTUI UN GIORNO GIACQUE A TERRA,MORTO DI FAME E DI STENTI..SOLO ALLORA I PASSANTI SI ACCORSERO DELLA SUA PERSONA POICHE' DAVA LORO FASTIDIO QUEL FAGOTTO DI CENCI CHE GIACEVA IN TAL MODO..INERTE..EPPURE SE L'AVESSERO AIUTATO FORSE AVREBBE VISSUTO..FORSE CON L'AMORE SI SAREBBE SALVATO.BEATI COLORO CHE SI AVVEDONO DELLA SOFFERENZA PROPRIA IN OFFERTA PER ALTRI NEL TEMPO STABILITO,ALTRIMENTI LA VITA NON E' UNA CHIAREZZA ,MA UNA STOLTEZZA DELL'ESSERE SULLA TERRA..
giovedì 13 dicembre 2012
L'UOMO..
L'UOMO NELLA VITA AFFERMA..HO APPRESO PERCHE' HO STUDIATO.HO ESPERIENZA PERCHE' HO VISSUTO.HO GUARDATO PERCHE' HO VISTO,HO CONOSCIUTO L'AMORE PERCHE' HO PALPITATO..MA TALVOLTA AFFERMA..NON HO CONOSCIUTO L'AMORE PERCHE' A ME E' STATO NEGATO..PERTANTO IO NON CI CREDO, NON ESISTE..COSI' ALLORA EGLI DICE A ME..NON TI HO CONOSCIUTO,NON HO PALPITATO..NON ESISTI..GESU'
IL FRATELLO..
LA NOTTE QUANDO IL SIGNORE PATTUGLIA FRA LE ANIME DEI SUOI FRATELLI SI AVVICINA A COLUI CHE DURANTE IL GIORNO E' STATO IL PIU' FEROCE DEI "MALAVITOSI" E GLI DOMANDA..PERCHE' COMPI OMICIDI DI MASSA E NON COMPRENDI NEL TUO CUORE AMORE DI FRATELLO? MA COSTUI RISPONDE..E' COSI' CHE MI HANNO INSEGNATO PER ESSERE UN CAPO..ALLORA IO GLI CHIEDO..E CHI TE LO HA INSEGNATO? LA VITA STESSA RISPONDE COSTUI.AL MATTINO QUANDO SI DESTA L'UOMO RACCONTA IL SOGNO E COMMENTA..STRANAMENTE DOPO AVER PARLATO CON UN UOMO CHE NON CONOSCEVO,LO SEGUIVO ATTRATTO DALLA SUA FIGURA..COSTUI NON HA ANCORA COMPRESO CHE SI SALVERA'..GESU'
LA DISCREZIONE..
Oggi non è in voga questa sensibilità, ma un tempo se ne faceva largo uso e gli individui erano dichiarati persone di cui ti potevi fidare.Purtroppo nel contesto sociale avere una parsimonia per quanto concerne i fatti altrui è diventata "obsoleta" poichè gli uomini sembra che provino un particolare piacere nel raccontare quello che non appartiene loro per catturare l'attenzione e per dimostrare di essere stati scelti come confidenti particolari di complicate situazioni che si dovrebbero conservare nel proprio cuore.Ma questo tipo di comportamento si può usare una volta sola poichè se si racconteranno i fatti degli altri,costoro si guarderanno bene di confidarsi un'altra volta e chi ha parlato sarà bandito dalla cerchia sociale.Allora mi chiedo il perchè di tanta euforia quando si trasmettono vicende che possono oltraggiare e ferire la persona il cui commento è proprio fuori luogo?La risposta è semplice..il pettegolezzo gode di una particolare gioia nel condannare chi sicuramente gode di una certa chiarezza, di una particolare sensibilità per dimostrare che le avversità della vita capitano anche a coloro che godono di dignità e di rispetto.Essi non comprendono quanto sia grande la propria individualità e quanto costoro meritino di fronte alla ineluttabilità degli eventi.. che la prospettiva futura comprenderà anche costoro nella spirale degli anelli di non avvedute chiarezze che li renderà incapaci di valutarne le conseguenze.Quelli che si affidano alla conquista di meritevoli apprendimenti nelle svariate circostanze credono che l'esistenza sia di concrete dimostrazioni che spiegano la chiarezza delle conflittualità e delle complicate speranze che si avvertono per superare i momenti oscuri,ma la realtà di ogni evenienza concepita sarà valutabile per la conquistata risposta alle domande che si sono posti e non alle orecchie che non hanno saputo concedere il silenzio perfetto di fronte alle eventualità della vita..
LA BOTTEGA DELLA CARTA..
Esiste da molti anni nella mia città questo piccolo, ma grande per i suoi contenuti, negozio ove gli occhi si sperdono nel guardare le tante e bellissime cose che espone..vi puoi trovare di tutto.. per preparare una tavola che anche se di carta conserva il suo stile particolare,orologi di vario carattere che t'invitano nonostante la crisi a comprarne uno poichè la loro costruzione risulta particolare ed elegante.Quando entri,l'atmosfera ti avvolge e ti trasporta in un magico ambiente ove trovi la carta per ricoprire i libri col giglio di Firenze in tutti i suoi colori proprio come si usava un tempo..a Carnevale le maschere sono bellissime e alcune le si possono ammirare in una delle tavole preparate che ho pubblicato qualche tempo fa..il proprietario Maurizio Festa con una voce dolce ti lascia il tempo per riflettere su quello che hai scelto e se non compri nulla..pazienza, hai comunque visitato il suo negozio.Il calore che offre questo luogo mentre osservi ogni cosa,ti trasporta con la fantasia che si perde nelle novelle raccontate dalla nonna..sembra che non ci sia altro fuori..lì tutto è rimasto uguale nel tempo..i colori variopinti rallegrano il tuo cuore con una chiarezza di sensibilità che addolcisce qualsiasi problematica nutri dentro e dai un consenso al tuo portafogli poichè non puoi andartene senza aver comprato qualcosa anche se di poco valore.Puoi come ho già detto preparare una tavola per bambini,per un'occasione particolare,per "un tete a tete"basta seguire il tuo buon gusto o sorprenderti con qualcosa di veramente eccezionale.Le scatole eleganti per riporre i tuoi ricordi,i nastri per rallegrare e fare diventare importante un dono che ti appresti a porgere,perfino i fiori finti sono tanto belli che sembrano veri..li metto sui cappelli, ti attraggono talmente ed io ne ho comprati moltissimi soprattutto le violette in quanto anche se fuori moda,oggi porto sempre il cappello.Le tovaglie multicolori adatte per ogni occasione,perfino che imitano il merletto,i tovagliolini con delicati ed eleganti decorazioni,i segnaposti per una tavola particolare,i biglietti di auguri per ogni occasione che sono di tenui colori,le palline colorate che fanno festa,i personaggi di Walt Disney da collezione,i "flut" particolari di un grigio fumè per lo champagne, le ciliege e le fragole che sembrano dirti..ma tu ci vuoi lasciare qua? Vorresti cedere alle molteplici tentazioni ma si sa il tempo vola e anche quanto possiedi..te ne vai con il ricordo di quanto hai ammirato e non ancora comprato.. ma di certo tornerai..
mercoledì 12 dicembre 2012
martedì 11 dicembre 2012
ESSERCI.....
Nella vita di ogni uomo c'è una donna o viceversa..vi sono poi le unioni diverse,ma sempre insieme si vive, altrimenti l'esistenza risulterebbe amara e priva di significati.L'unione comunica l'uno all'altro le conoscenze e i sentimenti che si possiedono ma quando l'uomo ormai diventato anziano vuole vivere i propri sogni a discapito dell'altra inseguendo chimere impossibili solamente per sentirsi ancora vitale,non si cura minimamente del dolore e della sofferenza che procura alla sua metà che purtroppo ha lo scopo di un tempo ormai lontano..quello d'esserci.La vita è imperfetta se la vecchiaia o l'anzianità procura questo stato di cose.ove la pazienza e la sopportazione fanno da padrone assolute nella situazione.L'occhio al contrario vede e cerca di superare quei momenti di grande precarietà per continuare a vivere insieme.Questa situazione è sempre esistita forse un tempo era conseguita con maggiore riservatezza in quanto le donne sapevano ma erano state educate al silenzio poichè il matrimonio era sacro, mentre oggi il silenzio o far finta di non accorgersene lo si fa per tenere la famiglia unita.Ci vuole una forza d'animo non indifferente,un carattere particolare per conseguire una situazione che certo procura solo affanni e solitudine.L'altra, quella dei sogni cerca di sistemarsi e di ottenere tutto quello che desidera a discapito del poveretto che purtroppo ha perduto la testa,ma che non si può fargliela ritrovare poichè la risposta è..ai sogni non si deve rinunciare.. e lui questo sogno vuole viverlo fino in fondo a discapito anche di se stesso.e di coloro che lo circondano..a volte non si rende conto di fare soffrire gli altri soprattutto quando costoro comprendono il suo stato d'animo e concretizzano la sua realtà che è molto lontana dalla verità..ma per l'amore che nutrono nei suoi confronti cercano di passarci sopra adducendo la veneranda età e sorvegliando che le cose procedano in un certo modo..ossia con tranquillità e senza colpi di testa.Non sempre accade in tal modo poichè se l'altra che al principio era considerata un'avventura, in seguito percependo il potere di suggestione che possiede nei confronti dell'altro,lo convince affinchè l'uomo vada via di casa certo d'aver trovato "l'araba fenice"..ma in seguito tutti i nodi verranno al pettine e l'amara realtà lo sveglierà definitivamente dal suo sogno mistificatore..ricordando che l'altra lo ha atteso per lungo tempo in quanto il suo modo di amare era quello d'esserci.. ..
domenica 9 dicembre 2012
NO..
Quante volte nella nostra vita ci è stata data questa risposta? Non possiamo contarle.ma sicuramente ci siamo rimasti male ed è dire poco quando la domanda poteva sortire altri effetti.La cattiveria umana non conosce limiti,a volte per noncuranza,a volte per comunicarti la gioia dell'abbandono alla nostra richiesta.Chi pronuncia questa piccolissima parola non sempre si domanda..e se lo rispondessero a me..cosa farei? A volte nelle piccole cose questa risposta viene data per il piacere di vedere l'altro soccombere..ma se l'altro possiede la forza di volontà di recupero per quella determinata circostanza, allora quel "no" diventerà "poi" e chi l'ha pronunciata resterà con un palmo di naso.Esistono individui e ve ne sono molti che per aiutare gli altri a volte dicono bugie per non vedere un volto di sofferenza,mentre altri godono quando noi li rendiamo importanti decretando il loro aiuto come necessario alla nostra esistenza.E' sbagliato..poichè come dice il proverbio..tutti siamo necessari,ma nessuno è indispensabile.Certamente vorremmo fidarci della persona più vicino a noi, ma se questa risulta riluttante alle nostre occasioni di soccorso, allora ci rivolgeremo ad altri che saranno ben lieti di aiutarci dietro purtroppo compenso economico se la situazione è impellente.Il procedere in questa maniera di vivere per avere una specie di comando sugli altri,denota poca umanità e scarsi sentimenti in quanto chi si comporta in tal modo dentro di sè non possiede nulla,mom è nulla.nè mai lo diventerà..coloro che lo circondano a poco a poco si allontaneranno e costui resterà solo,poichè gli altri avranno sentenziato finalmente quel "no" alla sua compagnia che risulterà inutile e dolorosa...
IL LATTAIO..
In un piccolo paese viveva un garzone di lattaio.. era un bravo ragazzo e faceva quel mestiere per raggranellare qualche soldo per aiutare la madre vedova.Gli piaceva il suo lavoro.. svegliare la gente al mattino in quel piccolo paese ove tutti si conoscevano ed incontrarsi con il ragazzo dei giornali suo amico che lo seguiva da poco nel suo giro mattutino.Ora accadde che un mattino il ragazzo si svegliò con uno strano presentimento, un'angoscia sconosciuta che gli procurava strani dolori allo stomaco e pensò di non aver digerito la sera prima, ma comunque si alzò, sbrigò le sue mansioni personali e si avviò al lavoro dopo aver baciato con tutto il suo cuore,come sempre sua madre.Arrivato al negozio vide che la saracinesca era ancora abbassata.. come mai, disse fra sè e sè, il padrone è sempre puntuale.. cosa gli sarà successo stamane?Attese a lungo ma vedendo che nessuno appariva decise di andare a casa del lattaio.Quivi giunto bussò alla porta e alla moglie in lacrime che lo apri',chiese notizie del padrone.Questa rispose che attendeva il dottore,in quanto il marito si era sentito male e non riusciva neppure a parlare...difatti in quell'istante arrivò il medico che entrò subito dall'ammalato e vi rimase per lungo tempo, quasi interminabile così sembrò al ragazzo che rimuginava fra sè e sè mormorando..come farò se il padrone muore?Dovrò cercarmi un'altra occupazione di questi tempi è difficile,vi sono tanti ragazzi e poi il padrone mi conosce ,ha fiducia in me e a me piace il lavoro che svolgo,mi sono affezionato anche ai clienti e così dicendo due lacrimoni gli scendevano sulle guance.Finalmente la porta si aprì,ne uscì il dottore che parlava a bassa voce con la moglie del malato,ma egli riuscì a percepire..non si preoccupi,l'abbiamo preso in tempo,non si affanni in gemiti e dolori inutili,la sua salute è salva ,certo avrà forti disturbi alla testa per qualche giorno e dovrà stare a riposo per un periodo,senza emozioni e senza facce preoccupate, ma dovrà avere accanto volti che esprimono fiducia e voglia di vivere.E' stato un collasso per il troppo lavoro, deve stare tranquillo e mangiare poco..ciò detto finì di tranquillizzare la donna e se ne andò.Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo..il padrone era salvo e tutti i pensieri di prima scomparvero annullati, ritrovando la voglia di vivere, di essere allegro.del tutto simile al padrone che in quel momento era resuscitato a nuova vita dopo essere stato ammalato per breve tempo insieme al ragazzo e nessuno dei due avrebbe saputo mai che erano ritornati alla vita insieme dopo una morte diversa..che li aveva presi entrambi..
venerdì 7 dicembre 2012
LA FRITTATA..
Normalmente ci riferiamo a quella fatta di uova che gustiamo, ma usiamo questo termine nella vita quando commettiamo un grosso errore.Naturalmente corriamo ai ripari ma non sempre riusciamo a cancellare quello che abbiamo compiuto in un momento di non razionalità oppure detto con parole offensive.Quando ci troviamo in queste circostanze ci pentiamo di quanto è accaduto, ma ormai la frittata è fatta..allora cerchiamo con ogni mezzo possibile di ricucire il tutto che risulterà alquanto corretto in "malo modo".Se noi pensassimo a ciò che diciamo, a quanto eseguiamo, a quello che le nostre azioni comporteranno il peso di quanto abbiamo espresso,la situazione certamente avrebbe un altro epilogo e ne usciremmo giustificati e responsabili dall'accaduto quasi quanto gli altri a cui ci rivolgiamo.Una buona frittata deve essere ben cotta,girata con maestria da ambedue le parti a fuoco basso,stare attenti al sale che metteremo,etc..infine deve allettare il proprio palato..ma se tutto ciò non viene osservato essa risulterà un miscuglio di elementi fatti cuocere alla meglio..così avviene nella vita di ognuno quando si parla senza comprendere quello che si dice,quando si riferiscono discorsi che potrebbero ferire gli altri,quando pensando solo al proprio egoismo non ci si cura della individualità altrui e si affranca alla crudele osservanza dei propri diritti senza tenere presenti i propri doveri.E' un dovere tacere ciò che non si può o non si deve dire,è un dovere il rispetto altrui,è un dovere rispettare se stessi tacendo chiacchiere insulse e inutili solo per compiacere il proprio orgoglio.Molte sono le persone che commettono questi errori ma essi non pensano mai che ciò che compiono,le azioni che ne derivano allontanano la prudenza dalla familiarità della sensazione di quanto si è compiuto fino a quel momento e che la vita è una parabola discendente a volte, con spregiudicata affermazione nei confronti di chi si è comportato in tal modo..
giovedì 6 dicembre 2012
LE CHIAVI..
Ogni serratura ha la sua chiave..non possiamo aprire nulla se non possediamo la chiave giusta anche forzandola..Spesso le dimentichiamo e non ricordiamo dove le abbiamo messe o le cerchiamo inutilmente perchè le abbiamo perdute.Quando il nostro cuore non possiede la serratura adatta,ossia l'amore che lo nutre si chiude in un freddo silenzio che neppure in seguito la chiave giusta potrà aprirlo.Se lo forziamo esegue una prova di incertezza e barcolla per il tempo rimasto rinchiuso in una corazza a tal punto da essere dimenticato...allora accade che diventiamo esseri presi solo da noi stessi che non avvertono più il dolore o la gioia delle circostanze che ci circondano, poichè restiamo immuni dalla vita stessa.Coloro che si trovano in queste situazioni credono di essere avulsi da qualsiasi avvenimento che accade intorno a loro e si pregiano di offrire i propri consigli i quali naturalmente sono preda dei loro istinti,ma non sanno che alla fine la chiave che hanno dimenticato e che credono di non trovare apparirà ad un tratto per mostrare loro quanto hanno perso e quanto hanno dimenticato nell'esistenza che li avvolge come una speciale coperta fatta di amore e di disfatta,di dolore e di felicità e che ogni individuo attraverso quelle circostanze ha fatto crescere sia il proprio costume di vita, che l'esperienza da cui ha tratto insegnamenti e forza di volontà.Costoro purtroppo non desiderano ascoltare alcuna ragione affermando che finalmente hanno volutamente gettato via con la chiave la possibilità di aprire il proprio cuore in quanto ha sofferto abbastanza e solo in tal modo riescono ad andare avanti e che la propria esistenza è diventata monocorde per cui ogni realtà viene trafugata da un illusione di pace..quella pace che per loro non esiste ma che erroneamente è riposta chissà dove.. poiche non si trovano più le chiavi..
mercoledì 5 dicembre 2012
LA CONQUISTA DI SE STESSO..
E' difficile riconquistare la propria identità in quanto risulta importante comprendere il perchè della sua perdita..ma non è impossibile.Si deve avere molta pazienza nel cercare di costruirsi un'immagine che vada al di là di quello che sentiamo dentro di noi sostituendola con la speranza del'avvenire che in quel momento ci appare ostile.Noi crediamo di conoscere noi stessi attraverso le azioni che operiamo, ma al contrario non ne sappiamo mai abbastanza e ce lo rivela l'esistenza nella sua miriade di avvenimenti non preventivati,nè opportunamente creduti tali.Ogni volta e non ce ne rendiamo conto, conquistiamo quel piccolo attimo di schiettezza che ci avvale di una promozione verso gli altri che seguiranno.La vita si dimostra benevola nel farci seguire i suoi continui movimenti.. sia che ci offrano la possibilità di essere felici, sia che distruggano quanto abbiamo costruito.Chi ha giocato al castello di carte mi può comprendere..basta un impercettibile movimento sbagliato e tutto crolla, quindi nuovamente ci disponiamo alla sua costruzione con infinita pazienza..così avviene per noi stessi.Una sofferenza,un grande dolore ci aiutano a dubitare della propria individualità,mentre la gioia che ci pervade ci aiuta a sentire la difficile conquista dell'attimo che avvertiamo dentro di noi.L'esistenza è quindi una continua conquista di noi stessi e non terminerà neppure dopo poichè dobbiamo raggiungere la perfezione, ossia la consapevolezza del proprio valore,la sincerità delle azioni compiute e quanto abbiamo costruito nel proprio percorso vitale con infinita pazienza anche quando il tutto cadeva.Non è sufficiente ammettere che siamo arrivati in cima poichè abbiamo respinto le situazioni mediocri,abbiamo escluso il male che la vita presenta in ogni situazione..bensì la conquista di noi stessi è quella principalmente di conoscere veramente noi stessi e di quanto siamo capaci di attuare..
martedì 4 dicembre 2012
IL CORAGGIO DI VIVERE..
Avere il coraggio di vivere risulta una pragmatica soluzione poichè non tutti purtroppo possediamo questa sensibilità di dono.Si deve avvertire questa difficile ed inesauriente condotta in cui si poterebbero risolvere le difficoltà,gli imprevisti, le disgrazie etc..la vita come ho giù detto è un dono in cui risaltano le discordanze vitali che noi dobbiamo superare..coloro che possiedono un carattere forte,una forza d'animo non indifferente e sono preparati a non farsi abbattere dalle varie e disastrose problematiche che dovranno affrontare anche in punto di morte, allora possiedono questo coraggio...gli altri se lo dovranno creare per se stessi e per condurre gli altri che hanno voluto in affidamento per amore.Proprio per amore altrui ma in un certo senso anche di se stessi, gli uomini necessitano di un esemplare fornito dalle varie esperienze vissute affinchè non si sentano incolumi dalle vicende che dovranno affrontare e se anche ne usciranno con divergenze e con problemi che non sono riusciti a risolvere,dovranno trovare quella spinta che li continuerà a farli sentire parte di se stessi verso gli altri.In genere gli esseri umani si sentono incapaci a risolvere il tutto, ma la forza di volontà li sprona a tentare nuovamente per arrivare al traguardo che si sono prefissi..e quando sono arrivati sono come un atleta che ha tagliato il cordone dell'arrivo quale vincitore.Il coraggio non è mancato come pure la razionalità che lo hanno fatto diventare pronto a ricevere altri momenti di difficoltà, ma ormai ha conosciuto dentro di sè il proprio coraggio che risulta forte e certamente andrà avanti..al contrario coloro che si dimostreranno inefficienti e deboli in queste circostanze in un momento di estrema debolezza credono che porre fine ai propri giorni sia una vittoria personale per non aver dovuto provare il proprio essere nelle varie imprese..al contrario la loro viltà risulta palese poichè non hanno saputo combattere ,nè affrontare quella che tutti chiamiamo vita..
L''IMPOTENZA DI FRONTE AI DOLORI DELLA VITA..
Quando incontriamo questa precisa e netta sensibilità che provoca l'annientamento della nostra vita, il nostro potere di forza della volontà si sente annullato e difficile risulta la procedura di eliminare quel senso di abbandono che tanto prevarica la nostra facoltà di essere consapevoli che il tutto possa accadere e che non dobbiamo avvilirci nella sosta del dolore..ma queste sono parole poichè il risultato è sempre lo stesso.. nessuno è veramente preparato alle complicazioni che incontriamo e che speravamo in un certo senso che a noi fossero evitate.Il proprio valore delle difficoltà incontrate ci fa comprendere quanto siamo miserevoli di fronte alla ineluttabile forza della complicata avventura esistenziale, in cui la possibilità di recupero è certamente necessaria ma molto difficile da ottenere.La razionalità prende il sopravvento su di noi esultando per la mancata meticolosità di particolari inefficienti alla produzione di elementi che equivalgono ad una modesta rassegnazione in cui il futuro ci presenta la probabilità di essere nuovamente felici.Ci abbandoniamo alla dolorosa situazione con sincerità di cuore e ci dimostriamo piccole creature che non sanno prevaricare il momento doloroso che attraversano, ma che spingono oltre misura la sicurezza dell'avvenire reputandolo ostile nei nostri confronti.Eppure ci uniformiamo o diciamo di esserlo alle complicanze che la vita ci fa assaggiare come se fosse un dolce che risulta amaro quando non è cresciuto nel forno..siamo uguali a questa considerazione, poichè la sofferenza diversamente proporzionale ai dispiaceri provati ha contribuito a far crescere la testimonianza di quanto è successo nella nostra mente procurandoci quell'amarezza che ci avvolge con silenziosa elargizione dei suoi attimi di sensibilità che non contengono alcuna sincerità espressa volontariamente per altri attimi in cui il tutto è passato e attendiamo con fiducia l'avvenire che ci spetta..
lunedì 3 dicembre 2012
VOLER BENE..
Ho già parlato dell'amore e degli effetti che procura tale sentimento..ma con il tempo l'amore si trasforma in un grande affetto per cui nutriamo un senso di commovente ricchezza che ci trasforma in esseri colmi di tenerezza e di sincerità verso chi ci ha conosciuto quando eravamo ragazzi.Il bene che avvertiamo dentro di noi è ora più maturo,più consapevole della presenza di chi è stato il nostro compagno,il nostro amico per tenti anni dividendo con noi tutto..il momento d'euforia per le gioie ricevute e il momento di tristezza per la mancanza di felicità o di delusione provata.Quando notiamo un avvertimento della sua salute ci preoccupiamo di perderlo,di rimanere senza quella metà di noi stessi che abbiamo sentito dentro di noi e che ci aumenta la solitudine dell'evento a cui non eravamo preparati.Essere in due nella propria esistenza è molto importante per la formazione del nostro stesso massimo comune divisore..dividere le circostanze, le opinioni, le insicurezze oppure le certezze che credevamo fossero giuste ma che agli occhi dell'altro ce le ha fatte apparire sotto un'altra veste,ha formato il nostro carattere,la possibilità di migliorare la condizione della sentenza di comunicazione e di fermezza dei propositi che ci eravamo promessi.Non tutti hanno questa possibilità d'amore, non tutti hanno la pazienza di sopportare i momenti non felici dell'altro,poichè la nostra esistenza è fatta di sogni che rincorriamo continuamente e in certi momenti crediamo che un cambiamento sia determinante per la nostra vita..ma non è così..se sentiamo nel nostro cuore quell'affetto che unisce due esseri consapevoli che la propria maturità è fatta anche di momenti negativi come quelli positivi che sono trascurati dai problemi del quotidiano, allora "voler bene "occupa una certa rilevanza nell'esistenza di due individui che a quel tempo hanno deciso di affrontare il tutto insieme..
LA CADUTA..
Prima o poi tutti cadiamo..c'è chi si fa male davvero,chi al contrario prende tanto spavento.Alcuni anni fa dalla sarta a causa del pavimento dato a cera scivolai e caddi in malo modo fratturandomi la rotula del ginocchio sinistro.. quando il tempo cambia mi fa male..a quel tempo rimasi ingessata per un mese e con la seguente terapia ritornai come nuova..ma non avevo considerato gli anni..e come vi dicevo prima, adesso qualche volta mi duole il ginocchio sinistro .. .Stanotte per un tappetino lasciato da mia figlia nel bagno sono inciampata e sono caduta di nuovo..non mi sono fatta granchè ma lo spavento è stato grande.ed ho ricordato quel momento di alcuni anni fa.Ora sono a riposo e spero di rimettermi presto in quanto avendo sbattuto la testa contro il muro mi duole abbastanza.Tralasciamo queste semplici imprevisti che se anche dolorosi col tempo passano e si dimenticano, ma se riflettiamo sulle vicende della nostra vita quante cadute abbiamo fatto?E' inutile dire che essendo stati perfetti nel nostro modo di essere gli "scivoloni" li hanno fatti gli altri..non è vero..i nostri li abbiamo forse dimenticati con le relative conseguenze?Ci fa comodo pensare così,ma la verità è quella che rialzandoci nessun fisioterapista ha potuto ridarci quello che avevamo prima e che col tempo la soluzione del problema non è stata mutata in concetti di stabilizzazione del proprio essere..allora perchè infliggere agli altri la confessione di quanto abbiamo provocato senza tener conto della nostra?Gli scivoloni di cattivo gusto per così dire,hanno allontanato quelli che chiamavamo amici,quelli che contavano sul nostro affetto..per non parlare di quelli che l'ingessatura ha impedito loro di procedere a passi veloci per non mutare la predisposizione alla sincerità amichevole guadagnata nel tempo..
domenica 2 dicembre 2012
L'INCONTRO..
Tutti aspettiamo questo momento..vuoi che sia d'amore,vuoi per concludere affari,vuoi per chiarire qualche situazione rimasta in sospeso etc..i motivi sono tanti che sarebbe inutile elencarli..ma l'aspetto delle significative espressioni di questo termine aumenta la corrispondenza di idee con gli altri.Numerose sono le varianti che si presentano quando andiamo alla descrizione dell'evento che chiudiamo nel cuore per non ascoltare talvolta la ragione che si dimostra ostile nei nostri pensieri.Da un incontro possono scaturire le necessità fuorviate da un'esistenza colma di costumanze che non si delineano con la propria ricucitura dei molteplici strappi che ci attendono al varco quasi volessero dimostrare la nostra incapacità a ricucirli con maestria e dovizia di particolari..ma l'incontro che dispone di ogni causa espressa sia volontariamente che privatamente, non sfugge alla chiarezza di quanto si desidera sfuggire alla propria individualità di conoscenza.Questo momento descrive in ogni strumento della batteria del nostro cuore la riuscita della speranza che avevamo custodito fino alla visione e alla sicurezza della risoluzione dei propri problemi, in quanto esso discute la probabile eventualità che il tutto venga ottenebrato dai desideri concupiti fino a quel momento da cui scaturiranno le risposte e le proficue sistemazioni individuali, Nell'incontro la possibilità di migliorare le circostanze in cui viviamo si effettuano quelle determinate e relative dichiarazioni in cui l'uomo si trova a dover cercare una chiara soluzione a quanto egli stesso aspira per riacciuffare quella chiarezza d'intenti in cui la forza della volontà gli è venuta a mancare ..allora i battiti cardiaci si presenteranno con ardore ed efficacia nella sincerità della propria situazione che prima era scrupolosamente priva di ogni effettiva spiegazione..
LA COMPRENSIONE D'AMORE..
AL TERMINE DEL SUO CAMMINO QUANDO UN UOMO SI PRESENTA DINNANZI AL PADRE MIO EGLI GLI DOMANDA..FIGLIO MIO COSA HAI COMPRESO NELLA TUA VITA ,QUALI OPERE HAI EFFETTUATO DA ESSERE CAPACE DI DARMENE TESTIMONIANZA? CHE COSA HAI OFFERTO A COLORO CHE HAI INCONTRATO, CONOSCIUTO,AMATO? IL CUORE LO HAI" USATO" O CONSERVATO COME UN QUALCOSA SENZA ALCUNA IMPORTANZA? IL CUORE,RISPONDE COSTUI.. IL CUORE NON COMPRENDO..,LA MIA VITA E' STATA UN SUCCESSO.. HO OTTENUTO TUTTO CIO' CHE VOLEVO E TUTTO QUESTO E' DOVUTO ALLA MIA INTELLIGENZA ,AL MIO MODO DI COMPRENDERE GLI ALTRI PER RICAVARNE CIO' CHE MI NECESSITAVA ALTRIMENTI DI COSA AVREI VISSUTO?,COME AVREI SBARCATO IL LUNARIO? E' VERO MI SONO ARRICCHITO, MA HO SUDATO MOLTO PER RICAVARNE IL MEGLIO POSSIBILE ANCHE SE TALVOLTA HO PREVARICATO SUGLI ALTRI ..L'HO FATTO PERCHE' COSTORO NON MI COMPRENDEVANO E A CHE COSA AVREI DOVUTO RINUNCIARE QUANDO IO SAPEVO CHE PER OTTENERLO DIPENDEVA DA ME, SOLO DA ME, DAL MIO MODO D'ESSERE.ERANO GLI ALTRI CHE MI DISTRUGGEVANO, CHE MI ADDOLORAVANO E SE IO NON AVESSI AGITO CON "MENTE STUDIATA",NIENTE AVREI OTTENUTO.. HO VISSUTO BENE MA QUESTO LO DEVO SOLO ALLA "MIA ASTUZIA D'INTELLIGENZA" ..NON IMPORTA SE HO CALPESTATO TALVOLTA GLI ALTRI,ESSI LO AVREBBERO FATTO A ME ..E MIO PADRE ANCORA GLI DOMANDA..IL CUORE..MA IL CUORE DOVE LO HAI RIPOSTO? TE NE SEI DIMENTICATO? E POI COSA SAI TU CHE CREDI DI CONOSCERE CIO' CHE ERA TUO DIRITTO E NON MIO?..ALLORA COSTUI RISPONDE..NON COMPRENDO COSA TU STIA DICENDO... IO SO DI ESSERE NEL GIUSTO ..E MIO PADRE..FIGLIO MIO DEVI RIFARE IL TUO CAMMINO TORNANDO INDIETERO, MA QUESTA VOLTA A MODO MIO..COMPRENDI PRIMA IL MIO SIGNIFICATO E POI RITORNA A ME CON IL CUORE GONFIO D'AMORE..GESU
sabato 1 dicembre 2012
ALL'IMPROVVISO..
Alcuni avvenimenti accadono all'improvviso e naturalmente nessuno di noi è preparato all'evenienza delle circostanze fortuite.Il nostro cuore soffre per la mancanza di supporti atti ad eventuali situazioni e la nostra mente si prepara a risolverli nel miglior modo possibile..ma quando ciò non è realizzabile il dolore che ne consegue cerca di attutire la schiavitù di tali situazioni.Noi parliamo di schiavitù in quanto ci sentiamo sottoposti all'ordine naturale delle cose senza pensare che tutti siamo soggetti a tali eventualità.La vita si dimostra in questi casi sfavorevole alle nostre chiarezze,a quanto ci aspettavamo sia dagli altri che dagli avvenimenti causati dalla sorte che si avvince dal nostro "buen retiro" per colpirci in varie maniere in modo da non avere più la speranza di un domani migliore.Quando accade la possibilità di acuire la propria manifestazione nel sopportare con pazienza tali circostanze, la propria Fede vacilla e ci sentiamo defraudati di quanto ci spettava per essere stati capaci di concludere il proprio cammino con il Credo e la ricerca di noi stessi...ma è proprio in tali eventualità che conosciamo meglio il nostro essere,che proviamo quanto abbiamo nutrito nella via che conduce alla richiesta di provare la possibilità di arricchire l'anima con la nostalgia dei momenti trascorsi in serenità..altrimenti quale significato avrebbe la parola "vita" priva di confidenze amare che ci sottopongono alla loro maestria del sincero amore?La richiesta d'essere sereni e la complicità di non possedere tali requisiti allargano la quiete dopo la tempesta in una miriade di momenti completi e precisi che riguardano la nostra esistenza e che ci fanno sicuramente avanzare in quel mare di tranquillità che seguirà dopo la tempesta..