giovedì 31 gennaio 2013

TU NON SEI....

Molte volte nella vita abbiamo sentito..tu non sei mio padre oppure mia madre..tu non vali nulla..Queste frasi sono comunque offensive e fanno male al cuore poichè non fa comodo a coloro che sono ripresi essere valutati.Nei primi due casi queste frasi dimostrano nei riguardi di chi le pronuncia la neutralità di recupero per quanti si oppongono a conseguire le regole di un'educazione civile,in quanto si commette un grave errore non volendo riconoscere la responsabilità e la preoccupazione di un avvenire per ciò che riguarda i doveri morali da tenere presente per affermarsi come un individuo compreso nella società.Pronunciando queste parole si comunica la propria viltà e quanto si annuncia con la dispersione del significato..rispetto e volontà che determinano l'esistenza degli uomini.Molto spesso se viene a mancare un genitore l'altro si risposa e cerca in tutti i modi ci crescere con le medesime modalità chi è stato in un primo momento privato del coniuge naturale..ma se costui dimostra la propria incapacità nel conseguire una vita decorosa, allora esprimendo a proprio discapito queste parole non si comprende la realtà delle sue avverse cause di cui non ha afferrato la possibilità di essere considerato un completo e specifico individuo che si appresta ad entrare in un mondo che al contrario lo sconfiggerà.Inoltre affermare che una persona non vale quello che potrebbe meritare altrimenti, significa annientarlo del tutto nelle proprie capacità,se fino a quel momento esse si sono dimostrate deboli.Quando noi infiliamo un ago stiamo attenti con pazienza che il filo entri nel piccolo buchino e se non ci vediamo abbastanza inforchiamo gli occhiali per vedere meglio..in tutto questo tempo quello che vale è la pazienza e l'accuratezza del compito che ci attende..allora perchè non dare il tempo pazientemente e aspettare con eventuali consigli che l'individuo si accorga dei propri sbagli e dimentichi l'abulia o l'incapacità di superarli nel trovare una soluzione adatta? Il tempo è necessario e anche la paziente attesa..si può consigliare,dire la propria eventualità..ma mai affermare quella frase poichè se l'individuo possiede un carattere difficile e non ancora adeguato alle situazioni che gli si presentano, si finirà con oltraggiarlo e non con lo spronarlo senza fargli avvertire che lo stiamo facendo.Queste sono belle parole..ma è difficile trovarsi in questi frangenti..basta solo un pò di dolcezza,tanta pazienza e un bicchiere colmo di affettuosità..in seguito ci accorgeremo,a meno che chi è nel nostro cuore non sia un criminale, che la ricetta è stata eseguita a puntino..

mercoledì 30 gennaio 2013

SPLENDORE NELL'ERBA..

E' un titolo di un famoso film in cui I temi appaiono non attuali per l'educazione e la morigeratezza dei costumi riguardanti la morale che al giorno d'oggi sono decisamente superati, tranne in alcuni casi..L'attrazione che fa palpitare due cuori fino all'inverosimile e concede spazio ai sensi di avvertire la chiarezza degli atti che seguiranno in seguito,in alcuni casi diventa proibitiva per la severa educazione ricevuta che non ammette atteggiamenti di cui si rasenta il peccato..così venivano educati i ragazzi in alcune famiglie e pertanto coloro che erano forti superavano l'ostacolo,altri non si comportavano in tal modo,altri seguivano il proprio istinto.Oggi questa maniera di essere morigerati nei costumi non esiste più..giovani che si trascinano da un'avventura all'altra.che oltrepassano ogni limite di convenienza,non crederebbero che a quei tempi chi era sensibile poteva impazzire dal desiderio non consumato per non commettere il peccato.Oggi a vent'anni si sono bruciate tutte le tappe.. si vuole conoscere ogni cosa,ogni attimo in cui i sensi fanno vibrare le corde della melodia se di melodia si può parlare affinchè ogni individuo conosca in tal modo le nascoste virtù che in seguito porteranno al disfacimento della loro persona..e così si passa da un soggetto all'altro,senza pudore per se stessi,senza quelle norme educative che punivano i desideri avvertiti oltre la morale corrente.Non si consente quel tipo di educazione poichè i figli non debbano avere paura del sesso e di conseguenza impazzire per un senso represso ma neppure si deve consentire la libertà senza alcun limite per non intaccare quella responsabilità che ognuno di noi conserva nel proprio animo.L'educazione oggi è motivata dalle norme di specifiche conservazioni adeguate ai tempi, ma coloro che ne abusano si trovano precipitosamente in pasticci che non sanno sciogliere da soli se non con mezzi oltremodo disdicevoli che vanno oltre il peccato..altrimenti sono costretti a tarparsi le ali della propria gioventù assumendosi le responsabilità di un adulto e bruciando le tappe della loro fanciullezza.Ogni cosa a suo tempo..esiste quello delle mele ovvero della pubertà.quello dell'adolescenza e quello in cui si considera come partner definitivo colui che si appresta a diventare uomo, se non lo è già, in tutti i sensi per assumersi le responsabilità di una famiglia..

martedì 29 gennaio 2013

GLI ESAMI..

Diceva il grande Eduardo che gli esami non finiscono mai..se fate caso ogni azione della nostra vita viene sottoposta ad un esame.Infatti prima di decidere sul da farsi noi ci poniamo molte domande per non fallire nell'impresa..a sua volta la coscienza ci rimorde se abbiamo compiuto una riprovevole mancanza oppure se potevamo prendere decisioni migliori.Nell'infanzia per accedere alle scuole superiori e quindi a studi più completi abbiamo sostenuto degli esami e coloro che ci hanno posto delle domande per verificare la nostra istruzione hanno tenuto conto anche della nostra maturità,se avevamo compreso quanto esprimevamo con la bocca oppure l'avevamo imparato a memoria.Mi ricordo del mio concorso a cattedra in cui mi fu chiesto come prima cosa..perchè la pizza a Napoli ha un sapore diverso da quelle preparate in altre città..avevo studiato tanto e mi interrogavano su una domanda che a me sembrava sciocca..ma non era così ..ci pensai su e risposi.. ma è l'acqua che a Napoli contiene più sali minerali..e la commissione continuò.. se lei avesse un giardino cosa farebbe coltivare agli alunni?..Dipende risposi..a quelli più sognatori i fiori a quelli più pratici la frutta e la verdura mentre a quelli più deboli li metterei accanto agli altri per dare loro modo di sviluppare quella forza che manca così come si fa con le piante deboli..questa risposta piacque..naturalmente seguirono altre domande..e vinsi il concorso. Nel percorso che obbligatoriamente ci è stato assegnato non ci accorgiamo più quando e quante volte sottoponiamo noi stessi e gli altri che ci circondano ad un esame preciso ..anche con lo sguardo questa sensibilità viene utilizzata per ogni decisione presa.A volte le proprie azioni sono dettate da attimi che trascinano l'uomo a conseguenze che magari avrebbe voluto evitare..ma in seguito.con un'ottimo esame introspettivo cercherà di correggere le sfumature errate.Gli individui conoscono i propri limiti ma succede che si creano supposizioni che valgono più della loro stessa natura,in quanto sono certi di considerarsi maggiormente nella propria esistenza e ne consegue che le loro azioni sono la rappresentazione specifica dell'evidenza mostrata..ma i contenuti sono privi di quelle facoltà desiderate..allora sarà meglio fare un esame delle proprie chiarezze per non sostenere interrogazioni e valutazioni a cui non siamo preparati ed essere quindi rimandati o addirittura ripetere l'anno..

giovedì 24 gennaio 2013

IL CAPPELLINO ROSSO..

In una città vi era una ragazza che indossava sempre un cappello..le incorniciava graziosamente il viso ed era più ammirata.Un giorno dalla modista vide un cappellino rosso..se lo misurò e pur sapendo che era di un colore acceso per cui avrebbe potuto indossarlo in particolari occasioni se lo comprò.Nei primi tempi ella lo sfruttò alquanto poichè le piaceva e riceveva molti complimenti,in seguito lo ripose insieme agli altri dentro all'armadio della sua stanza.Trascorsero i mesi e il cappellino rosso era stanco e deluso di essere riposto al buio ,senza poter vedere il sole e partecipare alla vita della ragazza per cui decise di punirla..scomparve.Nel frattempo dopo un lungo periodo di tempo la ragazza si doveva recare ad una manifestazione importante e si ricordò del cappellino..aprì l'armadio ma non lo vide...allora pensò che un altro membro della sua famiglia l'avesse preso, ma interrogati questi risposero di non saperne nulla...più ci pensava e più non conosceva la risposta.Una notte sognò del cappellino che le disse il motivo della sua scomparsa..me ne sono andato poichè mi avevi dimenticato al buio..non mi piace essere riposto senza vedere la luce,il sole e partecipare alla tua vita..tu dirai.ma non hai le gambe come ha fatto?Il buon Dio ha accolto la mia delusione che mi procurava sofferenza e mi sono trovato altrove..ti ho dimenticata..ma tu l'avevi fatto prima di me..

LA VITA ETERNA..

UNA VOLTA UN UOMO MI FERMO' E MI DISSE..RABBI LA VITA E' UN DONO PERCHE' HO SOFFERTO TANTO? UN DONO E' QUALCOSA DI SPECIALE CHE RALLEGRA,AL CONTRARIO HO AVUTO SOLO DOLORE E SOFFERENZA..ALLORA IO GLI RISPOSI ..SI E' UN DONO MA DEVI STARE ATTENTO A COME LO SCARTI DAL SUO INVOLUCRO..TU LO HAI SCARTATO IN MODO CHE TI HA PROCURATO I SENTIMENTI CHE TU AFFERMI..MA SAPPI CHE ESSI TI DARANNO UN PREMIO FINALE..LA VITA ETERNA..GESU'

mercoledì 23 gennaio 2013

LA RECENSIONE..

Che cosa dovrebbe avere un prodotto che spieghi sia le positività che le negatività degli eventi che si verificano nella nostra esistenza? Risponderei tutto..come un giornalista racconta sul suo giornale le qualità di un dialogo intervenuto fra le parti o un preciso giudice redige opere qualitative o non, narrando la propria stima su quanto gli è stato detto.. così un uomo dovrebbe recensire la sua esistenza verificando il prodotto se sia di qualità oppure se necessita di un miglioramento per ottenere un qualcosa che valga la pena di essere vissuto.Ma l'uomo si giudica sempre più di quanto valga o perlomeno pochi sono coloro che si stimano senza orpelli che abbelliscano le proprie azioni adducendo il motivo della sfortuna,. oppure che la realtà era deludente rispetto alle conformità affermatesi a suo favore.Nella durata della vita molte sono le occasioni che determinano una circostanza chiarita e prospettata secondo le illusioni che ognuno di noi si narra nell'intimità della propria natura in quanto ci si abbellisce senza perifrasi,senza umiltà di comportamenti addebitati alla chiarezza che conduce all'affermazione della personalità.La narrativa dell'esistenza umana comprende una vasta varietà di gamme che esplicano la bellezza,la negatività e la neutralità di quanto si è detto..si sente di provvedere al mancato recupero di ogni specie di recensione ma nell'animo rimane la povertà di ogni succursale di agenzie provviste di una chiara e semplice verifica di recensione..

AD INTERMITTENZA..

L'amore a volte funziona così..ad intermittenza..ossia mentre esiste ad un tratto se ne va senza che ce ne accorgiamo..eppure la traccia la lascia poichè noi soffriamo dell'abbandono che non vorremmo mai scoprire.che non vorremmo accadesse mai.ma l'amore agisce a modo suo secondo le circostanze come se ciò che nutriamo dentro subisse un'eutanasia per poi riaffiorare in un secondo tempo a nostra insaputa..vorremmo cacciarlo via avendo avuto un'esperienza negativa, ma purtroppo nasce nel nostro cuore e forse morirà nuovamente in quanto la vita è così..prima regala, in seguito toglie quanto ci ha donato.Questa fisarmonica che non è affatto armoniosa induce a perdere la speranza a non credere che esista la felicità..eppure per alcuni questo fenomeno sentimentale avviene..accade che l'amore quello con la A maiuscola subentri in una desolazione ed occupi per sempre un posto d'onore che nessuno mai toglierà e che vivrà fino alla fine dei nostri giorni.Non è un'utopia ma una chiarezza che vuole dimostrare che esiste per davvero e che veramente non morirà mai..sotto tutti gli aspetti questo grande sentimento se ne va incontro a giorni migliori in cui per tutti l'Amore è per sempre..

martedì 22 gennaio 2013

LA FAMIGLIA.

Fin da bambina avevo nel cuore questo significato che si armonizzava nel mio modo di essere affinchè il risultato di ogni mia manifestazione fosse chiaramente visivo per il futuro che mi attendeva.Mi ricordo che un pomeriggio entrando in salotto per portare una tazza vidi i miei nonni abbracciati che si davano un bacio..avevano circa settanta anni.ne rimasi colpita poichè li ritenevo vecchi per quelle manifestazioni affettive eppure..il loro amore era intatto..si volevano bene e da allora ancora maggiormente sentii dentro di me che volevo una vita simile alla loro.Ma i tempi sono cambiati ed io ricordo con nostalgia le vacanze di Natale quando tutta la famiglia riunita si accingeva a giocare a Tombola,al Mercante in fiera..Il nonno seduto a capotavola teneva il banco e noi tutti mettevamo i fagioli sui numeri che chiamava oppure vi era il mercato delle carte..si comprava e si vendeva ..con modica spesa ci divertivamo mangiando i dolci natalizi.Il nonno ogni numero che chiamava lo accompagnava con una spiegazione napoletana della Smorfia..eppure il nonno era veneto..chissà!..In seguito divenuta adulta questi giochi non si facevano più..si partiva per le vacanze sulla neve a Cortina..ma la sottoscritta ricorda con rammarico quei tempi.La famiglia è determinante per la formazione di un individuo a cominciare dal proprio carattere per terminare ad un'educazione morale ed affettiva.. ripensandoci oggi rimpiango di non avere sposato un uomo che possedeva una fattoria.. avrei avuto molti figli e tanti animali..come si legge nei romanzi..ma ognuno sceglie seguendo le singole manifestazioni d'affetto e la vita non va sempre così..ma tornando alla famiglia che è in via d'estinzione come ho già affermato nelle mie conversazioni precedenti.in quanto oggi si preferisce convivere,non avere problematiche per quanto riguarda i figli..allora cosa ci è rimasto? Nulla..nulla che valga la pena di commentare..l'egoismo appare evidente e la formula precedente è in certi casi "obsoleta".Ma l'uomo non può vivere solo, ne consegue che si troverà una compagna con la quale dividerà i suoi giorni poichè crederà di aver trovato quell'anima gemella che lo accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni..senza conoscere le problematiche dei figli che se anche a volte non offrono quelle soddisfazioni che ognuno si aspetta comunque coloro che hanno scelto questa diversa strada, hanno il preciso significato della parola "vita",mentre gli altri credendo di viverla secondo i loro principi hanno camuffato ampiamente la determinazione e la felicità della parola famiglia sotto tutti i suoi aspetti sia negativo che positivo..

lunedì 21 gennaio 2013

IL DISORDINE..

Inteso come un mancato ordine di suppellettili che non trovano il proprio posto allora è una battaglia che quotidianamente avviene a casa mia..mi precipito a mettere in ordine ma nulla da fare..molto meglio lasciare le cose come stanno soprattutto per i giovani che se ne infischiano nettamente di quanto viene loro precisato e continuano a non ascoltare quello che viene loro chiesto.Se al contrario ci riferiamo al disordine della mente,del cuore allora le cose cambiano.Il "caos" del cuore è determinante per i giovani d'oggi che non riflettono nè pensano a formarsi una famiglia..nell'età adulta si convive e in seguito si vedrà..per quello della mente purtroppo vi sono cure appropriate che si spera possano calmare l'esistenza umana, ma purtroppo costoro non recepiscono il richiamo offerto poichè la malattia è da definirsi immutabile.Ma esiste anche un disordine nella società che soccombe a qualsiasi opportunità di vita in quanto tutti o almeno quasi tutti, si scambiano la possibilità di colmarsi di ogni mezzo per facilitare l'opportunismo e la probabilità di acquisto delle convenienze.Il metodo per sopraffare,per anelare ad un costume di equilibrata ispezione di regolare qualità in cui venga espressa la chiarezza di quanto si avverte dentro di sè non comunica con la speculativa occasione di non magnificare le proprie qualità che potranno, si spera, rinnovare o comprare quanto ci si aspetta dalle fortuite dimostrazioni che si compiono per maturare i propri interessi anche a discapito di un ordine che dovrebbe regnare sovrano.Ne consegue che viviamo in un'epoca in cui ogni elemento viene usato per ottenere,non per costruire nell'evenienza di acquistare le possibilità che vengono dimostrate e se ciò non avverrà, allora l'azione è stata tentata comunque.no..si vuole una concreta risposta in cui viene dichiarato apertamente il disordine che regna..ma non interessa alcunchè, basta che rechi con sè quanto si è preventivato e l'ordine degli eventi diventa una semplice utopia..

domenica 20 gennaio 2013

PARTIRE..

Un famoso detto ci racconta che..partire è un pò morire..dipende dalla causa che ci allontana.Essa comprende la fuga dalle circostanze che diventano opprimenti,l'avvio di un nuovo lavoro,le vacanze etc.comunque la partenza può diventare nefasta per motivi che ci lacerano il cuore oppure con la speranza di un futuro che ci dia la possibilità di un progettato avvenire.Se la partenza è dedicata alle vacanze allora il nostro umore non conosce limiti per l'eccitazione che si spera avvenga nel visitare quei luoghi tanto desiderati.Oggi purtroppo accade che non sempre ciò che abbiamo previsto funzioni secondo gli orari stabiliti..troppo spesso vi sono ritardi nelle scelte fatte o a causa del tempo o addirittura per il momento che vengano cancellate le probabilità di partenza.In questo caso grave risulta il disagio e pertanto si vedono alla televisione scene di grande amarezza, sconforto e disagio parlando con eufemismi, di persone costrette a pernottare con i propri bagagli in condizioni disastrose..per non parlare dei bagagli che molto spesso vengono trafugati e rubati oggetti preziosi o ciò che più necessitava.La speculazione di tali esercizi è enorme come diventa impossibile la ricerca di un luogo tranquillo per riposare,per visitare nuovi Paesi che ci distraggano dalle avversità..ma se la fuga è determinata da una chiarezza che appare solo dopo aver fatto delle promesse non mantenute,allora si mostra quanto si è vili di fronte ai sentimenti altrui e alle prospettive dichiarate.Le conseguenti azioni si manterranno sull'equivoco provocato e non avranno alcun seguito se non quello di determinare sofferenza e dolore.Se la partenza si effettua con tutti i canoni previsti per una vacanza, al ritorno non si è mai contenti e si rimpiangerà il tempo trascorso.Nel caso si parta per un lavoro promesso,allora i palpiti del cuore si conseguono vertiginosamente in quanto si comprende che sarà per lungo tempo oppure forse per sempre e ci si rammarica dei cari lasciati a casa...ma la propria riluttanza viene premiata dalle condizioni favorevoli che si vanno ad incontrare,mentre si lasciano a casa le preoccupazioni di un lavoro non eseguito per mancanza di fondi..in sintesi la partenza è come una medaglia le cui facce rappresentano l'esistenza dell'uomo..

IL DANDY..

Il "DANDY" è un individuo eccentrico,rigoroso nel vestire che si vuole esporre nell'eleganza anche dei suoi modi per eccellere nella società affinchè questa dimostri di applaudirlo e di osannarlo.Fin dai tempi antichi e precisamente da Nerone ricordiamo Petronio Nigro chiamato "Arbiter elegantiarum".Lord Brummel i cui antenati erano maggiordomi che divenne il simbolo di questa precisa affermazione,Lord Byron.Oscar Wilde e anche D'Annunzio etc..Tutti questi personaggi desiderano apparire con uno stile di vita diverso,curato nei minimi particolari da diventare eccentrici per l'umano piacere d'essere ammirati e appunto distinguersi dalla massa con un' autostima che si eleva al di sopra delle circostanze in cui prevalgono sia l'eleganza che la raffinatezza.I colori dovevano assolutamente essere tre e non di più, altrimenti si entrava nella volgarità,Il nome deriva probabilmente da "Andrew" le cui origini sono scozzesi ove la ricercata raffinatezza denota un'artistica evoluzione del piacere coadiuvata dalì'espressione di considerarsi al di sopra degli altri per non apparire un provinciale vestito a festa.Questo eccesso di ricercatezza denota una vanità infinita ed una speculazione per essere immortalato nelle ricerche di abitudini svariate che non si appropriano del costume degli altri.Costoro godono di essere al centro delle attenzioni non solo per il modo di vestire, ma soprattutto per l'accattivante bonarietà che esprimevano con risposte ironiche e appropriate per divertire,per stupire e non essere dimenticati.La loro tracotanza e gli eccessi smodati li collocavano in un ristretto cerchio di personaggi che oggi si ricordano per il diverso modo di essere..vuoi per l'abbigliamento, vuoi per le risposte che non concedono intelligenza e arguzia, ma una volgarità espressa anche a gesti che possono diventare in seguito anche molto crudeli.A quei tempi la distinzione morale era annullata dall'ingegno,dalla scala sociale che si saliva in un attimo in quanto la preparazione studiata e raffinata faceva dimenticare la loro nascita..oggi non solo la fa ricordare ma oltrepassa i limiti della decenza per offrire agli altri un catalogo di oscene sensibilità in cui non sono previste le parole..intelligenza,decenza e raffinatezza..

LE MOTIVAZIONI UMANE

Tanta sono le motivazioni umane ..chi dovremmo essere..cosa dovremmo operare... quanto dovremmo valere etc..ma in realtà pochi sono quelli che si pongono queste domande..molti sono inclusi fra coloro che si adattano ad un'esistenza del tutto occasionale se non quotidianamente riferita ad ogni esposizione che accade con procedimenti naturali in cui si legge la parola...così doveva accadere.Essere o dimostrare nell'apparenza o nella sostanza un'accattivante rimozione della propria volontà significa escludere completamente il desiderio di migliorare le vicende che ci appartengono e che possono essere modificate con l'ineluttabilità degli eventi che si succedono nel corso della vita.L'uomo conosce perfettamente i suoi limiti ma alle volte succede che egli voglia oltrepassare il confine delle proprie possibilità poichè crede di farcela..nulla di più errato..se questa circostanza va oltre i suoi limiti,ecco che le lagnanze,le volubilità dell'accaduto gli dimostrano il contrario..ma non dà la colpa a se stesso bensì alla sfortuna che afferma di perseguitarlo inesorabilmente.Se costui si facesse un esame preciso delle qualità che può affrontare.la risposta sarebbe ..non ce la farai anche con tutte le tue forze..ma poichè l'uomo generalmente è un pigro non tenta neppure di oltrepassare quella barriera di confine e dimostrare che comunque ha tentato.Nella vita ognuno di noi ha dei compiti da svolgere..conosciamo quelli che ci serbiamo nel cuore ossia il futuro nostro e quello di coloro che ci vivono accanto,nonchè cercare un miglioramento del tutto..ma provvedere senza le basi per un serbato ricordo di quanto si voglia operare nei confronti della propria personalità pur conoscendo le modeste possibilità di cui serbiamo con indifferente sensibilità di non accedere a estrazioni diverse e semplificate nel corso degli eventi, si programmerà una completa disfatta di quello che si era preventivato..allora si passerà dalle motivazioni alle sopraffazioni del proprio essere..

venerdì 18 gennaio 2013

IL BARBONE..

Questo individuo vive ai margini della società..infatti pur facendone parte ne viene escluso per la sua impropria chiarezza di quanto vuole compiere durante la sua esistenza..non si pone problemi,vive con l'elemosina degli altri,vive per la strada e l'unica cosa che gli interessa è il cibo quotidiano.Non credo si nasca in tal modo ma suppongo che lo si diventi per non avere problemi ,nè preoccupazioni e non si desidera lottare per un'esistenza migliore.Eppure costoro a loro insaputa lottano per sopravvivere, per togliersi quella noncuranza che affermano sia il loro motto in quanto cercano in tutti i modi di ottenere una sicurezza che li faccia diventare uomini.Si adattano con i vestiti degli altri,d'estate sulle panchine,d'inverno con il freddo con i cartoni etc..si abituano negligentemente alla caducità della vita e non chiedono altro..eppure sanno che sono al di fuori di qualsiasi contesto sociale e si ubriacano volentieri affinchè la propria mente non pensi al momento della propria esistenza, ma cancelli eventualmente i ricordi del passato.La gente passa dinnanzi a loro e non li guarda neppure,non li considera degni di uno sguardo e li commisera durante i discorsi altrui.Essi non si pongono la domanda perchè sono diventati così..se la sfortuna.l'abbandono oppure la mancanza di un nucleo familiare li abbia ridotti senza quella dignità che cancelli ogni frustrazione,ogni trascorsa sembianza di quella umanità che li faccia essere come gli altri.A volte si riuniscono nei refettori per i giorni di festa e l'unione con i loro simili forse li rende consapevoli del proprio stato..ma purtroppo dopo questa vacanza se in tal modo vogliamo chiamarla, essi ritornano ad essere quelli che sono..esclusi da una società che non ammette simili congetture di pietà anzi li allontana con un gesto mortificante per non essere consapevoli di quanto li circonda e in tal modo offrire un aiuto che serva da supporto a tali umilianti situazioni.

giovedì 17 gennaio 2013

LA SPINOSA REALTA 'DELLA VITA....

Quale è questa spinosa realtà degli uomini? E' la realtà del vivere oggi con le difficoltà del domani.Ognuno di noi si aspetta una svolta decisiva per la propria vita in quanto non considera la chiarezza degli eventi che eventualmente si avvicendano senza porre una domanda, senza il permesso di essere scoperti come se costoro giocassero con l'uomo a nascondino per affermare che la probabilità di riuscita risulta un affare di difficile portata e si esegua con la propria sicurezza che attraversa la ricchezza interiore che gli individui possiedono.La realtà al contrario non bussa alla porta per essere aperta..entra e basta..sta all'uomo se è disposto a farla entrare o continuare a fare squillare il campanello.La povertà dell'invasione è stimolata dalla propria ansia in eccesso come una figura di esemplare fattura che si incornicia sulla mensola di un mobile antico per visionarla continuamente in quanto nelle vita umana occupa un posto di rilievo e di conseguenza non va dimenticata, nè abbandonata.La sensazione di questa sensibilità comporta un sacrificio perenne e senza intercessione di pausa poichè la propria mente continua nel lavoro che le è stato assegnato..quello di demolire la figura umana e darle un continuo mormorio di pensieri negativi che conducono gli individui a non permettere alla serenità che tanto si afferma nell'esistenza di coloro che al contrario impongono a se stessi di non farsi vincere nelle lotta prevista e senza respiro.Come la rosa se non viene presa con delicatezza punge la mano con le sue spine e il relativo sangue che si ravvisa nella ferita,così nell'uomo si punge l'incertezza dei suoi problemi e si determina con i suoi pensieri un'afflizione continua paragonabile al sangue della mano che fuoriesce.Non si vuole comprendere che la vita è una continua prova di esistenza in cui prevalgono le sofferenze e le gioie fanno capolino talvolta come una ricca signora che annuncia ai suoi cari d'aver donato le sue memorie ad uno scrittore di scarsa fama che la eleverà agli altari del successo..ma la ricca signora non comprende che al contrario verrà sopraffatta dalla povertà dell'illusione senza essere ricca delle sue proprietà in quanto esse sono andate perdute nel tempo che verrà..

mercoledì 16 gennaio 2013

LA BANCA..

La Banca si può paragonare al dio Giano antica figura mitologica romana in quanto rappresenta la pace e la guerra oppure il dio bifronte viene indicato per le due facce ossia l'entrata e l'uscita..quella del risparmio e quella della nullità di esistenza per la mancanza di denaro.La prima faccia consiste nel provvedere alla nostra vita con il pagamento del lavoro svolto, mentre la seconda in un attimo viene tolto il tutto per problematiche diverse e in seguito sopraggiunte.Eppure essa conserva i nostri soldi magari dandoci un interesse scarso che col tempo non avrà quasi più valore,oppure con degli investimenti errati che si porteranno via tutto ciò che possediamo..ma comunque ogni individuo che abbia un'età adulta ha il suo conto in banca.L'importanza di una volta oggi non è più considerata tale come un tempo se non per coloro che possiedono grandi averi poichè il valore del denaro è diventato quasi nullo..sono solo dei fogli di carta che ci permettono di vivere dignitosamente in quanto le tasse ci prendono il meglio e se lo tengono ben stretto quasi come il naufrago si aggrappa all'unico relitto rimasto per non morire.Il denaro non è l'unico elemento di un'esistenza addobbata per il nostro vivere,ma risulta necessario per poterla vivere,altrimenti tutti saremmo come dei "clochard" che vivono per strada e si adattano alle circostanze diverse per causalità.Gli altri Paesi che non hanno adottato la stessa moneta forse stanno meglio di noi,ma comportano una differente vita sia per l'aumento della delinquenza minorile,sia per la validità dei propri consensi ottenuti con procedimenti alquanto gravosi..per non parlare di quei Paesi che al contrario hanno avuto prestiti di sopravvivenza e ancora non si sono stabilizzati con un'esistenza civile priva di lotte interne che corrodono la democrazia.Comunque vadano le cose i cittadini continueranno ad avere bisogno delle banche e la vita alzerà il costo dell'esistenza umana cercando di aumentare il progresso d'incrementazione con la speranza che ogni uomo sia provvisto del denaro necessario per procurarsi una vita migliore..

LA CHIAVE CHE APRE TUTTE LE PORTE..

Esiste per davvero una chiave che apre tutte le porte?Certamente se usiamo il "passepartout" altrimenti ogni serratura possiede la propria chiave poichè ognuno di noi potrebbe entrare e...ma quale è questa chiave?Il proprio sentimento che denoti l'ineffabilità posseduta nel nostro cuore.Il sorriso,la dolcezza, la comprensione fanno parte di questo sentimento che trova il suo apice nel guardare con occhi colmi di speciali requisiti che fanno dimenticare le amarezze altrui.Le persone che non possono adeguarsi a questo tipo di coloritura d'esperienza vissuta nel concetto d'amore, non sono degne della chiarezza che vive nel cuore degli altri e cercano mille modi per colpirla inadeguatamente senza pietà,anzi con crudele amarezza desiderano escludere dalla vita degli altri questa dolce sinfonia d'amore.Essi fanno parte di una disarmonica chiusura mentale e senza rimpianti ma con cocente acredine sono sicuri di vivere al meglio un'esistenza ormai priva di fondamentali necessità che non albergano dentro di loro.Il livore per avere ottenuto quella specie di continue sollecitazioni che essi credono siano reali ed efficienti per essere tali,non permettono mai un respiro di pausa,mai un solletico che li faccia abituare ad una diversa esistenza in cui alberghi la confidenza con la fiducia verso gli altri, quasi come la campana che suona a festa e che contiene nei suoi rintocchi la chiamata di energica sollecitudine ad una festa di mille momenti felici.Costoro esistono solo perchè la morte li ha finora risparmiati..essi credono di vivere,ma in realtà essi risultano morti ad un'apertura di gioia e di sensibilità che farebbero apparire la certezza di un domani migliore senza le problematiche che si pongono..allora cosa si chiedono? Nulla..accettano secondo il proprio pensiero un 'esistenza grigia coadiuvata dalla necessità di sopravvivenza che si adegua al chiarore della sera che preclude la notte.in quanto sono del tutto spenti alla luce dell'alba..

martedì 15 gennaio 2013

RIMANERE IN BOLLETTA..

Questo termine vuol significare..rimanere senza soldi..ossia all'asciutto dalla solidità economica della propria vita.Nell'epoca odierna molti individui si trovano in queste situazioni amare e complicate in quanto non sanno a chi rivolgersi per un aiuto che sia privo di interessi e di nuove problematiche.La vita presenta questi dolorosi aspetti affinchè l'uomo si sappia districare in una matassa i cui fili ingarbugliati gli rendono l'esistenza difficile da vivere.L'aspetto di cui sopra, presenta una crudele esibizione della singola valutazione in quanto coloro che non riescono a superare i momenti gravi credono che togliersi la vita sia una soluzione esatta e precisa..ma costoro non riflettono che lasciando gli altri senza una risposta e senza la capacità della soluzione diventano oggetto di consulenza negativa ed inefficiente della propria personalità? Lasciare gli altri in questo orribile modo vuole significare che la sicurezza e la certezza di un futuro migliore non esista e che anche i propri congiunti dovrebbero seguire lo stesso esempio, in quanto non hanno trovato la risposta alla situazione che si è venuta a creare...ma la vita è un complicato modo di essere e se anche le opportunità di recupero sono scarse la lotta consiste proprio in questa dolorosa realtà...cercare e sperare in un avvenire migliore anche se lontano per cui la stentata e negativa realtà può essere modificata nel tempo che verrà.Purtroppo la completa inefficienza ad una speranza ormai delusa viene del tutto dimenticata e si sfugge con codardia a tutto quello che potrebbe accadere in un prossimo ma deludente futuro.Attraversiamo momenti difficili..vi sono persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese,altre che hanno perduto il lavoro e hanno sulle spalle una famiglia da mantenere.etc.ma non comprendono nella propria personalità la viltà di lottare,di cercare di migliorare quanto loro viene negato.Coloro che al contrario si sono arricchiti sulle spalle altrui credono che il momento d'oro che attraversano duri in eterno..ma hanno fatto i conti senza l'oste in quanto non si aspettano che la morte li colpirà all'improvviso senza chiedere nulla ma offrendo il calice amaro della loro ricchezza e superbia..

lunedì 14 gennaio 2013

LA SINCERITA..

La sincerità comprende un alto e caro prezzo da pagare, ma nell'effetto procurato si accende una fiamma di stupore in coloro che avvertono questa difficile sensibilità per essere considerati degni di rispetto.La società si basa purtroppo sulle indegne bugie denominate menzogne accusatrici o calunnie che denotano il livore dell'individuo e che non danno certo la realtà dell'immagine comprensiva di verità in cui l'esistenza umana deve essere considerata ...mentire per ottenere,mentire per accaparrarsi qualcosa che non ci appartiene,mentire per sfuggire ad una situazione complicata,mentire per essere giudicati quello che in effetti non siamo, conduce l'uomo a non comprendere la linea di demarcazione che deve esistere nella propria incolumità d'essere considerato un individuo di cui ci si può fidare sia per rispetto che per dignità..se tali requisiti mancano allora risulta inutile la conquista efficiente della parola "onestà" in quanto si vive di dubbi e di precarie condizioni di vita preclusa agli altri e si crede solamente utile a se stessi.Non ci si accorge che la menzogna non conosce limiti..si continua per quella strada che ad un tratto diviene pericolosa anche per la propria incolumità e che denota un carattere privo di umanità quasi animalesco in quanto le proprie teorie diventano un obbligo da considerare per essere ascoltati e non un divieto per non esserlo.Si comincia con una piccola menzogna che funge da tornaconto fino ad annullare completamente la realtà poichè la fantasia dell'immagine ha prevaricato la potenzialità dell'effimera realtà di fronte all'ineluttabilità della evidenziata conquista in cui esiste solamente la propria ricchezza di inventate bugie atte alla possibilità di offrire quella verità tanto difficile da pronunciare.Ci si avvolge continuamente in una spirale che non conosce confini e che si spiega in una sola considerazione..mentire agli altri diventa come mentire a se stessi..senza conoscere la verità..

LA MATTINA..

Appena c'è un po' di luce apriamo gli occhi e ci prepariamo ad un nuovo giorno che speriamo si presenti sereno.Alcuni vanno a lavorare mentre altri rimangono in casa per provvedere alle necessità altrui.In ogni caso la vita ricomincia e noi siamo o crediamo d'essere pronti a viverla..ma se al contrario non fossimo preparati alle evenienze che si prospettano saremmo degli sciocchi in quanto la vita ci colpirebbe inaspettatamente con tutte le sue forze.L'ingenuità,l'illusione del recupero,la capacità d'essere umiliati per un lavoro non svolto bene etc.. queste preoccupazioni le dobbiamo lasciare a casa altrimenti, si fa per dire, gli altri ci "salterebbero addosso" e quindi la preparazione dovuta deve presentare tutte quelle norme o almeno le più considerevoli per combattere chi ovviamente crediamo sia contro di noi.La maggior parte ritiene sia giusto tutto ciò..invece l'errore consiste proprio nel valutare in tal modo la propria giornata anche se si presenterà con difficoltà.. abbiamo mai pensato che la parola amore,comprensione,gentilezza ne fanno parte? Forse erroneamente riteniamo inutili tali pensieri in quanto gli altri ci dimostrano un completo disinteresse della nostra persona.. allora perchè non colpirli con un sorriso in cui è compreso un "buongiorno" augurale che denoti la nostra partecipazione a tutto ciò che faranno,a tutto ciò che compiranno, facendo sentire loro che siamo partecipi delle loro azioni.che non sono soli ad affrontare le difficoltà che si presenteranno e infine che siamo contenti di unirci al banchetto che si presenterà alquanto laborioso?In tal modo la giornata ci sembrerà meno amara e costringeremo gli altri a comprendere che l'esistenza umana non è stata creata per essere soli, ma che l'unione comporta la serietà delle nostre azioni unite a quelle degli altri..

domenica 13 gennaio 2013

L'ANELLO..

Una graziosa fanciulla con la sua famiglia ogni estate si recava in vacanza in un isola vicino casa sperando di trovare marito.Era belloccia,ma il carattere era tremendo per cui ancora era sola...aveva adocchiato un bel giovane anche ricco ma questi era fidanzato e fra pochi giorni si sarebbe sposato.Gli amici erano lieti dell' opportunità che era capitata al loro amico..del resto erano fidanzati da tanto tempo e la scelta era stata giusta sia per l'avvenenza, sia per il carattere buono e cortese della fanciulla che dimostrava il suo amore costantemente.La nuova arrivata cominciò a scodinzolare come un cane e il giovanotto attratto dalle sue continue moine cadde nelle trappola..ruppe il fidanzamento e annunciò agli amici che non erano della medesima opinione,che al posto dell'altra avrebbe sposato la nuova arrivata ed invece dell'anello le regalò un bellissimo e preziosissimo ciondolo in smalto, brillanti e oro.La ragazza non fu felice del regalo ottenuto e complicò le cose mandando il paziente giovanotto a cambiarlo, ma l'anello come ella pretendeva non fu trovato.. allora egli scelse una spilla di brillanti..ma neppure questa volta la fanciulla fu contenta..urlò.pianse,,voleva l'anello.Gli amici come già detto avevano accolto male la decisione dello scambio..l'altra la conoscevano, l'apprezzavano per la sua modestia,per la sua pazienza ossia per il buon carattere che dimostrava.Il giovanotto si era quasi pentito e rammaricato dello scelta fatta ma ormai..quando capitò che la macchina che doveva condurre gli sposi in Chiesa si fermasse per una imprevista "panne"del motore..il fidanzato scese tra le urla della fanciulla che lo seguiva a ruota e si dette a gambe levate intuendo che anche quell'incidente gli confermaVA la sua scelta sbagliata.Tornò sui suoi passi e si recò a casa della fanciulla in lacrime per quell'infausto giorno tanto atteso..doveva essere il suo giorno e invece era di un'altra che non aveva usato il cuore ma il calcolo. Quando la fanciulla lo vide arrivare diede un urlo di felicità..comprese che le nozze erano saltate,che lui era tornato da lei..non volle nulla e ambedue si recarono in Chiesa per sposarsi tra la gioia degli amici.L'anello in seguito fu trovato e donato,ma la fanciulla aveva ottenuto il dono più prezioso.. quello dell'amore dell'uomo che amava.Trascorse del tempo e un giorno la fanciulla sposata si recò a casa di alcuni parenti per una visita amichevole..affacciandosi alla finestra vide di fronte la sua rivale sul divano di casa sua..sola e amareggiata,piangeva silenziosamente in quanto aveva compreso che gli altri la escludevano dalla loro cerchia di amicizia per il carattere dispotico e arrogante,,due qualità che non piacciono a nessuno..ne ebbe pena poichè la solitudine risulta molto amara..scese di casa e andò ad abbracciarla con amore..l'altra comprese la sincerità del gesto e ne fu felice..avrebbe cercato di cambiare per non rimanere più sola..

sabato 12 gennaio 2013

Natale

giovedì 10 gennaio 2013

LE PROBABILITA'..

Quando un uomo deve compiere un'azione dovrebbe porsi il problema delle probabilità..ossia verificare quanto gli sia possibile ottenere o eventualmente perdere, in tal caso l'azione diverrebbe riflettuta maggiormente e senza alcuna perdita non calcolata.La combinazione delle rinunce unite a quelle delle speranze viene in tal modo equilibrata e si decide per la parità degli eventi.Non tutto si può ottenere ovviamente,a qualcosa si deve rinunciare anche se questa realtà risulta una recriminazione dei propri interessi..si deve comprendere che nell'esistenza umana queste evenienze sono avveniristiche e ci comunicano la perdita di tali espressioni di voraci complicazioni in cui emergono le verità non gradite.Le probabilità di un completo successo sono sempre poche anzi scarse nella realizzazione dei propositi da attuare in quanto la realtà non si misura mai con l'efficienza del programma stabilito e si combina al contrario con la succursale della sincera perdita che causerà la sconfitta anche di quanto preventivato.La corrida della vita comporta travagli e sofferenze e la concretezza della singola visione della precisione di tali eventi non verranno mutati dal concupiscente desiderio che il tutto si possa ottenere con l'abnegazione della propria volontà..certo questa misura oltre ogni barriera i disaccordi della propria valutazione ma la nostra imposizione di un accanimento che si specificherà in seguito spesso ci fa compiere passi del tutto dispersivi e alquanto non accettabili per le questioni in merito..non si vuole perdere, questo è certo e si colgono tutte le occasioni per sminuire le difficoltà preventivate.ma le realtà conduce alla prova finale..ossia di valutare se stesso anche quando la chiarezza risulta amara..

martedì 8 gennaio 2013

L'ARROGANZA..

Questo difetto è difficile da perdonare in quanto manca di rispetto a coloro che si rivolgono con espressa volontà di ferire,di procurare dolore per stimolare alla presunzione di diritti non esercitati dalla caratteristica di essere amichevoli con chi si ha di fronte.Coloro che appartengono a questa categoria si persone credono di sottomettere e di comunicare la precisione della propria individualità sugli altri in quanto con la risposta pronta che via via diventa sempre più alterata e per cui la ragione è il proprio motivo di essere tali, vengono allontanati da ogni condivisione altrui.Le persone arroganti non incontrano il favore di nessuno,anzi vengono trascurate per non incorrere nella loro stessa causa.Tutti potremmo essere arroganti,ma sia l'educazione che la dignità della propria individualità ci dimostrano che il tacere a volte risulta di gran lunga migliore che rispondere.Gli altri quelli arroganti credono che a loro è favorita la risposta pronta ma non comprendono quanto siano giudicati dall'altra parte e quanto si allontanano dalla prerogativa dell'affabilità.Costoro fondano la propria esistenza sul fatto che coloro che li circondano siano mediocri al loro confronto e che la probabilità di riuscita nei sentimento e nelle azioni che compiono sono del tutto modeste..ma nel loro vocabolario è scritta una sola parola..io ho sempre ragione e pertanto gli altri si devono adeguare alle mie conformità d'essere..costoro non hanno compreso che sono stati già giudicati ed estromessi dalla vita degli altri..

IL SEMPREVERDE..

In un giardino ben curato e colmo di fiori si distingueva per la sua eleganza un bellissimo sempreverde..esso sapeva d'essere speciale ma si almanaccava come affrontare il periodo invernale senza perdere neppure una foglia..temeva di apparire spento con poche foglie ed era tanto vanitoso che soffriva solo al pensiero di rimanere tale.Più distante vi era una piccola violaciocca che al contrario ben conosceva la sua sorte..presto sarebbe sfiorita poichè la stagione mutava,avrebbe perso i suoi petali preziosi e profumati,ma non si doleva per questo motivo..aveva vissuto la sua vita,aveva imparato e visto ciò che le era stato donato dall'uomo e dalla natura..ora poteva morire contenta in quanto nulla poteva rattristarla poichè si sentiva felice e niente poteva colpirla in quanto si era accontentata di quanto le era stato offerto..non si poteva ormai guastare quello che le era stato offerto,conosciuto e amato.Essa cercava d'essere amica del sempreverde che al contrario si struggeva nel timore di sfiorire e continuava a sussurrargli..caro amico,tu sei un sempreverde e come tale non sfiorirai ma continuerai a vivere a lungo perchè tale è la tua natura..non ti crucciare se perderai qualche foglia in quanto rimarrai sempre in vita..pensa a me che sfiorirò del tutto..altri fiori moriranno,altre vite nasceranno,ma tu resterai sempre lì e a nulla varranno le stagioni o il tempo che cambierà..tu resterai sempre dove sei..e così bisbigliava la violaciocca mentre perdeva le sue foglie morendo poco a poco.L'uomo nella vita dovrebbe accontentarsi di quanto gli viene donato per il tempo conosciuto..ma al contrario come il sempreverde si duole di ciò che non può possedere,nè può comprendere..

domenica 6 gennaio 2013

I BRIVIDI..

Si avvertono i brividi quando si ha freddo,si ha paura,quando la gioia ci prende del tutto..allora la pelle forma dei puntini chiamati anche pelle d'oca che danno una sensazione di poco equilibrio e tanta chiarezza degli avvenimenti successi o ci trasportano in ricordi del passato.Anche quando abbiamo la febbre il nostro corpo è scosso da tali situazioni.I brividi sono delle sensazioni che gli uomini sovente sentono per tutto il loro corpo e che rappresentano la propria coniugazione della vita con gli interventi che essa ci pone.L'umanità è soggetta a questa specie di sensibilità che offre la possibilità di esercitare la propria influenza su di noi.Nei primi due casi,ossia il freddo e la paura,l'individuo consente alla propria precarietà di prendere il sopravvento e corre ai ripari coprendosi o sfuggendo ad una eventualità che potrebbe risultare mortale..nel terzo caso la felicità della gioia del suo essere è tale che si lascia coinvolgere del tutto in quanto la sensazione che prova risulta dolce e amorevole.Anche le montagne russe per modo di dire fanno venire i brividi poichè la loro velocità diretta su salite e discese comporta la mancanza di un equilibrio stabile per cui l'uomo è stato creato.Perchè gli individui non avvertono questo stato di cose quando commettono il male o creano situazioni a discapito altrui?Non saprei spiegare...forse la propria sensibilità viene occlusa dal senso di egoismo,dall'opportunità di colpire gli altri in modo da sentirsi vincitori? Oppure per avere la sensazione di dominare il mondo, per sentirsi padroni assoluti di fronte a coloro che non comprendono tale miseria di cuore e non avvertono il pericolo che incombe?L'esistenza di ognuno di noi è pervasa dalla precarietà di essere,di esistere senza la possibilità di esercitare una funzione di concretezza e di preparazione per gli avvenimenti futuri,per cui i brividi rappresentano la parsimonia dei nostri errori e dei propri difetti..

IL BUON PADRE..

OGNI CREATURA VIVE DI DIO,OGNI CREATURA E' FIGLIA DI DIO.IL BUON PADRE LE CURA CON IMMENSA SOLLECITUDINE...LE CONSOLA,DONA LORO AMORE INFINITO,NESSUNO TRALASCIA NEPPURE LA PIU' PICCOLA POICHE' TUTTI NECESSITANO DEL SUO PANE.TALVOLTA ESSE IMMAGINANO D'ESSERE SOLE E ABBANDONATE IN QUANTO LA LORO VITA APPARE E TRASPARE IN MANIERA INCOMPRENSIBILE DI FRONTE AL DOLORE CHE LACERA IL CUORE...MA E' PROPRIO ALLORA CHE DIO LI AMA INFINITAMENTE E LI CONDUCE PER MANO..ED E' IN QUELL'ATTIMO CHE LI STRINGE AL SUO CUORE..GESU'

sabato 5 gennaio 2013

L'ESUBERANZA..

L'esuberanza è considerata una dote piacevole nel carattere di un individuo e chi la possiede è ritenuto un compagno particolare da frequentare..ma bisogna stare attenti a non oltrepassare certi limiti altrimenti diventa sfrenatezza e conduce gli uomini ad azioni riprovevoli e probabilmente a compiere atti ribelli alla legge della vita.Non si avverte più quel "self control" che necessita per una specifica ammirazione ad una regolare esistenza, la quale comporti una chiara e sentita coinvolgenza con l'educazione impartita da fanciulli.Essere esuberanti ha uno specifico significato..quello di non annoiare mai chi ci accompagna in quanto la propria esibizione di parole,di azioni,di espressive ricerche coadiuvate da impeti brillanti concludono la presenza favorevole di un individuo,ma se questa presenza può nuocere agli altri allora essa diventa un motivo non plausibile ma soffocante da subire.Talvolta questo dono regala a chi ci è vicino la possibilità di godere pienamente i momenti difficili,dimenticando la prospettiva di vivere una vita colma di negatività,allontanando con un dialogo alquanto allegro ed esuberante la chiarezza del momento..a volte essa offre agli altri attimi di sincero divertimento, di probabilità future che potrebbero occupare un posto rilevante nella struttura dei pochi contenuti della propria esistenza...ma non sempre coloro che risultano esuberanti delimitano con un confine preciso, ossia con una linea di demarcazione questa facoltà..molto spesso sconfinano in campi proibitivi alla morigeratezza dei costumi della società dando agli altri la completa visione dei singoli accertamenti di non adeguate considerazioni che la vita ci impone con la frenesia di tale dote che viene considerata specificatamente una appropriazione indebita della facoltà di non adeguarsi ai canoni vigenti..ma di una sfrenate esuberanze che sicuramente si considera imbarazzante..

IL PENSIERO..

Nella nostra mente si affastellano molti pensieri..noi pensiamo e riflettiamo continuamente su qualsiasi avvenimento,su qualsiasi cosa dobbiamo fare o non fare etc..ma il pensiero oltre a nascere nella nostra mente che posto occupa nella nostra vita?Un posto importantissimo da cui derivano le proprie azioni che ci conducono ad una meta prefissa.Non sempre esso è indirizzato verso il bene,purtroppo a volte ci rammarichiamo di aver creduto che nel cuore degli altri albergasse un motivo discutibile,un approccio non valido per la nostra persona,un carattere non appropriato per le conseguenze che si verificheranno in un secondo momento.Ma il pensiero risulta la fase dominante della nostra vita..senza il quale saremmo completamente ebeti.Eppure a volte dimentichiamo gli avvenimenti più importanti poichè la memoria ci gioca dei brutti scherzi..allora il pensiero è lontano da noi,fugge come la lepre nei campi quasi come se non fosse appropriato alla nostra persona.Tutti siamo coinvolti nella magia del pensiero..chi sogna,chi rivive momenti appassionati oppure occasioni liete e quelli che a noi ricordano momenti non piacevoli li allontaniamo senza difficoltà...ma per un motivo a noi non noto essi ritornsno a martellarci la mente quasi volessero prendersi gioco di noi con la sofferenza che comportano..ma noi possediamo la volontà e se ci dimostriamo forti e consapevoli nell'allontanamento dei loro colpi che ci martellano continuamente,allora essi svaniranno dandoci quella pace tanto agognata.Il pensiero è la formula dei propri progetti da compiere,degli individui da classificare,si specifiche situazioni accadute e che non sempre accadono con la nostra accondiscendenza..ma a volte noi siamo perduti nella spirale dei suoi cerchi magici che ci allontanano dagli avvenimenti reali trasportandoci in un mondo nostro creato dalla propria fantasia che galoppa come un cavallo sfrenato..allora ci perdiamo nei meandri della propria mente e non ci accorgiamo che piano piano essi ci allontanano dalla realtà.Questo momento puù divenatere pericoloso se non poniamo un limite,altrimenti si può. entrare nel mondo della follia i cui pensieri non sono classificati da un ordine prestabilito.ma procurano gradatamente fuorvianti parole che sfuggono alla propria mente.Quando ci allontaniamo da una persona cara,le nostre ultime parole sono quelle di pensarci,di ricordarci,altrimenti la dimenticanza cancellerà il ricordo e la nostra mente sarà rivolta altrove..ma il pensiero anche se allora verrà messo da parte ritornerà incolume e vivo nella tarda età per rammentarci il torto subito..

venerdì 4 gennaio 2013

ESSERE ATTRAENTI...LA BELLEZZA..IL CARISMA..

Si puo' diventare attraenti per farsi notare,destare l'ammirazione altrui,creandosi un "look" che sia gradito a molti, che risulti allettante nel ridimensionare quei difetti troppo evidenti con una pettinatura diversa,un abito che esalti il proprio fisico che metta in risalto quello che si possiede in maniera tale da attrarre e lo dice la parola stessa, ossia di sedurre soprattutto chi ci sta a cuore...La bellezza al contrario è innata..non si deve fare nulla ma curarla perchè non sfiorisca in quanto i canoni che si possiedono sono già perfetti.Le persone attraenti difficilmente stancano poichè cercano di curare al massimo il loro personaggio creando sempre nuovi stili di accettazione per aumentare la propria seduzione.La bellezza è una dote particolare alla quale vanno aggiunte altre prerogative.il che risulta più complicato.altrimenti la statua della beltà stancherà gli individui che vedranno solo l'ammirazione di pochi momenti e soltanto gli sciocchi si accontenteranno di tale supposizione.cppure quelli che possiedono abbastanza volontà di accettare le cose come appaiono evidenti.. ma costoro devono essere sedotti anche con le parole,con discorsi intelligenti evidenziando la propria cultura e non il proprio canone di effimeri risultati che alla lunga potrebbero stancare.Al contrario chi possiede "carisma" ha quel "quid" in più che non comprende necessariamente i primi due ma che attrae per la sua qualità d'espressione,per come ci si muove sempre con classe, per il dialogo contenente interessanti formule di accettazione verbale,ma soprattutto con lo sguardo, con l'umorismo dettato dall'eleganza innata e non procurata e al contrario delle due qualità prima citate,non si puù creare, nè si può ottenere con artifici adatti e costruiti.. Vi è una differenza fra stile e classe..la classe è innata,lo stile si adotta per creare un personaggio che risulti differente dagli altri e che contenga in sè tutti quei requisiti per essere definito "elegante e raffinato"Coloro che hanno "carisma" hanno la prerogativa d'essere considerati il "clou" della bellezza ,dell'attrazione pur non possedendo entrambe le prime due qualità,poichè agli occhi altrui risultano sicuramente vincenti per lo "charme" che emanano.. attraggono maggiormente gli altri e vengono dichiarati degli speciali "fuoriclasse"Possedere questa difficile qualità significa avere uno spettacolo di conseguenti finalità che non risultano mai banali,anzi difficilmente annoiano gli interlocutori,i quali colpiscono la propria configurazione cercando d'imitarli senza costrutto e senza conseguente debolezza dei propri riflessi di opportunità.Chi possiede tale requisito ha il successo assicurato in quanto ovunque vada troverà sempre il plauso degli altri..

mercoledì 2 gennaio 2013

L'Attimo Fuggente

Lo Scrigno Delle Perle

martedì 1 gennaio 2013

L'IDEALE..

Ciascuno di noi si è formato nelle mente un ideale da raggiungere..vuoi che sia un individuo,vuoi che sia un avvenire.vuoi che rappresenti la propria personalità in quello che ci si accinge a compiere..non tutti hanno avuto questa possibilità e si sono accontentati riflettendo che ciò a cui miravano risultava un'utopia e pertanto hanno accettato quanto loro veniva offerto.Altri al contrario hanno combattuto per raggiungere la loro idea prefissa e alcuni sono riusciti a raggiungerla ma con molta fatica.Non sempre l'ideale corrisponde alla vivida memoria compresa nella sicurezza e nella tempestiva fermezza dei proponimenti umani..alle volte è stata manifestata con una grande delusione che ha recato dolore e sofferenza per aver costruito un castello di carta sull'immaginazione e sulla fantasia proposte dalla propria mente.Allora accade che l'individuo cerca qualcosa di simile poichè è rimasto senza appoggio in quello che credeva fosse la realizzazione di un sogno vagheggiato a lungo.Non bisogna demordere se accade questa situazione,in quanto l'avvenire è composto da molteplici occasioni che favoriranno le similitudini comprese nel nostro cuore.Ma la stoltezza e la successiva realizzazione non completata dell'argomento in oggetto, conduce quasi tutti a credere che l'ideale non esista e che la propria fantasia abbia creato nella mente una figura immaginaria e non reale per andare avanti nell'esistenza umana, altrimenti il tutto sarebbe occasionale e senza impeto di esultanza.Forse è così ma l'intraprendenza degli uomini è senza limite e quelli che tenteranno nuovamente di raggiungere la propria sensibilità di un ideale conseguito con ragguardevole forza di volontà.forse troveranno ciò che hanno precedentemente cercato inutilmente convinti che lo scopo ottenuto sia il ricavato del quoziente d'intelligenza mostrato nella ricerca e non nella sorte che ha favorito il loro entusiasmo..