mercoledì 27 marzo 2013

GLI INTELLETTUALI

martedì 26 marzo 2013

L'OROLOGIO..

E' uno strumento per misurare il tempo...diventa nostro amico nelle situazioni a noi favorevoli e al contrario quando si aspetta invano.Eppure perchè dichiararlo nemico se svolge il suo lavoro in maniera esatta e se si rompe ci affrettiamo a ripararlo? Perchè noi sappiamo che senza il suo appoggio commetteremmo molti errori.La colpa non è mai nostra per un ritardo o per qualsiasi altra occasione si presenti nella propria esistenza..è sempre sua, così affermiamo..non cammina bene.non risulta preciso etc..eppure il povero amico scandisce la nostra esistenza comprensiva di ogni attimo che viviamo.Oggi le nuove mode ci presentano una gamma infinita che inesorabilmente incanta il proprio portafogli,vi sono i collezionisti di orologi,la vecchia pendola appartiene alle case antiche etc..per non parlare degli orologi francesi che destano un'infinita ammirazione per la loro bellezza.Purtroppo conviene portare al polso un tipo di marca inferiore poichè gli scippatori per appropriarsene fanno ogni cosa..anche mandare all'ospedale il malcapitato.Una sera un familiare era andato a fare le pizze ed essendo le ore ventuno il portiere si era ritirato a casa,egli trovò dinnanzi al portone due persone ben vestite che gli dissero se cortesemente li faceva entrare in quanto avevano dimenticato le chiavi..non pensando che fossero dei delinquenti aderì alle loro richieste.ma una volta entrati nell'ascensore estrassero una pistola e lo minacciarono se non avesse consegnato loro il portafogli e l'orologio che era di una preziosissima marca.Il malcapitato naturalmente aderì alle minacce e rientrò che tremava ancora dallo spavento..la sottoscritta si domanda..e se costoro l'avessero seguito fin dentro casa cosa sarebbe accaduto? Ne consegue che oggi è meglio non portarlo oppure servirsi di una marca inferiore ossia di nessuna importanza, anche facendolo vedere il che costituisce una questione di cattivo gusto...ma la vita è salva,Caro amico che ci svegli al mattino,che ci avverti quando è l'ora del pranzo,del sonno,quando è il giorno di festa e abbiamo deciso di andare in gita ..i tuoi rintocchi della pendola di casa ci avvertono ogni volta delle decisioni prese,altrimenti dovremmo ritornare ai tempi antichi quando gli uomini si regolavano con il sole..ora arriverà l'ora legale..chissà se ti farà piacere oppure scombussolerà il tuo scandire come al solito il tempo che passa..comunque noi ti ringraziamo di esserci...

IL RITORNO..

E' sempre un momento meraviglioso quando chi si aspetta ritorna a casa vuoi che si tratti di un essere umano oppure di un "piccolo amico".Tutto è pronto per riceverlo..i minuti prima trascorsi si dimenticano poichè la gioia ha preso il posto dell'ansia..la dolcezza penetra in ognuno di noi comprensiva dell'amore che nutri e si appaga ogni chiarezza che prima non avevi.La speranza di questo attimo non si dimentica ma si cerca di non pensare a tutto ciò che prima hai sofferto..i ricordi sono svaniti per incanto e la felicità ha preso il posto della speranza ormai confermata.L'uomo difficilmente è portato a credere che tutto si svolga in maniera positiva..pensa sempre al peggio ma si ricrede in un respiro quando la situazione si svolge nella spontaneità dell'evento a suo favore.Eppure anche se la vita mostra generalmente il suo volto difficile da accettare.a volte improvvisamente diventa nostra amica e constatiamo quanto essa sia bella.. Generalmente gli ostacoli che incontriamo dimostrano il contrario..non è esatto che non siamo combattivi e ci arrendiamo di fronte alle difficoltà incontrate, anzi coloro che si definiscono forti non hanno perduto la facoltà della battaglia ma si arrendono alle ineluttabilità confermando che la propria insistenza di difesa risulta impropria per non dire vana e in tal modo si deduce che si è compresa la perdita.Quando essa è evidente si riflette su tutto il percorso compiuto e ci si chiede inesorabilmente..la realtà non vuole essere cambiata,nè oltraggiata dalle nostre stesse e ripetute azioni..abbiamo fatto ciò che credevamo possibile.non esiste un modo diverso oppure migliore..neanche questa risposta risulta esatta poichè la metodologia dell'esistenza umana afferma che il tentare equivale ad una vittoria personale anche se la disfatta è la risposta in quanto non si è perduta la speranza che esiste in ognuno fino all'estremo e la vita di conseguenza, a volte risulta un premio improvviso,non atteso..come chi ritorna a casa convinto di trovare quella familiarità affettiva che altrove non esiste..

lunedì 25 marzo 2013

L'ATTESA..

In genere questo termine si usa quando aspettiamo una notizia,una persona a noi cara,un referto medico etc..noi speriamo che giungano presto poichè l'ansia e il timore di attendere ancora ci provoca sofferenza...ma quando si tratta di un animale allora una parte della società afferma che siamo sciocchi a temere il peggio in quanto fra il sopportare tanti guai e la comunicazione della ripresa della bestiola ci dimostra la nostra infantilità.Essi non pensano che un animale diventa un familiare,un essere simile ad un bambino che necessita di tutto e che quando sta male attende da noi la sua guarigione.Purtroppo essi parlano con gli occhi e senza preamboli in quanto si accasciano per terra e con un infinita pazienza che sicuramente risulta superiore alla nostra, attendono che passi..se è una cosa di poco conto avverrà in questa maniera, altrimenti si dovrà chiamare il veterinario.Non si può certo paragonare la malattia di un bambino a quella di un animale ma se gli vogliamo bene con tutto il cuore allora soffriamo per loro poichè l'amore è universale e si misura con lo stesso metro e attendiamo la loro guarigione.Molti individui non ne vogliono proprio sapere di accoglierli nelle loro case per evitare questi momenti in cui nulla puoi fare solo aspettare..ma se tutti la pensassimo allo stesso modo allora queste bestiole non troverebbero una casa.,un riparo e soprattutto un affetto. La sottoscritta ne ha persi molti di "piccoli amici" con quel male incurabile e tanto ha sofferto..ma non considera questo momento che si protrae nel tempo continua ad amarli e a cercarne altri.Quando arriva la situazione del dolore il suo cuore si ferma così almeno le sembra e se risulta quello definitivo non vi è nulla da fare..neppure le preghiere possono cambiare il destino già stipulato solo che non ci arrendiamo facilmente e continuiamo a sperare..La vita è fatta anche di queste sofferte occasioni e si deve accettarle..il proprio dolore non conosce limiti e continua a martellarci dentro senza pietà.. non conosciamo il perchè ma la FEDE è proprio questa..accettare un verdetto negativo anche se ci farà soffrire a lungo..

L'AMORE DI DIO..

MI GUARDI,MI CHIEDI..TI TROVO PIU' BELLA SEI UNA LUCE CHE BRILLA COME UNA STELLA..TI DAI, TI PORGI A CHI TE LO CHIEDE NON RISPARMI NEPPURE LA VITA CHE TI DIEDI ..SON PAZZO DI GIOIA SON PRESO D'AMORE PER TE AMOR MIO CHE SEI NEL MIO CUORE..MI VUOI ,TI SENTI PIU' AVVINTA E TI CHIEDI..E SE POI NON FOSSI CONVINTA? STAI CERTA,STAI FERMA PERCHE' IO SON CON TE MIO FOLLE PENSIERO CHE DEDICO A TE ..MI VEDI FANCIULLO,MI SENTI UN RAGAZZO POICHE' VITA BREVE IO SVOLSI IN TERRA ,NON EBBI MAI TEMPO DI CHIEDERMI..IO POSSO POICHE' IL MIO COMPITO FU DI NON SALTARE IL FOSSO ..VUOI DARMELA TU UNA BELLEZZA D'AMORE E FARMI SENTIRE CHE SONO IL SIGNORE..FANCIULLO FUI SI,,MA ANCHE VEGLIARDO.. I PECCATI DEL MONDO MI FECERO TALE MA SEMPRE NEL CUORE RIMASI UGUALE..SCINTILLA D'AMORE CHE MI FU DONATA DA MIO PADRE ALLA NASCITA E CHE POCHI COMPRESERO E CHE TU VUOI CHIAMARE"AMOR DI RAGAZZO"E NON COLSI L'AMORE..L'AMORE SULLA TERRA DI CUI TU MI AVVINCI..IO VIVO CON SENSO DI QUEL CHE NON FUI PER COLPA DI CHI NON VI ERA IL MOTIVO SE NON CHE LA CAUSA DI TUTTO FU QUELLA D'AMARVI CON SEMPLICE LUCE DI STELLA..DI STELLA CHE BRILLA ANCOR OGGI NEL CIELO POICHE' CHI LA VEDE COMPRENDE IL "MIO VELO"..MA TU MI DOMANDI..VI FU MAI UN MOMENTO PRECISO E COMPRESO DEL TUO VIVER IN TERRA..E DA CHI FU PRESO? NESSUNO MI DIEDE L'AMOR COME UOMO ..UOMO CHE INTENDE IL TUO CUOR DI FANCIULLA CHE IN ME VEDE CHI NON EBBE GIAMMAI ..MA CHE NEL SUO CUORE CONSERVA DA SEMPRE..POICHE' TU MI APPARTIENI ..DAL GIORNO..IN ETERNO..MA TU NON LO SAI POICHE' NON RICORDI CHI FOSTI..CHI ERI GIA' NEL MIO CUORE..ALLORA TI CHIEDO..NON TI RAMMENTI A QUEL TEMPO QUANDO L'AMOR DI DUE CUORI TORNATI FANCIULLI SI PRESER PER MANO DICENDO A SE STESSI..UNIAMOCI AGLI ALTRI POICHE' NON SAREMO FELICI COSI'..GIULIVI ANDAMMO INCONTRO ALLA GENTE, AGLI AMICI FESTOSI CHE DIVENNERO FRATELLI PER LORO AFFRONTAMMO OGNI DISPERAZIONE MA CHE DICO SOPRAFFAZIONI,DELITTI,INFAMIE,ORRORE E DISGUSTO..CIBAMMO I NOSTRI CUORI PER DARE LORO IL" BUON GUSTO" DI CHI VUOL DONARE L'AMORE COMPLETO CHE IL PADRE INSEGNA SIA DENTRO AD OGNUNO CHE HA IL SUO VOLTO CON GIOIA E SPERANZA ..DI CHI LO COMPRENDE,,POICHEì IL MISTERO E' PROPRIO NEL SENSO DI CHI LO SENTE..GESU..

domenica 24 marzo 2013

CHIEDI..

IL SIGNORE DICE..CHIEDI, CHIEDI CON AMORE,NON TEMERE NULLA TI VERRA' NEGATO ANCHE CIO' CHE A TE SEMBRA SBALZATO FUORI DALLA TUA VITA DI TERRORE E SE IL TEMPO PASSA NON TRASCORRE INVANO SAPPI CHE PER DIO NON E'MALSANO L'APPUNTAMENTO PER UNA TUA RIUSCITA DEVE AVERE UNA DATA STABILITA.. NON DA TE CHE ANELI CON FERVORE CON UN'ANSIA E UN'ANGOSCIA DI CHI NON CREDE NELLA GRANDE FEDE CHE IL SIGNORE TUTTO PUO' E TUTTO VUOLE..QUANDO LO SI AMA COME IL CUORE SUOLE.EGLI TI DICE..TI CONCEDERO',TI DARO',MA ASPETTA ANCORA ANCHE SE TI SEMBRA CHE ALLORA IL TUTTO SIA DIFFICILE DA VENIRE...E' PROPRIO COSI' CHE DEVE INVECE AVVENIRE...SOLO ALLORA TU POTRAI DIRE..CHE SCIOCCA SONO STATA A NON SENTIRE LE PAROLE ERANO GIUSTE,ERANO SANTE DA COLORO CHE ME NE AVEVAN DETTE TANTE MA TUTTE ONESTE ED AMOROSE COME CONVIENE ALLE ANIME FESTOSE..GESU'..

sabato 23 marzo 2013

L'AUTENTICITA'..

Ognuno di noi ha della propria persona una valutazione superiore di quanto in realtà essa sia per fare in modo che gli altri siano maggiormente contenti di conoscerci e di frequentarci..vi è un famoso detto napoletano..che tradurrò in italiano..fattela con chi è meglio di te e fanne le spese..ossia impara da chi frequenti, così sarai migliore.La prospettiva di favorire la propria personalità con la cultura risulta già un vantaggio,oppure con la singola bellezza che però a volte nasconde il tranello dell'inganno fornito a chi si meraviglia del seguito che nascerà in un secondo momento, a discapito dei propri interessi valutati erroneamente per potere affermarsi in una società ove il bello suffraga qualsiasi dimostrazione di esemplare comportamento e favorisce lo sguardo anzichè il controllo delle proprie azioni.Una proprietà privata di oggetti o di elementi che ci obbligano a valutarne l'autencità da un antiquario o da un esperto del ramo, oggi con la crisi in atto è certamente inferiore alle sue qualità.ma noi dobbiamo assicurarci che il tutto sia valido per la prepotenza che acquista ogni giorno il denaro. Ci siamo mai chiesti la valutazione sincera del nostro vivere? Se abbiamo compiuto tutto ciò che era nelle proprie disponibilità oppure ci siamo affiancati a coloro che usavano la coscienza per ottenere quello che meritavano e noi abbiamo tolto loro anche quella a nostro favore? Siamo stati egoisti o altruisti rinunciando a qualcosa a cui tenevamo molto in favore degli altri che magari ne avevano più necessità? Quando andiamo in un ufficio di qualsiasi genere ci chiedono un documento d'identità per vedere se effettivamente corrispondiamo con la fotografia che è risultante sul documento a chi affermiamo d'essere..in sintesi la veridicità della propria personalità..allora perchè mentire sulle altre denominazioni che risultano a noi favorevoli disiguagliando gli altri? L'autenticità delle nostre azioni non hanno certo bisogno di un documento d'identità in quanto esse vengono direttamente scritte nel nostro cuore per poi essere autenticate con l'apposita Firma che decreterà il nostro futuro..

I GIOIELLI..DI FAMIGLIA..

Coloro che hanno ereditato i gioielli di famiglia oggi li conservano in Banca in quanto risulta pericoloso indossarli oppure se ne fanno una copia che indosseranno nelle varie manifestazioni per tenere al sicuro quelli veri.Ma la sottoscritta si domanda.. che senso ha indossare un prezioso monile falso quando se ne possiede la realtà che diffonde un piacere unico, che gli altri ci ammirano? Anni fa mi fu rubato tutto..avevo preso dalla Banca ogni cosa per guardarmela.almeno godere di quegli attimi e visionare quello che indossavano i miei cari antenati e ciò che avevo acquistato nei miei viaggi..purtroppo una sera che sono uscita, proponendomi il giorno dopo di riportare il tutto nella cassetta di sicurezza, al mio ritorno non ho trovato più nulla..solo all'interno non avevano potuto portare via altri tesori come i quadri, etc..lasciatimi in eredità in quanto disturbati forse da un rumore erano fuggiti all'improvviso portandosi via anni e anni di tesori di grande valore...purtroppo ora non ci sono più.. dal grande dolore sono stata salvata donandoli alla Madonna per coloro che soffrono ma ogni tanto li ricordo e mi fa male dentro.Spiegare a costoro che usano questo mezzo di limitato possesso per un guadagno misero in quanto essi non vengono valutati quanto realmente valgono, ma solamente una piccola parte che in seguito verrà scomposta per vendere le pietre, risulta del tutto inutile in quanto per essi vale quel modesto approccio di appropriazione indebita per ottenere un modesto risultato che essi credono sia del tutto ridotto ad una discorso di uguaglianza e di proprietà legittima.L'uso di droga ha completato il dialogo poichè anche per strada non si può indossare nulla, anche l'orologio corre un pericolo personale se viene strappato all'improvviso e gettato a terra chi lo possiede, così come succede a coloro che indossano una borsa firmata.Oggi i giovani addobbano le proprie case usando gli spazi..non più mobili d'epoca e quadri d'autore che li renderebbe schiavi del loro valore...essi desiderano essere liberi da queste vanità...preferiscono viaggiare così almeno sono tranquilli.andare con gli amici senza preoccuparsi di quanto lasciano dietro di loro poichè non possiedono alcun tesoro..ma chi li ha ricevuti in eredità come fa?Chiama dei suddetti operai che fanno parte di ditte sicure, rinomate per la loro onestà e affidano il tutto a loro,in sintesi smontano una casa per poi rimontarla al loro ritorno ..ma che senso ha? Si spendono svariati soldi per essere sicuri e poi basta un uscita per non trovare più nulla..

IL METODO..

Fin da piccoli adottiamo una regola per affrontare quello che nella vita ci appare difficile usando un metodo che ci faccia risparmiare tempo oppure ci renda maggiormente facile l'impresa da compiere.Ne consegue che ogni individuo abbia un modo di fare o di eseguire le cose personali adottando un modo per eseguirlo e decidere il mezzo più facile per ottenerlo.La causa di tale impresa è da ritenersi valida se consegue pieno successo altrimenti se ne dovrà adottare un altro.La vicinanza degli altri non serve sempre da aiuto ma a volte questa si dimostra un errore in quanto le nostre idee non si configurano nè si adottano con quanto affermano gli altri.Ne consegue che a volte risulta meglio fare da soli che sbagliare in molti..ma l'esistenza umana agisce in maniera spicciola fin dall'infanzia dando ad ognuno la possibilità differente per conseguire il compito che deve formare il successo personale.La vita degli uomini è stipulata in base ad un metodo di sopravvivenza che lega ognuno ad una combattuta rilevanza che subentra nella maturità quando la prole prende il volo e non ha più la completa fiducia e la protezione dei genitori...allorquando deve affrontare pericoli che incombono,quando l'esistenza mostra con accanimento le sue forze contro la precarietà umana..allora gli individui devono obbligatoriamente studiare un metodo più approfondito per conseguire quanto hanno in precedenza stabilito,Coloro che non possiedono tale motivo di condurre le vicende che appaiono conseguentemente, ma vivono disordinatamente prendendo le occasioni della vita così come vengono,sono sbandati e non conseguiranno mai quello che hanno stabilito in precedenza poichè la propria esistenza ha deciso che ogni cosa ha un tempo stabilito e quindi sarà meglio aspettare che fornire elementi errati atti a superare il momento decisivo.Anche i matematici hanno compreso fin dai tempi antichi che necessitava un metodo per arrivare alla soluzione del problema..solo gli indifferenti o coloro che appartengono alla categoria degli esseri non consapevoli di tale necessità adottano una singolarità che moltiplica le inadeguate avvertenze dei non consolidati attimi di precarietà dicendo a se stessi..noi viviamo alla giornata..

mercoledì 20 marzo 2013

GLI INTELLETTUALI..

Questo termine deriva dal latino,riguarda l'intelletto nella sua forma teoretica naturalmente separato dalla esperienza e soprattutto dalla sensibilità come conoscenza inferiore.Possiede la virtù "dell'Intellighenzia"movimento nato in Russia composto dalla sapienza,dalla scienza e dalla astrattezza contrapposta alla concretezza e alla materialità.Costoro s'identificano con l'assoluta ragione d'essere nati e concepiti nella materia senza spirito che li possa erudire in altra maniera e approfondiscono le arti come materia principale d'erudizione e di osservazione.Si astengono da tutto ciò che l'uomo possa avvertire nel proprio cuore allontanando qualsiasi specie di sentimento che faccia provare l'essenza naturale della vita.Essi si astengono dalla commozione di qualsiasi genere essa sia,dalla comunione con chi non appartiene ai loro concetti chiudendosi in uno stretto giro che si combina con la rigorosa freddezza dell'esistenza umana.Sono convinti d'essere i migliori in quanto non avvertendo il nulla che possa complicare il proprio stato, essi non vivono i traguardi che la vita offre per la maturità dell'individuo stesso ma si affrancano all'astrattezza di ogni cosa basandosi sulla cultura e approvvigionandosi sulla materia che in essa è contenuta.Le loro teorie si chiamano verità della realtà che credono di vivere in quanto la loro cultura è superiore a quella altrui disdegnando qualsiasi contatto con un prossimo diverso.Sono convinti di appartenere ad una gerarchia di individui speciali che non si abbassano alla generalità degli altri,che la propria evoluzione sia di gran lunga eccellente sulla massa d'individui che si lasciano sopraffare dai momenti d'abbandono,da tutte quelle concretezze che la vita mostra per un cammino reso più facile a gestirsi e a convalidarsi,si rivolgono sempre al passato mostrando gli antichi fasti che li fanno sentire grandi per quello che sono stati e che hanno ricevuto. .Naturalmente costoro sono scevri dalle passioni,dalle coraggiose battaglie che ogni individuo è costretto quotidianamente a combattere ma essi si distaccano con "sommo gaudio" per non ascoltare il proprio cuore e la sostanza dei sentimenti che esso emana continuamente per dimostrare la chiarezza delle eventualità che nascono per raggiungere una maturità individuale e per fare in modo che ogni persona possa aiutare gli altri..

martedì 19 marzo 2013

L' Opportunità

L' Entusiasmo

lunedì 18 marzo 2013

LO ZIO BAMBINO..

In una famiglia poco distante dalla nostra vi era uno zio che la Domenica non andando a lavorare si dilettava a giocare con i suoi nipoti..saltava, ballava, si travestiva da pagliaccio e noi dalla finestra guardavamo le sue "piroettes" e dicevamo..beati loro che hanno uno zio il cui carattere conserva un lato infantile poichè dove lavorava era stimato un lavoratore indefesso e occupava un posto di prestigio.In seguito li conduceva al Parco comprava loro lo zucchero filato che si dipanava via via che lo mangiavano oppure se faceva caldo con la barca li conduceva sul fiume a pescare e ritornavano con le prede tutti contenti.Nelle giornate di pioggia andavano al cinematografo dei piccoli e visionavano pellicole come Mary Poppins,La Bella Addormentata etc.Costui viveva dall'altra parte della città quella più elegante, ma il giorno di festa era così importante che non lo dimenticava mai..forse perchè in tenera età aveva perso i suoi genitori ed era stato cresciuto da alcuni parenti che certamente non avevano fatto tutto questo per lui.I bambini lo aspettavano con ansia ed egli non mancava mai, solo se si ammalava ma questo caso per fortuna accadeva molto raramente.Guardandolo giocare insieme a loro non notavi la differenza tanto s'immedesimava nei loro giochi e riflettevi che in fondo era rimasto piccolo anche lui.che voleva fare ritornare il tempo passato e chissà anche se questo è impossibile forse per lui che ci credeva tanto lo faceva diventare possibile.Una Domenica non venne e i fanciulli con il naso alla finestra lo aspettarono inutilmente tutto il giorno..se n'era andato senza neppure avere il tempo di salutarli..ma chissà forse nei loro sogni arrivava puntualmente per condurli a spasso.oppure travestito da pagliaccio porgeva loro lo zucchero filato..chissà..sono certa che non lo dimenticheranno mai e quando adulti avranno i propri figli si comporteranno allo stesso modo di quel caro ed unico zio..

sabato 16 marzo 2013

IL BERE..

Vi era a Firenze un nobile che nonostante le traversie della vita aveva mantenuto intatto il suo patrimonio..non si era sposato per causalità intervenute inopportunamente ma continuava a mantenere un'amicizia femminile inglese quando costei veniva per alcuni giorni a villeggiare in una località vicina alla capitale sempre nella medesima casa antica che conservava lo splendore di un tempo trascorso, il cui proprietario era il nobile.Purtroppo molte di queste aristocratiche persone erano dedite al bere in quanto le disgrazie della vita, i dolori che non avevano superato, li abbandonava ad un destino che non riuscivano a dimenticare.. la perdita dei propri averi che non avevano saputo amministrare e di conseguenza cosa più grave la perdita di se stessi,il vivere con prestiti altrui che a stento riuscivano a dare loro l'impressione molto vaga di un tempo trascorso... ma il nobile non comprendeva queste ragioni e li ignorava volentieri per dimostrare quanto era di poco conto la propria considerazione che nutriva per loro.L'uomo però mostrava una particolare predilezione per questa donna che era di una classe unica anche da ubriaca..infatti una sera la condusse con sè a teatro nonostante il suo stato destando l'ammirazione di tutti i presenti.Quelli come lei che pullulavano nelle feste erano comunque stati amici suoi, ma oggi egli li disprezzava negando loro il proprio saluto per il deplorevole stato in cui versavano essendosi comportati da deboli e frustrati nella realtà della vita.Egli sentiva una particolare attrazione per questa donna ed evitava di giudicarne lo stato anche se ella non aveva rinunciato a quel terribile vizio.Ora accadde che un giorno ella si recasse in gita presso un fiume col suo inseparabile cane in una piccola barca naturalmente ubriaca, quando una tempesta l'aveva colta all'improvviso e la malcapitata che precedentemente aveva fatto mangiare il suo cane mentre ella priva di forze si era come al solito data al bere per cui essendo ubriaca fradicia,tentava inutilmente, ormai debilitate dal vizio, di salvarsi e il cane guaiva dalla paura ..ma la tempesta rovesciò la barca ed ella purtroppo morì insieme al suo cane.Grande fu il dolore del suo amico..ora avvertiva la grande perdita di una persona cara che cercava di annebbiare il proprio dolore in quel terribile vizio per dimenticare il suo stato, la perdita dei propri beni e la modesta esistenza che conduceva, al contrario di quella precedente.Dopo alcuni giorni egli si recò ad un ricevimento pur avendo il cuore infranto e salutò per la prima volta un suo vecchio amico che naturalmente aveva bevuto..costui si meravigliò molto ma ne dedusse che fosse ubriaco anche l'altro..al contrario egli aveva finalmente compreso nella perdita della sua amica,nella sua mancanza che non bisogna giudicare il perchè gli altri si comportavano in tal modo, ma cercare di aiutarli..almeno così egli si sarebbe sentito meno solo vicino a quel bene prezioso che adesso gli era accanto da lontano..

LA MONDANITA'..

Quasi tutti gli uomini sono mondani esclusi coloro che indossano l'abito talare..almeno così dovrebbe essere.La mondanità è insita nel carattere umano in quanto essa dona il piacere di essere notati,di appartenere ad una classe che va estinguendosi per lasciare il posto ai nuovi ricchi che certamente risultano volgari nella loro mondanità.Un tempo le feste erano private,esclusive e non concedevano l'ingresso a coloro che a tutti costi desideravano assistere e vedere i comportamenti che gli altri assumevano in queste circostanze poichè comprendevano di essere anni luce lontani dalla probabilità di uguagliarli.Oggi costoro non danno più quei meravigliosi ricevimenti,i veri signori non ci sono più e quei pochi che sono rimasti restano chiusi nelle loro abitazioni.I nuovi ricchi si sono centuplicati,appartengono alla società del consumismo in quanto ritengono che un vestito nuovo, di una famosa "haute couture" li possa fare apparire quello che non sono..essi non conoscono le vecchie usanze,nè sono al corrente di quanto si tramanda di generazione in generazione..che lo stemma di famiglia va esibito sulla carta da lettere e non altrimenti,che il gesto del baciamano è d'uopo ma resta un semplice gesto e la mano rimane intatta.che una donna non si alza mai nelle presentazioni a meno che la presentata non sia più anziana di lei,che ad un uomo non si dice mai piacere poichè si ritiene che questo termine sia tutto suo. ma si esprime solo buonasera o buongiorno a seconda del caso, etc.. Tante e molteplici sono le vecchie regole che per fortuna restano nel mondo di coloro che ne sono al corrente in quanto ci vorrebbero sette generazioni per cambiare il loro modo di essere.Oggi che la società accoglie chiunque.. basta che abbia un notevole conto in banca per cui la mondanità consiste nel fare le vacanze in Sardegna,e l'inverno a Cortina si adegua col promettere la consistenza dei propri comuni sensi di abilitazione allo spendere per farsi notare con mezzi a dire poco inequivocabili sotto il punto di vista morale, oppure per nulla elegante nella propria trasformazione di quanto esponeva precedentemente e che nulla ha in comune con l'attuale manifestazione d'essere ritenuti tali.La seria mondanità va estinguendosi lasciando il posto al "gossip" che tanto interessa a quelle persone che si definiscono intellettuali ma non lo sono affatto poichè basta una voce, un pettegolezzo per adeguarli al nuovo modo di vita che rssta anni luce come ho già spiegato,lontano dalla parola stessa..

L'UOMO DEL NORD E L'UOMO DEL SUD..

Chi abita al nord viene comunemente detto un uomo libero poichè si sente non costretto dalle circostanze,dalle situazioni che si vengono a creare in quanto riesce scaltramente a fuggire dagli impegni che non considera validi alla propria emancipazione..mentre l'uomo del sud è comunemente chiamato uomo di cuore in quanto suo malgrado in ogni circostanza usa il proprio cuore e non la mente.Tutto ciò non vuole significare che chi nasce al sud sia meno intelligente di coloro che sono del nord, ma certamente sono differenti nel carattere,nella personalità che li fa essere comunque fratelli.La gente del nord è più rigida,più estranea alle commozioni,non fa tragedie,è fredda e si mantiene tale nei confronti altrui cercando un'estraneità che altrimenti li comprometterebbe e si chiudono nel proprio dolore...inoltre per loro il lavoro risulta la fonte principale del proprio benessere.,sono poco espansivi poichè ritengono che questo lato del carattere risulti inutile per qualsiasi affermazione sentimentale o non sentimentale che sia..basta essere in quel dato posto, in quel preciso momento che vuole significare che tutto va bene,che sono presenti per ogni situazione si venga creare.e ne consegue che le smancerie risultano inutili.Al contrario l'uomo del sud desidera esternare qualsiasi sensibilità pure essendo avverse nel proprio cuore comunicandola con gesti,parole affettuose che vanno oltre misura per fare avvertire che comprendono perfettamente le situazioni e desiderano viverle insieme agli altri.Il lavoro è utile e necessario,anzi nelle manifestazioni fanno i cortei ma non disdegnano l'ora del caffè o del pasto che risulta abbondante,mentre al nord si accontentano di un tramezzino per non perdere tempo.Il nordista conosce generalmente le lingue,il sudista si fa capire a gesti poichè nel suo vocabolario questi sono determinanti anche con la propria gente per farsi capire meglio e dimostrare quanto sia importante la considerazione dell'evento. Inoltre molti conservano l'abitudine della siesta dopo il pranzo naturalmente chi se lo può permettere e offrono la propria amicizia senza vedere la carta d'identità che al nord risulta obbligatoria per non trovarsi con persone che apparentemente risultano uguali per la medesima nascita, ma in seguito le loro azioni potrebbero risultare diverse in quanto manca l'educazione e la prontezza dei riflessi.Con questo non voglio dire che gli abitanti del sud siano maleducati,anzi essi risultano ospitali,accoglienti,ciarlieri e don giovanni ma il cuore lo mettono al servizio di tutti poichè come diceva il grande TOTO' la morte è "una livella"..

venerdì 15 marzo 2013

LA SPETTATRICE CIECA..

In un piccolo paese viveva una fanciulla che pur essendo cieca le piaceva il cinematografo per cui si recava nell'unico che esisteva in quel luogo e sedendosi fra le prime file cercava di seguire la trama che si svolgeva davanti ai suoi occhi pur senza vederne le vicende che si susseguivano..Alla fine ella comprendeva quello che aveva visto e si recava a casa soddisfatta.In effetti gli occhi vedono quello che vogliamo vedere pur seguendo il dialogo che avviene dinnanzi a noi, ma alle volte cambiamo la realtà dei fatti a nostro piacimento poichè così ci conviene oppure speriamo che cambiando le carte in tavola come si suol dire, le vicende assumino il risultato che desideriamo.La fanciulla non poteva fare questo procedimento e di conseguenza cercava di non perdere il filo logico che legava il dialogo senza le immagini che ne spiegavano ancora più chiaramente la trama.Ella era convinta di quanto non aveva visto ma sentito e si recava a casa contenta di avere assistito ad uno spettacolo piacevole nonostante la propria cecità. Quasi tutti gli uomini credono che con la vista abbiano compreso il nocciolo del dialogo avvenuto dinnanzi a loro e ne traggono le conclusioni che risultano più confacenti alla propria individualità senza comprendere che la realtà di quanto hanno visto risulta molto spesso menzognera secondo il loro modo di comprendere le cose ..a volte traspare la verità che non hanno voluto vedere o per opportunismo di quanto volevano ottenere, oppure nel caso non abbiano compreso la sincerità celata nelle conseguenze successive che in seguito cercheranno di modificare a proprio piacimento.I loro occhi si bendano con una irrefrenabile e continua ricchezza di particolari inesistenti per cui la trama viene cambiata dal soggetto iniziale e verrà in seguito defraudata dai concetti che il regista ha voluto esprimere a tutti coloro che diligentemente hanno compreso il suo pensiero e ne hanno conseguentemente tratto i frutti che desiderava esprimere..ma questa risulta un'utopia in quanto l'umanità non vede o quantomeno cerca di non vedere le immagini, le parole di un discorso non confacente alle proprie idee e di conseguenza non fa neppure come la fanciulla che pur essendo cieca il dialogo le faceva comprendere il discorso e quindi la trama che il regista aveva voluto esprimere per dare un concetto ben preciso di una realtà sincera e vissuta da altri che con il proprio esempio avevano cercato d'influenzare il prossimo..

LA NOTORIETA'..

Quasi tutti gli uomini sono affamati di consensi, di essere noti, di avere successo etc..a pochi è dato questo dono che attraverso il tempo essi devono dimostrare agli altri di non aver sbagliato nel giudizio formulato un tempo poichè coloro che sono stati prescelti devono continuare la propria opera per non farsi dimenticare.Questo termine denota la spiccata personalità che ognuno vorrebbe avere il cui desiderio di essere conosciuti per un sollecito adempimento della propria arte, diventa un grido unanime di sincera gratitudine per essersi dimostrati al di sopra della massa con il dono di una simile opera che desta ammirazione e splendide costruzioni di richiami futuri.Ma ogni medaglia ha il suo rovescio..costoro hanno impiegato anni negli studi approfonditi nell'arte in cui avevano talento,senza conoscere sosta,con l' obbligo della propria individualità ad una eccessiva trasformazione di se stessi quando stanchi non potevamo permettersi un riposo che alleviasse il dolore prolungato da continue sollecitazioni per migliorarsi, per addestrarsi in quello che in seguito sarebbe diventato di tutti..coloro che hanno raggiunto questa notorietà che ognuno di noi cerca, la deve donare agli altri,altrimenti non avrebbe alcun senso possederla..inoltre nel loro intimo dovrebbero rimanere dei semplici individui senza farsi trasportare dall'euforia del momento con il compiere inaudite azioni che possano nuocerli togliendo loro tutto quello che hanno conquistato oppure additandoli poichè la propria fama esposta al contrario rende consapevoli tutti quelli che in un primo tempo hanno accordato fiducia e in seguito gliel'hanno tolta per timore di cadere insieme..

giovedì 14 marzo 2013

PERCHE' NON DIRMELO?

Molte volte gli uomini tacciono su notizie importanti per non recare dolore agli altri,per evitare discussioni che porterebbero ad estremismi in cui si evidenzierebbero parole e situazioni effervescenti..ma la sottoscritta è d'accordo solo parzialmente su quanto di deve tacere.. solamente nelle questioni che determinerebbero un susseguirsi di pettegolezzi in cui naturalmente risulterà migliore il silenzio..sulle altre.. il diniego è assoluto.E'difficile tacere o mantenere un segreto per non affliggere una persona cara soprattutto.se si può evitare questo momento così drammatico e lasciare che le vicende si svolgano in seguito disperdendosi così come sono venute..ma se la questione risulta grave allora sarà meglio preparare con un certo tatto chi non è pronta a ricevere la notizia.Molti individui al contrario godono nell'annuncio esposto senza quelle precauzioni del caso e si dilettano a enunciare particolari inutili e dannosi..Allorchè la notizia sarà risaputa chi ha taciuto converrà con sè stesso che ha fatto la migliore cosa,che ha preso una giusta decisione ma non potrà evitare la domanda..perchè non me l'hai detto? La risposta è semplice e conclusiva che determina l'affetto che si nutre verso chi ci è caro..per non causare un dispiacere inutile che certamente avrebbe procurato sofferenza e nient'altro.Poche sono le persone dotate di questa sensibilità poichè la maggior parte degli individui prova godimento negli affanni altrui dicendo a se stesso...meglio a te che a me..Gli uomini sono generalmente egoisti .., si dimostrano amici e quando sopravvengono le difficoltà si dileguano come le ombre della notte alla luce del sole..ma il" perchè non dirmelo?" va rispettato e comprovato dentro di sè come un annuncio di dolore che se si può evitare risulterà sempre la cosa migliore..

mercoledì 13 marzo 2013

L'EQUILIBRIO.NELLA VITA...

Tutti crediamo di possederlo anche quando usciamo fuori "dai gangheri" come si suole dire e ci difendiamo col dire ..era cosa buona e giusta dimostrare in tale modo la questione in oggetto.I funamboli.gli equilibristi, i trapezisti ci dimostrano che per ottenere quello esatto ci vogliono anni di preparazione concentrati su di un filo che ci rimanda a terra ogni qualvolta la nostra sicurezza afferma il contrario...allora vorremmo comprendere tale sensibilità nell'esistenza che è un continuo equilibrio nelle proprie azioni?Certamente pronunceremmo il contrario poichè anche una semplice conversazione in cui i punti sono diversi scombussolano il proprio equilibrio diventando scrupolosi nell'ampliare la propria individualità.Ognuno di noi lo possiede fin dalla nascita ma vi sono coloro che ne conservano una parte,mentre altri dimenticano questa possibilità per dare sfogo all'amarezza di una difficile esistenza.La persona veramente equilibrata sotto tutti i punti di vista raramente esiste in quanto tutti o quasi tutti siamo come le foglie al vento che al primo soffio forte si staccano dal ramo e si uniscono alle altre precedentemente cadute.Noi vorremmo che questo tipo di sensibilità facesse parte della nostra individualità per non soffrire,per non cercare qualcosa che ci viene negato,per dimostrare un senso di sincera chiarezza anche nel dolore..ma come si fa? Non servono quegli esercizi di anni che come ho detto prima, chi fa questo lavoro finalmente riesce a superare il cammino su di un filo..ad un tratto tutte le nostre predisposizioni crollano in un attimo di smarrimento non preventivato nè provato di fronte ad una situazione improvvisa che fa tanto male al cuore.Allora crolliamo nel nostro vivere civile e chiudiamo la porta a tutti credendoli nemici dichiarati di fronte alle nostre precarietà e non provando alcun interesse per chi ha necessità di sentirci vicini...ma tutto ciò viene estromesso quando quel filo abbandonato riappare nella nostra esistenza e cerchiamo di proseguire il tragitto basato sulle precedenti esperienze cercando di non cadere più..

MOLTO RUMORE PER NULLA..

A volte accade che nella nostra esistenza abbiamo un'esplosione di sensibilità dovuta a precipitose reazioni che divampano nel nostro cuore ma che ad un tratto scompaiono per lasciare posto ad una tranquilla discussione che elimina quel rancore composto da urla e parole disdicevoli in quanto ci siamo accorti dalla propria evoluzione non sempre onesta e giusta verso chi o qualcosa che in seguito si è dimostrata fasulla oppure quantomeno non valeva il nostro comportamento.Decisamente vorremmo tornare indietro per la figura che si è venuta a creare ma non è possibile..allora cerchiamo di dimenticare le parole alquanto gravi,ma ciò è irrecuperabile e ci pentiamo di quanto inopportunatamente espresso in precedenza giudicandoci di aver fatto "molto rumore per nulla".L'ira dettata da scombussolamenti interiori che divampa nel nostro cuore viene esposta con una miriade di espressioni dettate dal rancore,a volte da una giusta causa in cui il fervore dimostra tutta la sua espressione ma..anche in queste circostanze di dovrebbe prima riflettere e in seguito esporre con inequivocabile costanza di quanto si chiarirà senza conseguenze disastrose.L'uomo al contrario e sono pochi coloro che appartengono alla categoria di riflettere prima e in seguito esporre le chiarezze di un evento che a malincuore va espresso, non si attengono alle regole di un'educazione ma al diverbio conseguito con aspre parole e purtroppo a volte anche con i fatti.L'umanità crede che così facendo otterrà la ragione che s'intensifica con la predisposizione ad un tono di voce molto alto, con parole che sembrano pronunciate da uno "scaricatore di porto" e a gesti inconsulti che non arrecano giustizia alla propria individualità ma che esprimono il carattere e la personalità fino a quel momento amnistiata sotto un manto di ermellino che copre la ricchezza dei suoi improperi..La compostezza e la propria sembianza d'essere spinti da una causa onesta e con giuste motivazioni vengono espresse con il silenzio di fronte a chi ci ha offeso,a chi ci ha voluto ingannare e non con la stoltezza di parole pronunciate in uno scatto d'ira che ci mettono alla pari di coloro che hanno così voluto dimostrarci la propria personalità..quel silenzio che pronuncia l'indifferenza totale verso chi ha creduto d'offenderci regolando il proprio metro sulla speranza di provocarci in cui al contrario abbiamo dimostrato che essi hanno fatto "molto rumore per nulla"..

LA FISARMONICA..

Questo elemento si allarga e si stringe secondo le note suonate dall'uomo..così avviene per il nostro cuore..esso esegue gli stessi movimenti quando attraversiamo attimi di gioia o momenti di tristezza per non parlare di quelli del dolore che ci abbandonano dopo molto tempo.Le note suonate sono le didascalie dei nostri respiri affannosi che si trasformano in piccole grida qualunque sia la causa,lasciandoci privi di quella volontà che ci appartiene e che rende ognuno chiaro nelle propria trasparenza d'essere.A volte si cerca di mascherare questa condizione e la fisarmonica resta immobile aspettando la nota che suonerà tale situazione...a volte non si riesce a mascherare quanto si avverte dentro e ci si lascia trasportare dagli eventi accaduti.Gli esseri umani sono poca cosa di fronte alla requisitoria che accade nelle ricchezze dovute al destino oppure alle povertà di un'esistenza senza colori di alcun genere..L'uomo si aspetta molto da un avvenire che si è creato con le proprie mani a cui ha offerto la sua devozione di racapito come una lettera che raggounge il destinario..ma quando essa viene aperta non sempre le notizie ricevute sono quelle che ci si aspettava poichè come lo strumento musicale rimane inerte, così il cuore umano resta senza speranza e privo di qualsiasi certezza che gli addolcirà la pillola che nonostante lo zucchero non va proprio giù..E' difficile vivere per coloro che hanno compreso la parola esistenza,vita etc..poichè essi sanno che si deve avere speranza anche se le cose vanno male e continuare a comprendere questo concetto illusorio ma che fa tanto male, a volte.Tutti o perlomeno quasi tutti credono nell'illusione di un'esistenza nata bene, senza problemi per un futuro e continuativa nella propria efficienza causata da chi prima di noi ha lasciato il segno della propria causa,che debba continuare in tale modo poichè è d'obbligo la verità di tale situazione..ma la fisarmonica è li in attesa di suonare la melodia che la fa stringere e allargare dalle dita dell'uomo.

domenica 10 marzo 2013

GUERRA E PACE..

Mi riferisco a quello che avviene dentro di noi..momenti di dolore acuito dai pensieri dalle situazioni,dalle decisioni da prendere e attimi di serenità, di tranquillità che in verità sono ben pochi.La sottoscritta come ho già precisato in tutti gli anni della sua vita non è ancora riuscita a formarsi quella corazza che la isola da tutti gli avvenimenti non gradevoli che si succedono continuamente e così credo sia per molti altri che avvertono una sofferenza interna anche per prendere una decisione amara che obbligatoriamente va decisa e presa.Il vuoto allo stomaco permane e la tristezza della considerazione che si è venuta a creare non lascia l'animo in pace e la continua guerra che si forma per le conseguenze successive porta al cuore un continuo battito che risulta incompetente di fronte all'ineluttabilità degli eventi creati da altri.E' difficile prendere decisioni che fanno male anche se esse sono giuste..lasciano il proprio essere privo di volontà per un futuro che sicuramente sarà migliore ma che in quel momento ti offre l'esatta prospettiva comprensiva di aver agito con giustizia e ponderatezza,ma allontanando chi credevi ti fosse amico.Gli altri che non la pensano in tal modo hanno raggiunto quella freddezza che li allontana sempre più dalla comunione altrui e non si accorgono di quanto sono soli senza quel calore che l'amicizia ti offre,senza quel sodalizio che nutre l'individualità come esseri umani non sperduti nella vita ma conglobati in un'unica possibilità di esserci, di considerarti parte della società che se pur priva di concetti meno egoistici appare meno lontana e più appagante.Sembra che tutto crolli intorno a te, che la tua fiducia non è stata compresa,che gli altri si sono approfittati della tua bontà che scusa sempre in ogni occasione le refurtive parole e azioni di coloro che vogliono a tutti i costi usare la propria scaltrezza considerandoti privo di capacità d'intuizione che possiedi, ma che tieni celata per evitare discussioni inutili.Quando giungi al punto d'eccessiva sopportazione e le vicende sono talmente gravi che non puoi ignorarle, costoro restano ammutoliti di quanto hai nascosto dentro di te.. ma ormai il rapporto è definitivamente chiuso e forse si troverà alla fine quella pace tanto agognata..

L'AREA DELLA SUPERFICIE

Noi non dovremmo mai misurare la superficie di ogni abitante della terra poichè comunque di razze diverse siamo stati creati tutti uguali.Oggi ancora esistono persecuzioni nelle famiglie i cui figli devono contrariamente alla propria volontà ubbidire alle scelte dei genitori e se le infrangono a volte vanno incontro alla morte.Il ventesimo secolo è trascorso..siamo nel ventunesimo ma le cose sono rimaste uguali per certi individui che appartenendo a caste diverse non ammettono la promiscuità con altre persone di razza differente.Eppure la fisionomia dei propri elementi che compongono l'individualità del corpo è uguale per tutti..il cuore batte per ognuno di noi e quando si ferma.. si muore..solo il colore della pelle è diverso e i caratteri somatici ma per il resto rimane tutto uguale.Tramandare usi e costumi del proprio Paese non significa dimenticarli se le nostre scelte non sono uguali..essi fanno parte della propria vita,ci hanno fatto comprendere la loro gente,li hanno aiutati a crescere a diventare uomini e donne che soffrono per problemi più gravi dei nostri.. allora per quale motivo dovremmo dimenticare tutto ciò?.Negli anni cinquanta in America un bianco non poteva parlare con un nero,vi erano locali solo per queste persone che in seguito ci hanno dimostrato di essere a volte all'avanguardia ed hanno dimenticato i tremendi soprusi subiti e di conseguenza perchè noi siamo così infami nei loro confronti?Misuriamo l'area della loro superficie come se ci trovassimo di fronte ad un grave problema facendoli sentire che sono differenti,senza quel calore di amicizia veramente acuita dentro di noi..Le guerre continue per appropriarci dei loro beni, le gravi rivalse per fare sentire loro che siamo esseri superiori..ma chi lo ha detto? Gli uomini che non conoscono la parola "sentimento" perseguitandoli atrocemente e demolendo la loro forza di volontà.Oggi ancora si perseguitano coloro che provano un affetto per quelli di un'altra razza fino a condurli ad un morte soggettiva che non deciderà le sorti del loro accanimento e in seguito piangono le loro dipartite..ma a che serve se il loro amore non era sincero fino al punto di accettare la loro volontà?Il tempo trascorre ma le vicende non cambiano se non di poco e quel poco che continua a misurare la superficie della diversità si troverà un giorno a dovere demolire la propria in quanto hanno demolito con atrocità quella degli altri...

venerdì 8 marzo 2013

L'OPPORTUNITA'..

Affermava Madre Teresa di Calcutta che la vita è un'opportunità il cui sogno diventa realtà attraverso le nostre azioni .Gli uomini credono il contrario naturalmente in piccola parte e vivono questo sogno con una verifica continua del proprio essere senza riflettere sulla caducità che porterà gli stessi alla mancanza di un futuro reale e non teorico ma basato sull'esperienza delle proprie conseguenze ottenute con gli errori e con le singole valutazioni di quanto si è compiuto.La civiltà ha annullato i segni della reale visita di coloro che essendo primitivi non avevano compreso tale concetto,ma le azioni compiute hanno compromesso il proprio equilibrio che non è stato più stabile fino ad arrivare ai nostri giorni, la cui opportunità a volte viene lasciata da parte per raggiungere una realtà effimera o quantomeno poco lusinghiera.Nessuno e sono pochi coloro che di fronte agli altri, credono che il sogno dovuto dalle nostre stesse cause ci porterà ad una realtà diversa,fatta d'amore,di gioia e di serenità pacifica ove non esistono quelle sensibilità che sulla terra appaiono miraggi raggiunti con scaltrezza e con la forza della volontà per cui difficilmente si desiderano abbandonare e lasciare che i nostri figli li ereditino senza conoscere il modo in cui li abbiamo raggiunti attraverso anche un'opportunità a dire poco disdicevole.Diverse sono le opportunità che l'esistenza umana offre continuamente, ma noi con un continuo flusso di progetti che ravvisiamo in noi stessi per un futuro convalescente dalla nostra stessa malattia di raggiungere continue ascese al potere,al denaro non ci accorgiamo che ci vengono incontro per essere sfruttate al massimo e continuiamo ad ignorarle per accedere a risultati che progressivamente ci dimostrino la guarigione della malattia attraverso il concepimento e la realizzazione di quanto desiderato.Ne consegue che queste cause ovviamente trascurate diano accesso a quelle poche disponibilità che esistono perchè i sogni si trasformino in realtà con la convenienza di un futuro onesto..ma se ci soffermiamo a pensare per un attimo alle parole di Madre Teresa dovremmo convenire che questa vita è decisamente un sogno e non una realtà..

LA BUSTA....

In un piccolo villaggio all'estero il postino passava una volta al giorno per raccogliere la posta degli abitanti.Ognuno aveva davanti alla propria casa una buca dove mettere le lettere...un giorno passando dinnanzi ad una di queste, un passante vide una busta non perfettamente inoltrata nella buca e quindi per un po'ci pensò sopra e poi decise il da farsi e con la mano la spinse dentro.La busta arrivò così a destinazione..si trattava di una famiglia che versava in cattive acque per la crisi che incombeva..il capo famiglia aveva dovuto chiudere la piccola industria di artigianato locale e disperava di trovare il necessario per andare avanti.Tempo addietro aveva aiutato un suo amico che si trovava nelle stesse condizioni, ma costui ormai era all'estero e non gli aveva restituito il denaro che gli aveva prestato. Allorchè si vide arrivare quella busta la aprii con molta curiosità e circospezione.Grande fu la sua meraviglia quando vide un assegno intestato a lui e non trasferibile per quella somma prestata comprensiva degli interessi per il tempo trascorso del suo vecchio amico che aveva saputo delle sue condizioni pur vivendo all'estero e così riuscì a risalire la china..ma non seppe mai che una mano aveva spinto quella busta che altrimenti non sarebbe mai arrivata..

giovedì 7 marzo 2013

L'ALTRA FACCIA DELL'AMORE..

Ogni individuo ha il diritto di scegliersi la vita che preferisce..nessuno può giudicare quello che sente o cerca di dimostrare agli altri a meno che non si sfiori la scorrettezza e l'intenzione di una esposizione di sè attraverso immagini deplorevoli e volgari.Gli uomini nascono, crescono e..muoiono secondo una legge naturale di cui nessuno ne conosce il tempo.Discutere o scrivere di un argomento tanto delicato per me è molto difficile anche se coi tempi che corrono se ne parla molto.Gli scandali ovunque non si fermano e trovo una deplorevole combinazione di vita che si elargisca una difficile esplorazione della suddetta esistenza.Noi non conosciamo le cause, le divergenze sessuali di coloro che appartengono a questa classe di persone che se dimostrano una "privacy" della propria esistenza si deve obbligare la propria natura a fare silenzio su un argomento tanto delicato.Essi nascono come noi,appartengono alla stessa famiglia di esseri umani,hanno sensibilità più spiccate a volte introverse,quasi volessero celare questo tormento causato dagli sguardi,dai commenti altrui che ledono il vivere civile,ma anche se conoscessimo le cause di questa diversità non si discute mai sulla proprietà di un'esistenza comunque differente.Nel mio piccolo non credo che si debba sancire con un matrimonio poichè se si conosce l'esatto significato di questo termine risulta una consacrazione a DIO del proprio amore e si suggella con Lui una continua partecipazione nonostante le difficoltà incontrate. Avere o adottare dei bambini è ancora peggio in quanto essi crescendo non avrebbero quell'esempio così importante come la famiglia creata da due persone di sesso diverso e l'esempio dimostrato dai genitori non influirebbe sulla loro personalità e sarebbero un facile bersaglio per gli altri..non si deve pensare a se stessi ma soprattutto agli altri che troverebbero un compito alquanto difficile inserirsi in una società da cui nasce il progresso e la completa formazione della propria individualità.Due persone che si amano profondamente e che decidono di continuare la propria esistenza insieme anche se dello stesso sesso sono consapevoli delle innumerevoli traversie che incontreranno..ma il loro amore come del resto quello degli altri le vincerà perchè come si suol dire..al cuore non si comanda..

mercoledì 6 marzo 2013

GLI SCHELETRI NELL'ARMADIO..

Credo che ognuno di noi abbia il suo piccolo o grande che sia scheletro nell'armadio...la saggezza di non rivelarlo poichè essendo piccolo si trasformerebbe in pettegolezzo ci rende meno vulnerabili nella propria condizione d'essere ammirati e paragonati a qualcosa di speciale.Non abbiamo un paparazzo,nè un cercatore di notizie che va a guardare la nostra vita privata per in seguito farne uno "scoop" e quindi a volte è meglio il silenzio che funziona come sempre in un alone di mistero.Al contrario chi nasconde un segreto importante del passato dovrebbe avere la coscienza di rivelarlo per offrire a coloro che sono in causa un dissenso totale di quello che si era detto o pensato fino a quel momento..ma risulta molto difficile esporlo agli altri a meno che non si è in punto di morte e così sicuri di non essere colpiti si dice finalmente la verità..a quel punto è troppo tardi per un giudizio ma almeno si sa che chi era stato colpito era innocente e così la storia termina per sempre.Così sembra, ma nel cuore degli individui questo tempo di esistenza conosce perfettamente di nascondere un qualcosa che appesantisce la formula di vita onesta e determinata per offrire un esempio di azioni dettate in un impeto che non corrisponde alla morale,alle leggi su cui si basano i dettami di una futura gioventù..ne consegue che sarebbe meglio offrire al prossimo la propria vulnerabilità,la singola inefficienza di un tempo che fu per avere quella serenità,quella chiarezza agognata.Non tutti però come ho già precisato la pensano in tal modo e preferiscono essere giudicati individui senza macchia e senza peccato, la cui esistenza è da tenere sempre presente per non avere mai sbagliato piuttosto che l'onta di un'azione commessa senza scrupolo di coscienza, per la paura di essere colpevoli, per mancanza di quel coraggio che determina la vera personalità dell'uomo insito in una società severa e rigorosa nei suoi principi..inoltre è preferibile tacere che confessarlo ai genitori che sono irreparabilmente i primi giudici di tali mancanze.L'uomo dovrebbe comprendere che la propria esistenza è un piccolo corso d'acqua dove affluiscono le altre e quindi se la propria è pura le altre confluite si manterranno pure,ma se è al contrario presenta liquami piccoli o grandi che siano daranno luogo all'intorbidimento altrui in cui si formerà sempre di più la melma che lo circonda..

LA PRIVACY

IL SALOTTO DELLE SIGNORE..

La notte buia e oggi anche di giorno alcune strade sono affollate di donne che in abiti succinti vendono la propria scatola ossia il corpo per denaro.. questo accade per svariati motivi di cui non desidero giudicare poichè ognuno è responsabile della propria esistenza, ma alcune sono costrette non con la propria volontà, allora si dovrebbe necessariamente provvedere alle loro sofferenze,Molte vengono da Paesi lontani con il miraggio di un lavoro,altre provvedono a mandare i soldi alle famiglie,altre ai propri figli etc.Davanti ad un falò che le riscaldi durante i rigori dell'inverno oppure al caldo estivo ma sempre più esposte alla malavita,al pericolo,alla squadra del buon costume, esse tra un cliente e l'altro cercano di scambiarsi qualche chiacchiera per sentirsi meno sole e quantomeno credono di potere contare sull'amicizia in quell'orrido documentario della loro stessa vita.Alcune hanno i segni delle percosse che hanno subito poichè la volontà della ribellione è sparita dalla propria esistenza in quanto non possono sopravvivere in altro modo e così simili a falene notturne trascorrono gli anni della gioventù in maniera così atroce..vi è ancora qualcuna passata d'età ma si cerca di non posare l'occhio su di loro poichè la pena aumenta ancora maggiormente.Le più giovani a volte sono inviate nei locali a luci rosse per incontrare clienti facoltosi o malati di sesso e non sanno che per molte la morte è in agguato,così come a girare fin porno dove l'igiene in tutti i sensi è un'utopia sconosciuta.Le lucciole se così vogliamo citarle aumentano sempre di più..le più brave e molto giovani hanno clienti fissi che offrono loro una vita lussuosa,una casa, vengono mostrate ad altri uomini per arricchire il proprio "harem" e sono costrette a subire giochi erotici di ogni genere.Costoro sono e saranno sempre sole..alle prime luci dell'alba coloro che vivono sulle loro spalle pretendono i conti dei loro incontri e solo una piccola parte va per i propri bisogni,gli altri soldi se li gode chi le possiede..é un sottobosco che aumenta sempre di più..si cambiano il nome oggi per non apparire quello che sono..il consumismo le ha condotte molto spesso a questo genere di vita ma noi abbiamo una pena infinita e un particolare affetto per quelle che sono costrette ad una vita simile..Il nostro sguardo si abbassa dinnanzi a tanta miseria e vergogna ma comprende anche l'infinito dolore che alberga dentro di loro poichè non possiedono un avvenire, nè una serenità per gli anni della vecchiaia in quanto verranno gettate via come un rifiuto della società..senza pensare che sono esseri umani come noi costrette ad una vita silenziosa ma che parla al cuore di tutti..

lunedì 4 marzo 2013

IL SENSO DELLA VOLONTA'

Cos'è in effetti, che valore possiede questa parola?..Addebitiamo tutto a lei nella nostra esistenza..ci sentiamo colpevoli ma ci scusiamo con efficiente modalità nel pronunciare questa parola dai mille significati..eppure ne possiede uno solo..lo sforzo dei propri nervi,di noi stessi fino all'estremo per ottenere qualcosa che crediamo sia irraggiungibile..non ce l'abbiamo fatta eppure abbiamo riposto tutto la nostra volontà perchè riuscisse la tale opera..non siamo coerenti con la propria individualità nell'affermare che siamo deboli,ci trastulliamo dietro ai vizi che ci rendono per poco tempo quei piaceri a noi tanto cari e affezionati..pochi sono coloro che nonostante le avversità decidono di seguire questa sensibilità anche se sofferta pur di raggiungere il traguardo sognato.Eppure essa è insita in ognuno di noi,aspetta solo d'essere chiamata a testimoniare la nostra validità,quanto siamo consapevoli e capaci di dimostrare che nulla ci fermerà di fronte alle difficoltà incontrate..che essa vale più della stessa vita poichè ci rende quella fotografia in cui noi stessi siamo sensibili e dotati di una capacità di ferro che non si ferma di fronte a nulla.Naturalmente tutto ciò ha un valore se si realizzano elementi atti alla nostra crescita e all'aiuto degli altri,altrimenti il suo valore cadrà nell'abisso buio e spettrale facendoci precipitare come un sasso nel pozzo asciutto con un rumore a dire poco assordante.Tutte le nostre azioni mirate al raggiungimento di quanto si operi nel cammino dell'esistenza umana sono guidate dalla volontà,altrimenti la società ci definirebbe incapaci d'intendere e di volere ossia fasulli e non corrispondenti a quei canoni che la vita ci chiama per definire quanto si sia registrato in precedenza.Il più delle volte le addebitiamo le azioni sbagliate, gli errori commessi in un impeto di follia ma non è esatto.. essa possiede un "escalation" attraverso la quale si formulano i pensieri.le idee ed in seguito le esprimiamo nel bene o nel male.E' esatto dire che se consapevoli di quanto si è compiuto lo si deve alla volontà di procedere in tal senso, ma è anche esatto affermare che un "raptus" in cui essa viene a mancare, l'uomo commette azioni irreparabili per la propria esistenza.Una famosa frase del celebre POIROT diceva che sulla terra esistono persone buone ma che a volte commettono cose cattive. Gli uomini quasi sempre seguono ciò che più piace loro pur conoscendo l'esatta soluzione dei casi ma la cocciutaggine e la certezza con la volontà di mutare l'esito dell'impresa,li costringe a compiere assurde modalità che in seguito si riveleranno per quello che sono..ma non si dà mai la colpa a se stessi ma sempre alla volontà che ci ha guidato verso miraggi sognati.Non sempre succede così naturalmente..la volontà ci fa udire il senso della vita,ci insegna che ognuno chiaramente à diverso dagli altri per il modo di essere ma tutti uniti per un unico scopo..quello di comunicare e di amare aiutandoci..

domenica 3 marzo 2013

LA RICERCA DI DIO....

Tutti gli uomini cercano DIO anche chi non vuole ammetterlo..si arriva al momento del bisogno,della sopravvivenza, della necessità di volere vivere in casi estremi,oppure LO si cerca nella natura,negli animali offrendo loro una carezza speciale che ci unisce a nostra insaputa a LUI in eterno..nell'ammirare un tramonto,un'alba,una terra spettacolare che ci fa palpitare il cuore.Perfino coloro chiamati mafiosi lo cercano amando la propria famiglia.crescendo i figli con particolare attenzione d'amore.Essi non sanno nè comprendono e così chi si definisce ateo, che in quel momento facendo una distinzione ammettono la SUA VERITA', ammettono la SUA LUCE che si espande in ognuno di noi.Nel silenzio del nostro cuore abita la Sua Voce che attraverso la coscienza cerca di guidarci verso una giusta direzione e che se in quel momento è più comodo non ascoltare, in seguito si farà udire con voce perentoria per ammonirci su quanto abbiamo voluto non compiere.Pregare senza la bontà del cuore ma automaticamente non risulta adeguato alla richiesta fatta..ma si espone un proprio problema senza averne compreso la qualità della richiesta..si crede in errore che essa debba giungere al SIGNORE comunque ..in realtà avviene così ma senza quel compito di cuore che si avverte nel proprio animo con la speranza d'essere esauditi.Alcuni LO cercano nelle difficoltà,altri nelle Scritture,altri Lo dimenticano..ma EGLI è un PADRE e come tale ha la pazienza infinita nell'attenderci.A volte mi domando..ma fino a quando la Sua pazienza nutre per noi quell'amore infinito che ci aiuta a nostra insaputa nelle difficoltà? Non esiste un tempo determinato ma esiste un profondo e grande amore che fa sperare nella Sua benevolenza infinita.Perchè non vogliamo capire quando nasce un figlio che il nostro affetto che nutriamo per lui è pari ad una piccola parte di quello che DIO nutre per noi? Perchè lo chiamiamo solo nei casi più estremi e non durante il nostro cammino? Perchè la nostra presunzione di cavarcela da soli non conosce limiti..tutti o la maggior parte degli esseri umani credono che la vita sia una chiarezza del loro essere,intelligente e scorrevole in quello che si riuscirà a scoprire o a creare..ma il primo vagito che ci ha fatto o quantomeno vivere non si deve alla Sua grande Misericordia? Gli individui sono delle piccole formiche che camminano in gruppo seguendo la prima che considerano il loro capo..ma noi chi consideriamo il nostro CAPO? E se non fossimo un gruppo come riusciremmo a risolvere una scoperta,una similitudine di cuore che ci fa avvertire la capacità delle bellezze create per noi? Tutto ciò che appare sulla terra è stato creato dall'uomo,ma chi era il suo CAPO senza il quale nulla può essere adempiuto? E perchè gridiamo al Miracolo di fronte a qualcosa inspiegabile che avviene in un momento? Tutti noi conosciamo la risposta..ma non vogliamo ammetterla perchè come dicevo, l'essere umano è presuntuoso e si crede infallibile nelle sue probabilità di compiere ogni cosa..l'esistenza obbliga la natura a sopravvivere ai cataclismi più gravi anche se depauperata dalle proprie configurazioni che sono state create per lei..ma continua imperterrita a vivere..così l'uomo che nonostante le proprie vicende dolorose cerca alla meglio di compiere l'ultimo tratto che gli è stato assegnato..ed è in quel momento che se la prende con DIO..ma se fino a quel momento egli Lo ha ignorato perchè Lo chiama a testimonianza della propria disgrazia? La risposta è quantomeno semplice..perchè egli ha sempre voluto ignorare la Sua esistenza per non dovere ammettere la sua fragilità..e non comprende che nonostante le imprecazioni egli ha trovato finalmente DIO..

INTERDIRE..

Privare una persona delle proprie facoltà intervenendo con questo termine significa annullarla nel suo stato d'essere..a volte ciò avviene per motivi gravi, a volte per comodità proprie..ma se riflettessimo sulla gravità della parola allora il significato cambierebbe,Certo se l'individuo risultasse incapace nella propria esistenza di adempiere a quelle azioni motivate sia per il suo interesse che per quello altrui allora la ragione cambierebbe,ma se si compie questa ammissione pensando ai propri interessi la gravità della situazione risulta incolmabile.Nel nostro cammino siamo tutti capaci di compiere quanto abbiamo costruito oppure riteniamo che la vita sia una presunta follia della sua carezza di sensazioni che aumentano secondo la nostra volontà?La presunzione e la ricchezza del proprio operato di quanto si possa elencare ci fanno rispondere affermativamente ma il suddetto risultato è decisamente fasullo per non dire scaltro nella menzogna affermata.In realtà dovremmo essere tutti interdetti per le proprie manchevolezze,per gli errori commessi,per la fiducia non riposta in chi la merita,per l'approvvigionamento di quanto si desidera ottenere a tutti i costi anche con la tirannia e la povertà degli stessi intenti.Allora come erigerci a giudici di coloro che non sanno nè possono difendersi da tale comunicato che oltre l'annientamento procura dolore infinito? Dinnanzi a Dio siamo certi della nostra esistenza,del proprio cammino condotto con esemplare virtù oppure ci gloriamo di azioni inesistenti ma che prendono corpo con la menzogna agli occhi degli altri e ai pensieri altrui?Noi nutriamo rispetto verso coloro che sono stati capaci di raggiungere vette più alte delle nostre,crediamo nella loro intelligenza,nella loro capacità di mostrare un elevato senso di completa efficienza ma ci siamo mai chiesti il prezzo che hanno pagato?E noi lo avremmo pagato lo stesso?Credo proprio di no..i risultati sono ottimi ma la confidenza per i sacrifici compiuti dimostrano il contrario.Tutti siamo capaci ma pochi ci riescono..allora sarà doveroso fare un esame di coscienza altrimenti rischieremo d'essere interdetti come gli altri..

venerdì 1 marzo 2013

LA RICHIESTA D'AMORE..

Molte coppie si dividono per svariati motivi e se l'uno lascia l'altra o viceversa è molto difficile rassegnarsi quando esiste un'altra distrazione che forse può condurre alla parola amore.Avviene una divisione che costa tanto sofferenza alla parte rimasta sola.E' una bella riflessione il termine "rassegnazione" ma quando il cuore è completamente appartenuto all'altro difficilmente si trova una completa assuefazione alla mancanza della sua presenza..allora lo si continua a cercare,a sperare che ritorni offrendogli del tempo per pensarci,a pregarlo di ritornare sui suoi passi facendo intervenire altre persone che gli rendano la ragione che irrimediabilmente si crede abbia perduto..ma nulla da fare il suo amore è andato via fuggito con le ali ai piedi e non offre neppure il tempo di ricordare il passato in cui prometteva mille sogni,nè i giorni,i mesi trascorsi insieme ma al contrario attende con trepidazione una nuova esistenza accanto ad un'altra persona che forse difficilmente gli farà trovare la medesima sintonia, in quanto il desiderio d'esplorazione ha un valore,ma la realtà risulta ben diversa.Ci si domanda in cosa si è sbagliato,in quello che forse non si è offerto,in quanto si poteva dimostrare la propria comunicazione verbale con la comprensione,la richiesta di mostrarsi più espansivi etc..ma nulla si è trovato solo la necessità dell'altro di un cambiamento totale che renda nuovamente i sogni che ha perduto nel tempo.A volte si cerca d'incontrarlo, di sentire la sua voce con uno squillo a vuoto che lo fa imprecare poichè egli ha compreso chi vi è dall'altra parte.. si cercano amici che mettano una buona parola o quantomeno intervengano in una causa già persa..ma nulla vale quanto la partenza del proprio amore che si stabilisce nel cuore di un'altra e queste valutazioni non hanno età poichè il modo di comportarsi a volte risulta unico.Alcune persone sono talmente deluse e sofferte nel proprio dolore che rasentano la ridicolaggine per i sotterfugi dimostrati oppure altri che aspettano che passi la "buriana" e ritorni il sereno, almeno così sperano.Inoltre vi sono individui che dopo aver vissuto un'esperienza così dolorosa sono rimasti talmente traumatizzati da restare soli per tutta la vita..essi non credono più nell'amore,nel cuore sincero che offra spasmi di passione, che dia un significato ad un'esistenza colma di piacevoli intermezzi per poi essere definitivi in un avvenire che trasformerà la coppia in una famiglia completa e felice..essi si distaccano dal valore che possa offrire una vita a due,si eliminano come personalità vissuta in una duplicità assumendo un carattere triste e solitario e coloro che si dedicano solamente al lavoro diventando persone in carriera con un atteggiamento diverso e neutrale che allontanerà chiunque abbia visto in loro una probabilità d'accesso.L'intesa che conduce alla comunicazione,ad una completa unione d' intenti dove le idee.le confessioni,le aspirazioni sono comuni in tutti i sensi,gli obiettivi da raggiungere diventano un unico bersaglio per cui si fanno sacrifici,si tende a materializzare i sogni,a costruire tutto quanto si possiede dentro, a colmare le lacune che si presentano ogni volta che si forma una precisione di raggiungimento per cui si deve coraggiosamente combattere per l'eliminazione dei progetti errati che farebbero andare in fumo ogni prerogativa positiva che si è sospirata..allora la vita sembrerà migliore di quanto in realtà sia poichè non si è più soli ma ci si sente più forti,più adeguati nel cammino da percorrere..