martedì 30 aprile 2013

LA SCOMMESSA..

Quasi tutti gli individui scommettono sia per un pessimo vizio gettando via un mucchio di denaro, che per un'antica abitudine con pochi soldi..oppure promettendo cose d'inutile importanza.La scommessa non è una buona sollecitazione in modo che gli altri ci seguano per vincere o per dimostrare che hanno ragione, in quanto una semplice parola d'onore dovrebbe reclamare il suo posto in una conversazione...ma al contrario l'uomo si compiace della sua vittoria che con piglio fiero mostra agli altri in quanto si sente del tutto superiore.A volte è portato a scommettere quello che non possiede pertanto si carica di debiti che non può pagare,trovandosi in un ginepraio di sollecitazioni che lo possono condurre a gesti inconsulti.Essi quando si comportano in tale maniera sono pervasi da un fanatismo che prevale sulla ragione in modo tale da non capire più ove sia la regola d'onore e la mistificazione..diventa come un uso inappropriato della propria persona che vive solo per questo motivo senza il quale egli stesso non se ne priverebbe, nè accorgendosi di quanto il suo stato coinvolge chi lo circonda.Sulle labbra quando non si è d'accorso viene spontaneo pronunciare la fatidica frase..vuoi scommettere?..E poichè l'altro oppure l'altra desidera avere l'opportunità di manifestare la propria idea che ritiene sia giusta, risponde affermativamente senza tenere conto di quanto sia già sulla strada pericolosa e attendibile per il seguito che verrà.La scommessa risulta una scomoda costrizione di se in quanto al momento che la si pronuncia non si è ancora al corrente del risultato,ma convinti di aver "imbroccato" il percorso giusto" si cerca di ottenere un guadagno non paragonabile alle proprie tasche e per cui non si riflette che si possano fare altri debiti per pagarla e di conseguenza si formula ancora la medesima frase,sicuri che questa volta si vincerà.A volte la fortuna arride, ma gli uomini non contenti ritentano la sorte perdendo il ricavato precedente e convinti di riprenderselo continuano a perdere ciò che non possiedono.Essa se è grave resta una forma di vizio insito in coloro che si rovinano portando con se anche chi circonda questi esseri infami e senza scrupoli,ma noi li vogliamo perdonare affermando che sono malati nella propria costumanza di vita...

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