L'ABISSO..
L'uomo non precipita nell'abisso in un attimo e si comporta in maniera del tutto insensata per introdursi nel girone buio da cui sarà difficile risalire.Egli non si accorge che i preliminari sono destinati a tale caduta se non quando il buio che lo circonda prevale sulla fioca luce che gli rimane, ma generalmente anche in quel momento affermerà che i suoi proponimenti,le sue azioni sono da considerarsi eccellenti in quanto sono stati gli altri a non avere compreso la sua legittimità nelle varie occasioni che si sono presentate.Comincia la sua storia ad assumere un carattere dispotico,non confidenziale anzi crudele senza pietà alcuna,con gli epiteti vari che non oltraggiano la sua individualità ma umiliano quella a cui sono rivolti.Il frasario è turpe,l'egoismo non conosce limiti,nè la pena per gli altri e comporta un atteggiamento di sfida continua e di sollecitazioni ad una risposta per continuare il proprio turpiloquio in modo tale da esprimere tutto il livore che contiene dentro di sè..la cattiveria nell'enunciare le disfatte altrui lo fa essere consapevole della singola supremazia della propria esistenza che naturalmente considera al di sopra di ogni essere umano.La sua persona risulta per sè stesso impeccabile e pretende con l'interrogazione continua e dettagliata il consenso di coloro che lo circondano..assume atteggiamenti di superiorità e concede la sua tolleranza a coloro che sono al di sotto della sua persona sia per cultura che per nascita.Prende a piene mani le cose che non gli appartengono ma che considera di diritto e di conseguenza di sua proprietà,affermando che sono stati gli altri a compiere questo gesto illegittimo accusando la bontà altrui che egli vede come un deterioramento della loro memoria e non della propria "mano lesta"..il frasario usato assume toni e parole che non conoscono limiti,il disprezzo per ciò che lo circonda è fissato sulla sua bocca con una smorfia che egli crede sia un sorriso,la voce alta per ottenere tutte le ragioni lo fanno precipitare gradualmente nell'abisso della propria persona ma egli non si accorge di tale pericolo, nè comprende di toccare la melma di quanto ha volontariamente procurato agli altri.La melma non si fa sentire se non quando costui è precipitato fino in fondo a percepire nel buio la profondità di tali crudeltà,ma costui continua a commettere atti di disconoscimento e menzogneri per difendere la propria incolumità per quelle sofferenze atroci che ha procurato agli altri senza mai conoscere la comprensione e l'attenzione d'amore che manca nel suo cuore.L'abisso inizia a prendere vivacemente chi è sicuro che appartiene alla sua caduta precipitosa, ma per l'individuo accade in tempi lunghi per concedergli i momenti di colpevolezza che aggravino di continuo il suo stato non facendogli ammettere le proprie responsabilità nelle azioni che ha compiuto e con acuti alterati ha compromesso l'onestà altrui in quanto egli deve risultare sempre estraneo nella causa in oggetto..ma quando costui toccherà al fine il fondo riemergerà la sua colpa nel fango che lo avvolgerà completamente come egli ha creduto di compiere un tempo accusando coloro lo circondavano senza pietà..
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