martedì 14 maggio 2013

LA FATICA

Il lavoro quando diventa fatica ossia lo si compie con difficoltà, si apre un capitolo di delusioni sofferte e di complicazioni che seguiranno.Il sudore della fronte praticato per giungere alla finalità di guadagnare appare del tutto insopportabile dal punto di vista della propria salute e lo si attua con malumore e molta sensibilità di dolore..ma purtroppo esso è il sostegno di un individuo sia per se che per altri che vivono con lui e lo si accetta con rassegnazione.Oggi vi sono macchine che funzionano facendo le veci umane,ma alcuni lavori rimangono inalterati per la loro difficile impresa,.a volte si pensa di riuscire a eliminarlo dalla propria vita ma riflettendo sulla precarietà altrui che dipendono dal pericolo di essere affamati si ritorna con il pensiero indietro e si accettano queste dolorose situazioni.Si deve obbligare il proprio fisico ad abituarsi a questo tipo di lavoro che infine condurrà l'uomo alla sensibilità dei propri nervi,alla salute malsana,alla decadenza di ogni limite sopportabile..ma si deve pur progredire per sostenere l'esistenza di coloro che sono con noi.di coloro che attendono la fine del mese per potere essere in un circolo umano che si ripeterà ogni volta ad una data precisa e che risolverà in parte i problemi quotidiani che sopraggiungono sempre di più.L'uomo erudito non ha necessità di un lavoro che strema le sue forze,ma il contadino si.come pure altri mestieri pericolosi che possono togliere la vita,che riducono l'uomo a volte su una sedia a rotelle,o senza un arto in favore del sudore della fronte che ha portato via ogni illusione di cui l'individuo si era ripromesso di attendere.

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