venerdì 29 novembre 2013

IL PERDONO

L'INSULTO

Si può esprimere questo terribile concetto a parole o a gesti..in ambedue i casi è una provocazione alle buone regole dell'educazione.Si afferma che resta a chi lo fa, ma comunque rimane un terribile modo di essere poichè tocca i sentimenti degli altri e rende il loro cuore colmo di amarezza.Alcuni per la maggior parte reagiscono e fa male in quanto non si comprende dove va a finire la questione,forse anche alle mani, mentre altri se lo conservano per lunghi periodi il che è peggio poichè quando si esprimeranno uscirà fuori tutto il livore conservato per lungo tempo.Coloro che usano questo modo di comportarsi sono persone abiette che non hanno amore neppure per se stessi esibendo il proprio carattere e la prevaricazione sugli altri che rendono scoperto quello che in realtà cercano di celare.E' inutile apparire di gran lunga diversi,vestendosi con un certo gusto,dimostrando il contrario di quello che si è in realtà..se poi uscirà dalle labbra un forbito eloquio non previsto.nè mai preventivato.Mia nonna diceva che il vero signore si vedeva a tavola e a tavolino ossia quando mangiava e se perdeva con equilibrio della propria persona...con il sorriso e "nonchalance".Ma quelli erano altri tempi..oggi è tutto cambiato.Le persone amano gli insulti che si sentono in Parlamento, per televisione etc..si sfogano in maniera terribile ovunque non comprendendo che la gente li giudica per quello che sono e non per quello che desiderano essere..

mercoledì 27 novembre 2013

LA RAPPRESENTAZIONE

Immaginiamo tutti di essere in un immenso teatro..vi è il primo attore e la prima attrice che fanno spicco sugli altri e per il loro talento si vantano di essere considerati eccellenti, poi i comprimari fra cui i soldati che sono guerrieri senza alcuna pietà in quanto obbediscono agli ordini altrui,le donne esplosive che sono pagate a parte,i funamboli che si mantengono a stento su una corda,i ladri,i giocolieri che giocano con il denaro altrui.le famiglie disastrate,i bambini con il mitra che si comportano come i grandi,i delinquenti,le ragazze che ancora giovani giocano a loro discapito imitando i grandi anche nelle scomposte scorribande,gli animali che subiscono le torture degli uomini per fare il loro numero,i pagliacci che fanno ridere su sconcezze che raccontano e tanti altri.Questi siamo noi che recitiamo una parte con le proprie azioni,con i sentimenti giocando con dolore,senza scrupoli nè rimpianti ma con l'ardire di compensare la propria incertezza colmandola di principi efferati sperando di acquistarla ad un prezzo che non costi nulla se non il termine della vita stessa...il teatro è pieno e gli spettatori sono coloro che guardano, ma restano imbelli facendo come P.Pilato che se ne lavò le mani.La rappresentazione è continua poichè se si fermasse avrebbe termine la propria esistenza e nessuno vuole morire senza avere dato il proprio obolo a quest'orrore recitato e non scritto da nessun autore..

domenica 24 novembre 2013

L'ABITUDINE

Molti hanno particolari abitudini..alcune sono deprecabili mentre altre sono efficienti.Vi era un uomo che soleva salire su di una scala per ammirare ciò che non riusciva a vedere da terra in quanto la sua altezza era minima..salito sulla scala si godeva ciò che i suoi occchi ammiravano.Stava in quella posizione per un po' di tempo e poi ritornava al suo stato normale.Un giorno un uccello si fermò e gli disse..non ti stanchi in questo modo? No..rispose l'uomo riesco a godermi tutto quello che non riuscirei a visionare da terra con la testa volta all'insù.. è meraviglioso e così dimentico la mia scomoda posizione..riesco perfino a parlare con te..la mia vita e' povera di compagnia almeno questo tempo mi dona quello che non ho..ma l'uccello rispose..sei tu a non volere compagnia.. la troveresti se rinunciassi alla tua infigardaggine ma sei pigro e il tuo carattere è privo di allegria..devi essere disponibile con gli altri,vedi io non sono solo traccio la strada per gli altri uccelli che verranno altrimenti come farebbero?Si disperderebbero..l'uomo riflettè un momento, ma poi comprese...discese dalla scala e andò a bussare alla porta di una vecchina che viveva sola per farle compagnia..l'uccello era stato il simbolo fatale della sua deprecabile abitudine...

venerdì 22 novembre 2013

LA STRADA CHE CONDUCE A DIO..

Una notte sognai di trovarmi nel cosmo..da lontano si avvicinarono tre donne che in seguito compresi fossero SANTE, una mi porse un cuscino ove sopra vi era dell'oro ma io rifiutai, le altre due mi misero un vestito grigio a maniche lunghe ma i piedi erano scalzi..allora non compresi tutto questo ma in seguito si..incominciai a sollevarmi da terra danzando e mi sentivo leggera,appagata,felice.. ero nel cosmo come gli astronauti ma senza corpo eppure lo avevo,i miei occhi vedevano tutto questo e mi accorsi di essere avvolta come in una coperta colma d'amore e di serenità..avevo venti anni che ormai avevo trascorso e compresi che ero uscita fuori del corpo naturalmente senza paura,non l'avevo voluto io,sentii come questo fosse pesante, d'ingombro..non ricordo se vi erano stelle,forse si e danzavo, finalmente mi sentivo libera senza problemi.Ad un tratto fui attratta verso l'alto e vidi l'OSTIA e il CALICE che mi attiravano verso la loro LUCE.Non saprei descrivere quella LUCE..era bianca e oro.. non avevo mai visto nulla di simile, di un'intensità immensa e iniziai a salire dirigendomi verso quell'apparizione che mi attirava a salivo facilmente in quanto la LUCE mi chiamava a sè, quando notai delle corde stese che m'impedivano la salita, ma guardando verso l'alto dissi queste parole..impiegherò più tempo ma arriverò fino a Te.. Avevo compreso..ci tengo a precisare che quelle corde non mi hanno mai sfiorata anche se era più difficile passarvi in mezzo,sarebbero state le sofferenze della vita che avrei dovuto affrontare.Mi svegliai e compresi cosa DIO avesse voluto dirmi.Allora sveglia feci delle promesse solenni che ho mantenuto fino adesso.In seguito dopo alcuni anni che mia madre era morta la sognai..era vestita di bianco contornata di luce ma non quella che avevo precedentemente visto,era quasi simile che mi disse..vai da tuo padre non sta bene..mamma le risposi..l'ho sentito alcuni giorni fa ma ella mi sorrise e mi disse che la mandava il Signore..allora le chiesi se potevo abbracciarla ma mi rispose che era impossibile e mi svegliai.Al mattino telefonai a casa di mio padre ma nessuno rispose,in seguito seppi ch'era andato a Verona per operarsi alla prostata.Decisi che sarei andata a Verona..tutti mi dissero che ero pazza a credere ad un sogno, ma io non detti loro ascolto e mi recai in quella città.Trovai mio padre seduto nel letto che faceva le parole incrociate e mi disse che alle quindici si sarebbe operato..mi chiese come mai mi trovassi in quel luogo, ma la sottoscritta formulò un pretesto e attesi.Alle quindici il medico entrò in sala operatoria ma ne uscì dopo venti minuti comunicandomi che mio padre aveva un cancro all'intestino e che era quindi opera del chirurgo intervenire..visse un anno e poi morì,così seppi di mio padre.In seguito mi apparve per il Perdono D'Assisi..si trovava in un giardino con altre persone e mi disse..lo volevi sapere e ora ne sei certa.Sempre in sogno.vidi un'altra volta mia madre che mi comunicò d'essere arrivata all'ultimo STADIO.. era tra i BEATI con nostro SIGNORE e quindi non dovevo più preoccuparmi per lei..le sue prime parole erano sempre le stesse..mi manda il SIGNORE.La mia vita naturalmente cambiò, cominciai a conoscerLo non con le dottrine che mi avevano insegnato le monache, ma come era in realtà..prima avevo paura di LUI, ora comprendevo ch'era un DIO di Misericordia e tanto ma tanto buono e dolce.Una notte sognai che udivo delle voci che mi chiedevano aiuto,mi supplicavano di pregare per loro..erano morte e volevano andare in cielo.. chiesi i loro nomi e da quanto tempo erano morte..me lo dissero e al mattino mi recavo in Chiesa a comunicarmi per le loro anime..che sciocca ero..siamo tutti una famiglia.. quando si prega si deve farlo per tutti indistintamente sarà poi il PADRE a decidere chi deve salire.Questo periodo è durato cinque anni con sofferenze dell'anima inaudite e atroci..il male mi tormentava continuamente senza darmi pace in tutti i modi che le anime soffrono in quel luogo di patimento..ma il quindici agosto festa della MADONNA DELL'ASSUNTA e non facendocela più mi gettai per terra e dissi..DIO la vita è un tuo dono,ti prego dammi pace,fa che possa vivere in serenità. pregherò per i fratelli e le sorelle ma in modo diverso..non ce 'la faccio più..in quel momento ogni dolore terminò..ora siamo uniti in un'altra maniera che non posso spiegarvi.ma sempre sublime..essi appartengono al mio cuore..non importa alla sottoscritta dei loro peccati devono essere salvati tutti..il SIGNORE li aspetta,certo dovranno espiare ma questo non è affare mio.. chi non si converte li chiamo"cani sperduti senza collare"ma nel tempo lo faranno, la pazienza di DIO è INFINITA.Andai da un Sacerdote che mi disse di non avere nulla.che avevo l delirio della mente ma non volle spiegarmelo..vi assicuro che è tremendo..in seguito mi disse di pregare per lui poichè avevo sconfitto il male.I peccatori si chiedevano il perchè volevo soffrire le loro colpe non avendo commesso i loro peccati..perchè così mi avrebbero creduto.Voglio terminare che il male esiste,continua a tormentarmi in un altro maniera..ma faccio finta di non sentire..non conosce i nostri pensieri ma cerca di guidarci verso azioni crudeli, dobbiamo essere forti e avere FEDE..SOLO così riusciremo a sconfiggerlo.e spesso mi chiedo..come fa a non amarLo essendo stato creato da LUI, essendogli vissuto accanto,dopo averLO visto?.Questo mio scritto è reale e veritiero..naturalmente non ha importanza per coloro che non credono ma è la SANTA VERITA'..

mercoledì 20 novembre 2013

LA COSTRUZIONE DELLA SAPIENZA

Ognuno di noi crede di sapere tutto.almeno coloro che hanno studiato a pieni voti, coloro i quali hanno scoperto nuove scienze..ma la vera e reale sapienza chi la possiede?Chiromanti,cartomanti etc..che predicono il futuro si atteggiano a individui su cui puoi contare per l'efficienza del momento con le relative menzogne etc..ma la verità dove è nascosta? Eppure ce l'abbiamo dentro di noi ma essa è offuscata dalle nostre azioni,dal comportamento che usiamo verso gli altri.La sapienza è un concetto altissimo che DIO solo possiede e che ogni tanto ai Santi fa leggere nel suo quaderno come diceva Padre Pio.Si costruisce con l'amore,con l'accettazione del dolore in offerta di chi non crede,di coloro che sono lontani, ma molto lontani dalle dottrine evangeliche che non esibiscono la propria credenza verso la Vita Eterna,che affermano che dopo la morte nutriamo la terra col nostro corpo.Non conoscono la Preghiera se non quando un male incurabile sta per tagliare il filo conduttore con la vita..allora cambiano,mutando le proprie asserzioni nella grande ed infinita Misericordia Divina.Se l'esistenza umana non progredisce secondo i loro desideri se la prendono con il Padre, se la propria consulenza con la carta d'identità esibita fino a quel momento li lascia a terra tramortiti dalla loro stessa infamia danno la colpa al destino che li perseguita e li colpisce.La sapienza è una costruzione dell'anima che avviene poco per volta,ma non interamente poichè è una lunga e faticosa esperienza d'amore nonchè dolorosa che si percorre con la Preghiera e poi con l'ascolto del cuore.I sacerdoti del tempo di GESU' erano alquanto sapienti,naturalmente quelli che credevano in LUi ma non erano messi al corrente delle faccende del PADRE SUO in quanto nessuno è venuto mai a raccontarci cosa accade nella Vita Eterna,ma la Fede ci aiuta con le parole del Vangelo a credere che vi sia pace e serenità.Noi esseri umani viviamo in una valle di lacrime,di sospiri per chiudere l'esistenza ed andare verso la felicità,ove non vi è più accrescimento di dolore ma la vicinanza di DIO ci colma di tutto quello che abbiamo sofferto e peccato.Noi non conosciamo la SUA MISERICORDIA in quanto essendo PADRE non ci giudica ma saremo noi stessi a giudicare le nostre azioni e a decretarci il castigo che meritiamo.EGLI ci chiede un giorno su sette per andarLo a trovare ma noi Lo trascuriamo,non ritenendo mai che si possa sentire solo, che abbia bisogno del nostro affetto, della nostra presenza ...così avviene la costruzione della sapienza dando a noi stessi e agli altri l'opportunità di renderLo felice,di offrirgli il nostro amore per coloro che non Lo amano.La sapienza e' per metà conoscere ciò e per metà la conoscenza del nostro avvenire..ma se noi fossimo messi al corrente di quanto ci accadrà che significato avrebbe la propria vita? Le azioni di ognuno si baserebbero su questi concetti e non sulla scelta da optare per seguire la via dell'Eternità.Siddharta ebbe l'Illuminazione e comprese, non come i monaci buddisti,i quali insegnano come non avere dolore,liberando l'anima dalla sofferenza, ma sono proprio questi due temi a guadagnarci il Premio Eterno..la nostra vita e quella con gli altri..accettiamola dunque, qualsiasi essa sia e così cominceremo a costruire la Sapienza..

lunedì 18 novembre 2013

HERMES...

Chi non conosce la Maison d'Hermes con i suoi prodotti meravigliosi ma proibitivi nel prezzo?La sottoscritta fa collezione dei famosi fazzoletti il cui disegno sono i cavalli, le loro bardature etc..unici al mondo per non parlare delle borse fra cui ricordiamo la Kelly dedicata a Grace di Monaco e la Birkin un sogno per coloro che possono spendere.Le cravatte di seta sono eleganti ma non sfarzose,così come i pullover di cachemire dai colori stupendi.Ricordo una volta che mi trovavo a Parigi con un'amica e precisamente in Faubourg S.Honorè la via delle firme più note e la mia amica era combattuta sul regalo da portare al figlio ed io la condussi in questo negozio ove comprò un bellissimo cardigan ed io naturalmente un foulard con la giostra dei cavalli che in seguito dimenticai in un negozio di Londra...naturalmente l'ho ricomprato..le giacche da donna fatte con piume di struzzo,le famose ceneriere molto grandi con i cavalli etc..lo sguardo si perde tra quelle meraviglie, ti sembra di essere in un negozio dalle mille bellezze eleganti di uno stile magico, con prezzi altissimi che riportano la propria mente alla realtà,ma il sogno della visione di cui hai partecipato rimane nel tuo animo e non lo dimentichi mai..

L'OSSESSIONE

Coloro che sono tormentati da un'idea fissa ossia da un'ossessione sono persone distrutte che tormentano il proprio animo inutilmente.Chi possiede la fede e la speranza vede roseo quello che in precedenza vedeva nero.Naturalmente ci vuole un carattere forte,una perspicace visione della vita poichè si chiude la porta della costruzione positiva della realtà in oggetto,ma la reale realtà appare quando si aprono i battenti dell'anima che rifugge da situazioni che si credevano perdute, ma che all'improvviso si aprono per il sentimento d'amore insito in ognuno di noi.E'molto difficile provare questa sensazione ed uscirne con positività in quanto noi siamo portati verso il pessimismo..ci sembra che tutto ci crolli addosso,ce la prendiamo con l'avversa fortuna e ci lasciamo trascinare dagli istinti i quali finalmente liberi prendono il sopravvento su di noi esibendo le proprie insicurezze trascinandoci in una spirale di tormenti.L'ossessione diventa uno stato di allarme che può condurre alla pazzia ma che la distrazione,una sensibilità elementare distrugge le idee formatesi nella disperazione personale senza via d'uscita.L'idea che ci tormenta s'ingrandisce sempre di più nella testa, pensiamo sempre al modo di risolverla con un metodo che a volte risulta peggiore dell'ossessione e non riusciamo a venirne fuori se non con la propria vita.La speranza non deve mai essere abbandonata.la sensibilità di un capovolgimento della situazione può accadere in seguito e la soluzione tanto auspicata consola coloro che non aspettavano l'occasione favorevole di ogni ossessione.

domenica 17 novembre 2013

LA SORPRESA

Quando si riceve una sorpresa che ci rende contenti siamo felici e ringraziamo chi ce l'ha porta.Viveva in campagna in un casolare una fanciulla figlia unica i cui genitori facevano i contadini.Ella frequentava l'ultimo anno di liceo e poi si sarebbe iscrittta all'Università della vicina città.Era bella e aveva un buon carattere, ma quando si arrabbiava teneva il broncio per lungo tempo..non riusciva a perdonare immediatamente chi l'aveva inconsapevolmente offesa.Una notte sognò di trovarsi in un grande negozio ove vi era di tutto..dai vestiti alle utilità per la casa..naturalmente ella si diresse al reparto abbigliamento ove cercando trovò l'abito che aveva predentemente visto con la madre.Non avevano potuto comprarlo in quanto il costo era eccessivo per la tasca della genitrice e la fanciulla era rimasta delusa..le piaceva,l'aveva misurato..era della sua misura e la rendeva ancora più attraente.Adesso stranamente in quel sogno era lì dinnanzi a lei, ma non possedeva nulla per acquistarlo e quindi sospirò con rammarico.Ad un tratto vide venire verso di lei una donna che recava una piccola borsa e la guardò sorpresa..la donna le si avvicinò sorridendole e con molto garbo le disse..non puoi averlo.preferisci togliere ai tuoi genitori quel poco che hanno per qualcosa che solletichi la tua vanità? Conoscendo il tuo carattere resterai male con un volto triste che renderà la tua permanenza per gli ultimi giorni afflitti i tuoi cari e li farai sentire quanto sono poveri se non possono esaudire questo tuo desiderio..ma ti hanno pagato gli studi e non hanno nulla da parte per questa spesa eccessiva.La fanciulla arrossi, si sentì povera d'amore verso chi le aveva dato la possibilità di un'istruzione superiore e sospirò, ma sorrise alla donna che le aveva fatto comprendere quanto il fatto di dovere negare un abito avesse rattristato i genitori.Si svegliò di soprassalto poichè urtava con i piedi qualcosa..era un pacco..lo apri e vide che conteneva il vestito ma il suo cuore rimase colmo di dolore pensando ai sacrifici che avrebbero fatto i suoi genitori per renderla felice.Questa volta non apparve un sorriso sulle sue labbra, ma grosse lacrime di riconoscenza e comprese la borsa che recava la donna del sogno..era vuota poichè era vuoto l'amore che l'avrebbe dovuta rendere partecipe dell'affetto degli altri.Alcuni uomini non comprendono che l'amore che si nutre per i propri cari ha dei limiti..vogliono tutto e non desiderano comprendere che oltrepassarli non è possibile rendendo amara l'esistenza altrui

sabato 16 novembre 2013

SENZA PATRIA

Di questi tempi sono tantissimi gli uomini che sono costretti a lasciare la propria patria, la casa per le guerre o le calamità naturali.Dovrebbe essere d'obbligo e con amorevole carità d'affetto accoglierli nella nostra patria per dare loro quel calore affettivo che ad ognuno di loro manca.Impauriti,infreddoliti,spaventati per essi è un'incognita l'avvenire che li attende.siamo noi a dovere offrire quelle garanzie future che facciano emergere un sorriso sulle loro labbra perchè hanno trovato degli amici che si prenderanno cura dei loro problemi.Al contrario spesso mostriamo indifferenza,sofferenza per il numero eccessivo d'ospitalità..certo non tutti prenderanno una strada che li possa realizzare..alcuni saranno sfruttati,altri vedranno il guadagno facile con azioni oneste..ma la fame non conosce pietà,non dà respiro e se hanno figli diventa ancora peggio questo problema.Molto spesso proviamo fastidio quando ci puliscono i vetri della macchina e sono senza permesso di soggiorno.. li sfruttiamo fino all'inverosimile..ci siamo mai posti questa domanda..e se capitasse a noi?Certo la sconfitta con la natura,con i nemici rappresenta un quadro di dolore in cui le figure umane hanno un volto sperduto,una paura che confina con la loro realtà che offre una spaventosa visione per alcuni non recepita.Oggi la loro manualità viene accolta con fervida accoglienza in quanto togliamo il minimo indispensabile alla consapevolezza dei loro bisogni.Dormono in tanti in una stanza,mangiando quello che si possono permettere.i loro vestiti non hanno stagione,li sfruttiamo sapendolo di fare per pagare meno..e la coscienza viene messa da parte per il nostro benessere,Abbiamo risparmiato sulla pelle degli altri che consapevoli di tutto ciò non possiedono più nulla,ma la nostra colpa è quella di non averli considerati fratelli..

giovedì 14 novembre 2013

GLI ANNI FELICI

Gli anni felici sono quelli della gioventu' e forse oggi neppure quelli...i fanciulli credono che la vita sia una piacevole corrispondenza fra amici,una scorribanda di situazioni in cui i problemi,le sofferenze,i dolori non si espongono alla loro età,ma non per tutti purtroppo avviene in tale modo.basti pensare a coloro che sono costretti a vivere in ospedale a causa di malattie gravi e noi ci domandiamo il perchè nascono così..la risposta è semplice..non lo sappiamo..alcune malattie sono ereditarie,altre dipendono forse all'atto del concepimento,ma l'importante è accettarle con rassegnazione il che risulta difficile per una madre.Trascorsi quelli della pubertà iniziano i problemi per coloro che sono sani..lo studio,le amicizie che a volte risultano inique in quanto i genitori si occupano poco o in maniera del tutto deprecabile della loro educazione..ma a volte accade che in una famiglia unita,un figlio sia ribelle ai consigli paterni e voglia agire di testa sua.Oggi non si sa più come fare..eppure sono stati educati ad una vita di semplici desideri,ma essi vogliono quel di più che costerà loro caro..incidenti,sballi etc.per sentirsi diversi, felici almeno cosi' credono.Ai tempi andati si usava divertirsi con poco..i balletti con i compagni in casa ove si conoscevano tutti,le bibite rinfrescanti proibite quelle alcoliche,nascevano le prime cotte,le simpatie che forse in seguito si sarebbero trasformate in amore con un matrimonio che si comprendeva che fosse per sempre.Bastava un semplice abito nuovo che ci rendeva felici per darci quella sensazione di euforia..per farci sentire eleganti, per dare agli altri l'illusione che eravamo belle ma nello stesso tempo non ci adulavano i complimenti esagerati degli altri.Quelli sono stati anni felici..marinare la scuola in gruppo per godere l'aria della pima primavera,il primo ballo ove era di cattivo gusto fare la corte a chi non piacevamo etc..oggi tutto è cambiato..si sceglie il compagno di un'altra senza rimorsi,si compiono azioni deprecabili per un abito di alta moda con firme prestigiose ed infine come ho già detto vi è lo sballo per avere quella sensazione di euforia che spesso conduce alla morte..I tempi cambiano,così le persone ma gli anni trascorsi in un'età fanciullesca con semplicità non si dimenticano.

VITA E FINZIONE

La vita e la finzione sono due sensibilità che sembrano amiche, ma che al contrario non s'incontrano mai..esse sono parallele nell'esistenza umana poichè chi adotta l'una non può esibire la sincerità di cui risulta un'esperienza unica e non sostitutiva.L'uomo dà un'eccessiva importanza alle parole invece che alla propria esistenza..le prime scompaiono nel tempo, mentre la seconda risulta infinita anche dopo che si è vissuti.Le parole rappresentano un concetto da esibire e in seguito se non provocano dolore vengono messe da parte per non essere ricordate,ma la vita è un complesso di situazioni in cui si crede alla visibilità delle occasioni, ma non si offre adito a quelle celate nel cuore che si dispongono in fila con un certo ordine per essere vissute.La scelta è propria, come è propria la risultanza delle condizioni perdute e non più ritrovate.La finzione risulta un'imitazione non sempre riuscita ma alquanto efficace per stupire coloro che ne sono avvezzi e non si accorgono della differenza e continuano imperturbabili nella condizione di essere qualificati esseri senza morale.Dimostrare quello che non si è in qualità e in realtà d'immagine alla fine si concluderà con una sconfitta poichè la vita non offre menzogne ma verità in ogni campo di realtà consumate che si crede di aver vissuto.

IL CUSCINO

Il cuscino è il nostro compagno quando abbiamo necessità di riposo..accoglie i nostri pensieri,le nostre preoccupazioni,tutto ciò prima che il sonno ci prenda,mentre la propria mente attraversa un fiume in piena raccogliendo le gioie, le preoccupazioni della giornata o i ricordi di un tempo trascorso,le lacrime non viste.Vi sono persone che come la sottoscritta necessitano di due cuscini ma ve ne sono altre che preferiscono dormire senza o addirittura con il cuscino abbracciato quasi fosse il loro amore perduto.Esso è un oggetto necessario per la nostra testa in quanto offre al proprio corpo quella fisionomia di cui necessita e ci compensa durane la notte dandoci sogni tranquilli.Se il cuscino potesse parlare ci rammenterebbe tutto ciò che durante gli anni abbiamo ricordato,pensato e quante volte il nostro pensiero era afflitto da tante problematiche che in seguito si sono risolte ma che al momento ci hanno procurato notti insonni.La sua preoccupazione è quella di farci sentire comodi,messo al posto giusto affinchè con la sua complicità possiamo affrontare le ore notturne.Dopo mangiato specialmente nei giorni festivi ci dà un riposo anche senza sonno, quella sensazione di benessere per sentirci più sereni e riposati mentre guardiamo la televisione oppure parliamo con il partner amichevolmente della nostra quotidianità.Se potesse parlare forse ci direbbe parole di cui noi non conosciamo il concetto,di quanto sia stanco dei nostri pensieri afflittivi e sempre ci ha accompagnato durante la nostra vita fino al saluto estremo per fare posto ad un'altra testa che avrà i nostri stessi pensieri.

domenica 10 novembre 2013

IL FANCIULLO E L'ACQUA DEL MARE

Un fanciullo che giocava sulla spiaggia vicino al mare ad un tratto gettò nell'acqua dei sassolini e vide che questa s'increspava..allora ne gettò degli altri ma l'effetto era il medesimo.quando udi'una vocina che gli diceva rispondendo al suo gesto..perchè mi fai questo?Ma il fanciullo rispose..allora tu non hai la forma come una tavola le cui onde s'infrangono sulla spiaggia,tu ti muovi e rispondi al gesto che ho fatto.Si, rispose l'acqua,sembro immobile, quieta nel mio movimento,ma sappi che anche io possiedo un carattere e me ne servo al momento opportuno..tu mi hai offeso facendomi male con il tuo gesto..già sopporto la pioggia quando scende a catinelle, che mi pizzica ovunque,il sole che brucia,i motori delle barche che mi smuovono con violenza, per non parlare di altre cose che mi fanno male.. come i rifiuti che galleggiano dandomi disordine e quella marea d'olio che mi fa apparire sporca deteriorando i pesci che vivono con me etc..eppure so che mi amate ma ve ne servite opportunamente come vi piace non riflettendo che mi fate soffrire.Aspettate l'estate per servirvi di me e quando viene il temporale le mie onde sono così alte che vi incutono paura...per non parlare dei naufragi che con sommo dolore sono costretta ad inghiottire,degli tsunami,delle tempeste,dei cicloni etc..ma la colpa non è mia..la natura ha il compito di fare questo ed io devo ubbidire,altrimenti avverrebbe il peggio.Il fanciullo stava zitto e pensava a quando si trovava con la mamma essendo morto il padre,su una nave e un grande temporale li aveva quasi tramortiti dalla paura di morire, ma erano stati salvati in tempo e adesso era lì che parlava con l'acqua..come vecchi amici e comprese il suo gesto che aveva offeso l'acqua..egli però non si era accorto poichè non poteva vederlo che dietro di lui c'era il padre..un marinaio morto durante una grande tempesta...allora prese le sue cose e andò dalla mamma ..da grande non si sarebbe ricordato nulla di tutto ciò e si sarebbe comportato come gli altri...

venerdì 8 novembre 2013

mercoledì 6 novembre 2013

LE ORE

I giorni sono formati da ore che compongono il tempo che per alcuni trascorre in breve, mentre per altri condannati in un letto sembra che non passino mai...durante il quale ognuno si comporta in maniera diversa...naturalmente coloro che non si possono muovere aspettano l'aiuto degli altri.Coloro che al contrario compiono un lavoro si accingono ad andare sempre allo stesso posto mentre altri si riuniscono per determinare azioni efferate.Ma le ore trascorrono così come i giorni che come ho già precisato formano il tempo e mentre andiamo a scuola ci troviamo seduti in un parco con il bastone poichè siamo diventati anziani,E' una parola che ci sconvolge questa,ci rimembra il passato che seppure a volte ricco di problemi,di tormenti racchiude i nostri bei ricordi di un tempo che fu e che non tornerà più...mentre per alcuni che aspettano l'amato bene o una risposta decisiva per il proprio avvenire sembra che segnino sempre lo stesso tempo...specialmente coloro che attendono il responso di un medico sulla propria salute.,o chi deve occupare un posto che darà alla propria famiglia quella sicurezza per la vita.Per i malati al contrario, sanno che durerà poche ore la propria permanenza su questa terra e hanno paura in quanto questa parola..la morte incute lo stesso sconvolgimento in tutti noi.Solamente l'ultimo dell'anno attendiamo con ansia la mezzanotte e confidiamo nel nuovo anno affinchè ci regali momenti migliori in cui quelle ore di sofferenza e di problematiche varie  spariscano dalla propria esistenza.

IL DOLORE

Non ricordo se ho già scritto su questo tema..ma esso appare nella nostra esistenza tante volte che non si può tralasciare questo argomento.Il dolore è una sensibilità che dimostra quanto siamo piccoli e indifesi di fronte alla sua importanza.Ci avvolge nella sua impetuosità di grande tormento e non ci lascia fino all'abbrutimento della propria persona.Le lacrime,il pensiero che terminerà, non alleviano le spine che tormentano ognuno di noi e ci protraggono all'esaurimento di noi stessi alla completa
 rassegnazione che seppure appare vicina in seguito verrà a ricordarci quegli attimi di sofferenza.I momenti brutti sono una forza che dobbiamo combattere e chi non ce la fa pone fine ai suoi giorni,ma la vita continua e la speranza ci offre la capacità di attendere la gioia che forse verrà.Noi non abbiamo compreso che la propria vita è un'escalation di sofferenze..ci attendiamo felicità, allegria,etc.che seppure per attimi vi saranno queste sorprese dureranno"l'espace d'un matin" per ricordarci che esiste un'altra vita fatta di di amore,gioia e naturalmente colma di quella completa serenità che abbiamo inutilmente cercato e raramente trovato solo per pochi attimi.

LE SORTI...

Un giorno la cattiva sorte incontrò la buona sorte e così le disse..perchè incontri coloro che hanno già dei problemi e non vai da quelli che non ne hanno?Sembra che tu ti diverta a tormentarli fino a quando essi non credono pùi a nulla..ma l'altra le rispose..il tormento degli altri arriverà alla fine quando non l'aspettano..la loro persona perderà completamente l'individualità che crede di possedere e la propria fortuna si spezzerà in mille pezzi così come è cominciata in maniera del tutto imprevedibile

L'ABITO DA SPOSA

Per le donne l'abito da sposa è il coronamento dei loro sogni,del loro amore, del proprio avvenire.Quell'abito l'hanno sognato fin da quando  hanno compreso che la vita da soli è incompleta,che l'amore bussa alla porta e vuole essere aperto,che in due si possono dividere le complicazioni,i problemi,i dolori etc.ma sopratutto si può formare una famiglia come hanno fatto i loro genitori che ancora si vogliono bene come il primo giorno.Tutto questo accade quando si è ponderati nella scelta,altrimenti quell'abito dimostra l'inutile validità di tutto questo..esso diventa una catena che va spezzata,un collare che va tolto anche se vi sono dei figli che soffrono in quanto amano ambedue e abituati a vivere insieme con sofferenza vedono la partenza del padre.Ma i genitori pensano alla propria individualità, alla libertà acquisita,al proprio essere che forse può essere nuovamente felice,facendo finta di non accorgersi del dolore dei ragazzi che provano ed essi sentendosi più emancipati a volte prendono strade sbagliate.I genitori purtroppo non sempre se ne accorgono e quando vengono informati si rendono conto dello sbaglio commesso..la famiglia per loro rappresentava un legame indissolubile per cui temevano di distruggerla e si comportavano di conseguenza,ma una volta distrutta ognuno va per la propria strada.Non sempre avviene così per fortuna,il crescere con un genitori li tempra,li rende più forti alle continue avversità dell'esistenza umana e cercano a loro volta quell'affetto mancato creandosi,una volta diventati adulti,una famiglia unita per il bene di tutti.

martedì 5 novembre 2013

LA MELODIA DEL CUORE

La melodia del cuore la conosciamo tutti.ma pochi sono quelli che l'ascoltano.Alcuni restano indifferenti,altri preferiscono difendersi,altri fanno finta che non ci sia.Essa aspetta con una pazienza infinita,aspetta il momento che l'uomo si fermi e lasci la propria condotta della sua vita per ascoltarla.Certo per lui significa essere un perdente e non sa ancora quanta felicità essa possa offrire.E' un suono che varia a seconda dei casi..un suono difficile da ascoltare ma nello stesso tempo porta ciascuno a riflettere su quanto ha compiuto durante la sua esistenza.Se ogni uomo l'ascoltasse non ci sarebbero guerre,omicidi..e tante azioni crudeli che fanno male solo a descriverle,nè  gli individui perderebbero il proprio coraggio mettendo la parola fine ai propri giorni.La sua efficienza è tale che si ascolta con piacere e difficoltà nell'operato che si è compiuto ma in sintesi avvia il genere umano verso la salvezza,la salvezza che certamente cambierà l'individuo nei propri comportamenti e la capacità di amare perdonando gli altri..L'uomo ritiene che l'esistenza sia un susseguirsi di momenti in cui deve obbligatoriamente difendersi,mostrarsi più esperto degli altri..alcuni non hanno compreso l'importanza della maturità denominata bontà che avvince ogni cosa anche la più semplice...egli ritiene che la propria esistenza sia la capacità di essere migliore degli altri e così facendo perde l'ago della bussola che invece di segnare il nord segnerà il sud..quando crederà di aver raggiunto la sommità dei suoi desideri udrà in lontananza il suo suono..vorrà ascoltarlo, ma ormai à troppo tardi.,.

lunedì 4 novembre 2013

LA PARTITA

;La vita è come una partita..a carte,a scacchi,a dama etc.c'è chi vince e c'è chi perde..a volte si ottiene la parità.Ma coloro che vincono vogliono tentare ancora la sorte,mentre gli altri desiderano la rivincita..praticamente non si accontentano e compiono la propria disfatta.Pochi sono quelli che dicono..basta,mi sta bene così..se così  fosse si eviterebbero soluzioni che certamente sono molto gravi e che si manifestano dolorose per tutti.Ogni uomo vuole di più,cerca di ottenere il massimo da tutto quello che riesce a possedere. oppure si espone al pericolo per guadagnare la somma non ricevuta di quanto gli spettava.Nell''esistenza umana gli individui cercano quello che non trovano in quanto non è destinato loro,ma essi non si arrendono neppure dinnanzi alle situazioni pericolose,pur sapendolo e provocano dentro di se un grande squilibrio che li conduce agli efferati delitti contro il prossimo poichè egli stesso ha trascorso lo stesso trattamento un tempo.Ecco come avvengono le disgrazie,le contraffazioni di un elemento che vive nelle spire del male, che si avvince della debolezza o della forza fisica, che spinge sempre di più alla manifestazione di costruire riduttive partite che offrono la morte.Giocando con la morte in quello che non si è ancora compreso fino a quando non avviene, si perde il cuore e la completa padronanza dei propri  sentimenti.I giocatori incalliti non hanno scampo per la propria vita ma coloro che si distaccano dalle perdute qualità negative che li avrebbero condotti alla loro fine,trovano sollievo dal pericolo scampato.

sabato 2 novembre 2013

LA BAMBINA E LA FARFALLA

Una bambina che viveva in campagna un giorno scoprì tra i cespugli una piccola farfallina ch'era nata da pochi giorni..non potendo ancora volare accettò le carezze della fanciulla che le portava ogni giorno un pò di latte Divennero molto amiche.. ognuno aspettava l'altra per motivi diversi e cominciarono ad affezionarsi.Trascorsero i giorni ,i mesi e la farfalla crebbe così come la fanciulla, ma ogni mattina ella le recava il latte come di consueto.Una mattina non vide la farfalla che era andata ad esplorare altri luoghi..ci rimase male, la sua amica l'aveva lasciata, ma non era così..infatti anche se tardi udì la sua presenza e la vide.La gioia fu incontenibile..non l'aveva dimenticata,purtroppo essa era cresciuta e doveva volare.mangiare il proprio cibo e così la fanciulla si mise ad aspettarla come sempre.Era d'estate e quindi essendo chiusa la scuola si attardava nei campi..ma ormai l'inverno era alle porte,faceva freddo e la farfalla non venne più.La fanciulla pianse,aveva perso un'amica che se anche non parlava nel cuore si capivano..ma ognuno doveva andare per la sua strada.. ella lo comprendeva ma era molto doloroso accettare questo concetto.Così avviene tre gli uomini e le donne quando pur comprendendo la situazione diventano ostili o cattivi nell'adeguarsi alla realtà dei fatti e si distruggono a vicenda pur conoscendo il risultato.

venerdì 1 novembre 2013

IL TELEFONO

Il telefono è un mass media importante che ci mette in comunicazione con gli altri..perciò hanno inventato il cellulare in modo da esserlo sempre quando si vuole e necessita.Non possiamo vivere senza, anche se ci disturba a volte nei momenti peggiori in cui vorremmo che tacesse.Molte persone se ne servono per fare scherzi di tutti i tipi,per ascoltare una voce che esprime solo un concetto..pronto.. ma costoro non hanno il coraggio delle proprie azioni per cui sarà meglio non parlarne.Attraverso il telefono si può parlare con chi giace in un letto,con chi si esibisce in una conversazione non potendo farlo di persona,per prendere appuntamenti,per dimostrare che si è presenti in un'assenza giustificata da altre condizioni particolari,che si espone una quantità di argomenti di vario genere e di combinazioni di grande importanza.Ultimamente alcuni di essi sono sotto intercettazione poichè l'esistenza umana di persone con alte cariche istituzionali è in pericolo,   ma anche per piccoli problemi privati questo modo di vita esiste..un po' come un detective privato che non si vede ma compie il suo lavoro in maniera del tutto regolare.Praticamente risulta di un'importanza vitale, di una necessità impellente che non si deve trascurare,ma usarlo in particolari condizioni come la scuola o mentre si è impegnati in discussioni rilevanti risulta un grande svantaggio per chi se ne approfitta.Si desidera ascoltare la voce dell'amato bene quando si è lontani,di un figlio,di chi ci aspetta invano e così ci scusiamo del mancato intervento causato non dalla propria persona.Ricordare ciò che si è già detto,prolungare una situazione che non è stata ben definita etc.ecco quale e quanta importanza stabilisce il telefono con il prossimo.Possiede una segreteria che ci dice i messaggi quando non siamo in casa oppure impieghiamo tempo per rispondere..ormai è diventato parte di noi nelle cattive notizie e per quelle buone.L'uomo è un essere curioso, a volte vuole ascoltare una conversazione telefonica per conoscere i fatti degli altri,ma ciò comporta una cattiva educazione che può portare a risvolti tragici,,, meglio farsi i fatti propri..sarà quindi farne un uso conveniente delle buone maniere,