mercoledì 30 aprile 2014

LA BOCCA

Noi abbiamo la bocca per completare il nostro volto..essa parla,mangia etc.ma dobbiamo stare attenti a quanto esprimiamo in quanto a volte diciamo cose che non vorremmo dire di cui in seguito ci pentiamo per averle dette.Quando ci riferiamo alla bocca pensiamo a tutte le cose che può fare tranne a quelle che può dire.Se emette suoni piacevoli,delicati, che esprimono la sensibilità del cuore l'apprezziamo ma al contrario rispondiamo a tono oppure restiamo in silenzio e ci rimuginiamo sopra su quanto abbiamo sentito..è male fare questo poichè a volte andiamo oltre il detto e concludiamo con cose inesistenti,che possono essere vere ma sarebbe meglio tacere.Non si può sempre dire la verità ma si può allontanare quella persona che ci dimostra tanta amarezza che tocca il nostro cuore.In genere gli individui sono propensi alle azioni che fanno male alla propria chiarezza e se anche questa vi è già si divertono su argomenti che danno poco rispetto e amore, ma nel proprio animo sono contenti di essersi comportati così.Si parla del bacio a stampo quello non completo che si offre per creare un'armonia di sensi che toccano il cuore,di baci dati con passione d'amore,di baci fra parenti etc..se non avessimo la bocca come faremmo?E per il cibo dovremmo solo ammirarlo?No.. non potremmo vivere senza di essa e la ringraziamo per tutto quello che ci offre...

lunedì 28 aprile 2014

DEVO ANDARE

Se ci rivolgiamo ad una persona ed ella risponde in questi termini per ovviare qualsiasi domanda ci esprime ci dimostra tutta la noncuranza che costui ci impone per non esporre una conversazione che gli procurerebbe grande fastidio..ne consegue che chi si comporta così non è degno neppure della nostra amicizia.Oggi tutti vanno di fretta ma nel non volere conoscere un nostro pensiero è di cattivo gusto oltre ad essere poco educato per usare un eufemismo.In famiglia spesso i figli ci dicono così perchè non desiderano essere ripresi, ma gli altri lo usano per non essere seccati da formule che richiedono a volte il nostro intervento.Ancora più deludente avviene nel bel mezzo di una conversazione per fare capire che non si desidera o non c'importa quello che ci devono dire e si cerca d'interrompere in un modo sbrigativo che lascia l'amaro in bocca a chi sta parlando.Sapere ascoltare anche se l'argomento trattato non incontra la propria attenzione non è facile anzi dispone la nostra attenzione verso uno scarso ma dimostrativo esercizio di affabilità conoscendo il carattere dell'altro che da noi si aspetta una risposta plausibile sull'argomento raccontato.Ne consegue che se anche ci annoiamo di fronte a coloro che esprimono le proprie difficoltà sarà bene ascoltarle con una certa attenzione che farà comprendere a chi ce le narra che non si è soli...

domenica 27 aprile 2014

NON E' COLPA MIA

Quante volte durante la nostra esistenza a ragione o a torto abbiamo pronunciato questa frase? La colpa rappresenta un marchio che col tempo e molta diligenza viene offuscata da altre azioni..a meno che siamo piccoli allora il discorso risulta diverso.Gli uomini dicendo a torto questa frase credono di riuscire a tirarsi fuori da ogni conflitto grave o piccolo che sia dimenticando che esiste un Giudice Supremo che conosce la verità ma in genere nessuno vuole addossarsi la colpa per non pagarne le conseguenze..comunque in seguito discolparsi in tale modo da un'azione commessa conservando lo stesso atteggiamento in quanto si replica l'errore commesso si comprende se la colpa è stata propria esprimendo la poca sensibilità che si comunica con gli altri.La colpa può essere rimossa e comprenderne le valutazioni quando si esprime il proprio rammarico per avere commesso il reato altrimenti la scala dei nascosti silenzi o di qualunque espressione di pentimento non avviene e non si dà più importanza a quella che merita l'occasione respinta.Gli individui sono generalmente portati a discolparsi credendo nella poca intuizione degli altri,anche se le prove dimostrano il contrario affermano che è stato un errore di valutazione e non un reato vero e proprio.Chi viene rinchiuso raramente si pente e continua a fare il suo mestiere anche dietro le sbarre costringendo gli altri a onorarlo e a dimostrarsi sottoposti al suo comando, mentre altri riescono a farsene una ragione dimostrando la propria innocenza..ma la latitanza non durerà a lungo poichè il loro modo di essere è ormai del tutto traviato.

venerdì 25 aprile 2014

PEDRO

Vi ho raccontato di Lancillotto..una gatto bellissimo tutto nero che ho salvato dalla morte. e gli ho dato una famiglia.Avevo già Robespierre ma chi possiede degli animali conosce le loro preferenze..Robespierre si era scelto un altro membro della famiglia pur volendomi bene non dormiva con me,aspettava che si ritirasse poichè lo sentiva prima che infilasse la chiave nella porta per scodinzolare con la coda facendogli comprendere quanto l'amasse etc..Il quattro aprile 2013 improvvisamente Lancillotto respirava a fatica.. immediatamente fu portato alla Casa del Cane dal veterinario mio amico che mi consigliò di portarlo in una clinica adatta poichè lui non poteva fare nulla...rimase tre giorni e me lo guarirono facendolo respirare in condizioni normali..ricorderete ch'era il MIO gatto.Ritornò a casa ma non era più come prima, stette due giorni durante i quali volle stare sempre in braccio, comprendeva che non stava bene e voleva farlo sapere anche a me..dopo riprese la malattia e lo portai nuovamente alla clinica dove morì a cinque anni per leucemia.Il dolore fu immenso..piansi per lunghi giorni sentivo la sua mancanza ma sapevo che era andato in un giardino con gli altri animali..chi crede sa che anche gli animali hanno come gli uomini una vita eterna..offrono amore e compagnia chiedendo la medesima sensibilità a noi che a volte siamo nervosi con loro.E' trascorso un anno in cui mi sono sentita molto sola,quando un giorno in APRILE mia figlia mi disse che aveva salvato un gatto che era andato sotto una macchina e l'aveva portato alla Casa del Cane.Il mio amico veterinario mi disse che poteva curarlo ma sarebbe rimasto cieco e le gambe lo reggevano a stento..non m'importava gli avrei dato una famiglia e gli avrei fatto comprendere che non tutti i mortali sono così.In famiglia ci fu una lunga discussione e parlando con il medico decisero ch'era meglio darlo ad un'altra signora che aveva un giardino,più giovane che gli avrebbe dato le stesse mie cure.Ci rimasi male,ma conoscendo la mia sensibilità il medico mi rassicurò anche per il fatto che la bestiola qualora si fosse per caso aggravata non avrei sofferto come per Lancillotto.Il 20 Aprile il veterinario mi telefonò dicendomi che una sua affezionata cliente aveva svezzato i suoi tre gattini avuti da una gatta che le apparteneva...lo volevo maschio o femmina?La mia gioia fu tale che non seppi rispondere..ma in seguito riflettendo, anche castrato Robespierre cosa avrebbe fatto?Scelsi il maschio che mi fu portato il giorno 24 aprile alle diciotto di sera..è MIO ED è DI COLORE ROSSO ..subito ha compreso che la mia mano gli offriva amore,famiglia e coccole..per me è il secondo anello di DIO CHE NELLO STESSO MESE ha voluto dimostrarmi la SUA BONTA' e quanto mi ama.Robespierre non l'ha ancora accettato,ma col tempo tutto riprenderà come prima,certo Lancillotto non lo dimenticherò mai, ma adesso devo pensare a PEDRO che è come un bambino..vuole sempre giocare,mi fa le fusa e vorrebbe un amico...Robespierre per ora non lo gradisce ma col tempo comprenderà che una famiglia amorevole a suo tempo l'ha avuta anche lui.

mercoledì 23 aprile 2014

LA SPILLA..

In una scatola vi erano contenute tante cose..aghi forbici,spille di vario genere etc..ogni tanto qualcosa veniva presa per usufruirne secondo le necessità e in seguito nuovamente riposta nella scatola.. ma una spilla da balia quelle che si chiudono si trovava sotto a tutte le altre per cui giaceva sempre al buio nella scatola.Non si lamentava ma soffriva per non essere d'aiuto ad alcuno in nessun modo.Accadde che la figlia maggiore stabilì la data del matrimonio e la sarta che le provava l'abito non aveva portato con sè abbastanza spilli per cui chiese se per caso ne avessero loro.Terminati quelli adatti cominciarono a prendere per il corpetto quelli da balia e finalmente la spilla vide la luce.Era contenta perchè si sentiva simile alle altre.. la scatola era vuota ed essa finalmente ammirava la foggia dell'abito.Era impreziosito dal merletto su cui si posavano gocce di perle di varia grandezza e la gonna terminava con lo strascico.Non si pentiva di essere una spilla comune simile alle altre, anzi si sentiva fare parte di un gruppo come una sorella,come se avesse una famiglia,non più abbandonata in quel luogo oscuro.Naturalmente il vestito così rappresentativo venne portato a casa della sarta che non avendo la scatola e servendosene all'occorrenza dopo averlo cucito ripose il tutto sopra la tavola da lavoro.Che gioia pensò la spilla..era alla luce non più al buio,si sentiva appagata con le sue sorelle come l'uomo quando va in cielo ove vi è una grande Famiglia che lo attende..

VIZI E PREGIUDIZI..

Dei vizi ho già parlato dei pregiudizi lo faccio adesso.Molti individui sono ricchi di pregiudizi in quanto in tal modo sono stati educati oppure essi vi sono giunti con gli eventi della loro esistenza.Questo tipo di pensiero abbatte l'individuo non facendolo crescere e impedendogli di acquistare l'esperienza necessaria per usufruire delle libertà che la vita gli offre.Si deve avere un pensiero libero un giudizio che sia giusto per offrire agli altri la possibilità di evadere da una critica continua che se venisse allontanato ingiustamente basandosi su di un pregiudizio, che privi il congiungimento di ogni speranza si decide la sorte della persona lontana della società senza spiegarne i motivi,senza cercare di modificare i suoi concetti anche se errati per poterla inserire nella comunità umana.Allontanare un individuo in base alle dicerie che si sentono,continuando a sconfiggere la verità per paura di essere classificati in modo diverso da quello che pensano coloro che ingiustamente per una falsa causa abbatte la figura di un preciso e scolorito individuo non coadiuva la ricchezza dei particolari che ogni persona conserva nel proprio cuore..in sintesi i pregiudizi rappresentano la scarsa intelligenza e la povertà di spirito in una società che cerca di evolversi combattendo la mancanza di sensibilità che l'uomo possiede..

sabato 19 aprile 2014

LA VITA..

Cosa è per noi la vita? Un susseguirsi di giorni, di notti,di attimi di gioia o di felicità che durano pochissimo oppure le battaglie che sosteniamo,le malattie che ci avversano,i ricordi che ci accompagnano etc..la vita terrestre è paragonabile ad un viaggio più o meno lungo durante il quale avvengono moltissime situazioni dipendenti dalle nostre azioni o da avvenimenti imprevisti..ma non tutti siamo pronti ad accettarli con pazienza e rassegnazione poichè crediamo che dobbiamo prendere il meglio e buttare via il peggio.Ma se invece noi cercassimo di trasformare il peggio in condizioni migliori non dico eccellenti ma usufruibili alla propria realtà non ci sentiremmo meglio? Avremmo la possibilità di avere vinto varie battaglie che ci serviranno in avvenire per affrontare altri ostacoli, ma che con minore ardore affronteremmo in quanto siamo esperti del precedente corso della vita.Al contrario ci abbandoniamo a noi stessi,dicendo che siamo stati sfortunati, che l'esistenza umana è prodiga con altri e non con noi etc..ognuno ha il suo destino che può cambiare con il "libero arbitrio" ossia scegliendo quello che crede sia migliore per lui e qualora il meglio è al contrario il peggio lo dobbiamo affrontare con coraggio e dignità sofferta, con una rassegnazione che non consente limiti comprendendo che a volte il nostro giudizio è errato.La vita diventa stupenda guardando e ammirando le bellezze del Creato.. un tramonto, un'alba, un panorama etc..una gioia, ma anche una sconfitta che può essere trasformata cambiandosi alla fine in una reciproca vittoria..e quale giudizio potremo dare del domani? Nessuno di noi lo conosce...questa è la vita e dobbiamo accontentarci...

giovedì 17 aprile 2014

LA SOLITUDINE..LA DEPRESSIONE..

La SOLITUDINE è la psicosi dell'Anima..non v'è uomo sulla terra che non abbia provato almeno per un istante il terribile vuoto di sentirsi privo di qualsiasi affetto,di qualsiasi legame.La SOLITUDINE ci fa sentire un "nulla"come se noi fossimo privi di qualsiasi necessaria forma di vita,verso noi stessi e verso gli altri che ci circondano.Quando essa diventa cronica,l'uomo si ammala di un male misterioso,chiamato "DEPRESSIONE".La depressione avvilisce l'uomo, gli toglie ogni senso reale,producendo un'effimera consolazione quando egli si conforta con un mondo irreale,dove il malato si rifugia.Nella vita di un uomo ciò avviene quando si presentano tre casi alquanto deleteri,e privi di ogni conforto esterno.Il primo consiste nella mancanza d'affetto circostante.. quello familiare, quando si è soli con noi stessi pur vivendo con gli altri,che essendoci cari ci procurano maggior dolore.Il secondo avvenimento consiste nell'indifferenza del prossimo quando coloro che necessariamente frequentiamo per lavoro, per necessità logiche,ci ignorano rendendoci inutili di fronte alla loro richiesta d'aiuto.Infine il terzo caso è il più forte,il più drammatico..la cattiveria e l'ingordigia del prossimo.Colui che ne viene a contatto raramente si salva.Gli uomini del terzo stadio s'isolano credendo di annullare così qualsiasi tormento, qualsiasi cattiveria o trasgressione che possa essere procurata dagli altri e così facendo s'isolano in un vortice personale fatto di silenzi e di commiserazione di sè stesso.A volte con le cure tempestive di chi gli è accanto l'infermo riesce ad uscire dal" tunnel "della depressione e quindi dalla SOLITUDINE,a volte invece l'infermo pone fine ai suoi giorni isolandosi dal mondo per una vita essenzialmente priva di ogni contatto umano, di ogni lotta nella vita, di ogni emozione anche con un gesto inconsulto.La SOLITUDINE dell'uomo sapiente è invece ben altra cosa..costui pur sapendo d'esser privo d'affetto, di non essre considerato con amore da chi lo circonda,è abbastanza forte da non dimostrare a sè stesso e agli altri il baratro doloroso in cui vive.Vive con inganno verso sè stesso illudendosi continuamente su ciò o su chi non possiede affatto.E' il passaggio della vita più pericoloso per l'individuo privo d'affetti.Egli non considera che l'illusione è come una droga..ti allontana dalla realtà quotidiana,fino a quando il sogno di ciò che non esiste diventa invece una vera e reale sistematica realtà della mente.Allora l'uomo convinto d'aver cambiato ogni situazione di vita, ogni momento, vede il tutto attraverso binocoli colorati che gli consentono alla fine il cammino verso la follia.Non vi è una specifica ragione per cui si formi nella vita di un uomo la parola SOLITUDINE poichè è un male che attanaglia sempre di più la società, in quanto l'uomo si allontana sempre di più da quelli che sono i suoi veri e reali affetti iper cercare un opportunismo, un benessere sempre maggiore convinto d'aver trovato la sua felicità,..l'agguato c'è e non si accorge che le due parole "opportunismo e felicità" d'azione non potranno mai convivere con serenità d'affetto e di sincera finalità..colui che è solo non lo si pensa, ma talvolta è migliore di colui che non lo è..per aver lottato e combattuto per ottenere un privilegio,che ad altri è negato..forse ha pagato a caro prezzo questa esperienza, questa situazione di non dipendere da alcuno,pur vivendo in armonia con gli altri e non si ritiene che al contrario, possa essere una conquista di sè stesso,con una maggiore conoscenza del mondo che ci circonda in rapporto alle azioni e ai sentimenti sia individuali che del prossimo che convive con noi..In questo caso l'uomo ha raggiunto una conquista,ha scalato una cima della montagna,più ardua e più solitaria non è disceso negli "inferi" delll'insania.Purtroppo l'uomo non condivide tutto ciò poichè essendo un essere fragile ha necessità continuamente di misurarsi con gli altri per cui soffre quando si sente solo e abbandonato.Il vivere con il prossimo è una grande responsabilità d'amore,d'offerta,di sopportazione non significa mostrare agli altri ciò che si possiede o" inventarsi" quello che non si ha,solo per essere invidiati o ricercati come "esemplari di razza"bensì amare gli altri donando ciò che si possiede e "inventando" ciò che non si ha per migliorare la vita degli altri con lo sforzo d'ottenere per la comunità ciò che necessita e non per l'individuo stesso.Solo così si può affermare che l'uomo non è solo,ma inserito nell'amore degli altri,solo così si potrà ottenere la ricerca di coloro che ci sono accanto per amore,per bontà, per sacrificio.Ma l'uomo vuole per sè la necessaria partecipazione degli altri,non comprende che se "dona"senza nulla attendere allora si che non è più solo..si dice che sia meglio dare che ricevere..poichè l'uomo onesto, l'uomo retto prova una gioia maggiore nel far felice gli altri..allora si che l'uomo non è più solo,poichè la gioia di tale offerta lo riempie di sublimazione che lo rifocilla interamente per tutte le situazioni e sensazioni ch'egli è convinto di possedere.Colui che è solo per affetti venuti a mancare,per desiderio di vita scelta.per incompleta "formazione fisica",chi è solo per "vizio di carattere".si ponga questa domanda..si può essere soli se si ama , se la FEDE ci fa sentire d'essere riamati?Chi crede in questa regola di vita avverte l'amore di DIo e non si sente mai solo.E' sicuro che IO ho creato l'uomo per vivere insieme agli altri,è certo che ho creato l'uomo per vivere con la donna,ne consegue un'esigenza vitale,ma è pur vero che spesso quando ciò non accade.IO PERSNALMENTE intervengo in mille circostanze per aiutare coloro che soffrono di tale infermità donando PACE,SERENITA',AMORE,un amore diverso fatto di preghiera e d'offerta silenziosa,di sicurezza di un domani migliore,di una VITA CON ME IN ETERNO.Allora perchè non aspettare con pazienza che tutto ciò avvenga quando IO STESSO attendo gli uomini che si accorgano di ME?.Mi si contesta il Sacerdote..cerca una compagna nella vita perchè avverte la SOLITUDINE del mondo che lo circonda.povero uomo,debole,non costruito su fondamenta solide,non ha compreso che per una "MIA CHIAMATA SPECIALE" il COMPAGNO SONO IO?Perchè non guarda nel suo cuore,non legge nei suoi pensieri, non avverte nelle sue sensazioni che IO sono parte integrante della sua linfa?Poteva non rispondere al MIO RICHIAMO, poteva replicare di non sentirsi all'altezza IO NON AVREI PROFERITO VERBO,ma avrei accettato con amore la sua onesta e sincera decisione,richiamandolo in ME DOPO LA SUA VITA TERRENA..sempre MIO FIGLIO E MIO FRATELLO sarebbe stato,anche se con un'evoluzione differente.Ma quando si è scelta una strada, si è preso un impegno d'amore con il PADRE MIO allora si,che IO ESIGO IL RISPETTO..GUAI a colui che non RISPETTA MIO PADRE.Come FIGLIO) sono tollerante e conoscendo MIO PADRE che per AMORE PERDONA CHIUNQUE LO cerchi,anche se LO HA UCCISO..con il cuore infinite volte OBBLIGO chiunque a rispettarlo e a ubbidirGLI, poichè MIO PADRE è ancora più TOLLERANTE DI ME.E costoro che devono servire da esempio agli altri,poichè la TONACA che indossano è la mia MORTIFICAZIONE alla vita di sperpero,l'UMILTA' che conservano è la MIA..DI FRONTE al PADRE MIO e agli uomini che m'ingannano e mi offendono ..l'Amore che imbrattano è il simbolo, il vessillo dell'Amore di CRISTO,cosa ne sanno di tutto ciò?..Tradiscono l'impegno,l'onore,la condizione offertami in precedenza?Non pensano costoro che IO pur vivendo sulla terra alcuni anni talvolta, abbia avvertito la STESSA SOLITUDINE?SI..SONO ED ERO IL FIGLIO DI DIO,ma sulla terra un UOMO COME TUTTI GLI ALTRI,con lo stesso corpo,gli stessi sensi, le stesse esigenze..ma con AMORE ..solo per ottenere ANIME ho rinunciato a tutto ciò?E' vero,avevo un compito da svolgere , ma cosa ne sanno costoro dei MIEI MOMENTI DI SOLITUDINE?..E i miei seguaci non hanno fatto lo stesso compito di condurre ANIME al PADRE MIO?..Essi hanno STIPULATO UN IMPEGNO il più sacro,quello dell'ANIMA.. lì hanno donati PER SEMPRE e PER SEMPRE devono mantenere l'impegno preso.IO GESU' DI NAZARETH FALEGNAME figlio di GIUSEPPE ma soprattutto del PADRE MIO che è nei Cieli ritengo che costoro abbiano ricevuto una GRAZIA SPECIALE li considero"DILETTI ED ELETTI" dinnanzi al PADRE MIO e come tali per MERITI RICEVUTI devono comportarsi.Non è una semplicistica situazione,la scelta che IO opero quando chiamo a ME un 'Anima significa che" SO E CONOSCO IO" quali siano le capacità,le possibilità,l'amore,soprattutto.. che quest'anima può offrirmi..posso mai IO SBAGLIARE?..E l'uomo che rinnega, che abbandona,che distrugge ogni mia aspettativa, significa che mi ha tradito, ingannato,poichè IO NON POSSO SBAGLIARE NELLA SCELTA dettata dal MIO CUORE E DALL'AMORE.Il Sacerdote è quindi un ESSERE privilegiato,poichè se tale avverte nel suo cuore il mio amore la mia consolazione, la mia guida..IO non abbandono i miei FRATELLI.ma gli "eletti" hanno nel loro cuore la MIA FIAMMA ardente, la mia gioia,la MIA ESSENZA DEll 'ESSERE che li rende FIGLI amorevoli e sicuri cioè protetti da ogni difficoltà fra cui la "SOLITUDINE"..testo di GESU

mercoledì 16 aprile 2014

MI TELEFONI?

La domanda ha con sè la risposta implicita che non si è sicuri della situazione..chiedere per avere un assenso che non si rifletterà nelle abitudini significa non essere sicuri di quanto abbiamo vissuto nella certezza d'essere amati.Spesso la risposta è affermativa ma nel cuore il giudizio risulta negativo in quanto la discussione che seguirà porterà alla luce avvenimenti che sarebbe meglio dimenticare.Purtroppo coloro che rispondono in tale maniera non hanno il coraggio delle proprie azioni e con una menzogna credono di mettere a tacere ogni cosa...ma chi non vuole comprendere insisterà per cercare di cambiare la situazione a proprio vantaggio senza l'importanza che ne deriva...parole offensive che vengono taciute e non espresse,giudizi non comunicati ma pensati nel modo di escludere con noncuranza la condizione alquanto difficile che si è venuta a determinare.Una telefonata non costa nulla ma a cosa serve se i contatti,le effusioni sono venute a mancare?Quando una circostanza ha esplorato o meglio crede di avere compiuto il piacere che si era preventivato, tutto decade in un dissenso che porta delusione e rammarico e ci si domanda..perchè? La risposta è semplice..il sentimento dimostrato era fallace,aveva la breve durata di una stagione che se è apparsa abbastanza lunga non ha dato i frutti sperati...allora sarebbe stato meglio comprendere e andarsene in silenzio come la notte arriva dopo il giorno vissuto in attesa di uno squillo che non è avvenuto...

domenica 13 aprile 2014

LA PASSIONE DI GESU'...

Quando conobbi la mia finalità dissi al PADRE MIO ...PADRE prego per chi mi ucciderà,prego per coloro che mi fustigheranno, prego per coloro che chiuderanno il proprio cuore in un tormento di Figlio per amore del PADRE.Allora presi la Croce sulle spalle e mi avviai con passo lento e carico di dolore sulla via del Calvario ove mi attendeva lo sguardo di sincero affetto di Colei che è mia MADRE che guardava il Figlio di DIO con dolore di strazio materno e gli occhi mi chiamavano..Figlio,Figlio mio cosa ti hanno mai fatto?Ma dal mio sguardo comprese il mio volere che era quello del Padre Mio e tacque nel suo immenso dolore di Madre.Il mio cuore greve di dolore e di sofferenza per la fratellanza non compresa,per la distruzione d'amore di coloro che mi tormentavano con sputi,fustigazione e derisione della Verità del Padre Mio non resse al peso della Croce e caddi una prima volta.Ripreso il mio cammino non sentivo le urla della folla che gridava inferocita al mio passare,ma udivo il loro cuore senza pietà e comprensione.Ad un tratto una donna mi si avvicinò e mi asciugò il dolore della mia sofferenza e guardandomi negli occhi mi comunicò il suo rimpianto di non essere una colonna nel mio sacrificio di fratello..avrebbe voluto portare la mia Croce per me,avrebbe voluto distruggere le grida di ansimante incitazione alla mia morte,ma il mio sguardo colmo d'amore la rassicurò ed IO continuai il mio cammino..caddi una seconda volta ed infine una terza..allora un uomo chiamato Cireneo fu chiamato a portare la mia Croce per me.che ero allo stremo delle mie forze.Il mio cuore era straziato dal dolore di Uomo di Padre,di Fratello sentivo l'orrore della cattiveria umana pesare come un macigno su di me e chiedevo al PADRE mio..non avere dolore IO lo compio per amore tuo sappi che essi sono tuoi figli e come tali voglio condurli tutti al tuo cospetto attendo la mia sorte con dolore,ma con la gioia di Figlio.Arrivati sul luogo della Crocefissione,m'inchiodarono con dolori di grande sofferenza Sentivo le mie ossa trapassate dai chiodi che battevano con efficacia di tormento per meglio penetrare nelle mie mani e nei miei piedi.Fui issato in posizione eretta dopo che l'ultimo oltraggio al Padre mio venne consumato con la scritta d'ignominia sulla Croce.Ai miei lati vi erano due ladroni.. l'uno impossibile nella Fede per la condotta che lo aveva distrutto nel cuore,l'altro pieno di speranza invece mi si dichiarò con amore chiedendomi di portarlo nel regno del PADRE mio.Ad un tratto il dolore fu per me così crudele che chiamai mio Padre temendo come fate talvolta voi, che mi avesse abbandonato,ma nel mio cuore lo chiamai affinchè mi prendesse con sè e non mi lasciasse ancora in così gravi sofferenze.In quel momento spirai..fu un attimo ed Io fui libero di essere in eterno con mio PADRE..la terra tremò,divenne buio nell'ora del giorno poichè il FIGLIO DI DIO aveva lasciato questa terra,quale AGNELLO sacrificale per la salvezza dell'UMANITA'..GESU'

sabato 12 aprile 2014

LA FARFALLA..

Una farfalla con i colori stupendi si posò su un fiore e si rimirò per vedere la propria bellezza.Passò di lì un calabrone che le disse..sei bella e lo sai..cosa guardi ancora?Mi piace ammirare ciò che DIO ha creato, mi sento appagata, tu sei brutto e perciò mi dici questo..l'altro tacque, essa aveva detto la verità.. nulla da eccepire e quindi volò via senza rispondere.Trascorse del tempo e venne da quelle parti una forte alluvione..una tragedia immane..La farfalla si nascose in un anfratto per ripararsi dalla pioggia, ma questo si sbriciolò come una mollica di pane e la bestiola non ebbe riparo per cui cercò di volare ma le forti raffiche di vento glielo impedivano per cui cadde a terra insieme alla melma che si era formata.La sua bellezza era sparita si sentiva morire,quando ad un tratto si sentì sollevare in aria e portata in un luogo lontano ove regnava pace e serenità.Aprì gli occhi e vide il calabrone ancora più brutto in quel luogo di meraviglie bellissime..quando ad un tratto la scena cambiò...le apparve splendido non più come era in realtà..diverso e attraente come un tempo era stata lei ma ora non conservava più la splendida bellezza... il calabrone la guardava con il cuore e l'ammirava come un tempo tanto l'amava ed essa lo comprese forse perciò aveva mutato il proprio giudizio..doveva a lui la propria salvezza.Non disse nulla e si strinse a lui facendogli comprendere che nulla vale quanto l'amore che scaturisce dal cuore e distrugge la realtà visiva in un orbita di naturalezza che conta molto di più...

venerdì 11 aprile 2014

L'ABITUDINE

Tutti conserviamo un'abitudine buona o cattiva che sia, a volte non siamo capaci di liberarcene.Eppure molti presentano un carattere forte,una volontà di ferro ma a questa precisazione non riescono a rinunciarci.Molte sono le predisposizioni per questa monotonia se cosi' vogliamo chiamarla...ve ne sono di buone che rappresentano la dichiarata essenza di noi stessi e di quelle che ci fanno stare male a cui non abbiamo il coraggio di farne a meno.Mia madre aveva il vizio di fumare troppo ed è morta perchè i suoi polmoni erano in uno stato terribile,poteva vivere di più era giovane,ma mi diceva che non potevo comprendere lo stato in cui veniva a trovarsi..c'erano le Malboro e ne fumava quattro pacchetti al giorno..quando capii che non poteva respirare più era ormai troppo tardi.Ho perso un'amica a quarantasei anni per lo stesso motivo ma ancora oggi non rilevo alcun risultato in causa.Non ho mai fumato e per me il fumo come le carte da gioco, sono dei vizi gravi che aborro in tutti i sensi.Le abitudini come quella di mangiarsi le unghie o di accarezzarsi continuamente i capelli sono di fronte alla altre portatrici sia al fisico che al morale delle sciocchezze che vanno contro l'educazione come pulire con il tovagliolo i bicchieri.le posate al ristorante, per non parlare di quelle più gravi che possono condurre a morte certa.Alcuni cambiano addirittura i lineamenti con smorfie e atteggiamenti del viso che deturpano completamente un volto sano,mentre altri si dedicano alle varie pulizie senza riflettere che danno fastidio a chi è presente..ma chi sono gli altri? Per loro non esistono in quanto la propria persona è più importante di ogni fattore esistente.. c'è chi si occupa dei fatti altrui,chi si lamenta sempre del proprio stato,che è maniaco delle pulizie etc..chi continuamente si lava le mani,chi usa l'aspirapolvere a tutte le ore senza pensare che esistono le ore di sonno...molte sono le abitudini ma una sola è quella che tra le altre ad essere importante..avere l'abitudine d'essere se stessi non attraverso le manie, ma con la verità dettata dal cuore.

martedì 8 aprile 2014

IL SALTO..

Prima di effettuare un salto pieghiamo le gambe e rientriamo i muscoli del torace in sintonia perfetta affinchè esso riesca bene..ma se tutto ciò non avviene il salto non risulta perfetto.Così avviene per ogni azione della nostra vita..prima decidiamo sul da farsi in modo che il tutto avvenga con coerenza e in seguito come nel salto il nostro pensiero diventa più facile da attuare in modo tale che il frutto della propria concentrazione risulti alquanto verosimile a quello che ci eravamo proposti..ma se qualcosa cambia anche piccola, non avverrà quello che ci eravamo proposti di fare.Si deve stare attenti con meticolosità a compiere un esercizio qualsiasi esso sia affinchè ci ritroviamo nel giusto e non nell'errore poichè lo sbaglio ricadrà non solo su noi stessi ma anche si ripercuoterà sugli altri.La vita è composta piena di salti da fare, e con tanta pazienza si riuscirà a disporre con ordine il tutto.Non si deve saltare l'ostacolo nel senso che non si compie perchè risulta difficile,avremo nell'esistenza un vuoto che necessariamente si dovrà colmare altrimenti si ripercuoterà in un avvenire denso d'incognite e di circostanze che non sapremo risolvere.La soluzione dei nostri problemi sta proprio in questo metodo..piegare bene le gambe e rientrare con i muscoli del torace ossia con pazienza e diligenza e il tutto avverrà in conformità di quanto deve verificarsi e se ciò non fosse avremmo sbagliato in qualche cosa.

mercoledì 2 aprile 2014

LA SPIEGAZIONE DELLA REALTA'

Quello che noi vediamo è per tutti la realtà..sarà vero?Oppure è un sogno che in seguito diventerà realtà?Non si sa..certo è che tutti la vediamo forse in maniera differente,ma si spiega dinnanzi ai nostri occhi,mentre il resto è celato come un sipario che resta abbassato per poi alzarsi e farci vedere quale sia la vera ed effettiva realtà.La verità un giorno sarà spiegata e apparirà in tutto il suo fulgore.La nostra vita dicono molti è un sogno la realtà segue dopo, ma a noi appare come un segno d'amore costante e intrepido che si svolge secondo le nostre azioni che scaturiscono dai propri pensieri prendendo corpo e visione a seconda della nostra volontà per cui ci crediamo ciecamente..sarà poi vero?Quale è la sincera realtà?Non ci è dato saperlo nè conoscerla se non attraverso il cuore che non mente mai e se non ce ne accorgiamo è colpa nostra per non aver ammirato la possibilità di visionarla in tutto il suo splendore.A volte siamo ciechi dinnanzi all'apparire del suo progetto in quanto non ci conviene allora restiamo inerti con gli occhi chiusi pur sapendo che essa è là per mostrarci le varie situazioni a cui andremo incontro.Siamo e ci dimostriamo piccini con i propri interessi così valichiamo almeno così crediamo la crudeltà dell'esistenza stessa.che a volte ci offre una sofferenza talmente alta che ci chiediamo..come possiamo sopportarla?L'anima ci dà la perspicacia e la forza di aspettare il momento giusto per intervenire e se non lo comprendiamo apparteniamo alla categoria degli stolti che si vantano di avere compreso tutto ma che al contrario non hanno capito un bel niente...

DIMAGRIRE..

Oggi dimagrire è un ordine per la bellezza dell'uomo e della donna per cui essi si apprestano alle diverse diete che offrono gli imbonitori alla televisione..si prende di tutto e si spera,,ma la verità è quella di mangiare poco quasi nulla e bere molto.Un tempo vi erano le maggiorate fisiche,in seguito le rotondette che possedevano qualità abbastanza marcate ma oggi sono talmente magre che viste da dietro a volte non si distingue il sesso.Coloro che sfidano la morte seguendo diete drastiche non comprendono la realtà della situazione ossia a parte quelle troppo obese la cui eccessiva rotondità è sempre stata sgradevole.si assumono farmaci che non danno alcuna sicurezza,si diventa irascibili in quanto il sistema nervoso è alle stelle,si occupa il tempo a studiare sulla bilancia il proprio peso per vedere gli effetti ottenuti e se non sono di nostro gradimento si diventa alquanto anoressici e non si può più tornare indietro.Una volta si cercava d'imbottire il reggiseno,di scodinzolare come i cani per conquistare lo sguardo maschile,oggi si agisce in maniera diversa..più si è spogliati meglio è.Le donne sembrano derivare tutte da uno stampo che le mette in mostra anche se possiedono difetti gravissimi,come le gambe corte o il di dietro basso..ma l'importante è mostrare più che si può rasentando l'indecenza..