LA FELICITA'
"La Felicità"è la considerazione di tutto quanto si cerca di ottenere per la propria sicurezza della vita.Non appare mai nella sostanza, poichè essa rappresenta solo un attimo,in cui l'essere umano decide di appropriarsene per sempre.Purtroppo,non è così...tutto svanisce all'improvviso e tutto appare senza luce,senza forza dell'avvenire che ci attende.Eppure, quell'attimo è predestinato alla conclusione di ogni atto che viene posto dinnanzi all'essere di precarietà che sicuramente ci è destinato,ma quell'attimo che ci fa sentire "particolarmente felici"per colui che lo sente con la speranza del cuore che gli è stata donata,ha una didascalia di toni musicali,finalizzati ala spontaneità della parola stessa.La Felicità appartiene a pochi eletti, altrimenti si chiama "contentezza" di aver ottenuto la modesta, anche se appare grande conclusione, di ciò che si vuole ottenere attraverso le abitudini sollevate durante il percorso della vita dalla razionalità, che funge da intermediaria tra l'amore e la rispettosa richesta del programma stabilito dal destino.Ogni funzione, ogni sicurezza di ciò che ci attende nel futuro, diventa "sogno di sincero amore" verso la probabile concretezza di tale affermazione.L'amore,l'amicizia sincera, la famiglia, la prole, il momento dell'incontro aspettato e non...sono considerati nella parola "Felicità", insieme ad altre sensibilità connesse tra tante costruzioni di affermata cognizione di non fare la sostanza del contrario.La mancanza della luce interiore,della comprensione altrui,del perdono a colui che ci ha mancato di rispetto e di tante altre "cattiverie" che l'uomo addebita alla vita e non a sè stesso,rispondono alla sensazione di non avere mai ottenuto "quel momento" speciale..ma la verità consiste solo nel non rispondere ad una semplice domanda..si merita questa parola oppure la cerchiamo vagheggiando nella poesia, o credendo in un finale senza spettatori? Diamo alla parola "Felicità" una giusta collocazione..un giusto momento,una giusta misura ed alla fine sentiremo in noi stessi quel palpito tanto agognato, che ci darà una risposta sincera a tale turbamento" dei sensi incantati"...
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