lunedì 22 febbraio 2010

LA FATALITA' DEL DESTINO

Che significato ha essere destinato per...oppure è il DESTINO che ci toglie la possibilità di una conquista, di una realtà conseguita con mezzi d'imprese o di realtà certe?Perchè, costui ci toglie la speranza dimostrata e in un momento proibita alla realizzazione dei propri eventi desiderati? Non c'è un perchè...il Destino e lo afferma la parola stessa, ha una finalità improvvisa per chi non conosce le "colture" di un giardino costruito da mani inesperte...i fiori non cresceranno o si annienteranno in un attimo,senza capacità alcuna di sopravvivenza, poichè manca loro il necessario "profumo di vita"che li fa nascere, crescere ed apparire per la necessità di bellezza e di ornamento.Così è il Destino...se costui viene manipolato da mani inesperte non crescerà nè ornerà la vita umana, poichè la sua esistenza è stata "manomessa" dalla repulsione degli uomini, che gli hanno tolto la capacità di formare un momento felice ed approssimativo alla loro richiesta.Ecco perchè il destino influisce categoricamente, su coloro che non comprendono l'importanza della sua specifica sensazione d'essere promettente o non...a seconda di come viene manipolato.Talvolta, le improvvise circostanze di dolore,fanno affermare la sua colpa...talvolta le improvvise e fortunose capacità di gioia, fanno affermare la sua completezza...ma tutto ciò comprende un solo significato: esso va nutrito e trattato come i fiori di un giardino, verso cui l'uomo osserva la crescita e ne dispone la sostanza..altrimenti ,il Destino si manifesterà con complicata personalità di rubare i momenti di severa soluzione e di grande e sincera realizzazione della vita che si presenterà.E' inutile, quindi, dare la colpa al Destino..poichè esso non fa altro, che seguire il cuore degli uomini...

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