IL VOLTO
il VOLTO si descrive come l'immagine dell'anima in quanto le sue raffigurazioni sono determinate dai contorni della chiarezza ch'esso esprime.Quando si conforma tale presupposto, colui che si definisce perfetto nei lineamenti configurati in tale espressione, si rappresenta con la chiarezza di tutto quello che si autodefinisce la concreta sentenza della vita esteriore e non socialmente appartato nella sua scoperta alla comprensione della chiusura, degli espedienti nella concretezza ravvisata.Ma la sincera e svelata realtà non si determina con la bellezza del viso sofferto o del viso palesemente contornato dai presupposti della bellezza, i cui canoni sono daterminati dalla perfezione dello stesso..molto spesso il cosiddetto "volto d'angelo" nasconde un'anima contorta e feroce nell'esistenza umana, per cui l'uomo non comprende la verità delle configurazioni prospettate dalla fisionomia che risultano da tale visione, ma le confonde, con la suggestione che il VOLTO gli procura dinnanzi alla prospettiva d'incanto chiamata" fascino di guerra" tra la sincerità e la passione che sente nell'aspetto della preda ambita.Possedere una chiara beltà dei lineamenti di un viso, significa avere una predilezione determinata nella facilità d'attrazione,e chi la possiede recluta senza difficoltà la conquista ambita...ma chi la compone con studiate configurazioni di determinate strutture che si attuano con la specifica composizione d'apparenza alla sostituzione della natura, o sostituendo la medesima con valori come la simpatia e l'intelligenza o con la bellezza del recapito prospettato dalla probabile sconfitta della naturale composizione d'appartenenza alla beltà di richiamo, dell'esistenza provvista di tali sembianze,usando le qualità che s'introducono per fare apparire il VOLTO nella compiacenza di coloro che con lo sguardo ne determinano la positiva sensibilità di sicurezza della mancata beltà di naturale configurazione d'essere..per cui la fisionomia acquista con la fermezza d'intenti a suffragare tale mancanza, la certezza del "piacere"...
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