venerdì 14 maggio 2010

LA CARITA'

Per gli uomini questo significato comprende nel fare un'offerta quando questa situazione si presenta dinnanzi ai nostri occhi..ma non è così semplice definire la sensibilità della CARITA'.Ogni uomo crede che la sua vita sia di proprietà legittima e personale e pertanto fa delle sue esperienze un simbolo di successo di tutto quello che compone durante l'esistenza dei suoi conflitti e dei suoi consecutivi approfondimenti, delle rappresentazioni che deve dimostrare agli altri.Ma costui si è mai chiesto cosa distingue la chiarezza dell'offerta eseguita meccanicamente senza neppure chiedersi cosa sia l'effettivo dolore di quella mano tesa,oppure quanto renderà la possibilità dell'aiuto che chiama il suo cuore alla comprensione altrui?Gli uomini sanno che la stolidità delle azioni commesse in un momento di sofferenza non conducono alla realizzazione dei servigi resi alla società... ma egli si esclude completamente dalla possibilità d'intervento per modificare gli eventi, in quanto essendo un egoista decide per la sua sorte e non per quella che lo unisce agli altri.La CARITA' è un dovere morale di chi ha la spontanea configurazione di chiamata della vita, per la semplificazione di speranza di coloro che ne sono privi..aiutare chi soffre,chi non possiede nulla con la vicinanza del fervore amoroso offrendo all'altro quel poco che ha,la necesssità d'amore compensata con l'equilibrio delle forze distribuite secondo l'altrui necessità e non quella propria, dividere l'ultimo boccone con chi ha fame,suggerire la scheda della prelibatezza acquisita con la propria sofferenza in modo da evitarla agli altri,dare a chi chiede l'opportunità di un lavoro onesto, non lasciare i propri affetti per inseguire un sogno che si verificherà in seguito illusorio,subire le avversità dicendo a sè stessi che il futuro sarà migliore,offrire la propria vita per la salvezza di un altro, compiere il passo della gratitudine senza rimpianto per un bacio dato al posto di uno schiaffo,sperare nel condominio dei desideri umani che si possa verificare un miglioramneto delle situazioni che si credevano perdute....conseguire il bene degli altri anche se le opportunità si conformano in maniera difficilmente e sostanzialmente avverse per noi,concedere la tregua agli affanni.alle preoccupazioni.. allontanare le paure,le scoperte di un inganno formulando una parola d'amore a chi ne sente la necessità,dando alla vita il percorso di una pluralità e non di un individualismo che comprende la stoltezza della felicità,dire si... quando si vorrebbe affermare il no...concludere un affare senza il rilievo finanziario eccessivo e personale, ma ritenendo che questa ricompensa sia per un requisito di significati che offrano la certezza del domani anche per coloro che ci sono accanto,l'obbedienza quando costa la libertà d'espressione finalizzata alle proprie abitudini,escludere la menzogna o la falsa testimonianza per non arrecare danno a chi crede in noi..etc.Tante sono le CARITA' da oosservare per donare e non prendere tutto quello che si crede debba essere il fulcro delll'esistenza umana,Ne consegue che la CARITA è sostanzialmente quella del cuore,quella che sentiamo con l'animo di confidenza verso il dolore degli altri, quella che non diciamo per amore degli altri, quella che distribuiamo con l'amore verso il prossimo, altrimenti saremo noi a tendere la mano..sperando in un obolo che sicuramente non ci verrà donato...

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