IL PIANTO
Si afferma che piangere fa bene...le lacrime versate sono un surrogato del dolore, dell'annientamento totale di chi prova una grande sofferenza o un 'infinita commozione e la conseguenza lacrimevole completa la sconsolata delusione di mancata sensibilità del cuore.Ma si afferma anche che piangere assuma un altro significato..quello d'essere emotivi dinnanzi alle difficoltà della vita non superate, alle dimenticanze offensive degli altri, alla disperata ricerca di sè stessi quando si è smarrita la bussola dell'equilibrio che indica tempesta.La sensazione d'impotenza che si avverte qualora si dimentica la realtà di cui gli altri ci fanno partecipi in un loro momento di verità, conclude la specificazione di tale stato durante il quale si mortifica sè stessi con un "PIANTO" liberatorio..ma alla fine come si sente chi ha attraversato questo momento di significativo e sostanziale "equipaggio di scialuppa" di salvataggio?Molto male.. poichè le forze acquisite per difesa immunitaria non ci sono più e si sente il vuoto della propria vita in cui non esiste la probabilità di recupero che si crede in quel momento.I bambini piangono venendo alla luce per farci sentire ch'essi sono vivi..piangono in seguito per dei capricci non colmati... si piange poi, per svariate esperienze che la vita promette e ad un tratto toglie.Ma la commozione dell'esistenza umana coinvolge l'individuo anche per momenti di grande soddisfazione in cui si rappresenta la storia dei vissuti positivi che si ottengono attraverso determinate scelte..allora si piange per un matrimonio,per un successo o un premio ottenuto, per la nascita di un figlio..etc.in definitiva l'uomo con le sue lacrime attesta d'essere sensibile e toccante nelle manifestazioni che via via gli si presentano dinnanzi.Ma un "PIANTO" accorato di una madre,quello di un bambino che ha fame,quello di una persona che soffre,quello della perdita di una persona cara,quello della malvagità umana non conosce limiti in quanto l'individuo si accascia sulle tristezze che la vita gli propone di sentire e certamente nessuno costruirà per costui la speranza del domani.La speranza del domani..una frase importante poichè se non ci fosse nel proprio animo, l'uomo non vivrebbe.. ma morirebbe..è questo significato che lo fa nuovamente rialzare magari con precisioni del futuro di non farsi più sottomettere dagli eventi, ma ch'egli stesso ha deciso gli eventi..solo in tal maniera riuscirà ad essere in pace con sè stesso.Le lacrime sono necessarie talvolta,poichè se l'individuo trattiene dentro di sè ogni minima emozione, diventa come un fantoccio i cui fili sono mossi dagli altri, al contrario se rimane muto il significato sta nell'essere privo di qualsiasi emozione,di qualsiasi sensibilità e pertanto egli è diventato assente alle varie fasi che la vita gli propone e subirà l'effetto negativo della medesima.Quando si piange in silenzio nel proprio cuore senza che gli altri se ne accorgano, si decide la sentenza d'essere soli con sè stessi in quanto la presenza altrui offenderebbe il dolore che si prova.. ma è proprio in quel momento che si diventa "adulti"...
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