lunedì 17 maggio 2010

LA VECCHIAIA

Un tempo si accettava questa fase con rassegnazione..oggi non esiste più poichè si chiama la "terza età".Infatti si è vecchi a cento anni in quanto quest'apparenza che la vita ci dona, non possiede più le caratteristiche del tempo che trascorre.sia con gli interventi chirurgici, sia con appositi accorgimenti, sia con la ginnastica e le diete appropriate,etc..gli uomini e le donne non hanno età..anzi talvolta migliorano nell'anzianità, di quanto non lo fossero in gioventù .Coloro che non si arrendono ad un'anagrafe che avanza inesorabilmente talvolta, hanno la capacità di rendersi ridicoli nel voler accentuare la propria giovinezza paragonandosi sia nell'abbigliamento che nel trucco, alle donne di quotata gioventù e non si rendono conto d'essere eccessivi e purtroppo anche volgari, in quanto l'accentuazione di tale mistificazione rende i difetti maggiormente visibili. Gli uomini odierni sono più evidenziati in questo "manierismo d'apparenza"in quanto per condurre una vita di prestigiosa avvenenza si sottopongono a esercizi massacranti, ove la loro vanità ha il predominio per la conquista successiva, che sarà naturalmente molto giovane.Il fascino dell'età.. sono in pochi a comprenderlo..ognuno dovrebbe vivere i propri tempi con le modalità del suo corpo che a volte può non corrispondere ai tentativi di rinnegato benessere.Certo si può dimostrare meno anni raggiunti,ma il fisico con le sue conseguenze, fa sentire con gli acciacchi dell'età la sua voce perentoria...mi ricordo della famosa "Maria Montez" che per sembrare sempre giovane fece un bagno troppo caldo e vi rimese "secca".Oggi ripeto. le acccortenze ed i macchinari fanno miracoli..ma ad una certa età si può creare il fascino della donna matura con appropriati accorgimenti..evitare d'essere ridicoli e servendosi delle doti che attraggono coloro che sono "un tantino" meno suscettibili all'evidenza della bellezza conclamata, ma che apprezzano una conversazione intelligente e spiritosa, che guardano nell'interiorità e non solamente nell'esteriorità..facendo della propria esistenza un cammino diverso, senza rimpianti e senza accorgimenti che denoterebbero maggiormente la ridicolaggine delle loro prestazioni..Un tempo i nostri nonni erano l'interpretazione dei nostri giorni futuri... in loro vedevamo la saggezza degli anni trascorsi,la bellezza dell'amore che nutrivano l'uno per l'altra ed il rispetto per la vita..ma oggi le nonne sono all'avanguardia e nessuno le ferma più..Il capello mesciato per nascondere il bianco che avanza, le gambe scoperte,le abbronzature artificiali che evidenziano maggiormente le rughe,le attrattive personali evidenziate per attrarre e sedurre fanno di loro una fotografia di cattivo gusto e di ridicola apparenza..ma non bisogna condannare l'aspetto negativo, poichè i tempi costringono ognuno ad essere quello che in realtà non si è più, per dimostrare che la VECCHIAIA conserva un suo fascino..allora guardo con rispetto coloro che si riuniscono nei circoli per stringere amicizie della loro età, di coloro che usano il ballo lento come comunicazione d'amore,,di coloro che pur conoscendo i propri limiti, si divertono con semplicità dell'evento, per non restare soli..ma la saggezza dei nostri nonni purtroppo oggi non esiste più...

1 Commenti:

Blogger giardigno65 ha detto...

e come dice il poeta

Il tuo autunno
Amo di più le tue rughe, Filinna,
che lo splendore della giovinezza.
Mi piace di sentire nella mano
il tuo seno, che piega giù pesante
le sue punte, più del seno diritto
d'una ragazza. Il tuo autunno è migliore
della sua primavera ed il tuo inverno
è più caldo della sua estate.

Paolo Silenziario

18 maggio 2010 alle ore 02:24  

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