venerdì 4 maggio 2012

LA RIVERENZA.

Quando ero piccola la mia governante m'insegnò la riverenza che dovevo fare dinnanzi alle persone importanti o alle signore amiche di mia madre che venivano a casa.Oggi naturalmente essa è obsoleta e desterebbe il riso di chiunque,ma in me è rimasto quel senso di rispetto verso coloro che sono più grandi e decisamente più importanti della mia persona.Nel tempo odierno questa significativa dimostrazione viene usata solo in alcune opere teatrali e nelle commedie napoletane..eppure a quel tempo era d'obbligo mostrare in tal modo la differenza che sembrava enorme con le persone anziane.Mia nipote oggi a stento saluta quando va via poichè la fretta di uscire le fa dimenticare ogni cosa,mia figlia non ha mai tempo per un saluto e così via ..per non parlare di mio marito che quando rincasa va prima in cucina per fare mangiare i gatti e poi viene in salotto ove sono impegnata a guardare la televisione.Eppure non dico la riverenza che ripeto sarebbe ridicola ai tempi nostri,ma quel senso di rispetto si è perduto nel tempo..solo a Natale durante il brindisi finale si manifesta con l'augurio di vivere meglio un altro anno e viene fuori quella determinata evidenza che ti fa sentire ancora considerata come un tempo in famiglia.Le cosiddette smancerie non si usano più,nè gli abbracci per non parlare dei baci che sono diventati fuori luogo nell'affetto che si nutre verso le persone care o che diventano una vergogna per gli anni trascorsi.Un tempo la dignità dell'uomo era al primo posto nella propria educazione a cui seguiva il rispetto sia di te stesso che verso gli altri,non si replicava su quanto le persone cosiddette "grandi" esprimevano con un concetto ben preciso e quando la conversazione diventava troppo intima o complicata per noi ragazzi,venivamo opportunamente mandati fuori dalla stanza in quanto le nostre orecchie non potevano ascoltare discorsi che non avremmo capito o che avremmo compreso fin troppo bene...i nostri genitori non ci hanno preparato ad una società che oggi si serve solo di cattive parole per esprimere discorsi importanti o quantomeno determinanti per le proprie abitudini di essere tali.Il rispetto non si considera più poichè sia le donne che gli uomini non desiderano invecchiare e loro stessi si comportano infantilmente non accorgendosi di quanto siano ridicoli..l'età esiste come esiste l'evidenza dei trucchi che credono aiutino a dimostrare meno degli anni compiuti, ma essi non si rendono conto di quanto siano fuori luogo nel gareggiare con coloro che sono giovani, poichè ogni primavera va considerata per quello che si è e non per quello che ci cerca di dimostrare..per cui la riverenza ossia quel determinato rispetto diventa un sorriso di commiserazione e non più un atto dovuto a chi si riconosce anziano..

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