lunedì 30 novembre 2009

"LANCILLOTTO"

Tu mi chiedesti un regalo...un anello tanto tempo fa,un anello che "precisasse" il mio Cuore per te e che tutti potessero vedere quanto ti amavo. A quel tempo lui non c'era ancora ed è per questo che hai atteso tanto,perchè entrasse in casa tua.Una sera alle ventitre era di agosto se non vado errato e precisamente il ventuno...faceva caldo la temperatura si aggirava sui 40° ti vennero a dire che sentivano un miagolio costante di disperazione.Era nato,ma abbandonato.Il motivo è trascurabile ma l'azione è stata tragica. Tu possedevi già un cuore che avevi chiamato "Robespierre"..aveva preso il posto di "Cagliostro" che era andato via in un attimo ma per te rappresentava tutto il mondo,aveva però sedici anni e quindi come ho già detto avevi già un "piccolo amico e non pensasti all'altro. L'indomani venne la tua amica Ines a dirti che c'era una voce che piangeva e chiedeva aiuto.Tu le rispondesti con noncuranza,ma ella di nuovo venne a confermarti la triste e dolorosa situazione..allora tu comprendesti ch'era il mio Anello,un Anello vivente non da portare al dito ma da serbare nel cuore.Un essere umano comunque esso sia deve essere trattato con amore e sensibilità dal proprio cuore. Decidesti quindi di chiamare la polizia,i carabinieri,le veterinarie...ma era Agosto e nessuno porgeva il proprio aiuto..alla fine dopo tue insistenze un ambulatorio veterinario ti rispose ma il medico disse che doveva recarsi su di un tetto per salvare un colombo però ti prometteva che si sarebbe recato nel tuo palazzo per vedere di cosa si trattava. Alle tredici precise squillò il citofono..si trattava del medico che ti negava purtroppo il suo aiuto perchè la voce chiamata "miagolio" abitava in una casa privata...chi vi viveva non apriva la porta e lui nulla poteva fare con la porta chiusa.
Lo ringraziasti e con molto dolore mi dicesti: "salvamelo "se lo farai io ti prometto che lo terrò..."
Allora in quell'istante nella tua mente ci fu un "guizzo" e pensasti fra te e te.. non ho chiamato i pompieri è l'ultimo tentativo che posso fare, aiutami. Dopo aver formato il numero una voce amica il comandante ti comunicò che la squadra,anzi tutte le squadre si erano allontanate per spegnere i vari incendi scaturiti da "mani assassine".. Ed allora tu gli domandasti se amava gli animali...ci fu un momento di silenzio,ma poi ti rispose...si'...li amo...la richiamerò. Verso le sedici il miagolio terminò e tu pensasti.. è finita..non ce l'ha fatta. L'orologio segnava le diciannove quando il telefono squillò. La voce del comandante ti comunicò che se tu eri ancora disponibile ti avrebbe mandato la prima squadra che si era liberata. Tu rispondesti che forse non ce n'era più bisogno,il miagolio era terminato...ma spinta da una "forza interiore" dicesti.. va bene...aspetterò. Per circa mezz'ora non avvenne nulla,ma poi guardando fuori dalla terrazza vedesti tanti uomini alla ricerca...questa volta alla bussata dovevano aprire...contro i vigili del fuoco nulla resiste ed infatti dopo alcuni minuti il portiere ti avvisò che dovevi scendere...il cuore ti batteva....pensavi ti avrebbero consegnato un piccolo amico che non c'era più ed invece il mio "Anello" era li'...vivo,stanco ed affamato ancora con gli occhi chiusi,aveva solo un giorno. Che cosa significa la Vita! La tua promessa è stata mantenuta...ogni tre ore come un bambino lo hai allattato con il "biberon" preoccupata per il suo mutare del pelo poichè non sapevi che esistono i gatti "mutanti" cioè mano a mano che crescono il pelo cambia colore...ed ora è lì dinnanzi a te tutto nero che ti sta accanto con devozione e con affetto perchè conosce la sua storia e se potesse a modo suo direbbe... "Mamma".

"L'AMICIZIA"

Ognuno di noi conosce questa "parola" poichè ciascuno se ne "serve" al momento opportuno. Basta affermare: sono amico di...ho un amico che...e tutto "appare" finalizzato al proprio significato di non essere "solo". Ma questa parola,ha precisi scopi durante la nostra vita.
Il principale è quello di non dover essere succubi di eventi che non precisano "il momento della scuola di servizio" verso chi non ci comprende. Significato ormai in disuso,poichè oggi ha tutta "spiegato" la differenza,tra ciascuno di noi.Chi per comodità d'interessi,chi per solitudine d'affetto chi per uscite di spasso e di frenetiche avventure,ma "L'Amicizia" è tutt'altra cosa.
Essere consapevoli di dividere non solo la metà della vita dell'altro,in situazioni che rappresentano,gioia,divertimento e sensibilità diverse,ma unite in quel momento,poichè è in quel momento,che due sole ferventi anime dovrebbero provare le medesime sensazioni.Ma "Amicizia" è soprattutto l'aiuto offerto da chi non condivide come noi ciò che preferiamo,ciò che più amiamo, in ciò che siamo "perfetti". "Amicizia" è "dare" non "ricevere" poichè nella vera amicizia,il donare non ha nessuna aspettativa di "corresponsione" ma ha invece,la solitudine del ringraziamento altrui. Se poi,in casi particolari questa corresponsione avviene, allora "L'Amicizia" è "totale",ma ha perso durante il suo cammino la forza di dover dire "Grazie". Tu sei mia Amica...tu sei mio Amico...ma riesci a sentire il mio cuore,il mio pensiero,il mio solo,forte battito d'amore?Se tu senti tutto ciò,allora si' che sei mio Amico,o Amica.Allora si' che vi è il raggiungimento consapevole della "grandezza" di queste parole.perchè se per circostanze dolorose,non previste,dovrò andar via..Tu piangerai e non mi dimenticherai.

"IL BRIVIDO DELL'INSUCCESSO E DELL'IMPOSSIBILE"

Caro amico,amico di un tempo vicino e poco lontano ti scrivo poichè la nostra storia è uguale all' "infiammarsi" come una foglia al vento...dura un attimo e poi si spegne,si spegne nel vento ma non nell'involucro di sè.Essa vive,vive nascosta poichè in superficie non si vede, ma c'è non per la sua "configurazione" ma per la sua "indole di vita" una vita diversa,difficile,impossibile.
Nulla avviene per caso..il destino ci giocò uno "scherzo" diverso per ognuno di noi due,ma ugualmente simile nell'affetto e nella comprensione...comprensione che dura da tanto.
Il mondo si sa deve girare secondo la nostra possibilità d' essere, secondo la nostra vita che ci siamo costruiti..ma talvolta gli "imprevisti" ci affermano che non siamo "immuni" da tutte le occasioni che si presentano e che affrontiamo con scrupolosa "difficoltà d'essere".
Noi due siamo simili,ma purtroppo "diversi" nel nostro modo d' esistere ma con uno sguardo,una prima stretta di mano nel conoscerci,una chiara ed intuitiva simpatia hanno fatto si' che non ci siamo più lasciati.Mi dici..mi scrivi,mi cerchi,mi parli col cuore ed a volte con la tua infelicità.Io ti ascolto,ti chiedo il perchè tu sia cosi "fragile" di fronte all' esperienze di vita vissuta poichè tu l'hai vissuta...ma ogni volta è come se fosse la prima volta. Ora mi affermi d'essere cambiato..mi dispiace anche se comprendo che sia giusto cosi'. Nel mio cuore ti preferivo fragile e facile alla commozione come un bambino e come un fanciullo ho sempre cercato di alleviare le tue pene..mi definisci " LA COLOMBA BIANCA SULLA TUA SPALLA".Non voglio volare via da te perchè mi sei entrato nel cuore e non desidero che tu vada via...

" LE MIE FOTO"




venerdì 27 novembre 2009

"LA TENEREZZA"

"TENEREZZA" non è una parola da giganti,ma bensi' di pochi perchè essa è da non confondersi nell'amore,in quanto quando si ama può non esserci...si può amare per passione,per rabbia,per desiderio...ma la tenerezza è la gioia della vita stessa,che solo chi l'ha provata può esternarla agli altri.Uno sguardo,una carezza,una piccola parola...tutto ciò è sinonimo di TENEREZZA...Una madre che culla il proprio figlio affinchè si addormenti con il cuore gonfio di sogno,un povero che tende la mano e chiede aiuto agli altri,un cane che abbaia perchè ha fame e chiede vitto ed alloggio,la musica stonata che non ha accordi...tutto ciò richiede TENEREZZA.Uno sfioramento a volte fa sentire i brividi,ma se il gesto contiene frasi non dette ma fatte percepire con l'animo di chi le porge,questa è la parola TENEREZZA...La TENEREZZA del perdono che non si conosce di ciò che non si ha e si vorrebbe avere,la pubblica spesa del "proprio io" senza paragone con chi invece vive nella solitudine,perchè gli altri lo hanno allontanato "per comodi motivi"...Questo è TENEREZZA.Le lacrime che sgorgano per la commozione e non per una "partita non vinta"bensi' per una perdita di una persona cara o di chi giace in un letto e non riesce a comunicare,un'offerta amica gli sfiora la fronte e gli sussurra parole che non sentirà...Un vecchio ormai stanco della vita che non si preoccupa,ma sa di dover morire ed accetta la sua sorte con bontà,restituendo agli altri un sorriso che forse non gli hanno mai dato...Tutto ciò è TENEREZZA.Non è una parola che va pronunciata facilmente,ma scaturisce dal profondo del cuore,con l'amore verso chi non ti ama.

mercoledì 25 novembre 2009

"CORTINA D'AMPEZZO"













Sono arrivata all'hotel "De La "Poste"...(da non dimenticare l'Hotel Cristallo)
Cortina è elegante,piccola e confortevole con le sue seggiovie e le sue funivie di "Pocol e Faloria"...
I negozi offrono stoffe colorate,grembiuli a piccoli disegni ma sopratutto caldi "piumini" di piume d'oca per l'inverno.I miei occhi hanno guardato tutte queste meraviglie molto costose ed ho scelto un piumino,il classico cappotto "Loden verde" ed un tailleur di "Vigogna",ma l'ultimo giorno un amico mi convinse a comprare il costume "tirolese" con la camicetta bianca ed il grembiulino.
Non dimenticherò quella visita all' "Art House" dove ho ammirato gli antichi telai,che producono tovaglie ed altri tessuti stupendi(ho acquistato una tovaglia)...e che dire di quel piccolo elegante bar,dove mi recavo al thè delle cinque e gustavo quelle deliziose,piccole paste.Una sera che bel ricordo...andai con alcuni amici a ballare in un noto locale del posto.Alcuni erano sposati,altri fidanzati,ma io ero l'unica "single".Al suono della musica,tutti andarono a ballare ed io rimasi seduta al mio tavolo,con un anziano professore universitario di Firenze,che non sapeva ballare,
ma la cui moglie si era lanciata nella "mischia" insieme agli altri.Accanto al mio tavolo,vi erano dei ragazzi e ragazze che avevano portato con loro una sveglia...essa ad una certa ora,doveva suonare per ricordar loro che l'indomani si sarebbero dovuti svegliare presto per scalare la parete di un noto Monte.Ero attratta dalle loro risate e dai loro scherzi,ma poi richiamata dal mio compagno di tavolo,mi misi a parlare con lui e poichè il ballo è la mia passione gli dissi : "Peccato che non sa ballare,da sola nella "mischia" non ci vado,mi piacerebbe tanto..." quando sentii' una voce alle mie spalle che diceva: "Prego,vuoi ballare con me?"Mi girai e vidi un bel ragazzo alto,
con un sorriso dolce,di cui citerò solo il nome...Orlando di Firenze,che per tutto il tempo della mia permanenza a Cortina fu al mio fianco,anzi,essendo in compagnia degli amici,quella sera non gli dissi dov'ero alloggiata,ma l'indomani fuori alla Chiesa del Paese,lo incontrai perchè era venuto a prendermi sicuro di trovarmi la e cosi stemmo insieme fino alla mia partenza.Vi ricordate di "Cucciolo"?Il nano timido della favola di Biancaneve?Io ero sempre l'ultima della cordata durante le gite e chiedevo sempre aiuto agli altri...
Per favore aiutatemi,datemi una mano...ma con Orlando divenni la prima fra tutti gli altri,perchè mi aiutava e mi sosteneva e dicevo loro : "Come siete lenti!Vi volete muovere?"...Quanti ricordi,quante gite: La Festa del Paese in Costume,dove sfilavano tutti gli abitanti del luogo con vestiti d'epoca,sui cavalli ornati finemente etc...Selva di Val Gardena,Ortisei,Val D'anna,Lago di Carezza(è il sogno ricorrente della mia vita,poichè è talmente bello che la sua immagine placa il mio animo,ogni volta al suo ricordo) la Seggiovia di Ponte Gardena che non finiva mai,ed ero io sola perchè gli altri si erano rifiutati di farla.Lo Stelvio,Rifugio Firenze,Lago di Misurina,Alpe di Siusi,Selva diValgardena,Cavalese,Passo Pordoi etc...Quanti bei luoghi ho visitato e quanto hannno "faticato" le mie gambe...Ma la villeggiatura era terminata e la corriera per ricondurmi a Venezia mi aspettava. A proposito,non vi ho detto che soffrivo in macchina e poichè vi andavo ogni anno,il conducente ormai mi conosceva ed appena salivo mi accoglieva con il sacchetto di carta,pronta se davo di stomaco...
Ma,come vi ho già detto il volto di colui che mi fece ballare quell'estate,non mi ha abbandonato più...e il ricordo di quella speciale vacanza,mi accompagna ancora oggi.
"RICETTA"
"PIZZA DI PANE"
-fettine di "pane cafone"
-formaggio grattugiato
-mozzarella o fior di latte
-burro e farina q.b.
-per ogni persona un uno a testa per la frittata
Prendere le fette di pane,togliere intorno la crosta ed infarinarle,poi bagnarle con sveltezza in un pò di lattte.
Sistemarle in un tegame unto di burro,adagiare sopra un pò di mozzarella,pomodori pelati,parmigiano grattugiato e basilico,quindi infornare per mezz'ora.Tirare fuori dal forno e versarci sopra 2 uova sbattute(a parte) con il parmigiano ed infornare di nuovo per pochi minuti.

venerdì 20 novembre 2009

"VENEZIA"



































































L'Orient Express mi ha portato a Venezia.La considero come la mia città natale,poichè la famiglia di mio nonno è veneta.Che cosa posso aggiungere alla bellezza,alla spettacolarità di questa città?
Perfino il genio del cinema Woody Allen,ne è innamorato. Le sue calli,il ponte di Rialto e quello dei Sospiri con i "Piombi" ove fu rinchiuso Giacomo Casanova,le "Mercerie" con il negozio "Marforio" (che ora non c'è più), noto per le sue bellissime borse ed io non perdevo l'occasione ogni anno di comprarmene una.Piazza San Marco con il noto caffè Florian ed i suoi violinisti,l'Harris Bar dove Hemingway come tanti altri solevano prendere l'aperitivo...
Il Canal Grande con le gondole ed i motoscafi affollatissimi,sembrava di aspettare l'autobus in qualsiasi altra città e la Ca' D'Oro con il suo bellissimo museo. Ma io devo per forza parlare di "Venini";quante volte ho sostato davanti alle sue vetrine per ammirare le bottiglie di Murano a righe giallo e blu; vi erano tanti oggetti,tutti bellissimi...ma io adoravo le bottiglie. Quanti ricordi: per campi e campielli,quante passeggiate ed io pensavo al film "Tempo d'estate",
dove si amarono Rossano Brazzi e Katerine Hepburn...ma nulla a paragone della vera realtà...Una sosta per acquistare una stoffa bellissima da "I manufatti di Broccati di seta" di una nota ditta,come fece Tony Musante nel film "Anonimo veneziano" a Florinda Bolkan... Una mattina feci una gita a Murano:bellissimi lampadari,coppe...alcuni di questi oggetti li ho ereditati da mio nonno. Qui nasce l'arte del vetro ed io mi ricordai del famoso film "007 Operazione MoonRaker" dove bellissime vetrine di Venini,venivano mandate in frantumi per la lotta tra Roger Moore ed un samurai...Non dimentichiamo la "Biennale" la nota società di cultura veneziana. Il vaporetto mi aspetta ed io mi reco al "Lido di Venezia" per assistere al Palazzo del Cinema,al famoso Festival ove si ottiene la famosa "Coppa del Conte Volpi" per coloro che sono stati i migliori. Non mi soffermo a raccontarvi del "tappeto rosso" dei "divi" in arrivo,delle pellicole proiettate nel grande salone...e del famoso locale "La Perla" oggi luogo di riunione per i giornalisti,perchè tutto si è detto... Il Festival del Cinema ormai è conosciuto in tutto il mondo.
D'estate,noi trascorrevamo il mese di luglio all' "Hotel Des Bains" proprio quello del famoso film di Visconti "Morte a Venezia" con la nostra capanna che è una piccola casa sulla spiaggia,elegante adatta ai vari usi con la tenda a righe bianca e blù e camminando di lido in lido,fra cui Il Consorzio,Le Quattro Fontane,arrivavi all'Hotel Excelsior...dove noi avevamo la capanna per il mese di agosto...e mi ricordo di mio cugino,nostro ospite che aveva conosciuto proprio in questo luogo,la figlia di un nobile inglese "Lord Montague" e poi si erano sposati...Grandi titoli sui giornali,poichè un non nobile veneziano sposava una delle più promettenti fanciulle nobili inglesi. Al "Des Bains" vi era una diga lunghissima con un trampolino di cinque metri,ma io non avevo paura e tuffandomi a candela m' immergevo nell'acqua...c'erano anche i "taboga" scivoli che ti portavano direttamente nell'acqua...che divertimento! Sulla spiaggia vi era sempre un venditore che canticchiava questa sua cantilena vendendo spiedini di frutta varia con sopra del miele...buonissimi : "Piansè...putei che la mamma vi dona i schei...io vendo croccanti e caramei!..." Arrivati col vaporetto al Lido lungo il viale principale chiamato "Santa Maria Elisabetta",non si deve dimenticare un negozio vicino al mercatino sulla Laguna che vende il "pane con l'uva",una prelibatezza del luogo insieme ai famosi "baicoli"(biscotti veneti).E' noto questo detto : "No gh'è a sto mondo,non più bel biscotto per maggiar nella cicala e nel goto,del "baicol" nostro veneziano..." Prendendo la strada accanto a questo negozio lungo la Laguna ed attraverso via Lepanto e viale E.Dandolo, tu puoi arrivare all'Hotel Excelsior attraverso una strada interna,dove vi sono tutte le ville private curate con fiori ed aiuole. Quante volte sono andata a fare una passeggiata in bicicletta agli "Alberoni e a Malamocco" luoghi tranquilli e riposanti.Un piccolo episodio mi ritorna alla mente,il mio cuore ancora batte di tenerezza ricordando il mio piccolo amico "Janush",un austriaco biondo con degli occhi azzurri in cui si sembra che si specchiasse il mare...eravamo molto amici,raggruppati in una piccola comitiva che soggiornava nello stesso albergo...parti' una mattina alle sei ed io piangendo lo salutai dal balcone della mia stanza,sapendo che non l'avrei rivisto mai più...ero diventata grande... Ma ritornando a Venezia,il tocco dell'Orologio vicino la Chiesa di San Marco,mi ricorda che devo prendere la corriera per andare a Cortina d'Ampezzo...ma questa è un'altra storia...


"RICETTA"


"BRACIOLETTE DI ANNA"


-Carne macinati
-burro q.b.
-prezzemolo
-formaggio grattugiato
-prosciutto crudo
-pancarè


Unire alla carne macinata prezzemolo,prosciutto crudo a pezzetti,un pò di formaggio e del burro sciolto insieme ad un pò di pane spugnato nell'acqua e strizzato.
Con le mani fare la "bracioletta" e friggere in olio molto caldo.

sabato 7 novembre 2009

RITORNO" CON L'ORIENT EXPRESS"















Mi trovo alla "GARE DE LYON",ossia alla stazione di Parigi, per riprendere L'Orient Express,,,che mi condurrà a Venezia...il mio bagaglio verrà spedito a parte,fino alla città lagunare ed io ho con me una piccola valigia,ove sono contenute le mie piccole cose per il tragitto che mi attende..il solito tappeto rosso, il "bureau" con le signorine sorridenti che si prodigano per tutti i tuoi desideri , dandoti ogni tipo di spiegazione ed io lascio la mia piccola valigia, a terra e... finalmente avendo espletato ogni formalità,mi accomodo nel mio scompartimento...il treno parte. Attendo che il cameriere mi porti il bagaglio, ma ciò non avviene...chiamo con l'apposito campanello e cerco sempre con il mio inglese approssimativo di farmi comprendere. Ah!...Non vi ho detto che il personale viaggiante anche in questo percorso,è inglese..ma a gesti e con parole (non difficile per noi napoletani)riesco a farmi capire...le mie cose vengono cercate per tutto il treno, non vengono trovate..non ho nulla, tranne il vestito che indosso...meno male che ho con me l'ultimo acquisto fatto a Parigi..è un grazioso abito da sera,almeno potro' indossarlo in quell' occasione, ma che fare per la notte?.Non ho neanche il sapone e lo spazzolino da denti,,ma il cameriere premuroso subito me li porta...ed io mi avvio verso la sala da pranzo..tutto è perfetto!Conosco una coppia australiana che sapendo che sono sola, mi prendono sotto la loro protezione...il marito è proprietario in Nuova Zelanda di un grande "RANCH"e regalandomi un portachiavi che reca l'immagine dell' Azienda,mi invita in un futuro ,ad andarli a trovare...Ci rechiamo al Piano Bar per ascoltare della buona musica "Soft,e il pianista accontenterà tutti(sono l'unica passeggera italiana,il resto sono inglesi,americani e soprattutto molti giapponesi).
Chiudo gli occhi,lasciandomi trasportare da quella atmosfera da sogno. Mi accorgo che poco lontano vi è un uomo attraente,che mi guarda con curiosità...distolgo lo sguardo...non mi piace.Allora si alza e viene verso il nostro tavolo,si presenta...è francese e come usano fare gli uomini galanti di un certo tipo,inizia a corteggiarmi... Uno sguardo con gli amici neozelandesi,mi fa comprendere che l'impressione avuta era quella giusta...con uno sbadiglio dico che è tardi e vado a dormire... Mi chiudo a chiave...è d'uopo fare cosi quando si è soli.Infatti verso le ore due,sento un rumore alla porta...c'è qualcuno,che tenta di aprire la maniglia...non saprò mai chi è,e cosa voglia... meglio cosi. Il giorno dopo,attraversiamo le Alpi e finalmente siamo a casa.Arrivo nel tardo pomeriggio di sabato a Venezia...del mio bagaglio neanche l'ombra...ma la signora Diana,divenuta poi grande amica(ancora oggi si ricorda di me,perchè un episodio del genere all'Orient Express non è mai accaduto) si prodiga per sapere che fine abbia fatto...naturalmente mi fermerò a Venezia,per sapere l'esito dell'accaduto. Solo il lunedi mattina,si saprà che un'impiegata al Baureau avendo vista la mia piccola valigia per terra,l'aveva conservata nel suo armadietto ed era poi partita per il week-end. L'Orient Express ci tiene a spiegare che,i bagagli a mano,devono essere portati "ad personam"e quindi saliti sul treno,perciò il mio piccolo bagaglio era rimasto a terra,i camerieri l'avevano trascurato. Mi arriverà dopo un mese a casa,accompagnato da una lettera di scuse,con una bella sciarpa di seta ed i posters dell'Orient Express...in fondo non mi è andata poi tanto male.
"RICETTA"
"SANGRIA BIANCA(per due persone)
-2 arance premute
-spumanete un quarto
-vino bianco mezza bottiglia
-frutta a pezzi: ananas,pesche di diverse qualità
Mettere tutto insieme e riporre in frigorifero.
"BRACIOLETTE DELLA NONNA"
-carne macinata mezzo kg.
-prezzemolo,un pò di burro sciolto ed un pò di formaggio grattugiato
-150 gr. di prosciutto crudo
-un pò di pane spugnato nell'acqua
-1 uovo
Amalgamare tutto con le mani,fare una spece di salsiccia con le mani con il burro sciolto e friggere in olio molto bollente.

venerdì 6 novembre 2009

"BRUXELLES"




Mi trovavo sul treno che mi conduceva alla città di BRUXELLES, ero emozionata...un'altra avventura...il tempo era grigio plumbeo,l'umidità ti faceva sentire freddo..ma io ero ben coperta, anche se il mio entusiasmo non era alle "stelle"...Qui, il sole c'è di rado...ma ecco la stazione...niente di speciale...prendo un taxi e chiedo al conducente di portarmi nella famosa "GRAND PLACE" ove ogni due anni ,si srotola il grande tappeto di begonie ...con quasi vicino la famosa statuina "MANNEKEN PIS",mascotte della città...ecco il famoso Municipio con sopra l'orologio in stile gotico...ed io penso di trovarmi nella patria di Magritte e di Jacques Brel....la piazza mi ha colpito, è molto grande....a forma rettangolare..ma nulla di piu'...chiedo di andare a visitare il Castello di "LAKEEN" ove risiede la Famiglia Reale, ma si trova fuori città..e allora ci rinuncio..mi trovo pur sempre nella città che ospita la COMMISSIONE EUROPEA" e la" NATO"allora decido di comprarmi un "ricordino"e visito un tipico negozio li vicino...merletti e trine ad iosa..certo poco distante c'è la città di" BRUGES".ma i prezzi sono alle stelle ed allora mi decido per un "portapillole" con su ricamata la mia iniziale...E' l'ora del pranzo e lo stomaco si fa sentire...Entro in un ristorante tipico e mi viene suggerito di chiedere un uovo in tegame,perchè li' le uova sono stupende...ma non mi è stato detto che te le servono quasi crude...e ancora oggi mi ricordo i forti mal di stomaco che ebbi tutto il giorno fino a sera...che vuoi farci?Le usanze del luogo. Il tempo correva in fretta come al solito,ed io ebbi appena il tempo di visitare la Chiesa di "San Michele"...mi ricordava Notre Dame con le sue vetrate dipinte,una Chiesa un pò angusta,buia...ma altrettanto affascinante... Il treno mi aspettava per ricondurmi a Parigi...
Quella notte dormii' prondamente poichè l'indomani,avrei ripreso "l'Orient Express" per giungere a Venezia.
"RICETTA"
"ARAGOSTINE"
-un peperone verde
-olive nere
-4 aragostine
-rosmarino
-olio
-polpa pronta(pelate)
-buccia di limone
Soffriggi aglio ed olio.Insieme soffriggi con la polpa pronta,poi 4-5 striscie di peperone verde quindi le 4 aragostine,le olive nere,rosmarino ed infine una buccia di limone.
Condire la pasta al dente.

"TAVOLE PREPARATE"































































































































































































"TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI"




































































"TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI"










































"TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI"




















"TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI"





























































































































































































































































































































"TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI"