venerdì 27 novembre 2009

"LA TENEREZZA"

"TENEREZZA" non è una parola da giganti,ma bensi' di pochi perchè essa è da non confondersi nell'amore,in quanto quando si ama può non esserci...si può amare per passione,per rabbia,per desiderio...ma la tenerezza è la gioia della vita stessa,che solo chi l'ha provata può esternarla agli altri.Uno sguardo,una carezza,una piccola parola...tutto ciò è sinonimo di TENEREZZA...Una madre che culla il proprio figlio affinchè si addormenti con il cuore gonfio di sogno,un povero che tende la mano e chiede aiuto agli altri,un cane che abbaia perchè ha fame e chiede vitto ed alloggio,la musica stonata che non ha accordi...tutto ciò richiede TENEREZZA.Uno sfioramento a volte fa sentire i brividi,ma se il gesto contiene frasi non dette ma fatte percepire con l'animo di chi le porge,questa è la parola TENEREZZA...La TENEREZZA del perdono che non si conosce di ciò che non si ha e si vorrebbe avere,la pubblica spesa del "proprio io" senza paragone con chi invece vive nella solitudine,perchè gli altri lo hanno allontanato "per comodi motivi"...Questo è TENEREZZA.Le lacrime che sgorgano per la commozione e non per una "partita non vinta"bensi' per una perdita di una persona cara o di chi giace in un letto e non riesce a comunicare,un'offerta amica gli sfiora la fronte e gli sussurra parole che non sentirà...Un vecchio ormai stanco della vita che non si preoccupa,ma sa di dover morire ed accetta la sua sorte con bontà,restituendo agli altri un sorriso che forse non gli hanno mai dato...Tutto ciò è TENEREZZA.Non è una parola che va pronunciata facilmente,ma scaturisce dal profondo del cuore,con l'amore verso chi non ti ama.

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