venerdì 29 gennaio 2010

L'AMORE

Una parola che si pronuncia facilmente,ma che la realtà di tale sensibilità, è ben più compromettente della parola stessa. Vi sono diversi momenti d'amore...quello più diffuso tra un uomo ed una donna, quello filiale, la compassione amorevole, la tutela delle piccole bestiole abbandonate e soprattutto l'amore di DIO.Il primo non è importante se si considera l'età dei due soggetti sia perchè è innocente, sia perchè esso deriva dalla completa corresponsione delle parti in causa.E' l'amore puro, che avvince i cuori nella tenera età della vita e che si sente con il cuore colmo di tenerezza,escludendo completamente l'artificio della scambievolezza d' essere sospettato di mistificare tale sentimento, per ottenere la "mercede prefissa".In questa età, tutto appare semplice, anche se la conquista a volte, risulta difficile .Vi è la speranza del domani che fa apparire ogni momento sublime per coloro che lo vivono, se in seguito vi sarà l'abbandono o il tradimento,il soggetto recupera con minore difficoltà la propria situazione del domani,che appare sia sempre più conseguito con le migliori prospettive della sofferenza provata. L'amore dei "grandi" seguito poi dall'amore senile, è più complesso perchè la concretezza di tale sentimento,è talvolta effimero ed ingannevole...tutti sentiamo dentro di noi, la gioia dell'attimo di consapevolezza di appartenere a qualcuno che in quel momento, ci fa sentire di essere "presi da tenera follia"dei sensi, ma se il momento dura nel tempo allora ci si sente fortunati di ripeterlo con la stessa intensità, di saper "volare" con la fantasia e l'immaginazione di tale effetto corrisposto dai sensi, di cui l'uomo se ne serve per addolcire la propria conflittualità di non essere "prode guerriero" nella battaglia della vita..se invece, il momento non dura nel tempo ci sentiamo defraudati da tale circostanza e purtroppo l'amara esperienza brucia i ricordi di momenti appaganti e proverbialmente definiti "sublimi"di tale unione e si spezza la speranza e la volontà di un futuro promettente, che potrebbe essere migliore o quantomeno uguale a quello precedente..ma qui entra a far parte della vita la parola "esperienza" che ci proibisce di dare le stesse opportunità per la difesa di noi stessi..questo insegnamento non è favorevole al sentimento in quanto sia positivo o negativo, resta sempre un sentimento..per cui si dovrebbe continuare ad essere ciò che si è e non di apparire per quel che non esiste nel carattere dell'individuo, il quale se ne serve come autodifesa perdendo l'entusiasmo che era presente nella sua esperienza precedente.Vi è poi l'AMORE FILIALE,il più complesso e difficile da perseguire in quanto siamo noi stessi gli artefici nel programmare educando i medesimi con il nostro futuro, chiamati "FIGLI" a coloro a cui diamo la vita.Nel comportamento di chi mettiamo al mondo, in quanto artefici della loro nascita dobbiamo tener presente sempre il fattore della futura esistenza,poichè dobbiamo considerare l'aspetto educativo e definitivo dei propri sentimenti e del loro carattere.Bisogna stare molto attenti a "saper dare" senza chiedere in cambio la loro spettanza, infatti questo genere d'amore è detto "gratuito" come quello verso DIO che non richiede nulla in cambio se non la consapevolezza di aver donato la propria vita nelle configurazioni altrui. Non sempre siamo amati dai nostri figli, la cui scusante è: non ti abbiamo chiesto noi di metterci al mondo...oppure:somigliamo a te....ma non ci dobbiamo perdere d'animo e sperare che nel futuro essi cambino le loro abitudini e le loro osservazioni negative, per non dire "nefaste d'essere" in quanto a loro volta genitori, non abbiano lo stesso trattamento senza affetto e senza comprensione dei sacrifici eseguiti per la loro collocazione nella vita futura.A volte, ci sentiamo "stremati e senza calore affettivo" per cui preferiremmo non aver dato loro la vita, ma questa parola che viene sempre pronunciata con facilità, non ha valore se non diamo ad essa la chiarezza d'importanza che dovrebbe conseguire nella società dell' umana specie.E' un grave errore, per non dire un "sacrilegio" truffare con questa menzogna, l'opportunità di compiere questo atto così grande per noi che siamo tanto "piccoli"di dare la condizione ad un essere umano di "nascere" ed affrontare le proprie esperienze con i suoi stessi mezzi ed i suoi precisi contatti con il mondo. Un altro tipo d'amore,è quello che nutriamo per "i piccoli amici" con la compassione del loro stato di abbandono in cui versano..e che nel momento che offriamo loro ospitalità, stringiamo un patto d'amore fino alla morte, di donare il nostro affetto con un' abitazione per la loro protezione, con il vitto che spetta loro per sopravvivere...con la pazienza che richiedono durante l' esistenza, per poi averne comunque in cambio completa dedizione anche con il sacrificio di sè stessi...è un amore senza confini e senza "cattiveria"....definitivo ed esemplare per chi lo vive con sincerità. Si deve parlare anche, perchè importante, della "compassione d'amore" umana...è altrettanto significativa e talvolta, essa è la più "grande tra le grandi" perchè si trasmette con veridicità d' essere consapevoli della sofferenza altrui, non dicendolo con le labbra e le opportune parole di circostanza, ma comunicando con i nostri sentimenti d'amore, la dolcezza d' esser loro vicini e facendo sentire che la loro calamità è la nostra calamità..con il cuore gonfio di speranza, anche se essa non vi è ,di un loro futuro migliore. anche se non ci sarà..... dando noi stessi, per offerta di semplice aiuto per la loro sopravvivenza, anche se non sarà definitivo....è questa una direzione di spezzare la nostra vita in funzione di quella altrui considerando d' essere stati privilegiati di fronte alla sofferenza umana, che ci avvolge nei nostri cuori con la GRANDE PAROLA COMPASSIONE D'AMORE....Infine altro amore importante è quello di DIO, che ci ha dato la vita nella consapevolezza che non tutti Lo avremmo amato, ma EGLI ci amava e ci ama tanto da non privarci dell'esistenza di fare un "viaggio" attraverso il quale, avremmo provato le nostre sensibilità, le nostre emozioni,le nostre esperienze,per farci conoscere l'amore degli altri e la sofferenza degli altri...un viaggio più o meno lungo, che si riflette nelle nostre esperienze e conoscenze per potere affermare la parola AMORE, anche attraverso l'ingratitudine altrui....

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