LA PROVOCAZIONE
La Provocazione è la chiamata consapevole di colui che desidera ottenere dall'altro, una "conversazione" difficile e colpevole di essere detta.Il provocatore ama la bellezza dell'ostinazione nel proferire parole, che hanno nascosta la sibilla risposta che non vuole accettare, egli ha nascosto dentro di sè la ricerca del suo crudele effetto, che ritiene sia giusto e potente per dimostrare che è il più forte e che l'ultima parola spetta a lui.Talvolta, la sottile provocazione è tale, da sembrare un lieve accenno alla discussione che probabilmente scaturirà, in questo caso, la voce maligna esce allo scoperto con una prima gentilezza, per poi dare credito alla cattiveria espressa con la motivazione di non aver compreso, l'effetto dato dalle ostili parole che hanno formato la stessa situazione di precisione.Questa parola, ha sede nell'animo di colui, che è scontento della propria immagine, in quanto non gli sembra sia sufficientemente adibita al rapporto altrui, poichè la vita gli ha fornito la capacità d'ironia, mascherata con la proterva esibizione di sè...allora, è questo, il momento più felice per costui nel saper dimostrare la spontanea sadicità, con la retribuzione di voler calpestare la dignità altrui, nell'affermazione della sua problematica vita interiore..in quanto essa, non dispone della pena altrui,ma bensì della capacità di ferire con il sorriso, o con la speranza di sortire l'effetto delle sue nefaste parole..e quando ciò si verifica. allora il dolore scaturisce, nel più suadente e comprensivo appoggio, ch'egli falsamente tenta di dare, ma che sa perfettamente, sia la capacità di ferire ancora. Quando il provocatore, è deciso all'attacco, nulla lo può fermare, poichè egli prova gioia e piacere nel dare sofferenza a coloro che sono al suo cospetto poveri di fronte al dolore, e la parola pronunciata significa "vittoria completa" della sua nefandezza.Coloro che, purtroppo ne sono vittime sono considerate dallo stesso, "materia prima" da modellare "alla necessità" dei propri insuccessi, dei propri silenzi, ottenuti dalla mancanza di sporadica finzione, verso coloro che sono più forti di lui..e che tale vigliaccheria dimostra allo stesso, che pur sentendosi vincitore sulla preda, il recupero totale sia inferiore alle sue aspettative..poichè l'altro non gli ha consentito la completa disfatta.Il provocatore,è senza alcun dubbio, una persona apparentemente gioviale e cortese, quando vuol sembrare pronto ad ascoltare le pene altrui, il che lo fa essere amico potenziale, di colui che vive in uno stato di sofferenza, per motivi connaturati di convivenza altrui ed appare la migliore compagnia di ascolto,ma nel momento di commozione dell'altro, egli scocca la prima freccia per costruire l'effetto desiderato, in cui è compresa la disfatta dell'altro, attraverso parole offensive sibilate con apparente affetto di sostegno, ma che poi, la natura umana sconvolge traducendole, in parole di sopruso per far soffrire con malignita' chi ha deciso di espugnare.Vi è poi. la provocazione, espressa con parole determinate ad offendere e a colpire l'individuo, che si ritiene sia colpevole agli occhi di colui, che si sente oltraggiato nei suoi accaniti espedienti di procedura, sopportata dalla vita che conduce..pertanto l'offesa e la prevaricazione verbale sono gli strumenti della sua vittoria, per conseguire la probabilità di un'accanita disputa con eventuali conseguenze.... a volte anche gravisssime...ed infine, vi è colui che con la dolcezza simulata sulle labbra, è invece pronto a ferire, con un linguaggio apparentemente forbito ed accattivante, verso coloro che considera siano esseri inferiori per incapacità di difesa, o per momentanea incolumità d'azione..allora, egli con un sorriso sulle labbra, è motivante della cattiveria che verrà espressa, con la gioia di aver dimostrato di essere più intelligente e più pronto nella risposta..ma costui, non ha fatto i conti con la natura umana, che a volte misteriosamente, si avvale della sua prontezza di riflessi e che purtroppo, ascoltando parole cattive espresse con un falso sorriso, determinano in lui, la capacità di colpire inavvertitamente l'avversario con la possibilità di ferirlo mortalmente..a questo punto la Provocazione ha sortito l'effetto completo del suo significato ...
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