mercoledì 10 marzo 2010

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Affermare che tutti vorremmo vivere in questo paese è poco..sostanzialmente non sarebbe costruttivo per la nostra emancipazione, in quanto la narrativa c'insegna che la qualifica di tale concezione di sensibilità diverse dalla nostra visualizzazione della vita, che ci prende nelle spire della risolutezza di ciò che viviamo affannosamente, ci conduce verso orizzonti precisi che non destano alcuna meraviglia ma che ci dicono quello che già sappiamo...ma le MERAVIGLIE della natura ci danno un senso di pace e di bellezza, nella configurazione del creato..guardando le varie fotografie che si mostrano ai nostri occhi dinnanzi ai quali non supponevamo potesse esistere tanta bravura di Chi ha creato per noi un terreno, predisposto alla sicurezza dei nostri problemi e dei nostri desideri...viaggiare per vedere tali miracolose visioni della natura, è da considerarsi un privilegio di pochi, ma vedere ciò che non esiste nella realtà, ma che viene configurato nei nostri sogni d'avvventura inesplorata ma significativa per il proprio pensiero, è una fantasia di suoni meravigliosi che si completano con l'illusione delle verità nascoste dentro di noi che fa da spettatore e da complice in tutte le meraviglie configurate.Il PAESE DELLE MERAVIGLIE si prospetta spettacolare e provvidenzialmente offerto per la situazione odierna in tutti i problemi che la vita ci offre, ma naturalmente non esiste nei conflitti della vita, poichè essi si comunicano in un linguaggio non comprensibile, in un campo non seminato, in un sottofondo non esplorato per la minaccia che potrebbe derivarne..ma che potrebbe diventare meraviglioso se l'uomo con l'intelligenza e la costruzione finalizzata alla volontà di creare un preciso e definito sistema di vita, sia per sè che per gli altri, farebbe un ciclo di meraviglie non considerate un'illusione ma una certezza...

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