martedì 9 marzo 2010

LE REGOLE DELL'ATTRAZIONE

Vi sono precise e determinate REGOLE PER ATTRARRE le persone che ci piacciono e che intendiamo affluiscano alla nostra convalida d'amicizia ,quando costei è effigiata solo su di una fotografia a volte mal riuscita..ma coloro che desiderano andare fino in fondo alla questione, saranno tanto perspicaci da non fermarsi solamente alla visione dell'immagine in quanto vi è tanto da scoprire se si vuole comprendere la specifica sembianza della storia da raccontare che nello sguardo approssimativo si dà con l'accattivante pensiero della preferenza di fronte alla bellezza che può derivarne,Eppure noi tutti siamo attratti dall'infiammarci nelle prospettive dello sguardo ,che ci offre la realtà della visione piacevole che sembra attirarci nelle sue spire di chiamata ed allora siamo certi di avere scelto chi ci ha colpito, poichè lo riteniamo degnamente piacevole ai nostri occhi .Le REGOLE DELL'ATTRAZIONE sono sempre uguali nell'accattivarsi le simpatie di coloro che desideriamo concupire con il nostro fascino, che si ripercuote nella fisionomia del piacere e d' essere sicuri di fare comunione d' effetti personali nella conduzione di tale circostanza..eppure talvolta le norme basilari di questa regola, vengono tradite da altre configurazioni che si presentano, nostro malgrado, alla scelta non preventivata che ci aspettavamo..la bellezza della visione, l'età considerata fondamentale in tale scelta, l'educazione, l'intelligenza di capire e trascendere la parola a volte non detta esplicitamente.l'avvenenza del corpo che c'incanta con trame sottili.etc...ma tutto ciò viene tradito da una semplice frase già conosciuta..non è bello ciò che è bello. ma è bello ciò che piace..ed allora come spiegarsi che le Regole dell'Attrazione perdono il presupposto dell confidenza umana per fare posto alla presenza che attrae senza questi moduli d'accertamento?Quante volte ci siamo innamorati di un essere che non corrispondeva ai canoni sopra descritti, solamente perchè la simpatia, il fascino, ma soprattutto l'intelligenza ci ha colpito con il "savoir faire" senza la bellezza tanto decantata? Perchè l'immagine descritta e senz'altro la principale causa del piacere reciproco, ma più incisiva è la configurazione di cosa si prova nel "guardare" con occhio determinato coloro che preventivamente scartiamo ,perchè non corrispondono ai nostri canoni di bellezza che abbiamo configurato nella nostra risolutezza d'intenti.Quante volte ci è capitato d'affermare..stranamente non ha nulla d'attraente ma ...ci sentiamo attirati dal conturbante sensibile piacere di scoprire che le sue precisazioni combaciano perfettamente con le nostre senza notare l'aspetto esteriore che in questo caso è limitato per pochi che non hanno ancora compreso...che non è bello ciò ch'è bello..ma è bello ciò che piace...

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