venerdì 9 aprile 2010

LA CINA (PECHINO E SHANGHAI)






Il telefono squilla ed è mia cugina che mi chiede se desidero accompagnarla in un viaggio in Cina... il prezzo è ottimo per cui la valigia è già pronta ed ora eccomi qui in piazza Tiananmen che guardo il Gran Palazzo del Popolo e il Museo di Storia Cinese.Pechino è caotica con il suo traffico di auto e biciclette.E'una grande metropoli, si trova al nord ed è costituita dopo l'avvento di Mao in una Repubblica Popolare Cinese.In lingua cinese viene chiamata "Beijing" anticamente vi erano state diverse dinastie come quella di Tang e Song, ma naturalmente la più nota è quella Ming.La piazza fu bruciata due volte dai conflitti anglo americani.Essa ha un ricco settore automobilistico e immobiliare, infatti molte case sono state demolite per fare posto ai Grattacieli .I vicoli soprannominati "Hutong" hanno case con lo stile architettonico "Siheyan" di Pechino e si aprono all'interno con preziosi giardini ricchi di fiori, acquari e piante e a volte anche piccoli ponti di legno,le cui stanze si affacciano su di esso.Vi è la famosa Opera di Pechino rappresentata con canti tradizionali, gesti , lotte,acrobazie varie con un antico dialetto arcaico differente da quello di Pechino, ma ogni vicenda viene espresssa a gesti in modo da far ben comprendere lo stato d'animo dell'attore che recita quella parte.Vi è anche il Tempio della Nuvola Bianca, dove si pratica il culto del Taoismo Ananzhen , ma io mi voglio soffermare sull'antica parola "Mandarino" che rappresenta un funzionario dell'impero cinese e che occupa la più alta categoria gerarchica dei militari...si è molto scritto sulla sua figura nel passato.. con il suo codino,il pizzetto,i pantaloni larghi neri, la casacca ricamata con il collo alla coreana e le particolari ciabatte..ma se devo descrivere i costumi cinesi non saprò da dove cominciare tanto sono ricchi e preziosi..dalle casacche maschili ricamate per lo più con decorazioni floreali come il ramo di pesco o di mandorlo, ai calzoni di seta per gli uomini, mentre per le donne si adornano il capo con trecce arrotolate o con "chignon" impreziositi da gemme preziose fra cui perle e la giada, bluse ricamate con colori brillanti e tuniche di seta,di broccato, damasco, intessute con fili d'oro e gli uomini con una spada d' oro e giada,ma a me viene da ricordare il famoso cappello a pagoda che si usa nelle risaie a falde larghe (ne acquisterò uno da portare in Italia)A proposito della seta devo ricordare MARCO POLO e la Via della Seta,con il famoso Gengis Khan re dei Mongoli,di cui racconta nelle sue avventure nel "MILIONE".Si narra che l'origine della bachicoltura sia opera dell'imperatrice XI LING SHI e che alcuni monaci agli ordini dell'imperatore Giustiniano furono i primi a portare a Costantinopoli delle uova del baco da seta, nascoste nel cavo di alcune canne corrispondenti ai loro bastoni...Ma mi trovo sempre nella piazza Tiananmen la cui Porta è decorata da un ritratto di Mao affiancato da due manifesti... quello di sinistra effigia la "Lunga vita alla Repubblica Popolare Cinese " e quello a destra "Lunga vita alla grande Unità delle Popolazioni del Mondo".In questa piazza di fronte al Monumento degli Eroi del Popolo, vi è come ho già detto, il Museo che è diviso in tre parti..Società Primitiva, della Schiavitù e Feudale..ma io sono dinnanzi alla famosa "Città Proibita" detta anche Purpurea o Palazzo d'Inverno. Fu il palazzo Imperiale della dinastia Ming e Qing, oggi è un Museo..ma io immaginavo mentre la visitavo, quando vi era l'ultimo Imperatore PUYI con la ricchezza della sua corte che non usciva mai da quel luogo, da questo il nome di Proibita poichè nessuno poteva entrarvi senza il permesso dell'Imperatore. Mi ricordo di un gesuita chiamato Matteo Ricci, che si recò in Cina per evangelizzarla e decise d'indossare abiti cinesi, mangiare come loro e vivere con le stesse abitudini per farsi sentire più vicino alle loro costumanze. Arrivò perfino a Corte e fu accolto dall'Imperatore, ma l'invidia degli altri gesuiti lo costrinse a ritornare in Patria e non riuscì nell'intento di evangelizzare il popolo cinese, che ancora oggi non professa la religione cattolica.Ritornando alla "Città Proibita" vi è una parte esterna per la corte con il Ruscello delle Acque d'Oro ove vi è la splendida Sala della Superba Armonia e poi vi è quella della Perfetta e della Preservazione dell'Armonia per le cerimonie.La parte interna ove viveva l'Imperatore e la famiglia con gli eunuchi e i servi è il Palazzo della Purezza Celeste con il Trono Imperiale, la Libreria e gli Archivi..sono stata tentata di guardare dentro il Trono per vedere se c'era il famoso grillo dell'Imperatore..ma non l'ho fatto.Le mura che circondano la città, hanno una Porta su ogni lato.. a sud la Porta Meridiana e a nord la Porta del Volere Divino,ai quattro angoli vi sono le Torri per le sentinelle.Tra la Porta Meridiana e quella Tiananmen vi è una piazza ove venivano inflitte le punizioni corporali che decideva l'Imperatore ed è in questo luogo, che Mao Zedong più comunemente "TSE' TUNG" fece il suo celebre discorso sul Comunismo.Tutta la città è circondata da giardini fra cui quello Imperiale ricco di piante e specie rare,il colore dell'Imperatore era il giallo che domina i tetti della città e in ogni angolo dei tetti, vi sono piccole statuette.Due guerre dell'oppio vi sono state e nel 1912 abdicò l'imperatore PUYI,ma ottenne di vivere nella parte interna della Città con la famiglia, mentre la parte esterna venne occupata dal governo della Repubblica Cinese ..egli restò fino al 1924 quando con un colpo di Stato fu espulso da Feng Yuxiang.Ma la "Città Proibita" possiede una storia antica ..fu eretta nel 1406 con l'Imperatrice Cixi, nota è la Rivolta in quei tempi dei Boxer contro di essa e le lotte inglesi..e noto è il Tempio del Paradiso,ma io lascio quel meraviglioso luogo con rammarico mentre ancora, nella mia mente predominano le figure del passato.Mi sono recata in un ristorante cinese, ma non per mangiare i famosi "nidi di rondine o la zuppa di pinne di pescecane" ma per assaggiare la famosa anitra alla pechinese, con il riso alla cantonese e le zucchine fritte di ravioli...qui sono famose le salse come quella di prugne, in quanto sono tutte in agrodolce e viene chiamata anche cucina Mandarina. Ricca è anche la produzione di frumento e mais, per cui i piatti contengono pietanze con questi ingredienti.I cinesi mangiano con le tradizionali bacchette e talvolta anche con cucchiai di legno, nessun coltello è presente sulla tavola poichè tutto il cibo viene tagliato in cucina.Bevono tè e le loro pietanze hanno un sapore dolce, piccante, a volte salato.La cucina è legata alla filosofia e alla medicina,infatti la birra e l'alcool di riso sono riservati ai grandi eventi..il pollo fritto o al curry(ne vado pazza)fritti speziati a base di carne,involtini primavera, gamberetti,i ravioli al vapore, maiale con bambù e dolci di mandorla o gelato fritto..ce n'è per tutti i gusti,ma io ho preferito pere al vapore con sciroppo.La sera mi sembra di essere a Broadway, infatti le luci al neon dei locali notturni, delle discoteche, si accendono nelle strade con una miriade di colori, che ti travolgono nell'insieme su cosa devi scegliere, ma noi abbiamo preferito assistere ad uno spettacolo tradizionale cinese, che raffigurava l'amore e le vecchie lotte del passato.Prima di lasciare Pechino, cerco qualcosa da portare con me..ma la scelta è difficile..sono sempre stata attratta dall'antiquariato cinese con i suoi tipici tavolini, mobili intarsiati con madreperla a disegni tradizionali, ma il mio preferito è il "paravento cinese"dove uccelli, fiori e tante altre decorazioni lo rendono prezioso e pregiato..ma inutile dire che il prezzo è sbalorditivo per cui nulla da fare..allora mi dirigo verso un' imitazione di un vaso Ming, ove quelli veri si raccolgono in teche preziose... è particolare la lavorazione della porcellana in blù cobalto e bianca.. famosi "I due Dragoni"in glassa blù, verde e gialla poichè il Drago era il simbolo dell'Imperatore e allora mi rimetto alla scelta di due amuleti di giada che qui è molto preziosa raffiguranti un uccello e l'altro è un piccolo Buddha, insieme ad un taglio di seta a disegni floreali..vi sono anche le famose perle di Shanghai ricavate dalle ostriche in acqua dolce e mi faccio convincere da mia cugina, con due deliziose stampe..ma come sempre il tempo corre in fretta ed io sono già a Shaanxi, per ammirare il famoso "Esercito di Terracotta" creato dal primo Imperatore cinese Qin Shihuangdi che fece realizzare questo Mausoleo imponente, dall'aspetto monumentale e dalle considerevoli dimensioni .Ottomila guerrieri (c'e chi afferma siano di meno)ma io ne ho visto circa un migliaio in un fossato... che costituivano le guardie alle tombe dell'Imperatore, ma che sono affascinanti per la grandezza e per il loro realismo e per i loro particolari.Molti sono stati restaurati..sono vestiti con corazze di pietra e dotati di armi..che spettacolo..sono rimasta colpita..ma come vi ho sempre detto ..è necessario rispettare la tabella di marcia e quindi mi trovo davanti alla famosa "Muraglia Cinese"...si dice, ma non si conferma che si veda anche dallo spazio ed è formata da un lunghissimo complesso di mura edificate circa 6.350 km.ma oggi c'è chi afferma che sia anche più lunga ed è anche diventata una delle "Sette Meraviglie del Mondo".Anticamente doveva servire a contenere le incursioni dei popoli confinanti come i Mongoli, ma con risultati non molto efficaci forse per la sua altezza variabile.Una leggenda narra che gli schiavi morti durante la costruzione, venissero seppelliti all'interno della Muraglia, poichè sono stati trovati resti umani...ma questi erano al di fuori della Muraglia e non nell'interno,ma dimentichiamo questo percorso e l'itinerario di viaggio mi porta a Shanghai definita la città più popolosa del mondo, temuta per il traffico di droga,per la corruzione e la prostituzione.Viene chiamata anche Perla D'Oriente o Parigi D'Oriente..è un centro economico,commerciale, finanziario,il cui porto è trafficato con Singapore e Rotterdam..il nome appunto significa "Sul Mare"e si affaccia su mar Cinese Orientale e parte dell'Oceano Pacifico.Le costruzioni sono in stile neoclassico o "art decò"ma negli ultimi anni molti sono stati i Grattacieli costruiti ..noto è il Museo,il gran Teatro e le famose abitazioni Shikumeni dai toni grigi, a due o tre piani ..è la città del cinema cinese e va ricordato l'attore BRUCE LEE e la moda del vestito "cheangsam"o "qipao" tradizionale cinese..qui si sono rifugiati molti immigrati ..ma io sono stata attratta dal folklore e dalla ricchezza di questa città anche se caoticamente parlando, fa venire i brividi...Sono già sulla via del ritorno e nella mia mente rieccheggiano le parole del grande Confucio.."Siediti sulla riva del fiume e aspetta... prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico"....

"RICETTA"


"ROTOLO DI VITELLO CON LE PRUGNE"

Ammorbidire 100 gr di prugne in acqua tiepida.Scolarle e tenere da parte il liquido.Stendere la fetta di vitello e riempirla con fettine di prosciutto crudo e le prugne disossate..Arrotolare la carne e legarla.Mettere gli involtini in un tegame con burro e il liquido delle prugne,salare,pepare e mettere in forno per 60 minuti a 180 gradi.Alla fine tagliare la carne a fette.

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